Padova, 22 maggio 2014 Spett.le Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Sede Centrale Si trasmette in allegato il progetto “PERCHÈ SIAMO QUI? PER CRESCERE INSIEME -L'educazione del bambino e dell’adolescente con deficit visivo in famiglia e nel contesto sociale". Si chiede che la Direzione Nazionale dell’UICI esamini la possibilità di concedere un contributo da destinare allo svolgimento del progetto in parola, fermo restando che questo Consiglio Regionale compirà per parte sua ogni sforzo volto a garantirne l’attuazione. Cordiali saluti. Il Presidente dott. Mario Girardi Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Consiglio Regionale Veneto PROGETTO PERCHÈ SIAMO QUI? PER CRESCERE INSIEME L'educazione del bambino e dell’adolescente con deficit visivo in famiglia e nel contesto sociale – anno 2014 1. Sintesi dell’azione Il progetto, promosso dal Consiglio Regionale Veneto dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS, rivolto ai genitori di bambini e giovani ipovedenti e ciechi compresi nella fascia d’età dagli 0 ai 18 anni, si propone di informare gli interessati sui fattori aggiuntivi della disabilità visiva conseguenti a comportamenti educativi parziali o inadeguati e di offrire loro momenti formativi mirati all’apprendimento di strategie utili nella costruzione di relazioni positive sia in ambito familiare, sia con l’ambiente di appartenenza. Il progetto si articolerà in due fasi distinte, rispettivamente dedicate ai portatori di deficit aggiuntivi e ai portatori di solo deficit visivo, e potrà assumere carattere di continuità qualora l’interesse e la partecipazione giustifichino tale scelta. Il progetto è sostenuto con un contributo economico dal Gruppo Sportivo No.Ve. – Padova ASD che metterà a disposizione tecnici dello sport ed educatori provvisti di competenze specifiche. Il progetto si avvarrà inoltre della collaborazione dell’Istituto Regionale per i Minorati della vista “Luigi Configliachi” di Padova; del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata dell’Università di Padova; della Sezione Provinciale di Rovigo dell'U.I.C.I.; del Centro Disabilità Sensoriali di Mestre e della Fondazione Robert Hollman di Padova. Coordinatore del progetto sarà il Prof. Renzo Ondertoller. 2. Motivazione dell'intervento Salvo alcune eccezioni lodevoli, i nuclei familiari dei bambini e degli adolescenti con deficit visivo non dispongono a tutt’oggi delle conoscenze e degli strumenti essenziali necessari per far fronte ai problemi afferenti alla disabilità del figlio e a quelli comuni della genitorialità, che si accentuano e si complicano, in particolare, durante la preadolescenza e l’adolescenza. Ne deriva che -come peraltro confermato da un’analisi compiuta da questo Consiglio Regionale dell’UICI -i giovani-adulti portatori di deficit visivo totale e parziale residenti nel Veneto sperimentano a tutt’oggi situazioni di disagio talora notevole nel gestire parte della quotidianità e, non di rado, nel costruire rapporti sociali e affettivi soddisfacenti. Va inoltre sottolineato che, rappresentando la famiglia per i figli il contesto primario di riferimento, il suo contributo diviene imprescindibile non solo per il loro sviluppo intellettivo, ma anche in relazione agli interventi attuati dalla scuola e dai servizi socio-sanitari. 3. Analisi del fabbisogno L’attuazione dell’iniziativa, che si configura come un vero e proprio percorso di formazione/informazione, necessita del contributo professionale di: -un tiflo-pedagogista; -un esperto in orientamento, mobilità e autonomia personale; -uno psicologo provvisto di conoscenze specifiche nell’ambito della disabilità visiva; -un relatore esperto nelle problematiche educative riguardanti la genitorialità; -un numero di operatori/educatori in possesso di esperienze accertate di educazione alle autonomie in presenza di disabilità visiva, adeguato a quello dei bambini/ragazzi partecipanti (verosimilmente una unità ogni tre alunni). Le attività progettuali consisteranno in 6 incontri, di una giornata ciascuno, e di uno stage della durata di una settimana. I sei incontri si terranno presso l’Istituto “Configliachi” di Padova o in altra sede da definire dalle ore 10:00 alle ore 17:00 e saranno organizzati nel corso dell’anno. Lo stage, destinato ai ragazzi con sola disabilità visiva, si svolgerà da sabato 23 a sabato 30 agosto 2014 presso la Casa “San Domenico Savio”, casa autogestita, sita a Rovolon sui colli Euganei a pochi chilometri da Padova in Via San Giorgio n. 16. 4. Azione formativa Il progetto si articola in sei sessioni di una giornata ciascuna, più uno stage estivo di sei giorni. Le attività proposte si svolgeranno sia per sottogruppi distinti (adulti, bambini, adolescenti), sia per sottogruppi misti (genitori/bambini, genitori/adolescenti). Si riportano di seguito i temi che saranno via via affrontati: -Il bambino/adolescente con deficit visivo nella relazione educativa -Essere genitori oggi: problemi e risorse nelle situazioni di disabilità -Il futuro dei figli nel presente dei genitori: percorsi di progettualità -Disabilità e relazioni socio-affettive -La diversità propria e/o altrui quale elemento educativo forte -La famiglia, punto di partenza per la costruzione di relazioni significative con gli altri -Famiglia, scuola e società: quali opportunità per il bambino/ragazzo disabile? -Condizionamenti secondari dell’ipovisione e della cecità -Educazione all’autonomia personale -Come guidare il bambino cieco totale o parziale nella costruzione di rappresentazioni mentali significative -Disabilità visiva e problemi evolutivi -Disabilità visiva e sviluppo emotivo -Impatto dell’ipovisione e della cecità sulla relazione genitore-figlio -Prevenzione dei danni psicologici conseguenti alla disabilità visiva -Prevenzione dei comportamenti stereotipati/problematici -Potenzialità disponibili in assenza parziale o totale della vista -Prerogative e limiti dei diversi canali percettivi, e loro ruolo nel promuovere lo sviluppo armonico della persona in tutte le aree -Strategie ed interventi atti a potenziare le percezioni sensoriali residue -Modalità di approccio alla realtà fenomenica e all'ambiente circostante -Acquisizione delle abilità fondamentali -La cura della persona quale elemento determinante nei vari contesti relazionali (igiene, postura, look, ecc.) -Insegnare/apprendere a fare facendo -Comprensione del rapporto spazio-tempo in assenza parziale o totale della vista -L’attività fisica e sportiva, buone prassi nell’educazione del disabile visivo -Promuovere la relazione efficace con i genitori -La scoperta del proprio corpo -Distinzione tra “me” e “non me” ed elaborazione del sé corporeo -Sviluppo della sessualità Elementi più dettagliati circa la programmazione degli interventi educativi rivolti ai bambini e ai ragazzi saranno stabiliti dopo aver conosciuto le esigenze degli utenti nel corso del primo incontro. Stage di preparazione alle autonomie estate 2014 L’esperienza si svolgerà da sabato 23 a sabato 30 agosto 2014 presso Casa “San Domenico Savio”, casa autogestita, sita a Rovolon sui colli Euganei a pochi chilometri da Padova in Via San Giorgio n. 16. Consisterà in un’esperienza residenziale integrata, riservata ai ragazzi con deficit visivo e ai loro eventuali coetanei normovedenti, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Non è prevista la presenza dei genitori poiché uno degli obiettivi è proprio quello di dare ai ragazzi l’opportunità di esercitare l’autonomia in tutti i suoi aspetti, in particolare: -l’autonomia personale, occupandosi di ogni aspetto legato alla cura di sé, all'apprendere l’uso di tecniche e ausili atti a facilitare il conseguimento di capacità in cucina e negli spazi di casa; -l’autonomia motoria, attraverso lo studio e l’esecuzione di percorsi strutturati; -l’autonomia relazionale, attraverso momenti di confronto in gruppo, guidati da educatori e personale esperto, durante i quali si cercherà di far emergere problematiche nelle relazioni con gli altri e strategie di risoluzione. È nostra intenzione per i partecipanti più grandi organizzare un mini percorso di educazione sessuale. E’ prevista, se i partecipanti lo desiderano una giornata al mare. Si dedicherà anche un po' di tempo all’attività fisica e al movimento in genere, rispondendo in tal modo alla necessità di diffondere i valori dello sport tra i giovani e di dimostrare che anche i ragazzi con deficit visivo possono praticare attività fisica, con soddisfazione e insieme ai coetanei normovedenti. Le attività di Orientamento e Mobilità saranno finalizzate al perseguimento dei seguenti principali obiettivi: -la “provocazione” ragazzi nel “mettersi in gioco”, facendosi interpreti di un’esperienza per molti di loro inusuale, che può essere determinante per la crescita della loro autonomia; -il consolidamento delle competenze percettive, motorie e cognitive utili per l’orientamento; e lo star bene con la vita; -l’accrescimento o comunque la stimolazione delle loro capacità di orientarsi in uno spazio sconosciuto; -l’avvio all’approccio, anche se momentaneo, all’uso del bastone bianco; -il suscitare in ciascuno di loro un effetto positivo di autostima; -il coinvolgimento emotivo dei genitori sulle abilità espresse dai loro figli, prendendo spunto per eventuali riflessioni e portarli a mettere in atto strategie educative adeguate. Saranno predisposti dei brevi e significativi tragitti nelle circostanze della zona di residenzialità, in maniera tale che i ragazzi possano interiorizzarli il più possibile, e possano spostarsi in maniera autonoma anche senza la stretta sorveglianza degli educatori. Oltre al tempo dedicato all’apprendimento pratico dei percorsi e alla localizzazione spaziale delle destinazioni, saranno programmati dei momenti con un esperto di mobilità, che tratterà l’argomento “bastone bianco”. Il ragazzo con un buon residuo visivo conoscerà l'utilizzo di questo strumento con la consapevolezza di poterlo usare all'occorrenza. Saranno descritte, commentate e sperimentate le principali tecniche di utilizzo, e la loro funzione. Uno degli obiettivi di questi incontri sarà il far capire l’utilità del bastone bianco non solo alle persone cieche, ma anche ai ragazzi ipovedenti gravi, spesso più restii e abituati ad usare esclusivamente il residuo visivo per spostarsi, con il rischio di non riuscire ad individuare ostacoli e pericoli. Inoltre in merito alla mobilità si prevede un percorso nel centro della città di Padova vicino all’università. L'esperienza si concluderà in forma seminariale con la presenza dei genitori invitati ad interagire con i figli in merito al percorso sostenuto. Ricordiamoci sempre che i nostri figli hanno bisogno di crescere e che la loro autostima passa attraverso la stima e la fiducia che noi diamo loro… Aldilà del nostro amore, e grazie solo a quello, devono poter andare incontro e affrontare il loro vivere trovando lo spazio e il tempo giusto per riappacificarsi con la loro difficoltà, un vero lavoro che richiede loro coraggio, tenacia e fiducia. 5. Preventivo di spesa L'attuazione del progetto comporta le spese sotto elencate in dettaglio, per complessivi Euro 22.100,00, calcolate ipotizzando la partecipazione agli incontri di 30 nuclei familiari mentre per lo stage l’esperienza è rivolta ad un massimo di 15 ragazzi. a) compensi: -operatori/educatori Euro 7.000,00 -istruttore di orientamento, mobilità e autonomia personale Euro 1.500,00 -relatori -ivi compresi un tiflo-pedagogista e uno psicologo Euro 4.500,00 -irap pari al 4,20% sulle spese per compensi Euro 600,00 b) spese di residenzialità operatori Euro 3.500,00 c) utilizzo di impianti sportivi (piscina, palestra di roccia, ecc.) Euro 3.000,00 d) spese varie: -assicurazione Euro 500,00 -spese materiale didattico Euro 500,00 -spese di locomozione Euro 1.000,00 Totale Euro 22.100,00 6. Entrate Sono poste a carico delle famiglie partecipanti le spese relative al vitto, all’alloggio durante lo stage conclusivo e ai viaggi effettuati per recarsi nelle sedi ove avrà luogo l’iniziativa; la quota di partecipazione a carico delle famiglie dei partecipanti allo stage è fissata in Euro 400,00 per un totale di Euro 6.000,00. Sono stati reperiti finanziamenti presso Enti privati per Euro 6.500,00. Totale entrate Euro 12.500. Il Presidente Dott. Mario Girardi ----------------------------- Con riferimento alla circolare n. 95 ad oggetto "Fondo Sociale - Criteri di riparto", questo Consiglio presenta domanda di contributo in relazione alle spese sostenute per il trasferimento della propria sede. Infatti, per esigenze dell'Istituto Configliachi che ci ospita, siamo stati costretti a spostarci da Via L. Braille, 6 a Via Braille, 3, concludendo un contratto di comodato d’uso un po’ più oneroso del precedente, e sostenendo spese pari a Euro 1.699,89 come da rendiconto allegato. Pur non trattandosi di una manutenzione straordinaria ai locali delle sedi di proprietà dell’Unione riteniamo che tali oneri possano rientrare nello spirito del punto 2) dei criteri e priorità della circolare in argomento. Nella speranza che la nostra richiesta venga accolta porgiamo cordiali saluti. Il Presidente Dott. Mario Girardi Telecom Italia Spa Trasloco linea telefonica € 60,00 Volontà di Sapere Servizo pulizia a fondo € 597,80 Enel servizio elettrico Spa Attivazione utenza € 112,82 La soluzione che cerchi Intervento assistenza tecnica su centralini € 102,85 Acegas Aps attivazione fornitura acqua € 86,16 Agenzia delle Entrate Tassa contratto comodato IRIFOR/UICI Consiglio Regionale Veneto € 200,00 Istituto "L. Configliachi" Spese registrazione contratto comodato UICI € 233,87 Timbrificio Piovese Acquisto timbri e targhe € 121,39 Ferramenta Giraldin Acquisto cassetta postale € 185,00 TOTALE SPESE € 1.699,89