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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

MOZIONE AL XX CONGRESSO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ UOMO-DONNA

Le delegate al XX Congresso Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi riunite presso l’Hotel Ergife di Roma

Con questa convinzione profonda le donne riunite in Commissione ribadiscono:

  1. Che l'Unione Italiana dei Ciechi mediante la Commissione per le Pari Opportunità uomo-donna si faccia promotrice e ponga in essere, anche nelle sue strutture periferiche iniziative atte a potenziare il senso di autostima indispensabile per concretizzare i processi di autonomia quotidiana e personale dei non vedenti, autonomia intesa quale elemento imprenscindibile per la loro integrazione sociale ad ogni livello.
  2. Che, in ogni Regione venga prevista a tale proposito una figura qualificata al fine di esaminare e valutare il grado di autonomia personale e le condizioni ambientali dei disabili visivi per indirizzarli verso soluzioni positive, intervenendo tempestivamente;
  3. Che, nel ricostituire la Commissione per le pari Opportunità uomo-donna, venga prevista l'integrazione con figure maschili e la possibilità che nel suo operato essa possa avvalersi della consulenza esterna di esperti che si occupino delle "pari opportunità" a vari livelli;
  4. Che, al fine di vincere resistenze maschiliste ancora esistenti, l'Unione Italiana dei Ciechi si impegni a diffondere capillarmente tra i non vedenti gli strumenti specifici più idonei per l'acquisizione di una più corretta e completa cultura "del femminile" e delle pari opportunità;
  5. Che l’UIC inserisca nel Gruppo per la per la scelta dei libri da registrare una componente della Commissione Pari opportunità uomo-donna;
  6.  La Commissione per le Pari Opportunità anche sollecitata dalle richieste della base  raccomanda la diffusione capillare della Rivista al femminile Kaleidos e che tale rivista continui ad avere cadenza mensile e che per l’anno 2002 seguiti ad essere gratuita. Chiede inoltre che venga registrata e diffusa ampiamente la scheda formativa, rinnovata e predisposta collegialmente dalle componenti attuali la Commissione stessa;
  7. Che, l'Unione Italiana dei Ciechi si impegni a sollecitare le Università ed i Centri di Ricerca affinchè svolgano studi che possano produrre maggiori informazioni sullo stato delle donne non vedenti in Italia e all’estero;
  8. Che, ci si adoperi per attuare una interdisciplinarietà collaborativa con le altre Commissioni, anche in base alle direttive E.B.U. (Oslo 7-8 giugno 1997), onde evitare di rinchiudersi in un monologo restrittivo scontato e tutt'altro che costruttivo
  9. Che, essendo cresciuto il ruolo della donna, visto ormai come essenziale per lo sviluppo e il progresso della società nella sua interezza, i temi riguardanti le donne non vengano considerati come questioni settoriali, ma come parte integrante di tutte le politiche generali;
  10. Che vengano promossi seminari internazionali, nazionali, interregionali e regionali con temi nuovi, accogliendo le indicazioni pervenute dalla base, e anche con la partecipazione significativa di relatori esterni. Tali seminari dovrebbero essere finalizzati anche ad una profonda formazione e ad una più ampia informazione rivolta ad uomini e donne per una crescita personale e un arricchimento di tutti ed in particolar modo indirizzato al volontariato visto come risorsa importante, se specializzato e qualificato.
  11. Che, l'Unione italiana dei Ciechi favorisca l'intensificarsi dei rapporti tra la Commissione interna per le Pari Opportunità e le Commissioni per le Pari Opportunità esterne operanti sul territorio. Che, inoltre, solleciti e promuova forme di coordinamento e di rapporto diretto tra la Commissione per le Pari Opportunità centrale e i Consigli Regionali e Provinciali, promuovendo occasioni di incontro ed iniziative a livello interregionale per coinvolgere più da vicino la base;
  12. Che, viste le richieste e i risultati ottenuti con i corsi di autonomia quotidiana, l'Unione Italiana dei Ciechi istituisca gli stessi a livello nazionale, regionale e provinciale per formatori mirati a questa finalità;
  13. Che non vengano posti ostacoli né resistenze a forme di libera espressione ed appropriata valorizzazione della presenza e della potenzialità della donna nel contesto di un continuo e costruttivo dialogo nell'ambito associativo;
  14. Che, l'Unione Italiana dei Ciechi consapevole del ruolo essenziale della famiglia nell'accrescimento e nell'educazione dei figli, si faccia carico di sostenere ed aiutare i genitori di bambini con disabilità visive promuovendo incontri con esperti non solo della sezione ma anche con personale esterno altamente qualificato. In questi incontri che venga riservata adeguata attenzione  a quei casi in cui un genitore o entrambi siano non vedenti e che eventualmente si trovino nella necessità di un particolare sostegno psicologico;
  15. Che l’Unione Italiana dei Ciechi si adoperi ad aiutare coppie di non vedenti o miste che intendano procedere nel percorso dell’adozione.
  16. Che sulla scorta di quanto avviene già a livello europeo venga creata  una mailing list aperta a donne e uomini che si occupi prevalentemente di questioni inerenti le pari opportunità;
  17. Che, avendo la Commissione per le Pari opportunità uomo-donna motivo di Essere, le sue richieste, le sue obiezioni ed i suoi pareri vengano tenuti non solo nella giusta considerazione, ma anche accolti con pari dignità come avviene con le altre Commissioni di Lavoro
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