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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 20/04/2017

LAVORO


Data: 20 aprile 2017

Orario: 14,30– 16,30

Modalità di svolgimento: Modalità VOIP

Elenco Partecipanti:
Stefano Tortini coordinatore
Mario Mirabile referente
Osvaldo Benzoni componente e referente regionale Lombardia
Marilena Chiacchieri componente
Alessandro Mosca componente e referente regionale Sicilia
Silvano Pasquini componente
Pietro Puddu componente assente giustificato
Chiara Tirelli coordinatrice Comitato Tecnico Centralinisti Telefonici
Giovanni Cancelliere coordinatore Comitato Tecnico Fisioterapisti e Massofisioterapisti
Roberta Natale segretaria
Italo Di Giovane referente regionale Abruzzo
Anna Varriale referente regionale Basilicata
Pietro Testa referente regionale Calabria
Giuseppe Ambrosino referente regionale Campania
Antonio Francesco D’Alema referente regionale Emilia-Romagna
Rino Chinese referente regionale Friuli-Venezia Giulia
Giuliano Frittelli referente regionale Lazio
Arturo Vivaldi referente regionale Liguria
Stefania Terrè referente regionale Marche (responsabile centralinisti)
Marco Piergallini referente regionale Marche (responsabile per Fisioterapisti)
Matteo Calabrese referente regionale Molise
Franco Lepore referente regionale Piemonte
Luigi Iurlo referente regionale Puglia
Michele Sradano referente regionale Puglia
Linda Legname referente regionale Sicilia
Antonio Quatraro referente regionale Toscana
Franz Gatscher referente regionale Trentino Alto-Adige Provincia autonoma di Bolzano (responsabile fisioterapisti)
Francesca Sbianchi referente regionale Umbria assente giustificato
Alice Maniezzo referente regionale Veneto

Ordine del giorno:

La riunione della Commissione ha previsto la discussione dei seguenti punti all’Ordine del Giorno:

1. Saluti del Presidente Nazionale;
2. comunicazioni del Responsabile Nazionale del lavoro, Stefano Tortini;
3. Commissione Lavoro: presentazione dei componenti e comunicazioni varie;
4. Analisi situazionale nelle varie Regioni, tra criticità e buone prassi. Parlano i referenti regionali Uici per le problematiche del lavoro su: collocamento mirato legge 68/1999, collocamento mirato legge 113/1985 e gestione delle liste dei centralinisti così come da modifica ex Decreto legislativo 151/2015 artt. 12 e 13, stato dell’arte sugli Atti di indirizzo da parte delle Regioni, che recepiscono le novità introdotte dal Jobs Act sul collocamento mirato e riferimenti circa le iniziative messe in atto dai Consigli Regionali Uici sulla questione;
5. Conclusioni.
Riferimento protocollo lettera di convocazione: 4604/2017 dell’11/04/2017

Verbale della riunione:

Il Vicepresidente Stefano Tortini, quale coordinatore della Commissione, introduce i lavori richiamando i punti previsti all’Ordine del giorno; rileva la necessità che i referenti debbano partecipare attivamente nel proprio territorio al fine di attuare azioni coese e mirate all’inclusione lavorativa dei non vedenti.
Quattro sono gli obiettivi fondamentali che devono essere realizzati:
1) necessità da parte dei referenti di istaurare rapporti diretti con i Centri per l’impiego di riferimento affinché si possa realizzare a livello centrale una banca dati nazionale al fine di individuare vacanze di posti di lavoro per i non vedenti;
2) prendere contatti diretti con i Direttori delle Agenzie territoriali del Lavoro;
3) supportare, anche attraverso le segnalazioni dei referenti territoriali, l’ufficio Lavoro nella realizzazione di una banca dati nazionale dei casi individuali d’interventi;
4) organizzare, secondo la competenza regionale dei componenti della Commissione Lavoro, delle riunioni territoriali con i rispettivi referenti lavoro.

Ogni componente della Commissione Lavoro saluta tutti i partecipanti ed esprime l’esigenza di avere una mappatura completa di dati a livello territoriale per quanto riguarda l’inclusione lavorativa ai sensi delle leggi nn. 113/1985 e 68/1999.
Tutti i componenti, in sinergia con i Comitati Tecnici dei Centralinisti e dei Fisioterapisti e Massofisioterapisti, sottolineano l’importanza di rafforzare i rapporti con le istituzioni e con i Centri per l’impiego, consolidare i rapporti con le Agenzie del Lavoro al fine di raggiungere l’obiettivo comune quale quello d’incrementare l’occupazione di persone ipovedenti e non vedenti.

Di seguito, ogni partecipante descrive la propria situazione territoriale in riferimento al punto 3) dell’ordine del giorno.

Abruzzo
Il referente lamenta la poca efficienza dei Centri per l’impiego e le difficoltà concrete per quanto concerne l’occupabilità dei fisioterapisti non vedenti.
La Provincia de L’Aquila, nonostante le difficoltà legate al terremoto, ha attivato dei posti ai sensi della legge n. 113/1985. Rimangono ancora disoccupati quasi 15 ragazzi non vedenti e per tale motivo sono intercorsi e si stanno svolgendo dei ripetuti contatti con la Regione anche al fine di far attivare dei corsi di formazione.

Basilicata
Lamenta le difficoltà d’inclusione lavorativa delle persone ipovedenti e non vedenti. In Regione i corsi di formazione sono bloccati. Difficoltà d’inclusione lavorativa anche per i centralinisti non vedenti in quanto le aziende del loco non applicano la normativa prevista.

Calabria
Difficoltà nel dialogare con la Regione e nel sensibilizzare le aziende all’assunzione delle persone ipovedenti e non vedenti. Poche inclusioni per quanto riguarda i centralinisti. Sul territorio risultano tutt’oggi più di 50 disoccupati ai sensi della legge n. 113/1985. Attualmente stanno organizzando un corso di orientamento e mobilità.

Campania
Anche la Regione Campania versa nelle stesse condizioni similari descritte dai precedenti referenti. Difficoltà nel collaborare con le istituzioni in quanto assenti sulla tematica del lavoro. Più in generale, sottolinea il referente, la Campania ha delle difficoltà di inclusione lavorativa in tutti gli ambiti e questo porta inevitabilmente ad avere delle forti ricadute di non inclusione per quanto riguarda non solo i centralinisti ma i disabili in generale.

Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna è sensibile al tema dell’inclusione dei disabili visivi. Viene organizzato ogni anno un corso per i centralinisti dall’Istituto Cavazza previsto per 30 allievi ma con difficoltà di occupazione. Difficoltà nei rapporti con i Centri per l’impiego e oggi stanno vivendo una fase transitoria con le Agenzie del Lavoro sia per quanto riguarda le competenze sia per quanto riguarda le modalità di uniformare la prassi (ad esempio: sulle graduatorie).

Friuli-Venezia Giulia
Non ha dei dati aggiornati sulla situazione. In ogni caso, ribadisce le difficoltà già espresse dagli altri referenti soprattutto per quanto riguarda l’inclusione dei centralinisti non vedenti.

Lazio
Sono stati avviati 5 centralinisti non vedenti ed altri due sono in procinto di assunzione.
Nonostante le concrete difficoltà nei rapporti con i Centri per l’impego, sono stati realizzati diversi casi di inclusione lavorativa anche in relazione a diversi bandi attuati dalla Regione Lazio (come ad esempio: Garanzia Giovani e tirocini). Tutto ciò ha permesso alle aziende di conoscere le capacità dei ragazzi non vedenti e di interagire con le aziende territoriali. Il referente sottolinea, inoltre, l’importanza di indirizzare le azioni su l’aspetto formativo dei giovani (ad esempio: hanno realizzato incontri territoriali sul come redigere un curriculum vitae) ed evidenzia l’importanza di incentivare sulle conoscenze informatiche.

Liguria
Difficoltà nei rapporti con i Centri per l’impiego. Unico riscontro positivo in tema di inclusione lavorativa per i non vedenti è quello della Provincia di Genova. Stanno cercando di realizzare un incontro con l’Agenzia territoriale per il Lavoro. Importante oggi trovare anche altri impieghi lavorativi per i non vedenti.

Lombardia
Forte occupazione per i non vedenti in diversi ambiti (banche, assicurazioni ecc.). Rimarca l’importanza di creare e costruire insieme delle reti alternative di inclusione lavorativa per i non vedenti anche attraverso altre forme di inserimento.

Marche
Lamenta difficoltà similari presentate dalle altre Regioni in ambito di rapporti con le istituzioni, in quanto assenti. In ogni caso, vi sono stati tre casi di inclusione lavorativa nella Provincia di Macerata. Difficoltà nelle altre Province.

Molise
Sono stati presi contatti con i Centri per l’impiego e con la Regione. Importante l’aspetto formativo per i non vedenti. Necessario trovare nuovi ambiti lavorative soprattutto grazie al supporto della tecnologia che oggi consente di fare ampi passi in avanti. Sono stati attuati dei casi di inclusione lavorativa ma molti altri devono essere realizzati. Un obiettivo importante è quello di creare un albo per i fisioterapisti.

Piemonte
Si sono create delle confusioni nelle materie di competenza tra Province e Regioni. Ogni anno si realizzano corsi per centralinisti non vedenti. Stanno cercando di intessere dei rapporti con gli istituti bancari ai fini di inclusione lavorativa. Inoltre, chiede di porre l’attenzione da parte di tutta l’Unione in relazione a quei lavoratori che perdono la vista in età adulta e che riscontrano dei problemi con i loro datori di lavoro. Rilevante è anche trovare e sperimentare nuove realtà lavorative di inclusione per le persone ipovedenti e non vedenti anche attraverso ad esempio: il lavoro autonomo.

Puglia
Situazione occupazionale difficoltosa. Ormai la legge n. 113/1985 è superata e hanno circa 100 non vedenti disoccupati nel loro territorio e sono ancora in attesa di essere occupati. Per quanto riguarda l’inclusione dei fisioterapisti sono legati al concorso. Una loro cooperativa ha presentato un corso di formazione in attività segretariali ed Urp. Stanno lavorando con la Regione affinché possa attivare dei corsi specifici. Fondamentale è riformare la legge n. 113/1985 anche in relazione ai tempi di oggi. In Provincia di Brindisi risultano 10 centralinisti in graduatoria. Il problema fondamentale è intervenire quando ad esempio vi sono dei casi di pensionamento dei centralinisti e le aziende non assumono più tale figura.

Sicilia
La situazione in Sicilia non è delle migliori ed è simile a quelle descritte dalle altre Regioni. La categoria dei fisioterapisti è bloccata. Solo in Provincia di Palermo sono state realizzate delle assunzioni. Il problema rilevante si verifica quando centralinisti non vedenti vanno in pensione e l’azienda non vuole più assumere per quel profilo professionale. Importante una strategia comune e coesa.

Toscana
Rapporto costante con i Centri per l’impiego. Stanno facendo approvare un decreto per le sub liste. Attualmente risultano solo 20 disoccupati. E’ importante sperimentare nuove realtà lavorative per gli ipovedenti e non vedenti. In merito all’inclusione dei pluriminorati vi sono delle difficoltà L’accessibilità è fondamentale. Inclusi 5 fisioterapisti.

Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige
Attualmente la situazione è: 22 centralisti occupati e 5 fisioterapisti. Risultano 17 centralinisti disoccupati e 14 fisioterapisti disoccupati.

Veneto
L’interazione con i Centri per l’impiego risulta essere difficoltoso.
Attualmente la situazione è: 10 disoccupati come centralisti non vedenti mentre sulla legge n.
68/1999 il numero è ben più alto (più di 28 persone circa). Da più di 5 anni la Regione non attiva più corsi per i centralinisti non vedenti. Gli obiettivi che chiede che si possano realizzare sono i seguenti:
- attuare dei corsi anche su come redigere un curriculum vitae;
- realizzare uno spazio web o un sito prettamente dedicato alla legge n. 68/1999 dove possano essere inseriti tutti i concorsi. Nasce, infatti, l’esigenza di reperire tutti i concorsi.

A chiusura della riunione, il Vicepresidente ringrazia tutti per il lavoro svolto e la partecipazione dei referenti o di chi faceva le veci e ricorda e sottolinea l’importanza di inviare le relazioni territoriali, di incrementare i rapporti con le istituzioni, Centri per l’impiego e le Agenzie del lavoro ed infine, di essere sempre più presenti nei rispettivi territori e di fornire una mappatura dei dati in materia di inclusione lavorativa dei non vedenti. In conclusione, ribadisce l’importanza di organizzare a livello regionale le riunioni con i referenti territoriali di competenza al fine di avere un quadro completo e generale dei singoli territori regionali.

Alle ore 16,50 termina la riunione, di cui si redige il presente verbale.



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