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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 09/05/2018

PREVIDENZA E PENSIONISTICA


Verbale riunione Commissione Previdenza e Pensionistica del 09-05-2018

Data: mercoledì, 9 maggio 2018

Orario: 15,30-16,45

Modalità di svolgimento: on line, tramite la procedura TALKYOO

Elenco Partecipanti:
Mario Girardi coordinatore
Giovanni Battista Flaccadori referente
Giulia Antonella Cannavale componente
Antonio Montanaro componente
Andrea Natale componente
Emanuele Ceccarelli segretario

Assente giustificato Aldo Corsa, componente.

Ordine del giorno:
La riunione della Commissione ha previsto la discussione dei seguenti punti all’Ordine del Giorno:
1. riferimenti del coordinatore di Commissione;
2. attuazione della Riforma Legge 113/1985 per la parte previdenziale: problemi applicativi, da parte dell’INPS, per il riconoscimento del corretto Coefficiente di età in sede di liquidazione del trattamento;
3. accertamenti collegiali medico-legali: dubbi da parte delle Commissioni mediche circa l’attendibilità del valore in residuo perimetrico binoculare ai fini del riconoscimento della cecità civile- richiesta di esami strumentali ERG e PEV;
4. semplificazioni per i cittadini- aggiornamento delle procedure per l’invalidità civile- modifiche ai verbali di accertamento medico-legale;
5. varie ed eventuali.
Riferimento protocollo lettera di convocazione 4892 del 24 aprile 2018.

Verbale della riunione:
Il coordinatore Mario Girardi introduce i lavori richiamando i punti previsti all’Ordine del Giorno.
Riferisce dei colloqui avuti personalmente con la Direzione Generale Pensioni dell’INPS, che si sarebbe impegnata a diramare apposite istruzioni operative a tutte le sedi territoriali dell’Istituto, per illustrare nel dettaglio, per la Maggiorazione convenzionale per non vedenti, l’implementazione del programma di liquidazioni pensioni per la Gestione Dipendenti privati (con l’occasione, il coordinatore ricorda a tutti i presenti che, per la Gestione Dipendenti pubblici, il programma è stato già implementato a fine novembre).
Il Messaggio è stato, in effetti, diramato dalla Direzione Generale INPS.
La Commissione concorda sulla necessità di continuare a proporre, tramite Patronato, domande di Ricostituzione se trattasi di dipendenti privati, di Riliquidazioni invece, per i lavoratori non vedenti pubblici. Ciò anche per il fatto che, dopo un attento controllo da parte degli Uffici della Presidenza Nazionale, i nuovi provvedimenti di ricalcolo pensione, in applicazione dell’art. 1, comma 209 della legge 232/2016, si sono rivelati ancora erronei (in forma e in sostanza) (in alcuni casi il riconoscimento della prestazione è avvenuto parzialmente, in altri, addirittura, non è affatto avvenuto, sebbene indicato nel provvedimento medesimo). Contro tali errori di ricalcolo il titolare del diritto al beneficio (il pensionato non vedente), come Parte lesa, deve presentare all’INPS, dalla data di comunicazione del provvedimento INPS, Ricorso amministrativo entro novanta giorni secondo la procedura on-line Riol dell’INPS, oppure, scaduto tale termine breve, Ricorso giudiziario entro tre anni.
Passando ad altro punto dell’Ordine del giorno, la Commissione discute della recente tendenza assunta dalle Commissioni collegiali medico-legali, laddove, in accertamento, sono chiamate a visita persone con riduzione della capacità visiva per campo perimetrico binoculare (campo visivo). Il coordinatore spiega che tale problema si riferisce essenzialmente alla mancata, ingiustificata, considerazione, da parte della Commissione, dei risultati del campo visivo, soprattutto ai fini del riconoscimento della cecità totale o parziale (che, come noto, darebbe diritto alla spettanza delle provvidenze economiche INVCIV di pensione ed indennità).
Sono anni ormai che, recependo i suggerimenti dello stesso Coordinamento medico-legale INPS di Roma, l’Unione invita i propri assistiti per tramite delle Sezioni territoriali a rivolgersi a strutture pubbliche per la rilevazione del campo visivo, secondo il metodo Zingirian&Gandolfo a punti 100 con grado di attendibilità.
Finora, infatti, non ci sono stati problemi di sorta. Pertanto, il campo visivo così rilevato, in alternativa al residuo visivo, veniva considerato, come prevede la legge, un parametro determinante per il riconoscimento della cecità civile.
Da un anno a questa parte però, sottolinea Mario Girardi, si è registrata una controtendenza in sede di accertamento collegiale, per il fatto che il campo visivo non è più considerato, dai medici dell’INPS in particolare, elemento di garanzia al riconoscimento della cecità.
Alla Presidenza Nazionale Uici è giunta notizia di rigetto di domande di cecità civile, con l’indicazione, addirittura, di soggetto NON CIECO CIVILE, da più Province, quali Catania, Macerata, Cuneo, Ferrara, Bergamo (il referente Flaccadori conferma per esperienza diretta in Sezione), Brescia, etc, quindi trasversalmente da più parti d’Italia.
Perorando le ragioni degli assistiti per alcuni casi di evidente errore da parte dell’INPS, laddove il campo visivo registrava un restringimento del campo al di sotto del 3 per cento, come Presidenza Nazionale sono state presentate, nei sei mesi utili ad impugnare il verbale, istanze di riesame in autotutela al Coordinamento medico-legale INPS di Roma, producendo, a supporto delle richieste, proprio il campo visivo, e chiedendo i motivi del mancato riconoscimento. La risposta del CML di Roma è stata di pari tenore: .
La Commissione considera, ovviamente, tale risposta molto superficiale ed evasiva.
Stupisce questa circostanza, soprattutto perché nell’ultimo caso (in ordine temporale) che è stato sottoposto al CML sono stati prodotti anche i PEV, suggeriti dalla Sezione Uici all’interessato. Il coordinatore sottolinea che il CML di Roma non ne ha assolutamente menzionato l’esito, funzionalmente al rigetto dell’istanza di riesame in autotutela.
Detto questo, da un punto di vista formale, l’unica strada per controvertire un verbale negativo, confermato con la bocciatura anche in sede di riesame in autotutela, è quella giudiziale, che porterebbe all’impugnazione del verbale.
L’alternativa al percorso giudiziale sarebbe quella di presentare nuova istanza di visita collegiale, senza alcuna certezza di accoglimento; inoltre, in tal caso l’interessato perderebbe tutti i ratei INVCIV (pensione ed indennità) maturati in suo favore dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della prima domanda di accertamento collegiale.
Sulla questione, il referente Flaccadori propone l’indizione di un tavolo tecnico di confronto tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e l’INPS, in presenza anche degli specialisti oculisti esperti nel metodo Zingirian&Gandolfo. Inoltre propone, nel caso in cui gli interessati si vedano costretti ad adire la via giudiziale, che l’Unione sostenga un socio in condizioni economiche sfavorevoli, in una causa contro l’INPS.
Mario Girardi assicura che porterà in Direzione Nazionale tutte le istanze fin qui emerse; nel frattempo, verrà chiesto, come Presidenza Nazionale, un appuntamento direttamente alle alte sfere politiche dell’INPS, per discutere del problema, insieme alla Commissione Medica Superiore dell’INPS.

Sul quarto punto, il coordinatore riferisce che, nonostante l’INPS, su pressione dell’Unione, abbia emesso ancora a luglio 2017, un messaggio finalizzato a scongiurare la comparsa nei verbali di una serie di diciture erronee, tali irregolarità continuano a verificarsi.
Girardi descrive l’impegno profuso dalla Presidenza Nazionale e da altre strutture UICI, per addivenire alla correzione, in autotutela (invocando i principi di legge n. 241/1990 ed il Regolamento INPS N. 275/2006) dei verbali redatti erroneamente (si pensi alla parte, nei verbali rilasciati a soggetti ciechi totali, parziali ed ipovedenti gravi, in cui non sia stato riconosciuto alcun requisito tra quelli di cui all’art. 4 D.L 9 febbraio 2012, n. 5, di cui invece tali soggetti hanno titolarità). Precisa che la richiesta di rettifica in autotutela, che può essere presentata, anche per tramite delle Sezioni Uici, al locale Centro Medico legale INPS, verrà poi gestita, a livello gerarchico più alto, dalla Commissione Medica Superiore INPS di Roma, che farà pervenire sul territorio la nota di correzione al verbale di riconoscimento collegiale.
Il Coordinatore chiede agli altri componenti, se nelle zone di loro competenza abbiano riscontrato dette criticità. Andrea Natale, Giovanbattista Flaccadori e Antonio Montanaro, confermano, purtroppo, il perdurare dell’emissione di verbali con gli errori sopra esemplificati.
Sarà necessario stimolare nuovamente le strutture territoriali dell’Uici, perché sensibilizzino i responsabili delle Commissioni di prima istanza, sull’assoluta necessità di adottare i correttivi messi a disposizione dall’INPS.
Tra le varie ed eventuali, la Commissione torna a riflettere sul problema della difficoltà, da parte delle Sezioni Uici, nel reperire personale medico oculista in rappresentanza dell’Unione in Commissione INPS di primo accertamento e di verifica per la cecità civile. Ricorre, infatti, nelle riunioni che la Commissione indìce, la questione della diffusa assenza del medico rappresentante di categoria in Commissione INPS, per l’indisponibilità resa dagli stessi specialisti. Al riguardo si deve, purtroppo, prendere atto del fatto che, a meno che l’Istituto non provveda ad un aumento del gettone di presenza da corrispondere al personale medico di categoria, non si ravvisano soluzioni alternative percorribili.

Null’altro da aggiungere, alle ore 16,45 termina la riunione, di cui si redige il presente verbale.


Emanuele CECCARELLI


LAPR (EC/ec)
S:\LAVORO E PREVIDENZA\CECCARELLI\COMMISSIONE PENSIONISTICA\9-5-2018\VERBALE.DOC

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