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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

“A SPASSO CON LE DITA E CON IL BRAILLE”

LAZIO Consiglio Regionale UICI 15/10/2014 uiclazio@uiciechi.it

UNA GIORNATA A SCUOLA “A SPASSO CON LE DITA E CON IL BRAILLE” NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “L. CAMPANARI” DI MONTEROTONDO.

Il 21 Febbraio di ogni anno ricorre la “Giornata Nazionale del Braille”, istituita con legge n. 126 del 3 agosto 2007 n. 126.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (ONLSU), racconta la Presidente Regionale del Lazio Annita Ventura, ogni anno si attiva con tutte le Sue articolazioni diffuse sul territorio nazionale, al fine di richiamare l’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica sul fatto che il Braille e’ l’unico strumento attraverso il quale le persone cieche accedono all’istruzione alfabetica.
Quest’anno il Consiglio Regionale del Lazio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Loredana Campanari di Monterotondo, grazie all’ampia visione sull’integrazione e sull’inclusione mostrata dalla Dirigente Scolastica Mirella Galluzzi e dal corpo docente, ha aderito all’iniziativa aprendo le porte delle classi prime della scuola primaria a due giornate di conoscenza ed esplorazione di materiali pensati per i bambini con minorazioni visive ma estremamente versatili ed utilizzabili anche dai normovedenti.
Ai bambini delle prime classi primarie sono stati presentati i libri ‘tattili’ dell’iniziativa “A spasso con le dita” ed i bambini hanno potuto esplorarne i contenuti con le mani e con gli occhi.
In estrema sintesi, “A spasso con le dita” nasce nel 2010 come iniziativa editoriale rivolta ai bambini in eta’ prescolare. Il progetto, realizzato congiuntamente dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e da Enel Cuore, ha permesso di produrre e distribuire, tra il 2010 e il 2012, cinquemila libri tattili a biblioteche pubbliche, ospedali pediatrici e istituzioni culturali.
La seconda fase del percorso ha visto i bambini sperimentare l’apprendimento della lettura e della scrittura in Braille. L’insegnante Maria Rosaria Vaiano, pedagogista e cultore della materia in psicologia dell’handicap presso l’Università di Roma Tre, ha proposto ai bambini un percorso sensoriale ed emozionale e infine un’attività laboratoriale in Braille.
L’insegnante Vaiano racconta dell’esperienza molto emozionante e coinvolgente vissuta da bambine e bambini della I C. “I bambini non finiscono mai di sorprenderci per la capacità che hanno di cogliere gli aspetti più ovvi e immediati di realtà che spesso sfuggono al mondo adulto. La mancanza di sovrastrutture culturali consente loro di entrare in breve tempo e con estrema naturalezza in sintonia con situazioni mai sperimentate prima. Ed ecco che un qualcosa che prima incuriosisce e stupisce dopo un breve spazio di tempo diventa parte di sé grazie alla meraviglia che sperimentano nello scoprire qualcosa di nuovo. Così il Braille e il mondo dei bambini non vedenti diventano terreno da esplorare, scoprire e conquistare. Attraverso un percorso che si avvale di giochi sensoriali, che stimolano sensazioni ed emozioni, scoprono che il mondo dei bambini non vedenti è anche il loro mondo solo vissuto e percepito con altri sensi. Riconoscere un compagno toccandolo, provare ad effettuare un percorso quotidiano ascoltando solo le indicazioni uditive, provare ad esprimere le sensazioni che si avvertono toccando il morbido, il ruvido, il freddo e il caldo, trasformare i colori in sensazioni ed emozioni…Anche il Braille può diventare un gioco non privo di difficoltà: scrivere semplici parole ‘punzecchiando’ un foglio e poi ad occhi chiusa e in ‘punta di dita’ esplorare il mondo di quei puntini…un mondo ricco di sensazioni e forti emozioni. E alla fine della giornata i pensieri conclusivi dei bambini ci lasciano ancora una volta di stucco per la semplicità, l’essenzialità e la profondità che inducono a riflettere: “per conoscere bene il mondo non servono solo gli occhi.”
A ricordo di questa esperienza formativa, alla Biblioteca della Scuola sono state donate alcune copie della pubblicazione “impariamo a conoscere i nostri amici animali” di Roberto Marchesini, Ed. Giunti, presenta disegni in rilievo di animali che possono essere visti ed esplorati tattilmente, i disegni hanno didascalie in scrittura Braille e sono accompagnati da testi in caratteri ingranditi (large print) adatti agli ipovedenti.
E’ vero, afferma la Presidente Ventura, che oggi i ciechi utilizzano molto il computer con gli screen reader, ma, continua, “farò a meno della scrittura in Braille e del punteruolo quando tutti getteranno via le penne!”
La Presidente Annita Ventura ringrazia la Dirigente Scolastica Mirella Galluzzi e gli insegnanti per la sensibilità mostrata e per aver promosso il valore pedagogico di questa esperienza, nonché il Direttore Regionale del Lazio dell’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione, dr.ssa Simona Fanini, per le energie profuse nella promozione e realizzazione dell’iniziativa.

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