- Presentazione:
Graditissime autorita', gentilissimi ospiti, amici dirigenti,
a nome del Consiglio Regionale del Lazio dell'Unione Italiana
Ciechi ho il piacere e l'onore di porgerVi un sincero saluto
di benvenuto ed un sentito ringraziamento per la vostra partecipa-
zione all'odierna Assemblea Regionale della nostra Associazione.
Un'Assemblea che, a chiusura del ciclo delle Assemblee
Provinciali, si svolge in un particolare momento socio-politico
ed associativo di grande importanza e degno della massima atten-
zione.
Un altro anno e' trascorso, un'altra pietra miliare si ag-
giunge alla infinita storia dei ciechi italiani e del loro tor-
mentoso cammino verso l'emancipazione, le pari opportunita' e la
piena integrazione sociale. Un altro anno che, come i prece-
denti, ci ha visti impegnati ed affannati in una estenuante
difesa di passate conquiste divenute oramai fondamentali ed
indispensabili diritti acquisiti.
Nonostante la particolare delicatezza dell'anno trascorso e
dei presagi negativi che lo hanno accompagnato, la Presidenza
Nazionale e la Direzione Nazionale dell'Unione Italiana Ciechi,
grazie alla tenacia ed alla sapiente azione corale dei suoi
Dirigenti, hanno riportato innumerevoli ed insperati successi in
campo legislativo di cui siamo fieri ed orgogliosi. Risultati
dietro ai quali si celano durissime giornate di lavoro del Presi-
dente Nazionale e di tutti i membri della Direzione. Grazie al
loro sforzo ed all'impegno sinergico sono stati possibili risul-
tati quali:
- la cancellazione dalla finanziaria 1997 dell'art. 24 del
collegato;
- il recupero del taglio del 20% sui contributi concessi al
Centro Nazionale del Libro Parlato, all'I.RI.FO.R. ed alla Bi-
blioteca Italiana per Ciechi "Regina Margherita" di Monza;
- lo stanziamento di 20 miliardi di lire destinati alla soluzio-
ne di alcuni problemi dei ciechi quali: il finanziamento alla
Sezione Italiana dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione
della Cecita'; l'istituzione di un centro di educazione e riabili-
tazione visiva in ogni provincia; la costituzione di un centro
nazionale e di centri regionali di sostegno all'integrazione
scolastica; la costituzione di un centro sperimentale di recupero
sociale dei pluriminorati e la costituzione di un museo tattile
nazionale.
Altri risultati sono stati: - il riconoscimento del principio
della continuita' didattica nell'integrazione scolastica;
- le indicazioni sui medicinali scritte in braille;
- l'estensione dell'aliquota IVA ridotta su tutti gli ausili
tiflotecnici;
- la concessione ai ciechi del contrassegno per il parcheggio
dei veicoli;
- la possibilita' di accreditare le provvidenze economiche su
conto corrente bancario.
Al Presidente Nazionale prof. Tommaso Daniele ed alla Dire-
zione va pubblicamente tutto il nostro apprezzamento e la piu'
viva gratitudine per quanto fatto in un anno di annunciati cam-
biamenti e trasformazioni.
Viviamo, difatti, un particolare momento sociale e politico;
un'era incerta, un periodo di transizione in cui la meta da
raggiungere risulta alquanto indefinita e non facilmente immagi-
nabile.
Gli accordi internazionali di Maastricht e la necessita'
dell'Italia di entrare a pieno titolo in Europa richiedono inevi-
tabilmente interventi di risanamento delle politiche economiche
quali la riduzione dell'inflazione, l'aumento del prodotto
interno lordo e la diminuzione della spesa pubblica. In assenza,
pero', di provvedimenti "a pronto effetto" per accrescere le
entrate nelle casse dello Stato, l'unica soluzione adottabile dai
nostri Governanti risulta essere la riduzione della spesa pubbli-
ca. Per giungere a questo la prima ed unica strada scelta sembra
che sia quella di un graduale smantellamento dello Stato Sociale.
Un intero sistema sociale e un'intera collettivita' sono oggi
nell'occhio del ciclone e c'e'la minaccia che cada su di loro una
scure che lascia presagire un futuro incerto ed alquanto diffici-
le. Non si e' cercato minimamente di riformare il sistema fiscale
italiano, che causa alla nazione perdite incalcolabili; l'elusio-
ne, l'erosione e l'evasione fiscale, se combattute con doverosa
perizia, porterebbero all'erario piu' soldi di quanti se ne po-
trebbero risparmiare praticando tagli indiscriminati allo "Stato
Sociale".
Sono state presentate ai due rami del Parlamento proposte di
legge che, se venissero approvate cosi' come sono, porterebbero
le categorie piu' deboli, gli emarginati, i disabili, e noi tra
questi per primi, indietro di cinquant'anni rigettando quella
responsabilita' morale e civile, che la collettivita' ha accettato
di assumersi, di nuovo sulle spalle del singolo o della sua
famiglia. Percorreremmo cosi' a ritroso, in poco tempo, un percor-
so difficile e tortuoso fatto di piccole conquiste quotidiane.
A tale proposito la Direzione Nazionale dell'Unione Italiana
Ciechi, nella sua riunione del 25 luglio scorso, nell'esaminare
un documento provvisorio del Governo teso a tracciare le prime
linee di riforma allo stato sociale, dopo aver prontamente
presentato le sue prime osservazioni al Ministro della
Solidarieta' Sociale, On.le Livia Turco, ha deciso di convocare
un'Assemblea dei Quadri Dirigenti a Chianciano per il giorno 6
settembre 1997, dove, con il massimo coinvolgimento di tutta la
dirigenza associativa si e' voluto affrontare nel dettaglio e piu'
approfonditamente tutti gli aspetti che questa riforma vuole
andare a modificare.
L'Assemblea, dopo aver fatto proprio il documento della
Direzione inviato al Ministro Livia Turco, documento che
rappresenta ancora una volta con chiarezza e fermezza
l'attribuzione dell'indennita' di accompagnamento al solo titolo
della minorazione, ha espresso il piu' totale dissenso
all'ipotesi avanzata, sempre dal Governo, di trasformare la
stessa indennita' in due provvidenze differenti: indennita' di
accompagnamento per gli handicappati che hanno meno di 65 anni e
indennita' di assistenza per gli anziani non autosufficienti
ultrasessantacinquenni, legando quest'ultima ai redditi
familiari.
E proprio contro questa ipotesi l'Assemblea, all'unanimita',
ha accolto la proposta del Presidente Nazionale di indire
assemblee straordinarie per coinvolgere tutta la base associativa
per dibattere con i diretti interessati tutti gli aspetti della
riforma dello stato sociale e preparare, conseguentemente, la
stessa base alle eventuali iniziative di confronto e di lotta che
l'Unione Italiana Ciechi intendera' intraprendere a difesa degli
interessi di tutti i ciechi italiani.
Mentre stiamo leggendo questa relazione molte assemblee
straordinarie sezionali sono gia' state indette e anche questo
nostro incontro non puo' non assumere una valenza di
straordinarieta' su questo importante tema specifico che nella
discussione che seguira' trovera' necessario e doveroso sviluppo.
Anche nell'ambito della nostra Regione il clima di austeri-
ta' e di trasformazione si sta facendo sentire. Sono stati prati-
cati tagli, infatti, dell'5% a tutti i capitoli di spesa del
bilancio regionale.
Anche la legge n. 58/90, che finanzia le attivita' ed i
servizi erogati dalla nostra associazione a tutti i non vedenti
del Lazio, ha subito purtroppo una consistente decurtazione. Il
primo sostanziale taglio e' avvenuto lo scorso anno con l'inseri-
mento di una quarta associazione tra i beneficiari della legge,
pur rimanendo negli anni bloccato il suo stanziamento.
Tale situazione, inevitabilmente, si ripercuotera' di conse-
guenza nelle Provincie, nei Comuni e nelle Aziende Sanitarie,
rendendo impossibile la gia' precaria educazione dei nostri bambi-
ni ciechi e la loro integrazione nelle scuole pubbliche; impeden-
do un'adeguata formazione professionale dei nostri giovani ed il
loro inserimento nel mondo del lavoro; scaricando nuovamente
sulle famiglie il peso, le difficolta' e le condizioni di disagio
che l'handicap ci impone.
Non possiamo giudicare noi la storia passata o quella pre-
sente, ma crediamo con fermezza che non e' possibile ripercorrer-
la all'indietro come se fosse una pellicola cinematografica da
riavvolgere, o subire, inermi, ciclici corsi e ricorsi storici.
Ecco, amici, oggi piu' che mai e' indispensabile contrastare
questa inversione di marcia, che si vuole intraprendere nei con-
fronti delle politiche sociali, attraverso una forte coesione
all'interno della nostra associazione e con una strenua difesa
dei diritti acquisiti, cosi' terribilmente in pericolo e difendi-
bili solamente grazie alla nostra storica tenacia e combattivita'.
In ambito associativo quello che stiamo vivendo e' un anno
altrettanto particolare. Ci stiamo avviando al XIX Congresso
Nazionale che dovra' stabilire i nuovi indirizzi politici imposti
dalle trasformazioni che l'Italia e l'Europa stanno vivendo. Un
Congresso che dovra' assumersi la responsabilita'del concepimento
di nuove formule per la transizione dell'Unione Italiana Ciechi
verso il terzo millennio.
Per meglio rispondere a queste richieste, riteniamo corretto
prepararci adeguatamente per l'evento. Difatti, abbiamo iniziato
fin dai primi di luglio una serie di incontri periodici tra gli
stessi delegati congressuali al fine di discutere preventivamente
tutte quelle tematiche di cui il Congresso dovra' occuparsi. Tra
queste emergono con evidenza possibili modifiche allo Statuto
Sociale allo scopo di renderlo piu' snello ed al passo coi tempi;
problematiche legate all'istruzione, al lavoro, alla ricerca di
nuove attivita' professionali, allo sport, al tempo libero, agli
anziani. Siamo convinti che e' giusto prepararci su tali questioni
e confrontarci in appositi incontri anche a carattere interregio-
nale.
Nel ritornare col pensiero ad una dimensione piu' pertinente
ai nostri ruoli, scorriamo insieme l'anno trascorso e le sue
attivita'.
- Rapporti con le istituzione pubbliche e l'Ente Regione:
I rapporti con l'Ente Regione sono proseguiti positivamente.
Abbiamo interessato gli Assessorati competenti alle problematiche
relative alla minorazione visiva, in particolare modo gli
assessori ai servizi sociali, alla cultura e al bilancio; ci
siamo adoperati per la difesa delle leggi regionali 29/92 e
58/90. Inoltre, con il coinvolgimento dei responsabili
dell'istruzione e dei comitati dei genitori delle Sezioni
Provinciali UIC., stiamo lavorando affinche' l'Ente Regione, in
applicazione della legge regionale 38/96, emani una direttiva
specifica alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni per
favorire la piena integrazione degli alunni non vedenti, cosi'
come auspicato dall'art. 5 della legge 67/93.
Per rispondere in pieno alle esigenze della base associati-
va, abbiamo invitato su questo argomento le Sezioni Provinciali
a fornire suggerimenti per eventuali adattamenti nella
nostra Regione della legge regionale abruzzese n. 32/97.
Gli spunti pervenuti sono stati elaborati a livello regionale
con l'ottima collaborazione e supervisione del dottor Vincenzo
Barbera e della Prof.ssa Annita Ventura (Responsabile Regionale
per i problemi dell'istruzione) e successivamente sono stati
presentati ai funzionari regionali competenti.
Sono stati altresi' interessati ai problemi sopra esposti
anche i capigruppo dei vari partiti politici. Sara' impegno di
questo Consiglio Regionale proseguire nel prossimo futuro i
contatti e la collaborazione con gli Assessorati competenti e ci
auguriamo vivamente di presentare all'Assemblea 1998, a
consuntivo del lavoro svolto, anche l'emanazione di questo
importante regolamento.
- Situazione economica:
La situazione economica del Consiglio Regionale e delle
Sezioni Provinciali U.I.C. non e' delle piu' rosee in quanto la
legge 58/90, come accennato nella premessa, contrariamente alle
nostre esigenze ed alle nostre aspettative, ha visto diminuire lo
stanziamento in bilancio del 5%. E' nostra intenzione adoperarci
instancabilmente affinche' nella fase di assestamento di bilancio
venga, quanto meno, riassegnata al capitolo apposito la somma del
precedente bilancio, mentre per il prossimo anno dovremo necessa-
riamente avviare un serrato confronto con l'Ente Regione allo
scopo di far aumentare l'importo della legge stessa, anche per-
che', e lo abbiamo ricordato in premessa, le Associazioni che
usufruiscono di questo contributo sono passate da tre a quattro
ed il contributo non ha tenuto conto negli anni ne' dell'erosione
ne' dell'inflazione.
I motivi del disagio economico, in particolare di alcune
Sezioni, vanno ricercati nel disinteressamento delle Amministra-
zioni Provinciali e degli Enti Locali nei confronti della nostra
Associazione, dei servizi che vengono erogati e delle problemati-
che stesse della minorazione visiva.
Stenta ancora a decollare un sistema di autofinanziamento da
noi auspicato e spesso discusso con varie proposte che per motivi
diversi, legati prevalentemente al particolare momento congiuntu-
rale, non hanno portato a grandi risultati. Anche per quelle
Sezioni Provinciali che attualmente non hanno gravi problemi
economici, bisogna rilevare che il futuro rimane incerto. Tutte
le Sezioni Provinciali hanno ridotto drasticamente le ordinarie
spese di gestione cercando di mantenere viva e costante l'eroga-
zione di servizi richiesti dai soci.
Tale clima rende difficile, da parte delle Sezioni, una
programmazione a lungo termine dei servizi ed inoltre impegna i
dirigenti nella ricerca affannosa dei contributi, distogliendoli
dalle attivita' primarie dell'Associazione.
- Rapporti con il Centro Regionale S. Alessio -
- Margherita di Savoia -
I buoni rapporti avviati dal Consiglio Regionale U.I.C. con
il Centro Regionale S. Alessio - Margherita di Savoia si sono
consolidati nell'anno trascorso. A tal proposito desideriamo
ringraziare la dott.ssa Elda Melaragno per l'importante lavoro
svolto quale Presidente del Centro, in particolare modo per avere
ottenuto il decreto per svolgere prestazioni sanitarie e riabili-
tative presso l'Istituto S. Alessio. La dott.ssa Melaragno, nel
mese di febbraio, ha rassegnato le dimissioni da Presidente in
quanto chiamata a ricoprire il ruolo di Commissario presso
l'Ospedale Spallanzani, rimanendo comunque all'interno del Consi-
glio di Amministrazione. L'incarico di Presidente e' passato
quindi all'amico Enzo Tomatis, componente della Direzione
Nazionale dell'U.I.C., il quale sta proseguendo il difficile
compito di risanamento del bilancio dell'Ente, fortemente
deficitario.
Nel mese di maggio il Consiglio Regionale ha proceduto alla
nomina di due componenti per il rinnovo del Consiglio di Ammini-
strazione del Centro nonche' a segnalare all'Ente Regione una
terna di nominativi in sostituzione dei benefattori dell'Istituto.
Riteniamo doveroso, a conclusione del loro mandato, ringra-
ziare i nostri rappresentanti all'interno del Consiglio di Ammi-
nistrazione, e precisamente gli amici Giovanni Di Maio, Renato
Isaia De Angelis ed Enzo Tomatis, per l'eccellente lavoro svolto
in questo importante Istituto che molte Regioni ci invidiano.
Contemporaneamente rivolgiamo un fervido augurio di buon lavoro
al nuovo Consiglio d'Amministrazione ed in particolare ai nostri
tre rappresentanti, Enzo Tomatis, Marcello Iometti ed a colui che
verra' scelto dalla Regione nella terna (Claudio Cola, Francesco
Innocenzi, Alessandro Leone) da noi designata.
Nel mese di luglio il Centro Regionale S. Alessio, in virtu'
dell'esperienza accumulata nell'erogazione del servizio di
assistenza didattica domiciliare post-scolastica, ha ritenuto
opportuno far confrontare tra loro gli operatori tiflologici
delle varie province in una giornata seminariale svoltasi il
giorno 5 e avente per argomento: "Il servizio di assistenza
didattica domiciliare nel processo di integrazione scolastica".
Il seminario, al quale hanno partecipato numerosi relatori, ha
sottolineato in pieno il ruolo e le finalita' dell'operatore
tiflologico fornendo, nel contempo, un valido spunto per
riflessioni comuni sulle prospettive future dell'assistenza
didattica domiciliare.
Desideriamo rilevare che il Centro Regionale S. Alessio ha
comunque grandi potenzialita' e che un'accurata amministrazione
del patrimonio, unitamente ad un intervento regionale per
risanare il deficit accumulato, potranno rilanciarlo, facendo in
modo che si sviluppino sempre nuovi servizi sul territorio, con
particolare attenzione alle zone periferiche. Se cio' non dovesse
accadere un'eventuale chiusura del Centro costituirebbe una
gravissima perdita non solo per i non vedenti del Lazio ma per
tutta la comunita'.
Nell'accennare ai rapporti con altre Istituzioni non
possiamo tralasciare un breve cenno sulla struttura regionale
dell'I.RI.FO.R. (Istituto per la Ricerca la Formazione e la
Riabilitazione).
In quest'ultimo anno si e' provveduto a completare il
Consiglio d'Amministrazione di questo Istituto cooptando al suo
interno rappresentanti delle Province non presenti e dando a
quest'Organo la massima collegialita'.
Il Consiglio Regionale U.I.C. sta dando il massimo sostegno
e la piu' ampia collaborazione a questo neo Istituto nel
predisporre e organizzare un corso di riqualificazione per
massofisioterapisti. Ci auguriamo che questo primo passo potra'
rappresentare quella risposta concreta alla crescente richiesta
della nostra categoria di migliorare e perfezionare la propria
preparazione e conoscenza professionale, anche e soprattutto
come catalizzatore dimostrativo per ampliare l'intervento in
altri settori occupazionali.
Rapporti con la Sede Centrale U.I.C., le Sezioni
Provinciali U.I.C. - attivita' regionale
Il clima di collaborazione piu' volte citato in questa rela-
zione non poteva che estendersi anche ai rapporti con la Sede
Centrale U.I.C. grazie all'importante apporto fornito dal compo-
nente la Direzione Nazionale Giovanni Di Maio, referente per il
Lazio.
Come da impegno preso nell'Assemblea Regionale 1996, sono
proseguite anche quest'anno contatti e visite nelle varie Sezio-
ni del Lazio effettuate dall'Ufficio di Presidenza in occasione
dei locali Consigli Provinciali. Cio' allo scopo di consolidare e
rafforzare gli ottimi rapporti instaurati con tutta la dirigenza
laziale.
Nella scorsa primavera siamo riusciti ad ufficializzare la
struttura regionale dei genitori nominando come rappresentante il
signor De Felici Alessandro; questi, nella riunione nazionale dei
responsabili regionali, tenutasi successivamente, e' stato eletto
responsabile nazionale del Comitato dei genitori.
In collaborazione e con il patrocinio della Sede Centrale si
e' tenuto il 14 giugno a Viterbo un interessante Convegno sul tema
"Minorazione visiva in eta' scolare - attualita' e prospettive di
riabilitazione", che ha visto partecipare esperti relatori e
illustri specialisti nazionali ed internazionali in campo oculi-
stico, tra questi: il responsabile nazionale dell'U.I.C. per
l'istruzione Prof. Enzo Tioli, nonche' il Presidente Nazionale
dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecita',
prof. Giuseppe Castronovo; clinici universitari come il Prof.
Alberti, il Prof. Chiarelli, il Prof. Carnevalini, il Prof.
Ricci, il Dott. Savarese ed altri.
A tal proposito desideriamo informare che il Consiglio
Regionale, nella convinzione che la lotta alla cecita'si persegue
solamente attraverso corrette ed oculate campagne di prevenzione,
ha aderito all'Agenzia Internazionale costituendo la Sezione
Regionale. Similmente alcune Sezioni Provinciali si stanno gia'
muovendo in questa direzione, aderendo anch'esse ed intraprenden-
do nuove iniziative per la prevenzione della cecita'.
E' da questa Istituzione che possiamo portare avanti quelle
campagne di prevenzione condotte gia' sporadicamente nelle scuole
pubbliche. Uno degli scopi fondamentali contenuto nello Statuto
Sociale dell'Unione Italiana Ciechi e' appunto la prevenzione
della cecita'. Abbiamo capito gia' da molto tempo che moltissime
malattie oculari o addirittura banali difetti visivi, se trascu-
rati o non identificati, potrebbero a lungo termine condurre alla
cecita'.
Il comitato dei Presidenti delle Sezioni Provinciali si e'
piu' volte riunito per affrontare i problemi comuni alle Sezioni
stesse; tali riunioni hanno portato ad un interessante scambio di
idee ed esperienze.
La Federazione delle Associazioni degli invalidi, costituita
in ambito nazionale, il 12 giugno a Roma ha promosso un incontro
per la difesa dello stato sociale, al quale hanno aderito
numerosi dirigenti e soci del Lazio. Anche il Consiglio
Regionale dell'U.I.C., insieme con le altre associazioni, dopo
numerosi incontri preliminari, serviti alla stesura di una bozza
di programma, ha costituito tale Federazione in ambito regionale.
Le Sezioni Provinciali, a loro volta, hanno intrapreso questa
strada che portera' ad un maggior dialogo tra le Associazioni di
categoria nonche' ad un nuovo e costruttivo clima di collaborazio-
ne pur rispettando le specificita' degli handicap che le stesse
rappresentano.
Per l'Unione Italiana dei Ciechi, il 1996 e' stato l'anno
zero di una nuova era per le comunicazioni con l'ingresso
nell'affascinante, immediato e indefinibile mondo di INTERNET.
Abbiamo accolto tra i primi l'invito che la Presidenza Nazionale
ha rivolto alle Sezioni Provinciali e ai Consigli Regionali.
Si sono spalancate cosi' anche per noi le porte per comunicazioni
in tempo reale con banche dati e siti sparsi nel mondo, nonche'la
possibilita'di scambiare messaggi e documenti con altri utenti al
costo di un solo scatto telefonico.
Internet per noi sara'il futuro, sara'quella finestra sul mon-
do che ci consentira' di accedere ad una miriade di informazio
ni contraddistinte dalla tempestivita' e dall'immediatezza.
Nel corso dell'anno la dotazione informatica del Consiglio
Regionale e' stata completata con l'acquisto di CD-ROM sui codici
e la legislazione italiana. Questo e' stato voluto al fine di
consentire anche alle Sezioni, attraverso la rete INTERNET, di
acquisire in tempo reale leggi e decreti di oltre cento anni di
storia italiana.
- Conclusioni:
Amici dirigenti, siamo quasi in dirittura finale del nostro
lavoro, infatti in occasione della prossima Assemblea si
procedera' al rinnovo del Consiglio Regionale, dopo aver
provveduto ai rinnovi di tutti i Consigli Sezionali.
Nuovi dirigenti potranno affacciarsi nella nostra
Associazione e proseguire il compito di condurre l'Unione
Italiana Ciechi nel terzo millennio. Per quanto ci compete non
manchera' fino in fondo il nostro impegno e la nostra dedizione
agli ideali e ai principi che hanno fatto grande questa
Associazione e sapremo, con umilta', dare il nostro contributo in
ogni forma e in ogni condizione.
Con questo spirito, infatti, ci siamo animati nel nostro
lavoro associativo e proseguiremo fino alla fine del nostro
mandato nell'intento di raggiungere quei risultati e quelle mete
che ci siamo prefissi dall'inizio.
Riteniamo comunque doveroso, in questo momento di grande
difficolta' per il nostro Paese e per la nostra Regione,
ricercare l'aiuto ed il contributo di tutti per salvaguardare
quanto di buono e di positivo e' stato fin'ora fatto, ma
soprattutto per rilanciare la nostra capacita' propositiva e
riaprire una nuova fase di interventi legislativi che sostengano
ed aiutino il lungo, faticoso ma necessario cammino verso
l'integrazione e lo sviluppo sociale di tutta la nostra
categoria.
per il Consiglio Regionale
Il Presidente
(Mario Sartorelli)