Sabato 3 giugno 2006, nell'ambito delle attività-ludico ricreative, l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus della provincia d'Imperia ha organizzato una giornata a Genova per visitare due mmusei: quello Nazionale dell'Antartide e quello Archeologico di Genova Pegli (Villa Pallavicini).
A chi avesse voglia di leggere queste due righe scritte da un perditempo, forse non con molta dimestichezza ma, sicuramente con emozione sincera, vorrei
parlare di una bellissima gita in quel di Genova alla quale ho avuto la fortuna di partecipare. Vi chiederete: "E qual'è l'eccezionalità nel compiere tale evento?"
Effettivamente, detta così avreste tutte le ragioni del mondo a porvi questa domanda in modo sarcastico ... !
Pur conoscendo abbastanza Genova per vari motivi,
mai avrei pensato vi fosse un museo dedicato alle bellezze e al fascino del continente antartico.
Il museo nazionale dell’antartide, svolge le proprie
attività in 3 distinte sezioni: Genova, Siena e Trieste.
Istituito nel 1996 ha lo scopo, appunto di far conoscere al pubblico le bellezze, il fascino
e i misteri del polo sud.
Dal 1985 l’Italia partecipa attivamente alle ricerche naturali (chiaramente con accordi internazionali) al polo sud. Infatti nel campo base, ospita un appassionato gruppo di persone che deve affrontare il ghiaccio e un ambiente così diverso e inimmaginabile dal nostro, con appositi equipaggiamenti.
Ovviamente alla scoperta di questo mondo, abbiamo avuto due supporti indispensabili: quello della guida per antonomasia (nella persona della signora Lidia
di Genova che, già altre volte, ha avuto
modo di spiegarci altre opere in altrettanti musei) e quella del signor Enrico Oliveri che ha avuto la fortuna di conoscere direttamente il continente
antartico avendo vissuto, appunto nel campo base italiano.
Dopo una breve introduzione all’argomento, si è passati alla parte più bella ed emozionante dell’esperienza, ossia all’ascolto tramite lettore dvd dei rumori
polari, del vento, degli uccelli!! Ma, almeno per me, il canto più bello è stato quello del richiamo delle balene, a distanza di chilometri! Garantisco che è proprio da ascoltare e che è impossibile dimenticarsene!! Sembra proprio un suono di sirene!!.
Non di meno è importante toccare il vestiario che si usa al polo sud.
Spero di non aver tralasciato almeno le cose principali. Nel caso contrario, è un motivo in più per visitare il sopra citato museo.
Dunque, buona esplorazione a tutti!... !