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U I C - Osservatorio Siti Internet - OSI -

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Non Vedenti ed Internet

Molto spesso ci sentiamo chiedere quanto è importante per un non vedente l’accessibilità di Internet e, in questo senso, quali potenzialità e opportunità essa gli offre oggi o potrebbe offrirgli domani.

Prima di parlare di accessibilità occorre avere chiaro il concetto di utilizzo del computer da parte di un non vedente. Senza queste informazioni, si rischia di non far ben comprendere il problema, essendo ancora troppe le esclamazioni di stupore quando si parla di computer con i vedenti.

Infatti, ancora oggi la gente rimane stupita quando sente che un non vedente usa il computer, non ne parliamo quando sente che naviga su Internet. Purtroppo, spesso a meravigliarsi sono anche gli addetti ai lavori, compresi web-master e web-designer.

Quindi, per prima cosa, cominciamo a dire che, per quanto riguarda l'uso del computer, i non vedenti usano le seguenti tecnologie assistive:

  • Lo screen-reader munito di sintesi vocale incorporata od anche esterna. è un software che un disabile visivo può installare anche autonomamente.
  • Sintesi vocale comandata dallo screen-reader. Può essere software o hardware. Quelle software, possono essere incorporate nello screen-reader o aggiuntive.
  • Display braille, componente hardware, anch'esso comandato dallo screen-reader.

Come certamente si sarà intuito, il cuore di tutto è lo screen-reader. Infatti, questo software è un interprete grafico che invia il testo e tutto quanto leggibile sul monitor, alla sintesi vocale che lo trasforma in voce, oppure al display braille che lo trasforma in scrittura braille leggibile con le mani, su cellette piezo-meccaniche, a sei oppure otto punti .

Quando non si rispettano le regole di accessibilità queste tecnologie assistive non riescono a fornire fedelmente tutte le informazioni che talvolta vengono ignorate parzialmente e, nei casi più gravi, totalmente, impedendo al non vedente l'accesso a quel programma o quella risorsa.

L'accessibilità ad internet per un non vedente è diventata una priorità assoluta, cosa di cui si sono finalmente accorti anche i politici, tanto che è stata già varata una legge sull'accessibilità, approvata quasi all'unanimità nel 2004.

Quando ci imbattiamo in pagine web programmate in modo tale da non essere nemmeno aperte dalle tecnologie assistive che usiamo, ci viene spesso da pensare che, eufemisticamente parlando, è come se stessimo per riappropriarci della vista perduta e ancora in giro c'é qualcuno che non vuole che ciò accada.

Forse siamo cattivi a pensare così, ma ora non è più come all'inizio e, soprattutto dopo la sensibilizzazione fatta da tutti durante l'anno del disabile, non ce ne dovrebbero essere in giro persone che ignorano l'accessibilità.

Avere Internet accessibile, per noi, significa riappropriarci di molte cose per le quali prima dell'avvento delle nuove tecnologie, venivano puntualmente demandate ad altri o, nella migliore delle ipotesi, eseguite con l'aiuto di altri.

Con l'uso del computer abbinato alla rete internet si può fare acquisti on-line, tenere i rapporti con la propria banca, accedere alle informazioni dei maggiori media, accedere alla cultura, accedere direttamente alle università e alle loro banche dati, eseguire ricerche, e, non trascurabile, tenere i rapporti interpersonali e per la socializzazione senza avere il bisogno di spostarsi da casa con tutti i problemi che gli spostamenti comportano per un disabile visivo.

Già oggi, quindi senza aspettare domani, se Internet fosse completamente accessibile, tutto quanto suddetto sarebbe realtà e non un grosso punto interrogativo ad ogni accesso tentato.

L'unica cosa che si stà sviluppando da poco tempo, sono i corsi universitari on-line che daranno una grossa mano ai disabili visivi che domani vorranno frequentare un corso di laurea.

Siamo consapevoli che oltre alla programmazione di Internet accessibile, abbiamo bisogno di tecnologia assistiva adeguata, ma non penso che i produttori di tecnologia assistiva riusciranno a tenere il passo con le evoluzioni tecnologiche se non vengono stabilite delle regole come ha fatto la legge 4/2004, detta "legge Stanca" di cui l'Italia si è ormai dotata.

Dopo aver detto di cosa si serve un non vedente per accedere al computer e alla rete Internet, in modo molto semplice si può dire quello che sulle pagine web impedisce di usufruire dei contenuti con le tecnologie assistive, anche se solo la verifica pratica fornita da un disabile può dare la certezza che su una pagina non esistono problemi.

Per fare in modo che lo screen-reader funzioni correttamente fornendo esattamente tutto quello che è presente sul monitor, il sito deve essere costruito in modo tale che l'interpretazione di tutte le informazioni avvenga in maniera fedele, senza perdere nulla di quello che il sito contiene.

Nel caso contrario, il navigatore non vedente nella migliore delle ipotesi perderà l’orientamento, ma il più delle volte non potrà accedere al sito.

Quando il web master costruisce il sito deve tenere conto di queste variabili, ponendo l’attenzione su alcune cose di estrema importanza. Vediamo quali sono:

  1. Etichettare le immagini in maniera comprensibile e corrispondente a quanto riportato sullo schermo, avendo cura di inserire, per cose da descrivere, il tag long Desk che consente descrizioni più lunghe ed adeguate.
  2. Se si utilizzano elementi grafici nei link o nei bottoni significativi, immettere del testo alternativo nell'apposito attributo del tag IMG (ALT="testo descrittivo").
  3. Non utilizzare tecnologie flash, in quanto gli screen reader meno recenti e i browser testuali non riescono ad interpretare questo tipo di tecnologia, mentre gli ultimi realizzati la interpretano male. Sul sito di Macromedia si continua a parlare di tecnologia flash accessibile, ma intanto la programmazione in flash dei siti, forse perché nessuno si mette a perdere la testa per creare dei flash accessibili, continua a creare problemi alle tecnologie assistive.
  4. Non utilizzare tabelle nidificate nel caso si voglia visualizzare elenchi o dati. In alcuni casi di visualizzazione personalizzata o per i browser testuali, si potrebbero sovrapporre gli elementi della pagina nascondendo addirittura gli stessi link.
  5. Nei form di compilazione i campi devono essere etichettati in maniera corretta, soprattutto se si usano i tag Label.
  6. La struttura del sito non deve essere costruita a frame in quanto gli screen reader testuali non la interpretano correttamente.
  7. Le pagine del sito devono sempre riportare il link al contenuto della pagina, soprattutto se il menù di navigazione è molto grande.
  8. Tutti i comandi del sito sia essi di navigazione o di attivazione di procedure devono poter essere gestiti da tastiera.
  9. I pulsanti radio devono avere l’indicazione del comando che producono, leggibile in modo coretto durante la selezione, soprattutto se si usano tag label.
  10. Se si usano testi nei campi editazione per descrivere il dato da immettere, fare in modo che il testo presente si cancelli appena si accede al campo editazione, evitando di usare script per la cancellazione.
  11. Non utilizzare Javascript o altri tipi di script, poiché, con i browser testuali o se l'utente decide di disattivare gli script per sicurezza, si impedisce di usufruire di tutto quello che tali script veicolano.
  12. Inserire i tag per l'interpretazione della lingua in quanto gli ultimi screen-reader già riescono a leggere nella lingua impostata.
  13. Inserire i significati espliciti di abbreviazioni ed acronimi perché, anche questi , gia vengono correttamente interpretati dagli ultimi screen-reader.
  14. Evitare di inserire testo alternativo anche per i grafici di separazione del contenuto della pagina come ad esempio "linea tratteggiata", "freccia", " puntini neri", eccetera eccetera.
  15. Quando si usano le accesskey, evitare di usare questo comodo comando per tutti i link, inserendolo essenzialmente ai link principali occorrenti per una più rapida navigazione, come ad esempio la home page, la mappa, il motore di ricerca, e qualche altro di importanza per il sito. Se tali comandi vengono inseriti su tutti i link, possono solo generare confusione. Speriamo che le prossime direttive internazionali diano una direttiva su queste cose che stanno proliferando in modo caotico un poco ovunque.
  16. Nei form di compilazione, i commenti inseriti tra un campo e l'altro per spiegare meglio i dati da immettere, devono essere gestiti tramite CSS e inseriti come SPAN nelle LABEL, in modo che vengono regolarmente letti anche quando è attivata la modalità scrittura.

Quelli suddetti sono i principali accorgimenti che permettono ad un non vedente di poter usufruire dei contenuti di un sito con un grado abbastanza sufficiente di accessibilità.

Però, ci sono dei software che controllano l'accessibilità di un documento HTML singolo, di gruppi o un intero sito, e sono di una importanza fondamentale per un Web-master, quando stà avviando lo sviluppo di un sito. Ovviamente, le verifiche vengono eseguite automaticamente, quindi, senza tener conto di valutazioni oggettive che un disabile può eseguire con l'attrezzatura che utilizza ogni giorno. Pur non essendo infallibili, questi strumenti sono di una importanza estrema se si vuole partire con il piede giusto per fare accessibilità.

Le risposte sono spesso da prendere con le pinze poiché possono essere rilevati errori di codice che in pratica non pregiudicano l'accessibilità, ed altre volte, molte volte, pur confermando una accessibilità tripla "A" per un sito, lo stesso sito risulta inaccessibile.

Un esempio per tutti:

Se un Web-master riceve un errore che mancano i testi alternativi alle immagini, per non avere l'errore, inserisce gli attributi richiesti.

Quando poi ripete il controllo ed il validatore automatico non fornisce più l'errore, ammesso che era solo quello, di ritorno riceve la validazione con tripla A.

Però, se gli attributi alle immagini, alternate, sono stati inseriti vuoti, il non vedente non saprà mai cosa rappresentano le immagini su quel sito e se, per caso, si tratta di immagini usate come ancore per i link, il non vedente non saprà mai quei link dove portano.

Ci preme ribadire che se il Web-master non avesse questi strumenti sarebbe ancora più difficile poter pensare all'accessibilità, anche se, per dichiarare un sito veramente accessibile, la certezza la può dare solo una validazione umana.

Gli strumenti più usati per controllare i siti sono generalmente strumenti automatici come Torquemada, anche se strumenti analoghi si trovano sul sito americano del W3C e su altri siti. Attualmente, con la barra dell'accessibilità, prelevabile gratuitamente da http://webaccessibile.org/ si possono validare direttamente dal computer con varie opzioni sia i siti, sia pagine in locale.

I siti devono essere accessibili per dare modo a tutti di poter usufruire dei contenuti, con qualunque tecnologia assistiva usata e qualsiasi versione di browser usata.

Va da se che se non si efettuano tutti questi controlli con diverse versioni di tecnologia assistiva e con diversi browser, non si avrà mai la certezza che tutti possono accedere al sito che si stà costruendo.

Con l'uscita delle norme attuative della legge Stanca, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, e trascorso il periodo concesso per l'adeguamento dei siti già pubblicati, ci saremmo aspettati un netto miglioramento dei siti delle Pubbliche Amministrazioni, ma questo non è avvenuto, almeno non in modo generalizzato. Questo ci convince sempre di più che si debba continuare ad affiancare a questa legge tutta l'opera di sensibilizzazione sin qui prodotta, oltre a restare sempre all'erta, segnalando tutti gli abusi all'Italiana che sicuramente non mancheranno.

La Commissione OSI.