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Guida all’utilizzo del ripristino in Windows Xp.

Dal menu di avvio scegliamo "tutti i programmi". Da qui "Accessori". Quindi "Utilità di sistema" e ora "Ripristino configurazione di sistema".

Visto che lo vuoi fare ad occhi chiusi, ecco la via:

  • Alt+r se intendi cercare un punto precedente di ripristino;
  • alt+e se intendi creare adesso un punto di ripristino, magari perché stai per installare un'applicazione del cui successo o della cui utilità non sei certo.

Poniamo di aver deciso per il vecchio punto di ripristino e quindi alt+r. Ora premeremo il pulsante avanti, alt+a.

Ci troviamo ora in una finestra strutturata come quelle della rete e quindi navigabile con i tasti di Jaws che usiamo anche con Internet Explorer o Firefox.

Le date sono in una tabella che, come titoli di riga, ha i giorni della settimana. Per raggiungere la prima cella della tabella si preme la t sulla tastiera e poi, per esplorarla, si tengono premuti alt+control con la mano sinistra e con la destra si muovono le frecce in ogni direzione.

Ribadiamo che questa operazione la si fa, grosso modo, quando ci è successo un guaio. E se sappiamo che ieri era tutto regolare, proveremo a ripristinare il sistema ad una data anteriore. Ma non tutte le date sono buone. Sono buone le date che nella tabella appaiono in grassetto. Ma come saperlo?

Ci sono due modi: uno pronto ma più lento, l'altro da preparare ma più efficiente.

  • Il primo consiste nel premere insert+f in corrispondenza della data. Se è grassetto, la sintesi lo dice.
  • Il secondo consiste nel richiamare un determinato profilo di Jaws, col quale, oltre a leggere il testo, ci vengono detti gli attributi. E' semplice. Insert+alt+s, e nel menu scegliere "classico con attributi". A quel punto, già mentre percorriamo la tabella con le frecce, come detto sopra, avremo immediatamente l'info sul grassetto o meno.

Quando avremo finito, ridigitiamo insert+alt+s e torniamo a premere la riga "classico".

Bene. Quando abbiamo individuato la data che c'interessa, un clic del mouse. Io uso l'emulatore sul tastierino numerico, ovvero la barra.

Il pulsante avanti, alt+a, ci porta in una finestra di precauzione. Leggiamola in ogni caso e quindi premiamo ancora avanti.

Il processo parte e alla fine il computer viene riavviato. Al riavvio apparirà una finestra in cui ci si informa che il sistema è stato ripristinato e c'è un OK da dare.

Cosa è stato eliminato in questo modo? Assolutamente nulla. Nel senso che nulla è stato cancellato dal disco, a meno che non lo abbiamo fatto noi espressamente. Per cui, per fare un esempio, se stamattina ho installato una nuova applicazione e poi ripristino il sistema a ieri, quest'applicazione non la vedo più.

Però se torno a ripristinare il sistema in data odierna, la rivedo ancora, perché nessun file è stato cancellato.

Può capitare invece il contrario Diciamo che stamattina ho disinstallato un'applicazione e, colto da raptus da casalinga, ho fatto ordine, nel senso che sono andato espressamente a cancellare i files del programma dal disco. Ecco. A questo punto, se ripristino il sistema a due giorni fa, succede che mi ritrovo quell'applicazione nel menu di avvio oppure sul desktop; ma se clicco, quello non trova niente. In questo caso non resta che completare l'opera della casalinga con quella della colf, togliendo di mezzo quel che ancora resta.

La morale. Questa operazione non è ad alto rischio; tuttavia occorre un po' di raziocinio nel farla. Nel senso che è bene essere consci di ciò che si sta facendo, per non attribuire poi alla macchina, a Bill Gates o al destino, conseguenze che sono state soltanto il frutto di nostra negligenza.