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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

Osservatorio Siti Internet

(O.S.I.)

 

Circolare AIPA

 

Circ. 6 settembre 2001, n. AIPA/CR/32.

CRITERI E STRUMENTI PER MIGLIORARE L'ACCESSIBILITA' DEI SITI WEB E DELLE
APPLICAZIONI INFORMATICHE A PERSONE DISABILI

A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE

A seguito delle linee guida dettate nella materia dal Dipartimento della
funzione pubblica, con circolare n. 3/2001 del 13 marzo 2001 (pubblicata
nella
Gazzetta Ufficiale 19 marzo 2001, Serie generale, n. 65) vengono indicati
criteri e strumenti per favorire l'accesso ai siti web delle pubbliche
amministrazioni
e l'uso delle applicazioni informatiche da parte delle persone disabili.

In particolare, vengono specificati i criteri da rispettare nella
progettazione e manutenzione dei sistemi informatici pubblici, per favorire
l'accessibilità
ai siti web che mettono a disposizione di cittadini e imprese informazioni e
servizi interattivi mediante tecnologie e protocolli Internet e alle
applicazioni
informatiche utilizzate dal personale della pubblica amministrazione e da
cittadini e imprese per i servizi resi così fruibili.

Le amministrazioni che intendessero aderire integralmente agli orientamenti
espressi dal WAI "Web content accessibility guidelines 1.0" del consorzio
W3C,
potranno raggiungere un miglior livello di accessibilità dei propri siti.

Per quanto riguarda la progettazione o la riconversione di sistemi
applicativi rivolti ad un insieme limitato di utilizzatori, le
amministrazioni sono invitate
in via preliminare a valutare il livello di effettiva e possibile
utilizzazione delle applicazioni da parte di soggetti disabili.

1. Disabilità e tecnologie assistive: principi generali di intervento per
favorire l'accessibilità

Per disabilità si intende qualsiasi restrizione o impedimento nel normale
svolgimento di un'attività derivante da una menomazione.

In questo contesto vengono considerati soltanto gli aspetti di interazione
con i sistemi informatici; il termine "accessibilità" va inteso quindi come
la
proprietà dei sistemi informatici di essere fruibili senza discriminazioni
derivanti da disabilità.

Le disabilità possono essere:

a) fisiche, che comprendono le disabilità motorie, relative al controllo dei
movimenti degli arti, e sensoriali, che riguardano limitazioni della vista
e dell'udito;

b) cognitive, che possono eventualmente associarsi a menomazioni motorie o
sensoriali. Le limitazioni delle funzioni intellettive possono assumere
caratteristiche
diverse (disturbi della parola, del linguaggio, della coordinazione del
pensiero ecc.), tali da ridurre i livelli di comunicazione, attenzione e
risposta
agli stimoli esterni.

Le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono di superare o
ridurre le condizioni di svantaggio dovute ad una specifica disabilità,
vengono
di seguito denominate "tecnologie assistive" o "ausili".

Il grado più elevato di accessibilità si consegue attuando il principio
della "progettazione universale", secondo il quale ogni attività di
progettazione
deve tenere conto della varietà di esigenze di tutti i potenziali
utilizzatori. Questo principio, applicato ai sistemi informatici, si traduce
nella progettazione
di sistemi, prodotti e servizi fruibili da ogni utente, direttamente o in
combinazione con tecnologie assistive.

L'applicazione del principio di progettazione universale può presentare dei
limiti e, in alcuni casi, porre vincoli alla creatività. Nel caso dei siti
web,
i vincoli riguardano le modalità di attuazione delle varie soluzioni
tecniche, piuttosto che il contenuto e l'estetica dei documenti, per cui non
si traducono
in limitazioni della possibilità espressiva. Nel caso di sistemi informatici
dedicati a specifiche finalità applicative, vi sono situazioni nelle quali
non è possibile una completa e generale applicazione del principio, in
quanto le soluzioni tecniche disponibili, allo stato, non permettono di
rendere
tutte le possibili funzioni accessibili a qualunque utente,
indipendentemente dalle sue capacità fisiche e sensoriali. Le possibilità
attuali coprono,
tuttavia, una casistica molto vasta e suscettibile di ulteriore continuo
ampliamento grazie all'evoluzione tecnologica.

La rispondenza ai requisiti di accessibilità deve essere interpretata in
maniera non limitativa: gli autori non devono essere scoraggiati ad usare
elementi
multimediali, ma, al contrario, invitati a sfruttarli per assicurare
l'accesso alle informazioni a una sempre più vasta platea di utenti.

Per quanto concerne i siti web e, più in generale, i programmi di accesso a
sorgenti separate di informazione, il requisito di accessibilità sarà tanto
più facilmente soddisfatto quanto più la progettazione si sia basata sulla
separazione dei contenuti dalle modalità di presentazione. La separazione è
resa oggi più agevole dal diffondersi di linguaggi di marcatura e
dall'utilizzo di style-sheet.

In generale, l'elemento architetturale di un sistema informatico che viene
maggiormente interessato dal problema dell'accessibilità è l'interfaccia
utente;
pertanto, nella progettazione o nell'adattamento di interfacce esistenti, è
fondamentale un'adeguata conoscenza delle opportunità offerte dalla
tecnologie
assistive per sfruttarle nel modo migliore, tenendo conto delle finalità
applicative.
Per favorire il rispetto dei principi illustrati, vengono fornite nel
seguito definizioni di accessibilità riferite a specifiche configurazioni di
postazione
di lavoro e tecnologie assistive, sulle quali effettuare i test appropriati.

2. Linee guida e criteri per l'accessibilità dei siti web

Un "sito web accessibile" è un sito Internet il cui contenuto informativo
multimediale e le cui procedure di interazione e navigazione siano fruibili
da
utenti dotati di browser con diverse configurazioni, che consentano di
disabilitare le funzioni di caricamento di immagini, animazione, suono,
colore,
temporizzazione e omettere l'uso di visualizzatori addizionali.

Per rendere accessibile un sito web ci si deve attenere alle seguenti
indicazioni:

a) struttura del sito
nel progettare il sito occorre prevedere una struttura comprensibile,
applicando quei criteri di usabilità che prescrivono di evitare
l'affollamento di
link e strutture di pagina e di navigazione complesse;
il sito deve essere dotato di una mappa di navigazione interattiva per
migliorare la comprensione della struttura e di un motore di ricerca con
controllo
ortografico incorporato;
è consigliabile mantenere una struttura omogenea delle pagine;

b) accessibilità
è sconsigliabile il ricorso a versioni parallele (grafica, solo testo,
grandi caratteri, ecc.), per le conseguenti maggiori difficoltà di
aggiornamento,
a meno che non sia questo l'unico modo per garantire un miglioramento
effettivo del grado di accessibilità. In questo caso, deve essere assicurato
l'allineamento
del contenuto delle pagine del sito accessibile e con quelle del sito
principale. Nel caso di intervento di recupero di accessibilità su un sito
esistente,
si raccomanda di utilizzare la soluzione di restauro delle pagine,
rispettando le regole di accessibilità;
nella realizzazione dei documenti, si devono ricercare soluzioni che
permettano la compresenza di componenti orientate a diverse necessità degli
utenti.
Ad esempio, per i browser che non trattano queste componenti occorre
utilizzare le opzioni noframes e noscripts, che forniscono procedure
alternative;
un'altra soluzione consiste negli "equivalenti testuali" che consentono di
fornire le stesse informazioni a coloro che non possono fruire di una o più
componenti multimediali. Gli equivalenti testuali vanno applicati a
componenti quali: immagini, rappresentazioni grafiche del testo (inclusi i
simboli),
bottoni grafici, regioni delle mappe immagine, applets e altri oggetti di
programmazione, ASCII art, piccole immagini usate come identificatori delle
voci
di una lista, spaziatori, disegni, grafi, filmati o altre immagini in
movimento, come GIF animate. Gli equivalenti testuali potranno essere
semplici etichette
associate all'elemento o vere e proprie descrizioni dettagliate inserite in
una pagina separata e collegata all'elemento grafico mediante un link, in
funzione
del contenuto informativo dell'elemento grafico stesso: per una immagine,
una vera descrizione è necessaria soltanto se significativa per la
comprensione
del documento nel quale è inserita; negli altri casi è sufficiente
un'etichetta testuale che ne indichi la funzione;
si sconsiglia l'uso di figure di sfondo ad una pagina e di testi realizzati
in forma di immagine: una figura di sfondo disturba la percezione del testo
sovrapposto da parte dei disabili cognitivi e degli ipovedenti e un'immagine
di testo non possiede flessibilità sufficiente per adattarsi alle esigenze
degli utenti ipovedenti;

c) formati e fruibilità delle informazioni
è utile predisporre una versione compressa dei documenti di grandi
dimensioni da scaricare, la quale comprenda i file collegati indispensabili
alla navigazione
fuori linea, usando link di tipo relativo. I nomi dei file e delle directory
devono essere compatibili con tutti i programmi di navigazione. I formati
dovrebbero essere accessibili e non proprietari: HTML, RTF, testo. Se
fossero necessari altri formati, come PDF, GIF, JPG, sarebbe necessario
accompagnarli
con una versione accessibile;
si raccomanda l'uso di fogli di stile, in applicazione del principio di
separazione fra contenuto e visualizzazione delle pagine. La flessibilità e
intercambiabilità
dei fogli di stile consentono di personalizzare la presentazione dei
documenti secondo le esigenze dell'utente, attraverso la scelta dei font, le
loro
dimensioni e il più adatto contrasto cromatico. In generale, è consigliabile
che la rappresentazione grafica, per i testi e per le immagini, sia
semplice:
vanno evitati caratteri troppo piccoli, righe compresse, font bizzarri,
colori sfumati o con tenui contrasti con lo sfondo;
si sconsiglia l'uso di tabelle ai fini dell'organizzazione della struttura
delle pagine, almeno quando il contenuto perda senso se la tabella venga
linearizzata.
Riguardo all'uso delle tabelle per la presentazione e la tabulazione dei
dati, occorre comporre i documenti con i marcatori necessari per
l'individuazione
della cella all'interno della griglia. In particolare, è utile inserire le
intestazioni di riga e di colonna, affinché i dispositivi alternativi di
visualizzazione
possano procedere ad una corretta individuazione della cella. Risulta anche
utile una descrizione dell'organizzazione dei dati, fornita ad esempio come
didascalia della tabella. Quando si debbano creare tabelle complesse (ad
esempio con struttura nidificata), è consigliabile fornire una pagina
alternativa
con una versione linearizzata delle tabelle stesse.

La procedura di verifica di accessibilità deve simulare le condizioni di
utilizzo da parte dell'utente disabile

Si considera accessibile un sito che non ostacoli l'orientamento, la
navigazione, la lettura di pagine e documenti, lo scaricamento di file e
l'interazione
con form o quant'altro richieda introduzione di dati e gestione di comandi,
quando tali operazioni siano eseguite da una persona sufficientemente
addestrata
nell'uso di una postazione di lavoro, con una configurazione dotata di uno o
più dei seguenti software e ausili:

1) browser grafico, anche se privo di visualizzatori speciali, con capacità
di gestione di fogli di stile o di componenti multimediali disabilitate
(immagini,
animazioni, suoni, colore): MS Internet Explorer, Netscape Navigator, Opera,
Amaya;

2) browser testuale Lynx 2.8 o superiore, in versione per Unix, Dos o
"Prompt di Dos" di Windows 95 o superiore;

3) come al punto 2), in combinazione con uno screen reader testuale per Dos;

4) come al punto 1), in combinazione con uno screen reader per ciechi
operante sotto Windows 95 o superiore;

5) come al punto 1), in combinazione con un ingranditore di schermo per
ipovedenti;

6) come al punto 1), in combinazione con un ausilio per disabili motori, con
tastiera e/o mouse alternativi;

7) come al punto 1), in combinazione con un sistema di input vocale a
controllo completo dell'interfaccia utente.

Gli ausili si intendono in "versione italiana recente", cioè disponibile in
Italia da gennaio 2000 o successivamente.

I browser ai punti 1) e 2), essendo svincolati dalla tecnologia assistiva,
rispondono all'esigenza di una verifica di prima approssimazione,
effettuabile
direttamente dallo sviluppatore, e coprono le necessità di quegli utenti
che, pur non essendo affetti da minorazioni motorie o sensoriali, si trovano
in
condizione di non poter fruire pienamente di tutte le componenti
multimediali di un sito, a causa di condizioni ambientali o di limitazioni
tecnologiche.

Le verifiche di accessibilità con le configurazioni indicate al punto 1)
potranno simulare varie condizioni di disabilità, attraverso la
disattivazione
selettiva di una o dell'altra funzione multimediale (ad esempio: immagini e
grafica per simulare la cecità, suoni per la sordità, colori per i difetti
di percezione cromatica).

La verifica, allorché siano adottate le diverse forme di tecnologia
assistiva nei punti da 3) a 7), consente di riprodurre meglio le condizioni
operative
di utenti disabili. È raccomandata la compatibilità con tutti i modelli o
versioni delle tipologie di ausilio elencate; tuttavia il livello minimo di
accessibilità
si potrà considerare raggiunto anche se assicurato soltanto con gli ausili
più avanzati.

3. Linee guida e criteri per l'accessibilità delle applicazioni software

Le barriere presenti nelle applicazioni software costituiscono uno degli
ostacoli all'integrazione del personale disabile nelle attività degli uffici
ed
una fonte di discriminazione per i cittadini disabili che vengono esclusi o
limitati nella fruizione dei servizi disponibili per via telematica. Una
tipologia
particolarmente importante è quella delle applicazioni didattiche
multimediali, per le conseguenze che ha sull'integrazione dei ragazzi
disabili nella
scuola. Per le applicazioni multimediali che adottino le medesime modalità
di presentazione del web, le problematiche di accessibilità si riconducono a
quelle esposte in precedenza.

Ai fini dell'accessibilità, i criteri fondamentali ai quali le
amministrazioni sono invitate ad attenersi nello sviluppo di applicazioni
informatiche sono
i seguenti:

a) accessibilità dalla tastiera
tutte le funzioni dell'applicazione devono essere gestibili da tastiera.
Tutte le azioni previste con l'uso di dispositivi di puntamento e
manipolazione
di oggetti devono essere rese possibili anche con equivalenti comandi di
tastiera e devono essere chiaramente descritte nella documentazione
dell'applicazione;
i comandi impartiti con combinazione di tasti di scelta rapida devono
rispettare, per le operazioni più comuni, le scelte abituali del sistema
operativo
e devono essere ridefinibili dall'utente per risolvere eventuali problemi di
conflitto con quelli della tecnologia assistiva. Vanno inoltre preferite
combinazioni
semplici di tasti che risultino di facile memorizzazione e richiedano una
modesta abilità manuale per l'esecuzione;
l'applicazione deve prevedere una successione logica delle operazioni di
interazione. La successione deve essere chiaramente individuabile dalla
tecnologia
assistiva, per seguirne il percorso e consentire l'interpretazione
alternativa delle operazioni;
l'applicazione non deve interferire con le funzioni di accessibilità
eventualmente disponibili nel sistema operativo;
i comandi che prevedono una risposta a tempo devono essere evitati, oppure
deve essere prevista la possibilità, per l'utilizzatore, di regolare il
tempo
di risposta;

b) icone
tutte le icone devono avere una chiara etichetta testuale o un'alternativa
testuale selezionabile dall'utilizzatore;
ad ogni icona deve essere associata una combinazione di tasti di scelta
rapida. Per le barre di icone deve essere disponibile anche un menù a
tendina con
comandi equivalenti;

c) oggetti
l'applicazione deve usare le routine di sistema per la presentazione del
testo, in modo da permetterne l'interpretazione alla tecnologia assistiva.
L'informazione
minima da fornire per tale interpretazione è costituita dal contenuto
testuale dello schermo, dagli attributi del testo e dalla posizione del
cursore;
l'applicazione deve rendere disponibili sufficienti informazioni sugli
oggetti usati dall'interfaccia utente, affinché la tecnologia assistiva
possa identificarli
e interpretarne la funzione;

d) multimedia
l'applicazione deve prevedere opzioni alternative di segnalazione visiva di
avvertimento e rinforzo delle segnalazioni sonore di allarme del programma;
l'applicazione deve prevedere opzioni di presentazione sincronizzata in
formato testuale di tutte le informazioni audio, per mezzo di didascalie,
sotto-titolazioni
o altro, se questo non sia palesemente in contrasto con le funzioni del
programma o oggettivamente impossibile da realizzare o non sufficiente per
un utilizzatore
non udente;
l'applicazione deve prevedere opzioni di descrizione vocale o presentazione
sincronizzata in formato testuale di tutte le informazioni di tipo video se
questo non è palesemente in contrasto con le funzioni del programma o
oggettivamente impossibile da realizzare o non sufficiente per un
utilizzatore non
vedente (ad esempio programmi CAD o di montaggio fotografico);

e) presentazione a video
l'applicazione non deve usare il colore come mezzo per fornire informazione
o indicare una azione selezionabile in un menu oppure deve prevedere un
metodo
alternativo utilizzabile anche da chi non percepisce i colori;
l'applicazione deve permettere all'utilizzatore di scegliere i colori e
regolare il loro contrasto, sia nell'interfaccia utente sia nelle aree di
lavoro
e presentazione dei dati;
l'applicazione non deve contenere immagini di sfondo in presenza di un testo
o un grafico importante, oppure deve essere fornita di una opzione per
eliminare
tale sfondo;
l'applicazione deve permettere all'utilizzatore di cambiare dimensioni e
tipo di caratteri, per mezzo del sistema operativo, per la presentazione a
video
e per la stampa;
l'applicazione deve permettere all'utilizzatore di regolare o bloccare gli
effetti di lampeggio, rotazione o movimento delle presentazioni a video, se
questo
non interferisce con lo scopo dell'applicazione;
l'applicazione deve permettere all'utente di selezionare la definizione di
schermo preferita;
l'applicazione deve rispettare le scelte dell'utente relative ai puntatori
di sistema del mouse;
per gli elementi selezionabili, si deve prevedere una distanza minima di
almeno il 4% della larghezza o altezza dello schermo, oppure deve essere
prevista
un'opzione di ridimensionamento;

f) etichette dei campi
le etichette relative ai campi dei dati devono trovarsi immediatamente
vicine ai campi stessi, preferibilmente a sinistra, in modo da facilitare la
loro
lettura, e l'associazione al campo relativo, da parte degli screen reader
per i ciechi;

g) documentazione
tutta la documentazione deve essere fornita anche in formato elettronico
accessibile e deve includere anche descrizioni testuali di figure e grafici;
qualunque uscita prodotta dall'applicazione deve essere disponibile in
formato accessibile.

La procedura di verifica di accessibilità deve simulare le condizioni di
utilizzo da parte dell'utente disabile.

Si considera accessibile un'applicazione informatica dotata di
un'interfaccia utente che, con l'eventuale ausilio di tecnologia assistiva,
non presenti
difficoltà di: lettura del contenuto di tutte le finestre visualizzabili
sullo schermo, controllo dell'inserimento di dati e dell'interazione con
elementi
o oggetti dell'interfaccia (menu orizzontali o a tendina, bottoni, campi di
editing, check box, radio box, ecc.), quando tali operazioni siano eseguite
da una persona sufficientemente addestrata nell'uso di una postazione di
lavoro, con una configurazione dotata, a seconda dei casi, di strumenti di
tecnologia
assistiva quali:
- screen reader per ciechi, con sintesi vocale o display Braille;
- funzioni di ausilio per ipovedenti e disabili motori fornite dal sistema;
- applicativo specifico di ingrandimento di schermo;
- sistema di input vocale, con dettatura di testo e emulazione di comandi di
tastiera e/o mouse;
- ausilio per disabili motori, con tastiera e/o mouse alternativi.

Gli ausili si intendono in "versione italiana recente", cioè disponibile in
Italia da gennaio 2000 o successivamente.

Le caratteristiche di accessibilità devono essere possedute dal software
applicativo, indipendentemente dalla piattaforma hardware e software di
destinazione,
purché sia disponibile la specifica tecnologia assistiva. Nel caso di
applicativi per sistemi multi-utente le condizioni di accessibilità si
possono applicare
all'emulatore di terminale, il quale può funzionare sotto altro sistema
operativo, permettendo di scegliere la soluzione più favorevole.

Sul sito dell'Aipa, all'indirizzo
www.aipa.it
è pubblicata una selezione di riferimenti sul tema dell'accessibilità.
L'Aipa, anche in collaborazione con altre amministrazioni, sta progettando
la realizzazione
di un sito specificatamente dedicato alla accessibilità. Nel frattempo,
chiunque volesse inviare osservazioni, contributi, richieste, può inviare un
messaggio
di posta elettronica all'indirizzo
accesso@aipa.it.

Si confida che le Amministrazioni vogliano adottare le iniziative necessarie
per migliorare la accessibilità dei siti web e delle applicazioni software
ad operatori ed utenti disabili.

Entro un anno si procederà ad aggiornare la presente circolare, sulla base
dell'esperienza maturata nel frattempo e degli avanzamenti tecnologici.

Si rimane a disposizione per ogni necessario ragguaglio.

Roma, 6 settembre 2001

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