ECDL 5-16.

Di Giuseppe Servidio

Modulo 5.

Lezione 16. - Le query a campi incrociati

In questa lezione verranno definite ed utilizzate le query a campi incrociati.

Alcuni anni fa è stata creata la possibilità di eseguire query a campi incrociati, che assomigliano un po' alle tabelle Pivot di Excel. Praticamente è possibile
presentare dei dati secondo una matrice con una serie di intestazioni sia nelle righe che nelle colonne. E' un tipo di presentazione che si rivela utilissima
soprattutto in ambiente commerciale. Supponiamo di avere dei venditori che vendono molti prodotti. Una statistica che abbia tante righe quanti sono i venditori
e tante colonne quanti sono i prodotti consente di valutare come si forma il fatturato di ogni venditore, cioè quali sono i prodotti che vende di più.
Gli esempi possono essere molteplici. Vediamo allora in pratica come si procede.

Iniziamo aprendo il data base; scegliamo poi Query, Nuovo, e Creazione guidata query a campi incrociati. Ci viene presentata una finestra in cui ci viene
chiesto quale tabella o query vogliamo usare. Scegliamo sempre Indirizzi (vogliamo fare qualcosa di abbastanza semplice), poi scegliamo Avanti. Compare
un'altra finestra che ci chiede da quale campo si desidera trarre i valori da usare come intestazione di righe. Siamo posizionati sull'elenco dei campi
disponibili. Il programma ci avverte che possiamo selezionare fino a tre campi, nell'ordine in cui si desidera ordinare i dati. Ad esempio, si possono
ordinare e raggruppare prima per stato, poi per zona. Selezioniamo Sesso, poi con TAB posizioniamoci sul pulsante che viene definito come "maggiore" e
premiamo INVIO. Noteremo che Sesso è stato tolto dai campi disponibili, ma inserito nei campi selezionati. Potremmo aggiungere altri due campi, ma per
la prova che vogliamo fare ci basta solo questo. Esaminiamo molto attentamente questa finestra col nostro ausilio. E' molto interessante. Noteremo che nella parte
bassa viene fornito un esempio del raggruppamento. L'intestazione della prima riga è sesso1, della seconda sesso2, la terza sesso3 e la quarta sesso4.
Queste ultime due sono un po' preoccupanti come implicazioni, ma Access è fatto così! Le colonne invece sono intestate Intestazione1, 2, 3 e 4 perché non
le abbiamo ancora definite. Scegliamo Avanti (ALT+A). Ci viene presentata una finestra simile alla precedente, con l'elenco dei nostri campi, che ci chiede
da quale campo si desidera trarre i valori da usare come intestazione di colonne. In questa finestra scegliamo Località, infine scegliamo come prima Avanti.
La finestra successiva mi chiede quali funzioni deve contenere la cella, cioè il punto di incrocio di riga e colonna. Mi vengono elencate le funzioni possibili.
Spostiamoci con le frecce su o giù fino a trovare Conteggio, che è la cosa più semplice. Con TAB controllare che sia attivata, altrimenti attivarla con spazio,
la casella "includi somma di righe". Premiamo ancora AVANTI (va bene anche INVIO). Ci viene proposto il nome Indirizzi_campi incrociati. Dato che ci va
bene, basta premere INVIO per concludere la creazione.

Ci compare una tabella con cinque colonne: la prima è intestata Sesso e infatti nelle due righe sottostanti c'è F e M. La seconda è intestata Totale di
ID: 3 per i maschi e 5 per le femmine. Le ultime tre colonne sono intestate rispettivamente Bologna (2 maschi e 1 femmina), Milano (4 femmine) e Roma (1
maschio). Infatti, se facciamo la somma di tutti i record otterremo proprio cinque femmine e tre maschi. Come abbiamo visto, con l'autocomposizione è molto semplice
creare una query a campi incrociati, anche se essa è infinitamente più complessa e sarebbe molto difficile crearla senza una guida. Invito quindi, per
query di questo tipo, ad usare questo metodo.

Anche questa parte è conclusa. Con essa abbiamo finito di trattare l'argomento delle query. Possiamo quindi chiudere il database e passare a qualcosa di
nuovo.


Giuseppe Servidio
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