ECDL 6-08.
Di Giuseppe Servidio
Modulo 6-08. Eccoci di nuovo qui per imparare qualcosa di nuovo. Una volta che è stata costruita la struttura della nostra presentazione ed è stata anche riempita di contenuti, ci si può applicare per migliorare l'aspetto estetico del nostro documento. Questo avviene in buona parte lavorando sulla formattazione dei testi. Come in Word e negli altri elementi di Office, formattare un testo vuol dire conferire al testo delle caratteristiche che ne migliorano l'aspetto e la leggibilità. Le opzioni relative alla formattazione dei caratteri comprendono sicuramente come cosa principale il tipo di carattere, che è anche chiamato FONT, la dimensione del carattere, normalmente espressa in punti tipografici, lo stile del carattere, ad esempio possono essere evidenziate delle parti mettendole in grassetto, in corsivo o sottolineandole, e la spaziatura o la posizione. Per impostare il formato dei caratteri si può agire, come al solito, in diversi modi. Cominciamo, allora, per prima cosa con l'aprire il nostro Powerpoint. All'atto dell'apertura chiediamo di aprire una presentazione esistente, e nella nostra solita cartella, "C:\documenti\POWERPOINT\Pippo", cerchiamo la nostra presentazione "Pippo". Vediamo che dall'ultima volta in cui l'avevamo lasciata non è ovviamente cambiato nulla. Ci sono ancora le nostre tre diapositive. Andiamo allora nel menù "Visualizza" e controlliamo che sia attiva la visualizzazione diapositiva per poter lavorare meglio su ognuna di esse. Per formattare un testo si possono usare, abbiamo detto, vari modi. Il primo è quello di utilizzare i pulsanti presenti nella barra di formattazione. Come ricorderemo, essa può essere attivata/disattivata dal menù "Visualizza", "Barre degli strumenti", e poi "Barra di formattazione". E' possibile però che essa sia già attiva, e in questo caso, ricordo, che si potra raggiungerla tramite ALT per passare alla barra dei menù, poi CTRL + TAB per passare da una barra degli strumenti all'altra. E' possibile che quella di formattazione sia la seconda. Sulla barra di formattazione che, come abbiamo detto, può essere comunque personalizzata a piacere, sono presenti il tipo di carattere, la sua dimensione, e le principali opzioni come l'utilizzo del grassetto, del corsivo, del sottolineato, l'allineamento a destra, a sinistra o centrato, e così via. Esplorare la barra degli strumenti di formattazione per capire bene quali pulsanti contiene. Un altro modo, che consiglio di usare, è quello che fa riferimento al menù "Formato". Vediamo subito come si possono cambiare i tipi di caratteri. Per prima cosa dobbiamo selezionare il testo su cui lavorare. Selezioniamo, ad esempio, la frase "testo di prova per la copia" che avevamo inserito nella lezione precedente. Apriamo adesso il menù "Formato" tramite la combinazione di tasti "ALT + O". Nel sottomenù che compare (vi troveremo : carattere, punto elenco, allineamento, interlinea, maiuscola, minuscola, ecc.), possiamo scegliere "carattere". Compare una finestra di dialogo che potremmo già conoscere, ma che consiglio di esplorare con attenzione. Si potra passare da un tipo di scelta all'altro utilizzando TAB o MAIUSC + TAB, mentre si potra modificare la scelta attualmente attiva spostandosi con le frecce. Si Notera subito che il tipo di carattere in questo momento selezionato è il Times New Roman, e lo si vede anche sotto in una finestrina dove vengono mostrati i vari tipi di caratteri esistenti. Per modificarlo, come ho detto, si potra usare FRECCIA SU o FRECCIA GIU'. Lo stile è "normale". Potremmo scegliere: il grassetto, il corsivo, il grassetto corsivo. La dimensione in questo momento è 24, la finestrina ci consente di scegliere, però, delle dimensioni maggiori o minori. Più sotto, in un riquadro "effetti", esiste la possibilità di scegliere, in questo momento non ne è stata scelta nessuna, il sottolineato, l'ombreggiato, il rilievo, l'apice, il pedice. E poi, sulla destra di questo, la possibilità di scegliere da una finestrina il colore, che in questo momento è nero. Proviamo a fare una modifica. Restiamo nel tipo di carattere e selezioniamo tra quelli disponibili "Arial". Poi diamo l'OK premendo INVIO. Vediamo che il testo che noi avevamo selezionato ha cambiato tipo di carattere. Possiamo continuare ancora. Possiamo per esempio mettere il testo in corsivo e magari diminuirne un pochino la grandezza a 20 punti invece che 24. Torniamo quindi nel menù "Formato" e scegliamo "Carattere". Con TAB passiamo allo stile e scegliamo "Corsivo", poi alla dimensione e scegliamo, sempre tramite le frecce, 20. Infine premiamo INVIO. Vediamo che il computer ha eseguito immediatamente quanto richiesto e quindi adesso abbiamo il nostro testo in corsivo ed è stato lievemente rimpicciolito. Quindi è molto facile agire per quanto riguarda un testo sul suo font scegliendone uno adeguato, sulla sua dimensione che ricordiamo è espressa in punti tipografici. Per una lettera, se si vuol essere sicuri che essa venga letta senza fatica, si usa la dimensione di 12 punti; in una presentazione invece dove si deve cercare di mettere pochissime informazioni, quelle proprio di rilievo perché l'oratore si baserà su queste per sviluppare il suo intervento, Dicevamo, dato che è bene che in ogni slide ci siano poche frasi, che queste frasi saranno scritte in caratteri molto grandi perché c'è spazio nella diapositiva e anche perché la presentazione risulta più facilmente leggibile. Si può fare un uso anche della sottolineatura, del corsivo e del grassetto, e addirittura del colore. Un consiglio. Le presentazioni è bene che abbiano una certa sobrietà a meno che volontariamente non si desideri eccedere in effetti speciali. Quindi se usiamo un certo font, e’ bene usarlo per tutte le diapositive della presentazione. Eventualmente riservare un carattere diverso per i titoli, ma non variare molto il font perché rimane più difficile seguire ciò che si vuol dire durante la presentazione. Il nostro ausilio dovrebbe avere dei comandi che forniscono la lettura del tipo di carattere, della formattazione del testo e del colore. Sono comandi molto utili per verificare se abbiamo ottenuto davvero il risultato che volevamo. Ci sono altre possibilità che adesso proviamo insieme. Proviamo, ad esempio, ad inserire una formula. Con TAB selezioniamo la nostra casella di testo su cui abbiamo lavorato ora e, tramite INVIO, portiamoci nella modalità di scrittura; poi andiamo, tramite i tasti di spostamento del cursore, alla fine del testo. Inseriamo uno spazio e poi scriviamo "m c". Poi, con ALT + O, apriamo il menù "Formato" e scegliamo "Carattere". Nella finestra che ci si presenta attiviamo con spazio, nel riquadro "Effetti", la scelta "Apice" che ha la E sottolineata; quindi premiamo INVIO. Vediamo che il nostro cursore è sempre inserito allo stesso modo, però se battiamo un "2", esso verrà scritto come esponente, quindi ritroveremo la nota formula di Einstein "mc quadro". Ci manca la "e" davanti, ma insomma& Facciamo ancora una prova. Selezioniamo la parola "copia" (usiamo la modalità che ho descritto in precedenza). Torniamo nel menù "Formato", scelta "Carattere" e con TAB portiamoci su "Variazione %". andiamo ad applicare una percentuale di variazione del 24 percento. Per farlo, usare FRECCIA GIU' e poi premere INVIO per confermare. Notiamo che la parola "copia" è diventata molto, molto più piccola: circa un quarto delle dimensioni precedenti. Usare il nostro ausilio per verificarlo. Quindi, anche attraverso questa casella è possibile modificare le dimensioni del carattere, partendo da un valore percentuale. Analizziamo anche le possibilità di agire sul colore, anche se abbiamo detto che è bene farlo in maniera molto parca. Supponiamo di selezionare la prima parola testo, poi ancora con formato e carattere apriamo la finestrina del colore, allora ALT + C per selezionare il colore, e poi CTRL + FRECCIA GIU' per aprire la finestrina dei colori. Noteremo che la prima indicazione in alto è "automatico" con un quadratino nero vicino. Poi vi è una serie di quadratini sotto, uno bianco, uno nero, uno grigio, un altro grigio, uno verde e uno blu, e poi un altro forse viola tenue e un altro grigio più tenue. Sotto c'è la possibilità di selezionare altri colori: usare la combinazione di tasti ALT + A per fare la prova. Viene mostrata una finestra a colori che l’ausilio non sarà in grado di leggere bene. In ogni modo esiste una scheda "Standard" e una scheda "Personalizzati". Quella di default è quella "Standard". Sotto ci sono i "Colori". Vi è un esagono che è costruito allineando per ogni lato sette piccoli esagoni di colori lievemente diversi tra loro. Quindi questa enorme figura fatta di tantissimi piccoli esagoni colorati consente di selezionare un qualunque colore di una qualunque sfumatura, perché il numero di possibilità qui è molto ampio. Scegliamo ad esempio un rosso molto evidente e si vede che questo rosso viene presentato in un rettangolino dove c'è scritto nuovo, mentre affianco c'è un altro rettangolo nero dove c'è scritto corrente. Dando OK si vede che il colore della finestrina piccola nella finestra di dialogo "carattere" è diventato rosso; dando ancora OK si vede che la parola che avevamo selezionato è diventata rossa. Ecco come si può fare per evidenziare parti di testo tramite diversi colori. Torniamo al menù "Formato", "Carattere" e riportiamo su "Automatico" la scelta dei colori per riportare tutto come prima. Come in Word, anche in Powerpoint è possibile definire la posizione del testo rispetto al contenitore in cui è stato inserito. Questa possibilità viene definita allineamento. Se noi ci posizioniamo sul testo che avevamo inserito nella prima diapositiva, visivamente si nota subito che esso è allineato a sinistra, perché nella barra di formattazione compare la piccola icona che lo indica. Al nostro ausilio, se glielo chiederemo, ci dirà subito com'è formattato il testo e qual' è il suo allineamento, anche se ci posizioneremo su un carattere qualsiasi della nostra frase. Per definire un allineamento diverso, quindi, è possibile utilizzare la barra di formattazione, che contiene tutti i pulsanti adatti a questo, oppure, cosa che consiglio, il menù "Formato". Apriamolo dunque con ALT + O e scegliamo "Allineamento". Compare un sottomenù con quattro scelte: "A sinistra", "A destra", "Centra", "Giustificato". L’ausilio ci avvertirà di quale delle quattro possibilità è attiva. Per attivarne un'altra, basta posizionarcisi con le frecce e premere INVIO. Attenzione! Non sempre i tasti abbreviati indicati funzionano correttamente. Se non dovessero funzionare, non meravigliamocene. Posizioniamoci dunque su "Centra" e premiamo INVIO. Il sottomenù si chiude, e al centro della nostra casella di testo appare il testo. Se esso è su più righe, esse saranno tutte centrate sia rispetto alla casella, sia le une rispetto alle altre. Questo è quanto appare, ma l’ausilio ci informerà sempre del risultato. Soprattutto nel caso in cui in una casella di testo ci sia un discreto numero di righe scritte, si può desiderare che esse siano un po' spaziate tra loro, perché la diapositiva risulti più gradevole e facilmente leggibile. Per questo si usa il comando "Interlinea". Anch'esso è presente nel menù "Formato". Quando l'hai localizzato, premere INVIO. Viene presentata una finestra di dialogo divisa in tre riquadri: il primo è intitolato "Interlinea", il secondo "Prima del paragrafo", il terzo "Dopo il paragrafo". Per ognuno di essi si possono avere due scelte: la prima definisce lo spazio tra una riga e l'altra, e il valore può essere aumentato e diminuito (si parte da 0) con FRECCIA SU o FRECCIA GIU'; il secondo indica se si vogliono utilizzare righe o punti (anche qui per scegliere l'uno o l'altro si usano le frecce). Si può passare da una scelta all'altra, come sempre, tramite TAB. Il primo valore riguarda quindi la distanza tra le righe dello stesso paragrafo, mentre gli altri due riguardano rispettivamente lo spazio da lasciare prima del paragrafo e dopo il paragrafo. Fare un po' di prove con questa finestra per verificare la gradevolezza della diapositiva così modificata. A volte potremmo aver scritto diverse frasi e poi accorgerci che vogliamo strutturarle, dar loro forma di punti in cui è diviso il discorso, cioè inserire prima di ognuna di esse quelli che si chiamano elenchi puntati e numerati. Abbiamo visto nelle lezioni precedenti che è possibile anche selezionare una diapositiva che prevede già un riquadro con gli elenchi puntati e numerati. Ma vediamo come fare per crearli adesso, quando una diapositiva contiene già del testo. Ci posizioniamo subito dopo questa prima frase nella nostra casella di testo e premiamo INVIO, per creare una nuova riga. Su questa riga scriviamo "seconda riga". Ecco, a questo punto abbiamo due righe. Se noi selezioniamo tutto il testo, sia quello scritto in precedenza che quello appena digitato, abbiamo la possibilità di modificarne l'aspetto andando ancora nel menù "Formato" e scegliendo "Punti elenco". Compare una finestra di dialogo multipagina intitolata "Punti elenco". Le etichette sono due: "Punti elenco", appunto, e "Lettere e numeri". Dovrebbe essere selezionata "Punti elenco" e il cursore dovrebbe essere posizionato su una casella di controllo attivabile con spazio. Essa contiene l'indicazione "Usa punti elenco". Attivare pure la casella e passare alle successive scelte con TAB. Potremo scegliere il tipo di carattere, lo stile, il colore, la dimensione in percentuale del testo, che è indicata al 100%. Poi c'è una tabella che contiene i simboli che possono essere scelti per definire l'elenco. Se noi abbiamo attivato semplicemente "Usa punti elenco" senza scegliere nessun simbolo e diamo INVIO, verrà inserito un punto all'inizio di ognuna delle righe del nostro testo. L’ausilio dovrebbe dire "elenco puntato" prima di ogni frase. Se invece vogliamo un simbolo preciso (un trattino, un quadretto e così via), basta spostarsi all'interno della tabella dei simboli e scegliere quello desiderato. Il nostro ausilio dovrebbe leggerci tutti i simboli, ma poi bisogna sapere quale è la loro forma. Se ci spostiamo sull'etichetta "Lettere e numeri", sarà possibile impostare un elenco numerato, preceduto cioè da una sequenza di lettere o numeri. Divertiamoci un po' con questa possibilità che forse qualcuno ha già utilizzato nel modulo della gestione testi, ma che è sempre interessante sperimentare. Sempre nell'ambito del miglioramento dell'aspetto di una presentazione, possiamo anche cambiare lo sfondo della diapositiva, che potrebbe essere di tipo diverso da quello vuoto oppure di colore diverso dal bianco. Andiamo nel solito menù "Formato", e questa volta cerchiamo, tramite le frecce, la scelta "Sfondo". Si apre una finestra di dialogo intitolata, appunto "Sfondo". Questa ha un unico riquadro con scritto "Riempimento sfondo". La scelta è posizionata su "Automatico" che è quello attualmente utilizzato nella diapositiva. Se usiamo ALT + FRECCIA GIU', apriremo la casella elenco e, tramite le frecce, si potra scegliere tra "Segui colore della combinazione sfondo", "Colore personalizzato", "Altri colori", "Effetti di riempimento". L'effettiva scelta del colore non è così facile con l'aiuto dell’ausilio, perché visivamente i colori sono disegnati come in una tavolozza. Basta cliccare sul colore desiderato e lo sfondo della diapositiva ne prenderà l'aspetto. Si possono usare anche degli effetti di riempimento. Essi consentono di riempire la diapositiva non con un colore uniforme, ma con sfumature alternative abbastanza interessanti. Esaminiamo un po' meglio allora questa finestra un tantino complessa degli effetti di riempimento. Anche se dubito molto che sia possibile, con l'uso dell'ausilio, sfruttare a fondo queste caratteristiche, una breve panoramica non farà male. La finestra di dialogo "Effetti di riempimento" (la si raggiungera premendo INVIO su "Effetti di riempimento"), è fatta in realtà di quattro schede: gradiente, trama, motivo e immagine. Vediamo prima la scheda gradiente che dovrebbe essere quella di default. C'è prima un riquadro colori, che consente di utilizzare un colore, due colori, oppure preimpostato. Supponiamo di scegliere due colori. Il colore "1" che ci compare in questo momento è quello che noi avevamo gia visto. Quel verdolino che avevo scelto io. Come colore "2" ci viene offerto un blu, ma naturalmente noi potremmo selezionare dei colori diversi. Per esempio, potremmo selezionare un giallo come primo colore e dando l'OK, e come secondo colore, anche qui scegliendo "Altri colori", avere un arancio carico. Quindi dando l'OK ci viene mostrato quale sarebbe l'effetto. Poi sotto questo riquadro colori ne abbiamo due affiancati: sfumatura e varianti. Sfumatura mi consente di selezionare fra orizzontale, verticale, diagonale su, diagonale giù, da un angolo e dal titolo. Le varianti mi mostrano quattro varianti in questo momento: una con l'arancio sotto che sfuma in un giallo verso l'alto; una a rovescio; una che ha giallo sopra e sotto e l'arancio in mezzo; e un'altra che ha il giallo in mezzo e l'arancio sotto e sopra. Supponiamo di selezionare tra le sfumature la diagonale su, e si vede che tutto ciò che vedevamo viene trasformato in diagonale. Supponiamo di scegliere una di queste varianti. Per esempio quella in cui nell'angolo a sinistra in alto c'è l'arancio e sfuma verso il giallo andando verso l'angolo a destra in basso, e di dare l'OK. A questo punto torno alla mia finestra principale di sfondo e dico "Applica". Posso applicare a tutte le diapositive, applicare solo a questa, annullare o vedere l'anteprima. Io applico e ho ottenuto una diapositiva che ha effettivamente una caratteristica molto movimentata nel senso che il colore di sfondo è variabile dall'angolo in alto a sinistra dove c'è un arancio carico, all'angolo destro in basso, dove c'è un giallo intenso. Abbiamo quindi visto come si può cambiare uno sfondo nella maniera più semplice, anche se gli effetti di questo cambiamento non sono direttamente visibili per il nostro ausilio, né facilmente raggiungibili. Torniamo ancora al menù "Formato", scegliamo "Sfondo" e poi, tramite ALT + FRECCIA GIU' per aprire la casella elenco e ancora FRECCIA GIU', "Effetti di riempimento". Dobbiamo ancora analizzare le altre schede: trama, motivo ed immagine. Tramite MAIUSC + TAB portarsi sulla riga delle etichette e, usando freccia sinistra o destra, posizionarsi su "Trama". Viene mostrata una finestra con il pulsante di scorrimento sulla destra. Qui certamente l’ausilio non potrà essere di nessun aiuto. Quindi fidiamoci del racconto. Sono presentate tante file di quattro tipi di trama diversa quante ce ne stanno nella finestra, almeno una dozzina, e quindi avremo una cinquantina di riquadri. Ognuno di questi riquadri presenta una trama in un colore, e questa trama non è altro che l'effetto di venatura di un marmo. Per esempio, la prima è bianca con quasi una puntinatura grigia. E nella seconda fila invece addirittura ce n'è una di un verdone scuro con venature nere. Un'altra bianca con venature grigie, una marrone con venature un pochino più chiare, ecc. Supponiamo di sceglierne una chiara, quella tipo marmo da macelleria, cioè bianco con venature grigie, e diamo l'OK. Vediamo che torniamo alla finestra "Sfondo" dove ci è mostrato questa volta come diventerebbe la nostra diapositiva impostando questa trama. Scegliamo "Applica" e vediamo che la nostra diapositiva è diventata un marmo bianco con venature grigie, sul quale si stagliano gli oggetti che avevamo inserito. Si possono scegliere altre trame, se presenti su disco. Non credo che le useremo mai, ma come sempre, è importante che sappiamo come inserirle. Torniamo ancora nel menù "Formato", scegliamo "Sfondo", apriamo la casella elenco con ALT + FRECCIA GIU', portiamoci con freccia giù su "Effetti di riempimento", e infine, con MAIUSC + TAB, selezioniamo la scheda "Motivo". La scheda motivo è uno strano guazzabuglio, sono otto righe per sei colonne, quindi 24 combinazioni fra un colore di primo piano che è il bianco e un colore di secondo piano che in questo momento è un rosso mattone, ma i due colori possono essere variati, e vengono offerte 24 combinazioni di rigature diagonali, verticali, orizzontali, puntinature, quadrettature& E' possibile sceglierne una qualunque per modificare lo sfondo della nostra diapositiva. L'ultima etichetta, immagine, consente di mettere come sfondo, appunto, un'immagine. Per esempio noi potremmo come al solito selezionare l'immagine del nostro logo che abbiamo usato finora: quello di Pippo. Dando OK, si vede qual' è l'immagine scelta. Dando ancora OK, si arriva alla finestra "Sfondo" dove si vede come lo sfondo viene trasformato mettendogli la nostra immagine. Scegliamo "Applica". Noteremo che il nostro logo PIPPO enormemente ingrandito è venuto ad occupare lo sfondo della diapositiva. Come ho già detto, fare tutto questo non è facile, ma e certamente giusto dover conoscere quali potenzialità offre il programma per modificare l'effetto che una presentazione può dare.
Giuseppe Servidio
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