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UICIECHI.IT: MAGGIO 2007 - Numero 5.

NON è MAI TROPPO TARDI.

Di Nunziante Esposito.

Dodicesima puntata, Secondo ciclo.

Adattamento per disabili visivi delle lezioni tratte dal progetto " Non è mai troppo tardi " di Rai Educational in convenzione con il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie.

******.

Carlo:
Senti Marianna, a che gioco stai giocando? Ti ho vista sottobraccio a tuo marito, vi scambiavate moine, carezze, come due innamorati! Dove sta la separazione di cui parlavi?
Marianna:
Io, io non ho avuto nessuna crisi con mio marito, noi andiamo d’amore e d’accordo.
Carlo:
Ah ma allora lo ammetti, allora la sceneggiata che hai fatto a che serviva?
Marianna:
Ho sofferto di gelosia, Luisa e Teresa sempre insieme come due sorelle, e io invece mi sono sentita sola. Qualche volta abbiamo parlato, sì, anche scherzato, riso, ma non mi sentivo amata, ho un carattere difficile, lo so, mi sembrava di essere ignorata allora ho messo in atto la prima cosa che mi è venuta in mente e che pensavo potesse toccare il vostro cuore: la crisi con mio marito. L’ho fatto per richiamare la vostra attenzione, per mettervi alla prova e per, ehm, non lo so, ed ero convinta che la mia tristezza non avrebbe toccato nessuno di voi, ma mi sbagliavo. Io vi chiedo scusa, e vi ringrazio per tutto l’affetto che mi avete dimostrato.
Professore:
Ma neanche i bambini si comportano così.
Dottore:
Non tutto viene per nuocere, spesso anzi per chiarire, forse questa storia serve anche a noi, a volte noi ci chiudiamo in noi stessi, e giudichiamo.
Teresa:
Marianna capisco quello che vuoi dire.
Carlo:
Io no, ci ha presi in giro e basta, ci ha messi alla prova, capite? alla prova.
Luisa:
E non prendertela così Carlo, dai, non tiriamo le conclusioni così facilmente.
Anselmo:
Anche noi abbiamo dei caratteri particolari, la solidarietà e l’amicizia sono cose importantissime, me lo avete insegnato voi, nessuno è perfetto, ed io abbraccio Marianna che ha capito di aver sbagliato.
Professore:
Anselmo ha detto una cosa saggia, ha nominato la solidarietà e l’amicizia, due sentimenti nobilissimi di cui non dobbiamo mai dimenticarci.
* * *.
Francesca:
Buongiorno a tutti.
Tutti:
Buongiorno Francesca.
Francesca:
E così siamo arrivati all’ultima lezione.
Devo confessarvi che un po’ mi dispiace lasciarvi, anche perché mi hanno chiesto, devo dire, di fare un altro corso, con altre persone, lo farò sicuramente però sono convinta che sia praticamente impossibile ritrovare gente come voi.
Però insomma rischio di commuovermi perché sono facile alle lacrime, quindi, iniziamo subito con un nuovo argomento così non ci pensiamo.
Voi lo sapevate che con il computer è possibile tenere un diario? Perché questo è l’argomento della lezione di oggi.
Innanzitutto, ci saranno altre due cose che ho da dirvi, però sono due sorprese, ne parliamo dopo, adesso iniziamo subito con la nostra lezione se no mi metto a piangere.
Voi da giovani o da giovanissimi avete mai tenuto un diario, con le vostre emozioni, i vostri pensieri e quant’altro?
Marianna:
Sì Francesca, lei mi ha fatto ricordare un particolare della mia infanzia che avevo completamente dimenticato: un giorno per il mio compleanno mi regalarono un bellissimo diario con un piccolo lucchetto e io lì appuntavo tutti i miei segreti, sono quasi certa che se cerco bene in cantina forse lo potrò ritrovare.
Anselmo:
Il diario segreto? Cose da femminucce.
Francesca:
Anselmo io sono più che convinta che lei, come tutti, prima o poi nella vita ha tenuto un diario, e del resto non è una cosa di cui vergognarsi, no? Anzi va pure di moda.
Professore:
Come di moda?
Francesca:
Sì, forse non tutti lo sapete ma tra i navigatori del web è addirittura un fenomeno dilagante, praticamente una mania, tenere un diario che si chiama in termine tecnico un blog, e invece di nascondere i propri pensieri, come fa Marianna nella sua cantina, li pubblicano addirittura sul web.
Salvatore:
Davvero Francesca? Cioè lo possono leggere tutti?
Francesca:
Ovviamente Salvatore, questo è il bello: dare libero sfogo ai propri sentimenti, alle proprie emozioni e poi raccontare anche a chi non ci conosce i nostri problemi, la nostra vita, le nostre passioni. Pensate che lo scrittore e pittore Alberto Savino diceva addirittura che tenere un diario è una forza di igiene mentale.
Luisa:
E allora che cosa aspettiamo?! Credo che ne avremo bisogno un po’ tutti.
Francesca:
Infatti Luisa dice bene. Tra l’altro è una cosa semplicissima, non occorre essere esperti di informatica, basta avere un po’ di entusiasmo, un po’ di pazienza, e come al solito su internet si riesce a fare tutto.
Professore:
Allora Francesca ci spieghi per favore come si fa.
Francesca:
Certamente. Ci sono dei siti che offrono gratuitamente la possibilità di avere un proprio diario, quindi senza spendere una lira, in alcuni bisogna registrarsi e poi basta dare un nome di fantasia, entrare nel proprio diario e cominciare a scrivere.
Professore:
Quali siti ad esempio si possono consultare per aprire un diario?
Francesca:
Dunque io ve ne faccio vedere uno che mi sembra molto chiaro. Si trova all’indirizzo: http://www.blogger.com ecco qui, e ci racconta praticamente che cosa è un blog, ci sono vari link su cui si può dare invio e con ciascun link si apre una pagina nella quale c’è un chiarimento.
Per esempio sulla pagina principale si spiega esattamente che cosa è un blog, che non occorre che sia un diario, per esempio è uno spazio dove raccogliere qualsiasi cosa stimoli l’interesse, come dice qui, poi naturalmente starà alla vostra curiosità andare come al solito a navigare ulteriormente a chiarirvi le idee.
Qui si parla di ricevere commenti, perché naturalmente il blog è anche un modo per comunicare con gli altri, procedendo con i link si può scoprire per esempio che si possono inviare anche delle foto, quindi può essere un diario riempito di immagini, di foto, e anche questo lo abbiamo imparato come mandare tramite internet le nostre foto.
Per esempio anche da un telefono cellulare. Allora naturalmente poi starà a voi andare a vedere di che cosa si tratta nel dettaglio.
Vi faccio vedere, per esempio, tramite un motore di ricerca, mettiamo Google,cerchiamo blog e troviamo tanti siti nei quali ci sono i blog.
Ne guardiamo un altro su un sito, un esempio di blog, ci sono degli stralci da alcuni diari, e io posso selezionare per esempio diario, vedere quali sono le prime parole del diario che più mi incuriosisce o mi interessa, e poi continuando a leggere, do invio su CONTINUA A LEGGERE e mi si apre la pagina e mi inserisco nel blog di qualcuno, quindi, vado direttamente dentro un diario.
Per esempio, possiamo notare che ognuno ha il proprio stile di diario, magari ne possiamo vedere alcuni, addirittura alcuni hanno delle immagini tratte dai fumetti, altre hanno delle fotografie di chi sta scrivendo il diario, altri hanno delle immagini che evocano un po’ quello che hanno scritto nel diario e che aggiornano naturalmente, come un diario vero, quando più ci piace.
Anselmo:
Ecco Francesca, e se il problema fosse un altro, non tutti sono scrittori nati o letterati.
Francesca:
Niente paura Anselmo, qui non siamo mica a un premio letterario, nessuno è qui per giudicare, quindi uno può scrivere veramente tutto ciò che vuole. E’ chiaro che bisogna stare un po’ attenti a non fare errori di grammatica perché non è mai bello riempire il web di strafalcioni.
Anselmo:
Ecco lo sapevo, non fa per me.
Francesca:
Tranquillo Anselmo, infatti anche in questo caso internet corre in nostro aiuto. Allora se abbiamo qualche dubbio non dobbiamo far altro che consultare il vocabolario digitale. Quindi non vi chiedo di avere sulla vostra scrivania uno di quei libroni pesanti e presumo anche molto impolverati che avevamo quando andavamo a scuola, ma semplicemente di consultare in maniera assolutamente semplice e veloce al comparir del dubbio il vocabolario che c’è su internet.
Luisa:
Davvero Francesca si può? Ed è costoso o la consultazione è gratuita?
Francesca:
Dunque alcuni sono gratuiti, perfettamente gratuiti, in alcuni casi bisogna registrarsi e naturalmente si può usare un vocabolario che sicuramente è più comodo di quelli che avevamo dove faticavamo a trovare una parola.
Luisa:
E spesso i caratteri sono talmente piccoli e le righe così ravvicinate che la lettura diventa difficoltosa.
Francesca:
Esatto Luisa. Allora, andiamo a vedere per esempio due siti che fanno al caso nostro. Guardate sul sito: http://www.sapere.it.
Dando invio sul link "images/dizionari", è molto semplice trovarlo con freccia giu', ho la ricerca direttamente per nome.
Se noi scorriamo la pagina che si apre, troviamo tanti campi dove possiamo inserire quello che vogliamo sapere, con varie possibilità di traduzione dall’italiano all’inglese, dal francese all’italiano, e ovviamente si possono cercare anche parole in italiano, se stiamo scrivendo in italiano e abbiamo qualche dubbio. Ci sono possibilita' di trovare sinonimi, contrari, e tante altre cose.
Altra possibilità per esempio, vediamo un sito dove bisogna registrarsi, abbiamo a disposizione la linguistica Garzanti e qui, con la solita procedura per inserire i propri dati anagrafici, si inizia con la registrazione, che ormai abbiamo imparato a fare in internet, e una volta registrati si possono utilizzare tutti i loro vocabolari.
E adesso siete tutti in grado di scrivere il vostro diario senza preoccuparvi più della grammatica.
* * *.
Professore:
Sembra quasi impossibile, ma è finito anche questo secondo corso. Il tempo è volato. Siamo stati insieme mesi e sembra che siano trascorsi solo alcuni giorni.
Teresa:
E’ vero, quando stai bene con le persone, quando ti trovi con la giusta compagnia il tempo ti sembra volare, e con voi al fianco il mio tempo è volato.
Marianna:
E’ vero è vero, questo vale per tutti e naturalmente vale anche per me.
Dottore:
Stanno diventando lacrimose, le donne si fanno prendere sempre dalla malinconia e dalla nostalgia, specialmente quando stanno per separarsi.
Salvatore:
E noi uomini invece no vero?! Ti confesso che ho anch’io un nodo in gola, ho passato con voi delle giornate stupende, ho imparato a utilizzare il computer e ho trovato in voi nuovi amici. Ti confesso che il mio rientro dall’Africa non è stata una cosa semplice, ho dovuto lasciare parenti ed amici, e poi credevo di dover faticare molto per poter riorganizzare la mia vita, e invece grazie a voi.
Luisa:
Grazie a te Salvatore anche noi ci siamo molto affezionati ed è stato bello conoscerti, e speriamo che quando è finito questo corso ci incontriamo ancora, per una cenetta o una gita.
Teresa:
Non ci dobbiamo però dimenticare di Carlo e Anselmo che stanno parlottando proprio qui sopra, anche per loro come per voi del resto nutro una profonda amicizia e simpatia, anzi penso proprio che dovremo scusarci con Anselmo per averlo un po’ maltrattato.
Professore:
Hai ragione Teresa, dobbiamo proprio farlo. Infatti lo abbiamo un po’ canzonato, eh! Con il fatto che sembra vivere su un altro pianeta, e che non ha le stesse nostre idee, o quelle che ci aspettiamo, e che il suo mondo sembra non comprendere i nostri stessi interessi.
Luisa:
Però è un bravo ragazzo, imparerà anche lui a documentarsi a leggere molto, a studiare. Mah, sentiamo cosa stanno dicendo.
Carlo:
Allora Anselmo? Se sai anche questa sono disposto a credere che tu sei molto istruito, e ti chiederò scusa per averti chiamato ignorantello.
Anselmo:
leggi pure, leggi pure.
Carlo:
Allora, 23 orizzontale, il nome di una delle tre parche, parche? E che sono?
Anselmo:
E’ facilissimo, le parche erano quelle che tenevano in mano il filo della vita, e si chiamavano Cloto, Lachesi e Atropo. Di quante lettere è composto?
Carlo:
Cinque.
Anselmo:
Allora è Cloto.
Carlo:
Bravo Anselmo, sei grande!
* * *.
Francesca:
Che c’è Anselmo? Non si sente bene? Questo muso lungo non è da lei!
Anselmo:
Rivedere le nostre ricerche su Taormina mi ha fatto venire nostalgia della mia Sicilia, anche se ormai sono tanti anni che vivo a Roma, però ogni tanto mi mancano gli amici e i luoghi della mia giovinezza.
Carlo:
A proposito di Sicilia quest’anno sono stato in provincia di Trapani, la terra di Bacco, a fare la vendemmia. Ah mi sono divertito moltissimo. A proposito l’anno prossimo magari ci andremo insieme.
Anselmo:
Non sapevo che avessi anche tu dei parenti siciliani.
Carlo:
Infatti non ho parenti in Sicilia, ma io mi tengo informato per non perdere le sagre, le feste divertenti in giro per l’Italia.
Anselmo:
E come fai ad avere queste informazioni?
Carlo:
Beh ho un trucco infallibile che mi ha insegnato Francesca.
Luisa:
Non si faccia pregare Francesca, racconti anche a noi questo segreto.
Francesca:
Ma non è un segreto, l’abbiamo detto sempre: basta saper andare bene in internet, ci sono tutte le notizie, anche quelle dei quotidiani, anche quelle che riguardano la Sicilia.
Anselmo:
Davvero?! E come?! Dovrei fare ogni giorno una ricerca per sapere tutte le informazioni sulla mia città?
Francesca:
No Anselmo, basta sfogliare i quotidiani, anche quelli locali che hanno un riferimento su internet, se volete ne vediamo insieme qualcuno.
Marianna:
Magari, così ciascuno di noi può consultare il giornale regionale che desidera, sempre che lo si possa fare.
Francesca:
Certamente si può fare, allora andiamo a vedere per esempio il quotidiano di Sicilia, apriamo la barra degli indirizzi e digitiamo: http://www.gds.it/.
Ci possiamo trovare tutte le notizie locali che ci interessano. Questa è la pagina del giornale.
Carlo:
E’ nella sezione turismo business dedicato a chi viaggia in Sicilia che ho trovato le informazioni sulla vendemmia.
Anselmo:
Ma guarda un po’, posso leggere tutte le notizie che voglio, così quando tornerò in Sicilia sarò più aggiornato.
Teresa:
Certo che questi giornali sono proprio all’avanguardia, beati i lettori siciliani.
Francesca:
Ma no Teresa tutti i giornali hanno un sito in realtà, e riescono ad accontentare i lettori, anche quelli che stanno all’estero e che hanno voglia di leggersi i giornali e i fatti della propria regione, per esempio se io volessi leggere il giornale di Trieste, andrei sul sito del Piccolo.
E anche se per esempio io fossi un italiano che abita all’estero tramite internet potrei avere notizie fresche della mia città. Oppure mettiamo che io sia nata in Umbria ma che abiti a Roma e non trovi sotto casa il Corriere dell’Umbria, sul sito: http://www.ciaoumbria.it.
trovo il quotidiano, il Corriere dell’Umbria e così posso aggiornarmi anche per quanto riguarda questo.
Dottore:
E se volessi leggere un quotidiano nazionale on line?
Professore:
Ma le notizie riportate sul sito sono le stesse che si trovano sul quotidiano?
Francesca:
Prima di rispondervi, devo precisare alcune cose che dovete sapere, altrimenti rischiamo di dare notizie non veritiere e creare false aspettative. Questi siti molto spesso non hanno un grado di accessibilita' che consente di poter accedere a tutte le informazioni messe a disposizione e sono ricchi di flash di pubblicita'.
Per chi possiede una tecnologia assistiva di ultima generazione, puo' disattivare tutti i flash e, in buona parte, puo' usare questi siti, anche se non e' sempre cosi' semplice.
Allora rispondo prima al professore, in effetti sì, gli articoli sono più o meno gli stessi, naturalmente il giornale non è identico on line rispetto a quello che si trova dal giornalaio altrimenti nessuno se lo comprerebbe, però grossomodo gli articoli sono quelli. Guardiamo per esempio il sito di Repubblica, quindi, apriamo la barra degli indirizzi, ricordate control piu' F12, digitiamo: http://www.repubblica.it.
E premiamo invio.
Questo è un giornale che non possiamo facilmente consultare se non si disattivano i flash e non si e' uno smanettone.
Comunque, su tutti i siti dei quotidiani Ci sono tutti gli argomenti trattati dal giornale cartaceo, naturalmente dando invio sui link, quando si riesce ad intercettarli, si puo' scegliere qual è l’argomento di nostro interesse e leggerlo.
Salvatore:
E se voglio leggere un articolo per esteso?
Francesca:
Basta dare invio sul titolo dell’articolo e compare la pagina con il testo integrale. Eccolo qui per esempio per questo articolo.
Naturalmente tutti i quotidiani e i mensili, o quasi tutti, hanno un sito, però se vogliamo essere aggiornati sulle notizie più recenti in Italia e all’estero c’è anche un importante sito dell’Ansa, che è la maggiore agenzia di stampa italiana.
Professore:
Certamente, io come giornalista conosco perfettamente quell’agenzia.
Anselmo:
Agenzia di che?
Francesca:
Le agenzie di stampa, caro Anselmo, sono agenzie che raccolgono le notizie dell’Italia e da tutto il mondo e le distribuiscono ai giornali, alle radio, alle televisioni, così anche noi possiamo essere informati 24 ore su 24 su tutto quello che succede nel mondo e in Italia naturalmente.
Basta andare sul sito, aprendo la barra degli indirizzi, control piu' F12, digitiamo: http://www.ansa.it.
E premiamo invio.
Luisa:
Quante notizie!
Francesca:
E’ vero Luisa, allora al centro pagina vedete ci sono i link per le notizie più importanti, o quelle ritenute più importanti e le più recenti, mentre sulla restante parte della pagina c’è una serie di link che consentono una scelta possibile di argomenti, quindi, dalle news da tutto il mondo, a internet, scienza, musica, cinema.
Marianna:
Perché non proviamo ad aprire la sezione spettacolo?
Francesca:
Eccola accontentata Marianna, raggiungiamo il link spettacolo con le frecce o il tasto tab, se vogliamo fare prima mettiamo i link in elenco e premiamo ripetutamente la lettera S, e, raggiunto il link, diamo invio. Si apre la pagina e vedete quante informazioni, e qui naturalmente si tratta di informazioni provenienti dall’Italia ma anche da tutto il resto del mondo.
Anselmo:
Francesca, anche su questo sito ci sono notizie sulla Sicilia?
Francesca:
Certo Anselmo, allora guardate andiamo sulla pagina, cerchiamo il link regioni, sappiamo ormai come fare, diamo invio su questo link, e poi dalla pagina che si apre scegliamo, per quanto riguarda la Sicilia, il link apposito.
In questo caso, andiamo nello specifico, diamo invio sul link Sicilia e, ecco, compare la pagina dedicata alle ultime notizie riguardanti la Sicilia, naturalmente c’è dal meteo ai dati della borsa, alle ultime notizie, insomma ce ne è per tutti i gusti.
Anselmo:
Dopotutto non è poi così faticoso tenersi informati, con tutte queste notizie in pochi minuti mi è passata persino la nostalgia.
Luisa:
Francesca, crede che per oggi la lezione possa finire qui? perché noi prima che lei vada via vorremmo consegnarle una cosa.
Francesca:
Ah va bene, ma che cosa?
Teresa:
Abbiamo voluto farle una sorpresa per dimostrarle che non abbiamo perso tempo. Cioè che oltre ad avere imparato quello che lei ci ha spiegato molto bene, alcune cosette le abbiamo anche sperimentate da soli.
Francesca:
Bene, questo mi fa molto piacere, vuol dire che non solo non vi siete annoiati ma avete anche ben memorizzato tutte le nozioni apprese. Che cos’è? Oh, che bellezza! Un calendario con la nostra foto. Che carini, grazie. E ci sono segnati anche tutti i vostri compleanni, così sicuramente non vi dimenticherò proprio. Bene Luisa grazie mille. Dunque io ho due sorprese per voi, come preannunciato: la prima sono i vostri attestati. Io consegno questo a Luisa e poi tutti gli altri li consegnerà lei, okay? guardate, si tratta del vostro diploma di informatica, che si rilascia a ciascuno di voi per una bella dedica e una bella foto ed è l’attestato di informatica di secondo livello, quindi ve lo siete proprio proprio meritato. Allora grazie Luisa lei li consegna a tutti, c’è un pensierino anche per ciascuno di voi e invece la seconda sorpresa è che domani facciamo un’altra gita, perché alle nove meno dieci l’appuntamento, mi raccomando tutti puntuali, al molo. E si parte.
* * *.
Francesca:
Marianna, Luisa, Carlo, ci siete tutti?
Tutti:
Sì. Eccoci.
Francesca:
Okay si parte.
Voce:
Allora siamo pronti per partire. Benvenuti a bordo dell’imbarcazione Saturnia, un benvenuto al Liceo Lucrezio Caro, al Liceo PALUMBO di .... in Germania, e benvenuto anche al centro anziani San Giusto di Roma.
Incominciamo la nostra traversata del Tevere, ci porterà da Ponte Marconi fino agli scavi di Ostia Antica, e tra poco entreremo anche all’interno della riserva naturale statale litorale romano.
Luisa:
Io abito là ragazzi, quella è la mia casa.
Carlo:
Qual è quella gialla?
Luisa:
Quella gialla, sì.
Marianna:
Ma pensa, che bello!
Carlo:
Proprio in riva al fiume eh?
Luisa:
Eh sì, in riva al fiume e poi sempre vedo tante cose belle.
Carlo:
Che piano?
Luisa:
Quarto, 85 scalini a piedi perché non c’è l’ascensore.
Dottore:
Senza ascensore non si arriva mai, non si arriva mai! Arrivo senza fiato!
Salvatore:
Ecco io abito proprio lì, quella è la palazzina mia, vedi.
Tutti:
E chi se ne frega!
Francesca:
Ragazzi ci siete tutti? siamo arrivati. Finora abbiamo scherzato, adesso inizia la gita.
3, 4 ... come i bambini ... cinque.
Dottore:
Eccoci qua.
Francesca:
Allora ragazzi non ci perdiamo, sulla barca era impossibile ma qui si può, ve lo garantisco, dunque iniziamo la nostra gita da qui, mi raccomando, tutti uniti, okay? come a scuola. Vi ricordate?
Luisa:
A me manca l’ombrellino.
Francesca:
Adesso ve lo procuro, la rosa va bene?
Luisa:
Anche una rosa va bene.
Voce:
Quindi possiamo dire che Ostia fa parte di un sistema portuale di Roma, composto da Ostia stessa, col suo porto fluviale e dalla città di Portus. In questo periodo, alla metà del III secolo, l’impero vive la sua prima grande crisi, che è anche una crisi economica, non solo politica, e quindi gli imperatori scelgono di disattivare uno dei due porti, e dovendo scegliere quale disattivare si sceglie Ostia perché è quello meno funzionale dei due, a causa dei problemi tecnici di cui avevamo detto prima.
Marianna:
Andiamo a vedere.
Salvatore:
Sì sì, laggiù c’è l’anfiteatro.
Carlo:
Io farò Giulietta, tu farai Romeo.
Professore:
Ma no qui si fa Plauto.
Luisa:
E io che cosa faccio allora?
Professore:
Una vestale, una vestale.
Luisa:
E’ una cosa bella una vestale?
Carlo:
La nutrice, è la nutrice ...
Luisa:
Tu mi devi dire quello che dice la nutrice, perché io voglio diventare un’attrice.
VOCI SOVRAPPOSTE.
Teresa:
Già mi vedo in una tragedia greca!
Carlo:
lei si vede in una tragedia greca!
Luisa:
Come fa a vedere in una tragedia greca che qui siamo a Ostia antica?! Io qui mi vedo una matrona romana!
Francesca:
Allora ragazzi era qui che vi volevo portare, perché vi ricordate la nostra gita virtuale ad Ostia antica? Vi ricordate che proprio questo anfiteatro lo avevamo visto tramite internet? Guardatelo adesso, certo non è la stessa cosa, e meno male, però è stata comunque una gita bella vero, quella in internet? E’ stata una giusta introduzione per poi vedercela di persona.
Teresa:
Certo la tecnologia sarà bella ma questo spettacolo valeva proprio la pena di vederlo dal vivo. Bellissimo.
Luisa:
E io sono emozionata, perché vederla là è una cosa che mi emoziona. E’ troppo bello.
Salvatore:
Certo che grazie a internet abbiamo potuto visitare tre siti archeologici ma ora noi abbiamo la fortuna di essere in uno di questi.
Dottore:
E pensate che meraviglia internet, dà la possibilità a chi è lontano migliaia di chilometri di trovarsi nel luogo che vuol visitare.
Carlo:
Io condivido.
Francesca:
Bravo Carlo.

******.

Nunziante Esposito.