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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

L'Uic alla Marcia della pace: "Giù le mani dall'indennità dei disabili gravi"

Da SuperAbile del 23/09/2011

Saranno circa 500 i ciechi e ipovedenti che parteciperanno alla Marcia della pace Perugia-Assisi di domenica 25 settembre. Ad annunciarlo è il presidente dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Tommaso Daniele:"Vogliamo gridare forte e chiaro un no verso certe riforme che, se approvate, farebbero tornare i ciechi nel medioevo"

ROMA - "Giù le mani dall'indennità di accompagnamento dei disabili gravi. Si alla lotta contro i falsi invalidi. No all'esclusione sociale degli invalidi veri". È la scritta che comparirà sulle magliette di 500 ciechi e ipovedenti che parteciperanno alla Marcia della pace Perugia-Assisi di domenica 25 settembre. Ad annunciarlo il presindente nazionale dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Tommaso Daniele, durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Roma per spiegare le ragioni della partecipazione all'evento di domenica. Lo stesso presidente indossava una di queste magliette con l'intento, ha spiegato, di "gridare forte e chiaro un no verso certe riforme del Governo che, se approvate, farebbero tornare i ciechi nel medioevo. Mi riferisco soprattutto all'articolo 10 del Ddl 4566, contenente i principi della futura riforma assistenziale che vede contrarie tutte le associazioni di disabili e contro la quale siamo decisi a resistere ad oltranza. La crisi è innegabile, ma noi non possiamo pagare due volte, prima come cittadini e poi come disabili".
Dal presidente Daniele parole dure sulle modalità con cui è stata portata avanti la campagna di contrasto dei falsi invalidi e annuncia nuove possibili iniziative. "Il governo - spiega Daniele - ha messo in atto una campagna contro gli invalidi per preparare l'opinione pubblica ai tagli. Ma noi a questo ci opporremo con tutte le nostre forze; se sarà necessario organizzeremo una seconda marcia del dolore per difendere i nostri diritti. La prima, nel 1954, vide 700 ciechi marciare da Firenze a Roma per ottenere il diritto alla pensione. Questa volta, se necessario, saremo in 70mila".
Tra i temi affrontati questa mattina anche il problema del lavoro, ambito in cui ciechi e ipovedenti hanno visto il diploma di massofisioterapista perdere valore perché non risponde ai requisiti legislativi dell'Unione europea oppure la diminuzione dei posti per centralinisti con l'arrivo di nuove tecnologie. A preoccupare anche lo stato dell'arte dell'integrazione scolastica. "Ai ragazzi ciechi ed ipovedenti - spiega l'Uic - non è garantito il diritto allo studio: mancano libri di testo, materiale didattico e ogni ausilio necessario all'autonomia". Per tale ragione l'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, in collaborazione con la Biblioteca italiana "Regina Margherita" di Monza, con la Federazione nazionale delle istituzioni pro ciechi, con l'Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione, con la Sezione italiana dell'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità ed il Museo Tattile Statale "Omero" di Ancona ha preparato un progetto mirato all'autonomia dei ragazzi ciechi ed ipovedenti nel quale intende coinvolgere anche il ministero della Pubblica istruzione.
(23 settembre 2011)

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