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Corriere dei Ciechi

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Numero 5 del 2017

Titolo: ITALIA- "Impossibile ma visibile"

Autore: Ambra Notari


Articolo:
Al Festival internazionale delle abilità differenti, l'eccellenza nella differenza

Spettacoli di danza, musica e teatro, laboratori, proiezioni di film, presentazioni di libri, incontri e testimonianze. Al via "Impossibile ma visibile", la 19ª edizione del Festival internazionale delle abilità differenti, organizzato dalla cooperativa sociale Nazareno di Carpi dal 2 maggio al 1° giugno. "Il nostro desiderio è raggiungere quante più persone possibili, così abbiamo organizzato eventi in tanti luoghi diversi" spiega Carlotta Sabbatini, responsabile del Festival. "Carpi, Correggio, Maranello, Modena, Pavullo e Bologna. Un programma ricchissimo per questa nuova edizione della manifestazione dedicata all'eccellenza nella differenza". Il titolo è stato scelto per ricordare come alla kermesse sia possibile incontrare artisti che non si sono arresi o nascosti di fronte al proprio limite, ma lo hanno conosciuto, accolto e superato, investendo sui propri talenti e perseguendo i propri desideri. Per Sabbatini è il primo anno da responsabile del Festival, accanto, ovviamente, al presidente Sergio Zini: "Durante un'esibizione della scorsa edizione, sono rimasta colpita nel vedere il sorriso di un ragazzo su sedia a ruote, paralizzato, che grazie al sound beam riesce a suonare il violino. È stato illuminante per me vedere quell'espressione, quella gioia, quella soddisfazione. Quando i nostri ragazzi si scoprono in grado di fare qualcosa di inaspettato, la loro felicità è totale: tutti dovrebbero vedere le cose speciali che riescono a fare".
Si parte presso le scuole elementari di Carpi con il laboratorio ludico-interattivo "Tu sei speciale" (che, vista la grande domanda, sarà replicato 5 volte: martedì 2, giovedì 4, martedì 9, giovedì 18 e 25 maggio), promosso da "Laboratorio all'Opera" della cooperativa Nazareno. Mercoledì 31 maggio e giovedì 1 giugno, invece, laboratori multidisciplinari a Villa Chierici, a Carpi. "L'esperienza ci conferma che i laboratori come forma di integrazione funzionano benissimo: c'è una grande attesa". Il 5 maggio, concerto e messa in Duomo con l'orchestra Scià Scià della cooperativa, i giovani musicisti dell'orchestra Alberto Pio della scuola media di Carpi e il coro dell'istituto Figlie della Provvidenza, sempre di Carpi. Martedì 9 maggio, invece, sarà la volta del film "Life animated", candidato agli ultimi Oscar nella categoria Miglior documentario. Racconta la storia di Owen, che all'età di tre anni comincia a manifestare i sintomi di una grave forma di autismo (il documentario sarà proiettato anche domenica 14 maggio al Cinema Lumière di Bologna). Sempre all'autismo sarà dedicato il convegno di psichiatria in calendario a Modena sabato 27 maggio alle 10 "Chi ha paura dell'autismo?". Se ne parlerà anche in occasione della presentazione di due libri, sabato 13 maggio a Maranello: "Il mio principe" di Gina Codovilli, mamma di un figlio con autismo, e "Zigulì" di Massimiliano Verga, padre di un bimbo di 10 anni nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni.
Giovedì 11 maggio, invece, sarà la volta del concorso Open Festival (Teatro Asioli di Correggio), concorso dedicato alle compagnie emergenti di teatro, danza e musica e ai cortometraggi. Nel corso della mattinata si esibiranno cinque compagnie teatrali, mentre dalle 16.30 saranno proiettati due corti e ci saranno due esibizioni di danza. Sul palco salirà anche Gabriella Panaro, ballerina di tango argentino, ferrarese di nascita ma bolognese d'adozione. Gabriella è cieca a causa della retinite pigmentosa: a Correggio si esibirà con Leonardo Ventura, ballerino e attore. Il loro spettacolo si articolerà in sei momenti: tre letture di stralci di poesie di Jorge Louis Borges saranno alternati da tre brani musicali danzati. Una scelta, quella del poeta argentino, non casuale: ereditò dal padre la retinite pigmentosa, che intorno agli anni '60 lo portò a essere completamente cieco. E proprio su un tema molto ricorrente nelle sue poesie, quello dello specchio, si incentra la performance di Panaro e Ventura: "Racconteremo del percorso che porta una persona ipovedente alla cecità, tra ostacoli, lotte e comprensione". La prima poesia sarà "Amicizia", seguita da "Oblivion", un tango lento, molto introspettivo: rappresenterà la prima fase della conoscenza di questa nuova realtà che porta gradualmente alla perdita della vista. Dopo la lettura di uno stralcio di "Elogio dell'ombra", sarà il momento di un tango "Bahia Blanca", più sostenuto, per raccontare la presa di coscienza di una nuova realtà. Terzo stralcio da "Gli specchi": "Gli specchi inquietavano molto Borges - racconta Panaro - con loro aveva sviluppato un rapporto conflittuale. Gli specchi riflettevano la sua immagine e lui non riusciva a vedersi. Sul palcoscenico porteremo un finto specchio che non riflette le immagini, che a un certo punto copriremo con un foulard. Sarà per noi un capitolo chiuso, e potremo finalmente andare avanti". In chiusura, un tango vals, più allegro, simbolo della nuova accettazione e di una ritrovata leggerezza: "La perdita della vista, allora, non sarà più un problema: ce lo saremo definitivamente lasciato alle spalle".
Gli spettacoli teatrali proporranno sperimentazioni e pièce classiche. Da un lato la Compagnia teatrale Manolibera si esibirà presso il Teatro Comunale di Carpi con Bertoldo, uno spettacolo comico della tradizione popolare, dall'altro lato la compagnia teatrale Twinkly rappresenterà "Amore e Psiche" in un ventaglio di nuance tra tragedia e realtà, teatro fisico e drammaturgico. La Band musicale Ladri di Carrozzelle, farà una doppia data, portando il Festival a Pavullo nel Frignano e concludendo la kermesse a Carpi.
Venerdì 19 maggio al Bistrò Nazareno a Carpi, si confronteranno e dialogheranno Enrico Craighero, Silvia Chiodin e Cecilia Camellini. Craighero porterà la sua esperienza di padre di due gemelli quasi 35enni con una grave disabilità; Chiodin parlerà del suo documentario "Cristina - Il racconto di una malattia" tratto dal romanzo di Cristina Marcato "Non spegnere la luce. Viaggio in una psicosi", libro autobiografico in cui Cristina racconta la sua vita passata tra reparti psichiatrici, comunità, aborti e dipendenze e poi finalmente la pace, la vita, l'amore con Marco. Cecilia Camellini, invece, racconterà la sua storia: nata a Modena nel 1992, Cecilia è una nuotatrice, campionessa europea, mondiale e paralimpica nello stile libero e nel dorso. Cieca dalla nascita, ha iniziato a nuotare a tre anni. È stata portabandiera ai Giochi paralimpici di Pechino 2008: atleta più giovane della squadra, ha vinto due medaglie d'oro. Quattro anni dopo, a Londra vince altri due ori, stabilendo anche due primati mondiali, e due bronzi. Lo scorso anno, a Rio, ha vinto un argento. Neolaureata con 110 e lode nella laurea magistrale Psicologia clinica all'Università di Bologna (stessa valutazione della triennale), ha raccontato: "I miei studi e la mia passione per l'acqua vanno d'accordo e trovano tantissimi punti in comune, tali da rendere imprescindibile l'una o l'altra cosa".
"Quest'anno abbiamo scelto di dedicare un appuntamento anche alla responsabilità sociale d'impresa" annuncia Sabbatini. "Lo faremo presentando tre esempi virtuosi e mettendoli in rete con le realtà sul territorio". Così, lunedì 22 maggio a Carpi, in occasione di "Il vantaggio di essere impresa responsabile" si confronteranno Stephan Kohorst, titolare dell'azienda tedesca Dr. Ausbüttel & Co.Gmbh, produttrice di cerotti che sono inscatolati dai ragazzi della cooperativa Nazareno; Marco Bartoletti, presidente BB Group Spa, che nelle selezioni del personale dà la priorità a candidati malati; Anne Hulzebosch e Dolph Wibier, rappresentanti di Look-O-look, che in Olanda hanno assunto centinaia di persone svantaggiate per incartare le loro caramelle.
"Come ospiti internazionali è stato invitato il gruppo americano "Flame the Band" che si è esibito in tutto il mondo portando attraverso la musica una novità sorprendente e un messaggio ben chiaro", spiega Sabbatini. La "Flame the Band", nata quasi 15 anni fa a Gloversville, a nord di New York, è completamente composta da persone con disabilità, tra sindrome di Down, ritardi cognitivi, autismo, paresi cerebrale e cecità. David LaGrange, uno di loro, è cieco e con una disabilità mentale: è cresciuto in un istituto e ha una grande passione per il rock'n'roll. Nonostante abbia studiato musica e conseguito un master, gli è sempre stato consigliato di abbandonare il sogno di diventare una rockstar: lui non si è mai arreso: "Vogliamo che la nostra musica passi in tutte le radio, vogliamo dimostrare che anche i disabili possono fare grandi cose se solo viene data loro la possibilità. La nostra disabilità non ci fermerà, andremo avanti perché desideriamo che sempre più persone possano vedere quello di cui siamo capaci". La "Flame the Band" si alternerà sul palco del Teatro comunale di Carpi con la compagnia di danza senese "Ego Sum".



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