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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 5 del 2017

Titolo: FEDERAZIONE PROCIECHI- Un'istituzione che viene da lontano

Autore: Rodolfo Masto


Articolo:
A Palermo l'Assemblea della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi

L'Assemblea annuale della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi si è svolta a Palermo, capoluogo di una terra che vanta antiche tradizioni nell'educazione e nell'assistenza dei cittadini ciechi e ipovedenti.
Non tutti sanno, infatti, che proprio in questa città, nel 1655, in netto anticipo rispetto ai più blasonati futuri Istituti europei nasceva per volontà dei Padri Gesuiti, una preziosa realtà, nucleo storico dalla quale dopo alterne vicende sarebbe sorto nel 1892 l'Istituto Florio e Salamone che oggi ci ospita.
Ma l'attenzione dei siciliani per i ciechi non si è limitata solo a Palermo. Infatti nel 1911 sorge a Catania l'Istituto Ardizzone Gioeni e in anni più recenti, grazie alla politica illuminata dell'Unione, hanno preso vita la Stamperia regionale Braille di Catania e il Centro regionale Helen Keller di Messina.
Quattro Istituzioni che la Federazione si onora di ricomprendere tra i suoi associati le quali, forti del loro glorioso passato, sono pronte ad intraprendere le nuove e più complesse sfide per interpretare al meglio le legittime istanze dei ragazzi e cittadini ciechi e ipovedenti siciliani e non solo.
È doveroso quindi in queste righe ringraziare: Antonio Giannettino, Presidente dell'Istituto Florio e Salamone; Tommaso Di Gesaro Presidente della Sezione provinciale UICI di Palermo; Linda Legname, Commissario del Consiglio regionale UICI siciliano e quanti a vario titolo si sono prodigati per organizzare questa impegnativa Assemblea arricchita quest'anno dal Seminario sull'Inclusione scolastica, fortemente voluto da Mario Barbuto Presidente Nazionale UICI, la cui valenza travalica i confini siciliani.
Chi volesse rappresentare con una metafora i quasi cento anni del nostro sodalizio potrebbe riassumerla con l'immagine degli Istituti visti come un insieme di "cantieri" sempre in movimento, alcuni dei quali hanno brillantemente superato l'inevitabile crisi dovuta alla perdita di ruolo verificatasi sul finire degli anni '70. Altri, per colpa dell'inedia di alcuni amministratori e della burocrazia perversa, sempre pronta al servizio della bassa politica, hanno irrimediabilmente mancato l'appuntamento con l'imprescindibile innovazione richiesta dai tempi.
In tal modo, molte nostre Istituzioni sono state soppresse o lasciate languire diventando facile preda di burocrati inefficienti che hanno distratto preziosi patrimoni dalle finalità per le quali erano stati costituiti.
Così facendo alcuni territori sono stati privati della loro Istituzione storica di riferimento, producendo, di fatto, buchi troppo larghi in una rete che, al di là delle sensibilità territoriali, assicurava comunque servizi assistenziali ed educativi omogenei in buona parte del territorio nazionale.
Consapevole del ruolo che le nostre Istituzioni, ancora oggi, ricoprono nell'erogazione di servizi specifici a favore di bambini, ragazzi e cittadini ciechi e ipovedenti, l'Unione ha avviato un ambizioso progetto volto alla salvaguardia e tutela delle realtà attive, senza escludere la possibilità di avviare azioni miranti al recupero di quelle Istituzioni allontanatesi o sviate dalle finalità originarie.
In quest'ottica si inquadra il progetto della Consulta degli Istituti, di recente costituzione che, attraverso il coinvolgimento degli Amministratori nominati o comunque vicini alle istanze dell'Unione, ha intrapreso un'azione di monitoraggio volta all'acquisizione di notizie relative alla natura giuridica, alla gestione dei patrimoni e soprattutto all'illustrazione dei vari servizi erogati.
Fermo restando la legittimazione dell'Unione a tutelare e a rappresentare gli interessi dei ciechi in forza del D.Lgs. C.P.S. 1047, tale iniziativa, in primo luogo, non deve essere vissuta come un'ingerenza ma come un'opportunità in grado di generare sinergie utili all'elaborazione di linee guida capaci di favorire e promuovere la migliore qualità dei servizi erogati, in secondo luogo, non è disgiunta dalla possibilità di adottare azioni politiche affinché ciò che è stato donato ai ciechi, costruito per i ciechi, rimanga ai ciechi.
Con lo stesso spirito la Federazione sottoscrive oggi, ufficialmente, un accordo di collaborazione tra l'Unione, la Biblioteca e l'Irifor, volto a condividere parte delle risorse umane e strumentali al fine di creare cooperazione, promuovere sinergie efficaci ed economie di scala nell'organizzazione dei servizi erogati all'utenza.
Pur salvaguardando la propria autonomia, la Federazione intende fare argine comune ai tanti problemi posti da una crisi economica persistente che ha come conseguenza l'adozione di provvedimenti destinati sempre più spesso a precarizzare e limitare le risorse destinate ai servizi, sia a livello nazionale che locale. Valga per tutti la scellerata riforma delle Province che ha, di fatto, destabilizzato il quadro normativo di riferimento e ora, a distanza di tre anni dalla sua introduzione, in buona parte del Paese regna il caos facendo ricadere sulle famiglie ulteriori fatiche e incertezze.
Da segnalare che anche quelle Istituzioni che erogano servizi a seguito di accreditamenti sanitari, registrano, oggi, una preoccupante contrazione dei budget originariamente assegnati.
Nel sintetizzare la situazione finanziaria, che chiude in sostanziale pareggio, voglio ricordare che dal 2016 la Federazione ha introdotto la contabilità economico/patrimoniale più confacente alla propria natura giuridica di Onlus.
Permane, e per certi versi peggiora, l'anomala erogazione dei finanziamenti ministeriali che si concentrano in buona parte nelle ultime settimane dell'anno solare costringendo la Federazione ad una complicata gestione residuale, nonché al ricorso all'anticipo di cassa in misura sempre maggiore.
Appare evidente che per quanto concerne le entrate, si deve richiamare la necessità per la Federazione di incrementare le iniziative orientate alla raccolta di fondi e alla ricerca di nuove e mirate sponsorizzazioni.
Voglio ora ricordare le attività, i lavori, i progetti che ci hanno visto impegnati nel 2016 e che naturalmente procederanno anche negli anni avvenire.

Il Centro di Produzione
Il Centro di Produzione, anche per il 2016, è stato impegnato con l'attività ordinaria di realizzazione e distribuzione dei sussidi tiflodidattici e degli articoli tiflotecnici presenti in catalogo e nello stesso tempo ha portato avanti diversi progetti di accessibilità in siti di interesse culturale.

Attività informatiche
In ambito informatico, nel corso del 2016, le attività sono state rivolte essenzialmente all'organizzazione ed alla realizzazione del trasferimento di sede, da Via Mirri a Via Pollio, con l'obiettivo principale di ridurre al minimo i disservizi senza tralasciare la manutenzione ordinaria di tutta la infrastruttura che, lo ricordiamo, contempla anche i cinque Centri di Consulenza Tiflodidattica sparsi sul territorio nazionale, interconnessi in un'unica rete con la sede centrale.

Tiflopedia
Nel 2016 si è stabilito, nell'ambito del progetto Tiflopedia, la programmazione di nuovi filmati da inserire nella sezione Tiflovision volti a fornire informazioni sull'uso e sugli obiettivi formativi di diversi sussidi tiflodidattici relativi a diverse aree disciplinari scolastiche. Nel merito abbiamo realizzato il primo 50% dei 30 videoclip sugli ausili tiflodidattici, che sono stati inseriti nel portale Tiflopedia ed abbiamo aggiornato i metodi di pagamento sul portale dedicato al Negozio Virtuale degli Ausili, offrendo la possibilità agli utenti di pagare anche attraverso Paypal.
Inoltre, abbiamo completato la migrazione dei cinque siti internet alla nuova piattaforma Wordpress che ci consente un maggior controllo sui contenuti e una migliore accessibilità.
Si sottolinea che si è intrapresa la possibilità di inserire il progetto in un percorso di finanziamento europeo attraverso la collaborazione con l'Istituto Rittmeyer di Trieste con lo scopo di attivare la collaborazione con diversi partner.

Libri tattili
Per quanto concerne la produzione di libri tattili, nel 2016 si è dato alle stampe il sesto e ultimo libro del progetto "A spasso con le dita" dal titolo "SETTESTELLA", distribuito già a mille enti beneficiari. In collaborazione con l'Istituto Regionale dei Ciechi G. Garibaldi di Reggio Emilia si è prodotto e distribuito sia "ANDIAMO" che "PAPU E FILO", libri premiati durante il Concorso "Tocca a te!" del 2013 e del 2015. I libri sono stati prodotti in 130 copie ciascuno e l'impegno economico complessivo del progetto è stato di 15.000 euro, diviso equamente tra le due istituzioni. Per quanto riguarda la produzione di "ANDIAMO", libro in stoffa di complessa manifattura, è stata affidata al gruppo sartoriale CANGIARI (gruppo cooperativo Made in Goel), il quale produce sia per Versace che per Krizia avendo una propria linea "etica" di alta moda.
Per cercare di soddisfare la continua richiesta di libri tattili sono state avviate produzioni di manifattura artigianali in bassissime tirature e in collaborazione diretta con gli autori i quali si sono resi disponibili a realizzare "materialmente" i libri.
Nel 2016, sono stati realizzati, in collaborazione con gli autori, in una serie di 10 copie alla volta, ben quattro libri tattili quali "IN VOLO", "LA FAVOLOSA MONTAGNA", "IO, TU, LE MANI" e "IL CIELO IN TASCA". Tale modalità permette di limitare le spese di produzione sia in termine di ore/uomo che di materiale.
La Federazione è consapevole di dover ampliare il settore dei libri tattili area dedicata alla prima infanzia insieme al rinnovamento e progettazione di specifici sussidi dedicati al segmento didattico della scuola primaria e questo è uno degli auspici che intendiamo realizzare.

Tattiloteca in Via Pollio 10
Con il trasferimento del Centro di Produzione in Via Pollio 10, sono state gettate le basi per strutturare uno spazio a disposizione di operatori, illustratori e famiglie per approfondire le tematiche sul libro tattile; si tratta di uno spazio costituito da libri e pubblicazioni che raccolgono diverse testimonianze di ciò che viene prodotto nel mondo sull'editoria tattile illustrata ad uso dei ciechi. Compatibilmente con le risorse, l'iniziativa verrà ulteriormente potenziata.

Progetti in essere
Nel corso dell'anno appena concluso, sono state numerose le collaborazioni messe in atto con la Federazione e di conseguenza i nuovi progetti avviati.
Tra questi, si annovera il progetto avviato con il sostegno economico della Fondazione CARIPLO per la realizzazione di due nuovi libri tattili "FOGLIE" e "OMBRA" in 400 copie cadauno e il progetto con la TAVOLA VALDESE per la realizzazione di una collana destinata alla primissima infanzia di 12 libri in stoffa da produrre in serie da 40 copie e da distribuire ad altrettante Istituzioni per ciechi.

Mostre
Le Parole della Solidarietà - A spasso con le dita
Anche nel 2016, è continuata con successo la promozione del progetto Le parole della Solidarietà con la mostra-evento A spasso con le dita che è stata ospitata nelle città di Foggia, Torino e Brescia. Migliaia di visitatori hanno accompagnato le tre tappe sopracitate e centinaia sono state le scuole coinvolte nei laboratori programmati.
Si ricorda che a Foggia è stata effettuata anche la formazione ai componenti dell'Associazione locale "Il Proteo", vincitrice di un bando regionale con un progetto di produzione di libri tattili illustrati in cui vengono impiegati lavoratori di categorie svantaggiate guidati da operatori dell'associazione.
A Torino la mostra è stata ospite all'interno del Planetario di Pino Torinese in occasione dell'inaugurazione del progetto di accessibilità della struttura, mentre a Brescia la mostra è stata fortemente voluta dall'Associazione dei Genitori "Bambininbraille" ed è stata ospitata nello splendido Palazzo Martinengo, spazio espositivo della Provincia di Brescia.

Mostra Sensi Unici
In collaborazione con il Settore Didattico del Palazzo delle Esposizioni di Roma all'interno delle Scuderie del Quirinale è stata allestita, nello Spazio Fontana, la mostra Sensi Unici presentando molte tavole tattili originali e libri d'artista.
La mostra, tenutasi dal novembre 2016 al febbraio di quest'anno, ha avuto un grande risalto mediatico concernente il numero di visitatori oltre a registrare circa 140 gruppi classe in visita in soli tre mesi di apertura.
Negli incontri di approfondimento in programma, organizzati a contorno dell'iniziativa, sono intervenuti il Consigliere, Gianluca Rapisarda, la tiflologa Francesca Piccardi e l'operatore Pietro Vecchiarelli.

Centri di Consulenza Tiflodidattica
I Centri sono chiamati sempre più a rispondere alle diverse istanze provenienti dal territorio di competenza, ampliando il ventaglio degli interventi.
Infatti, la consulenza tiflodidattica si caratterizza attraverso diversi obiettivi di intervento. L'operatore è chiamato ad informare sui servizi esistenti sul territorio, ad effettuare incontri interistituzionali a scuola e sul territorio, ad informare sull'uso dei sussidi tiflodidattici e tifloinformatici, ad effettuare momenti di formazione quando richiesti dal territorio o da Enti afferenti all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

NIS - Network sull'inclusione scolastica
La Federazione ha partecipato, essendo una delle Istituzioni promotrici, alla nascita del NIS (Network sull'inclusione scolastica) chiamato a delineare e proporre itinerari verso i quali muoversi per quanto concerne il tema dell'inclusione scolastica unitamente ai servizi messi a disposizione, in diversi modi e misure, dai Centri di Consulenza Tiflodidattica della Federazione, della Biblioteca, degli Istituti, dai servizi o progetti messi in atto dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in diversi territori.
Lo scopo è quello di definire servizi omogenei, su tutto il territorio nazionale, il miglior utilizzo delle risorse esistenti, una rete interattiva che aiuti a omologare i servizi anche in aree dove sono carenti unitamente all'individuazione di percorsi che portino al riconoscimento delle figure professionali che operano in ambito tiflologico.

Tra le nostre finalità culturali ed etiche, quale, potremmo, tra le altre, portare in evidenza? Quella che ci deve considerare artefici di un processo culturale impegnato a promuovere, a sollecitare e ad imprimere nuova forza al nostro agire e non da ultimo a considerare le persone disabili una risorsa che una società che si definisce moderna, civile e democratica, ha il dovere di valorizzare sempre e comunque.
Questi gli obiettivi da perseguire e conseguire guardando con fiducia al futuro che diventa più radioso quando può contare su solide basi dove la nostra memoria recupera i valori e gli insegnamenti del passato di quanti hanno lavorato con passione per il bene dei ciechi.

Un'alleanza per essere più forti

È stato sottoscritto, a Palermo, un fondamentale accordo di collaborazione tra l'Unione, la Federazione, la Biblioteca e l'IRIFOR, volto a condividere parte delle risorse umane e strumentali al fine di creare cooperazione e favorire e promuovere l'integrazione sociale e lavorativa delle persone cieche e ipovedenti, promuovendo allo scopo specifici interventi a tutela della non discriminazione sulla base della disabilità. In particolare l'accordo sottoscritto dalle quattro Istituzioni prevede che si operi per:
- promuovere e attuare iniziative e azioni per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale delle persone cieche e ipovedenti, nonché per la ricerca medico-scientifica e tecnologica;
- promuovere e attuare iniziative per l'educazione e l'istruzione delle persone cieche e ipovedenti e per la loro formazione culturale e professionale;
- realizzare le opportune attività di studio, ricerca e sperimentazione per favorire l'accesso alla cultura e all'informazione delle persone con minorazione visiva a tutti i livelli;
- svolgere studi, ricerche, indagini nei settori della formazione, della riabilitazione, dell'istruzione, dell'orientamento e mobilità e dell'autonomia, approfondendo anche le problematiche connesse all'inserimento nel tessuto lavorativo delle persone con disabilità visiva e di altre persone con disabilità;
- attuare ricerche e studi finalizzati al miglioramento delle strutture educative e socio-assistenziali operanti nel settore delle persone con disabilità visiva;
- promuovere la piena attuazione del diritto al lavoro per le persone cieche e ipovedenti, favorendone il collocamento lavorativo e l'attività professionale;
- realizzare sussidi ed ausili per persone con disabilità visiva;
- costituire centri di ricerca pedagogica ed educativa, per realizzare studi, progetti ed altre iniziative in materia di disabilità visiva, anche in collaborazione con istituzioni ed enti pubblici e privati;
- promuovere, organizzare e gestire corsi di formazione, aggiornamento, riabilitazione e autonomia, oltre che studi e ricerche, per migliorare la qualità dei servizi dedicati alle persone con disabilità visiva in tutte le fasi della vita.
Al fine di realizzare sinergie gestionali e favorire la reciproca interazione per rendere più proficuo l'utilizzo condiviso delle risorse umane e materiali a disposizione e per migliorare e ampliare i servizi resi all'utenza, sia a livello nazionale che a livello delle relative articolazioni territoriali, le quattro Istituzioni intendono porre in essere ogni opportuna azione di contenimento e razionalizzazione dei costi operativi e gestionali.



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