CHI siamo noi?

Periodico quadrimestrale di informazione dell'Unione Ciechi della Campania

Anno 1 ‑ Numero 1 ‑ Marzo 2003

Registrazione del Tribunale di Napoli n. 24 del 28‑2‑2003

 

Sommario

 

L’Editoriale

 

Iniziative regionali

 

La battaglia per il finanziamento di gestione pag 2

150 anni di conquiste pag 4

Notizie in breve pag 6

 

Vita associativa

 

La XLIV giornata nazionale del cieco pag 8

Iniziative ed attività delle Sezioni Provinciali pag 16

 

Osservatorio Normativo

 

Le novità introdotte dal documento sanitario sul tema deIIa disabilità pag 24

 

I nostri diritti

 

Le prestazioni per i disabili LEA nei pag 25

 

Chi collabora con noi

 

Il Centro tiflotecnico pag 26

News da pag 28

 

Guardiamoci intorno

 

Navigando in Internet pag 29

Notizie in pillole pag 29

 

Sport

 

L'attività sportiva svolta dai disabili pag 31

 

 

 

 

2003: anno della disabilità

L'anno 2003 è l'anno in cui la Commissione Europea organizzerà per le 37 milioni di persone con disabilità festival, gare, manifestazioni e altri eventi nelle strade delle città d'Europa e, al tempo stesso, porterà avanti una politica di concretezza che evidenzi il perdurare di barriere e di discriminazioni.

Gli obiettivi principali di quest'anno sono: sensibilizzare le persone disabili alla tutela dalla discriminazione; potenziare la cooperazione fra tuiti gli attori interessati: incoraggiare la riflessione e la discussione sulle misure necessarie per le pari opportunità; promuovere lo scambio di esperienze, di buone prassi e strategie efficaci migliorare la comunicazione legata alla disabilità; ottenere un pari trattamento nell'insegnamento dei bambini e dei giovani disabili.

Noi siamo consapevoli che l'attenzione dei media intorno a questa occasione celebrativa possa veicolare il nostro mondo ‑ ed il nostro nodo di viverlo ‑ alla e o noscenza di tutti evidenziando quanta posilività,,forza ed energia ci sia in esso, quali e quanti contenuti positivi sia in grado di produrre in ogni settore, dalla scuola al lavoro, dal tempo libero allo sport, dalla mobilità personale alla ricerca e alla riabilitazione.

Chi nasce con disabilità non è debole, né sfortunato, ma lo diventa se lo Stato non fà la sua parte, se le Regioni indugiano nell'applicazione delle leggi, se i Comuni non hanno i fondi per assicurare i servizi.

Il nostro compito è, perciò, fare il possibile perché sia scoperta la ricchezza, la fecondità culturale e la diversità positiva che è in ognuno di noi.

Un esempio illuminato che porgo all'attenzione di tutti voi è il prof Tommaso Sica, Presidente della sezione U.I.C. di Salerno, che recentemente ha visto riconosciuto l'impegno di vita profuso a ,favore della crescita del nostro sodalizio con l'onorifìcenza di cavaliere al merito della Repubblica. Il prof. Sica ha diviso la sua vita in tre grandi passioni, la.fàmiglia, la scuola e VU I. C. Marito e padre attento e premuroso, rifèrimento culturale di grande spessore per i tantissimi giovani che sl sono for all'interno delle stie classi, il prof. Tommaso Sica è stato un pioniere ed un condolliero per tutti i non vedenti campani. Nella sua vita da dirigente dell'UT C.. non ha mai detto no al sacrificio personale e alle battaglie pur di,fár trionfáre le ragioni dell'associazione e per questo, oggi più che mai è per noi tutti stimolo, pungolo e forza anche nei momenti più difficili. L'augurio che rivolgiamo al prof. Sica è che il tempo e nostro Signore ci diano la possibilità di poter avere quest'eterno ragazzino, innamorato delle ragioni dell'U. l. C, in mezzo a noi perché abbiamo bisogno della sua saggezza, della sua onestà e del suo carisma per dimostrare quanto vaIore ci sia nel nostro mondo.

Pietro Piscitelli

 

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a cura di Rosanna Sangiuliano

(2)UN IMPORTANTE RESOCONTO DELLE INIZIATIVE DELL'U.I.C. CAMPANIA

La battaglia per il finanziamento di gestione

Fin dalla sua costituzione, l'Unione ItafianaGechi si è impegnata in molteplici attività che, pur nella loro eterogeneit=à, hanno come scopo la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei minorati della vista.

Con legge regionale 2 agosto 1982, n.34 la Regione Campania, in considerazione dell'elevato rilievo sociale delle funzioni svolte dall'Unione Italiana Ciechi in materia di istruzione di formazione e lavoro, di sport e tempo libero, di assistenza burocratica e di prevenzione della cecità e al fine di consentire al predetto ente di perseguire i propri compiti istituzionali, ha concesso, a titolo di contributo annuo, la erogazione della somma di lire cento milioni.

All'onere finanziario annuo si è inizialmente fatto fronte con uno stanziamento in termini di competenza e di cassa, di cui al capitolo 1465, di nuova istituzione con la denominazione: "Contributo all'Unione Italiana Ciechi", e successivamente con appositi stanziamenti di bilancio.

Con la legge regionale 28 febbraio 1987, n.12 il contributo annuo in favore dell'Unione Italiana Ciechi è stato incrementato a lire duecento milioni ed al relativo onere si è fatto fronte, negli esercizi dì competenza, con le disponibilità del Capitolo "Fondo per le funzioni amministrative concernenti le atti­cere attengono alla sicurezza sociale ai sepsi dell'art. 22 del DPR 24 luglio 1977, n. 616 e LR 6 maggio 198, 7?. 4%"

La legge regionale 24 dicembre 1997, n.20, all'art.11 ha poi disposto che il contributo annuo in favore dell'Unione Itafiana Ciechi della Campania fosse determinato annualmente con la legge di bilancio. Ciò ha consentito all'Unione Italiana Ciechi della Campania di poter usufruire, nel favorevole clima politico, anche di stanziamenti congrui.

In una diversa congiuntura politica é accaduto che nel bilancio di previsione 2002 si fosse, inizialmente, drasticamente disposta la riduzione dello stanziamento al 50% privando potenzialmente l'Unione Italiana Ciechi degli strumenti finanziari con í quali fornire

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supporto alle proprie attività, molte delle quali svolte in posizione vicaria rispetto alle competenze istituzionali di spettanza dell'ente Regione.

Non va peraltro taciuto che, pressoché contestualmente, la Regione Campania ha disposto nel bilancio di previsione 2002 la riduzione dello stanziamento di cui alla delibera giunta le n.7284 del 31 dicembre 2001 adottata in attuazione degli interventi di formazione professionale per centralinisti non vedenti affidati all'Unione Italiana Ciechi dalla legge regionale 28 febbraio 1987, n.15 e, nel caso de quo, finalizzati alla attivazione dei corsi per operatori telefonici nelle qualifiche equipollenti di cui al D.M. I0‑1‑ZOOO.L'iniziale impegno di spesa programmato e disposto nel bilancio di previsione sul capitolo 5508 è stato, infatti, ridimensionato in una misura maggiore di un terzo, del tutto insufficiente alla copertura degli oneri finanziari derivanti dall'attuazione dei C i iati corsi.

Immediata la reazione dell'Unione Italiana Ciechi della Campania nel fondato timore che il paventato taglio dei fondi regionali potesse mettere seriamente a repentaglio le proprie finalità programmatiche, le attività e l'operatività delle sedi.

Molteplici le iniziative assunte: dai meri contatti informali coi la segreteria della Giunta regionale e con la Commissione Bilancio cui, in ultima analisi, era attribuibile la decisione relativa al taglio d e i fondi, si è in breve passati ad una presa di posizione più incisiva, espressione di un disagio latente riassumibile nella precisa consapevolezza che il ruolo istituzionale dell'associazione non fosse realmente percepito dall'ente Regione.

Nel ventaglio delle strategie e soluzioni proponibili, unica è stata la convinzione: la battaglia in nome e per conto dei 10.000 ciechi della Regione Campania andava condotta con grande dignità e fermezza, tino al punto di manifestare pubblicamente il malcontento e le preoccupazione di una categoria già vessata dal destino e, anche per questo, con il pieno diritto ad una vita libera con pari opportunità sociali.

Nel corso di una conferenza stampa indetta dall'U.l.c. presso la propria sede regionale per il giorno 11 novembre 20E)2 le più alte cariche associative nella persona dell'Avv. Sportelli (dirigente nazionale, del Prof. Metro Piscitelli (Presidente regionale) e del big. Vincenza Massa (vice presidente sezionale di falerno nonché consigliere regionale) hanno reso noto la posizione dell'U.I.C. a fronte delle iniziative assunte a livello politico regionale e divulgato un documento nel quale risultavano esplicitati í motivi alla base dello stato di agitazione della categoria.

A tale iniziativa hanno fatto seguito alcuni incontri istituzionali che tuttavia non hanno dato risoluzione alla grave problematica delle concrete disfunzioni cui l'Unione sarebbe potuta andar incontra a seguito del taglio finanziario disposto dalla Regione Campania.

Solo dopo estenuanti trattative, la risoluta determinazione dimostrata dall'U.I.C. ha avuto riconoscimento. A seguito dell'incontro con il vice governatore ori. Antonio Vallante, la Regione Campania 11a deliberato ufficialmente che i 1 taglio dei fondi a pregiudizio dell'U.I.C. avvenisse nella misura del 10% e non in quella del 50%.

Grande merito, dunque, all'ente Regione che, pur aura‑versando un momento di considerevoli difficoltà economiche, ha saputo evoluto riconoscere l'elevato rilieva socíale che il contríbuto riveste alle finalità istituzionali dell'U_l.C.

Forte è la convinzione che questo sia il primo tassello nella costruzione di un rapporto istituzionale che veda finalmente valorizzato, da parte della Regione Campania. i1 ruolo dell'UlC. quale interlocutore privilegiato nei rapporti con í settori e in quelle materie che coinvolgono i ciechi predisponendo adeguatamente ed in moda esclusivo tutti gli interventi normativi e finanziari che necessitano alla categoria.

 

Indirizzo internet U.I.C. Campania www.uiciechi.it/vecchio/campania/índex.html Per segnalazioni e contatti con la redazione del sito scrivi a: uic.redazione@virgilio.it

 

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(4)150 anni di conquiste

1127 novembre 2002 si è svolta presso il real sito Belvedere di San Lcucìo a Caserta la giomata commemorativa in onore di Louis Braille, ricorrendo il 1501 anniversario della sua morte. h lui la splendida intuizione che è alla base del sistema di lettura e scrittura tattile che, grazie alle infinite combinazioni di sei/otto punti in rilievo, consente di rappresentare lettere dell'alfabeto, note musicali, simboli chimici, numeri e seni di interpunzione. 11 Braille è per le persone cièche quello che le parole stampate sonoperi vedenti: il veicolo per accedere alla informazione e alla cultura e, dunque, la possibilità di porsi in relazione con il mondo esterno, li sistema di lettura e scrittura Braille ha costituito uno strumento di fondamentale importanza per l'emancipazione culturale e sociale dei non vedenti in quanto attraverso esso si supera l'analfabetismo strumentale che la cecità comporta privando chi ne è affetto del piacere di leggere e scrivere in autonomia. Prima che l'alfabeto Braille avesse diffusione, solo in rari casi i non vedenti hanno potuto conseguire un'educazione adeguata; dal momento in cui ha cominciato ad affermarsi, milioni di ciechi hanno frequentato una scuola, conseguito una qualificazione professionale, trovato un'adeguata occupazione professionale, affrancandosi dai condizionamenti che la mìnorazione visiva comporta. Ciò dimostra che pur essendo la cecità una n‑Iinorazione fave e dolorosa, essa non trascende l'aspetto sensoriale nel senso che opportunamente stimolato ed educato il non vedente può aspirare "alle pari opportunità".

In occasione di questo solenne momento celebrativo, il Presidente regionale dell'U.I.C. , Prof. Pietro Píscitelli, ha pronunciato commosse parole in memoria di un uomo la cui umile storia di vita ha innescato una rivoluzione morale e sociale che ha condotto i non vedenti ad essere parte del ciclo dell'umanità.

 Louis Braille nacque nella piccola cittadina di Coupvray, vicino Parigi, nel 1809. A soli tre anni, giocando nel labora­torio di artigiano del padre, si ferì ad un occhio con un oggetto acuminalo. Ben pre­sto, anche l'occhio sano si infèttò, determi­nando la perdila irremediabile della vista. Dopo aver studiato per qualche anno nella scuola del paese,.fu inserito presso l'Istituto Reale dei giovani ciechi di Parigi. Gli inse­gnamenti impartiti erano finalizzati a con­sentire l'acquisizione di abilità pratiche, ma anche alla padronanza della lettura attra­verso un laborioso sistema di lettere a rilie­vo, particolarmente macchinoso vista la difficoltà di .separare al tatto le lettere fra loro. Partendo dall'intuizione di un ufficiale di artigliera francese che aveva messo a punto un sistema di "scrittura notturna" destinato a permettere lo scambio di informazioni ,fra i soldati nelle trincee, Louis Braille lavorò per alcuni anni ad una schema semplificato di lettura e scrittura Tattile, sviluppando codici separati per la matematica e la musica. Nel 1827 fu pubblicato il primo libro in Braille.

Inizialmente, il Braille non ebbe grande fortuna, ma al contrario incontrò forti opposizioni perchè consideralo un sistema emarginante e ci fu ‑ durante la vita del suo ideatore ‑ chi svalutò la sua intuizione. Ma la storia fa giustizia: nel tempo ci si è resi conto che Louis Braille, con la sua umile ma illuminata invenzione, ha lasciato a tutti noi un insegnamento, tracciando le linee di un progresso che avrebbe consentito di riconoscere in noi non vedenti una umanità, una voglia di crescere e di riscattarci dal nostro destino. Se oggi il cieco non è più solo il destinatario di assistenza sociale, se il cieco non è più l'orbo mendico ma è invece protagonista e soggetto attivo del suo destino, è grazie a Louis Braille.

Alle parole del Presidente hanno fatto seguito alcuni significativi interventi.

Samanta Vaina, studentessa del 1 ° liceo classico ipovedente, porta la sua testimonianza sulla validità della metodologia di lettura e scrittura Braille che, lungi dall'essere stato un strumento di isolamento culturale nel gruppo‑classe, ha costituito la modalità per costituire un valido bagaglio culturale in tutte le materie di studio e per favorire la sua integrazione scolastica. La giovane studentessa ritiene addirittura che, a prescindere dalla disponibilità di strumenti informatici che supportano il non vedente nel suo processo di apprendimento, il sistema Braille ha costituito e costituisce una tappa imprescindibile e ineludibile per la sua formazione.

La signora Rosaria Di Furia, mamma di una bambina ‑ Daniela ‑ non vedente dalla nascita, testimonia l'importanza del codice Braille, il cui apprendimento sebbene faticoso, ha consentito il coronamento di una serie di successi personali nell'ambito scolastico.

L'ultima testimonianza è resa dall'insegnante di sostegno Maria Pia De Gennaro che, forte della sua esperienza decennale a fianco di alunni non vedenti, conferma che il linguaggio di lettura e scrittura Braille è strumento indispensabile per l'autonomia personale e culturale dei minorati della vista e che in esso vanno a confluire gli altri momenti dell'educazione complessiva del non vedente: lo sviluppo corporeo e sensoriale, la coordinazione motoria e la gestione sinergica delle due mani.

Certamente l'apprendimento del codice Braille costituisce un momento di grande impegno per l'alunno non vedente, durante il quale fondamentale è l'appoggio del docente di sostegno, sebbene molti di

essi siano scarsamente preparati ad affrontare una realtà così problematica quale è quella dell'insegnamento ad un minorato della vista. Ciò è certamente da imputare alla struttura dei moduli didattici all'interno dei corsi per la preparazione al sostegno, nei quali è non è in genere compresa la Tiflologia, nè l'apprendimento del sistema Braille. Occorre pertanto un doveroso sforzo da parte di tutta la categoria per garantire un impegno solido e duraturo al fine di migliorare la qualità di vita e di cultura dei ragazzi non vedenti.

In chiusura le parole del nostro Presidente: Alla luce di queste testimonianze, ancora più prezioso sembra il dono che Louis Braille ha fatto a tulli i non vedenti.

Grazie, Louis, da parte dei ciechi di tullo il mondo perchè hai saputo indizzarci sulla via della cultura, perchè ci hai messo nella condizione di essere cittadini di pari dignità perchè ci hai consentito di "vedere" la luce, quella luce interiore che solo la cultura può conferire.

 

 

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(6)Riapre l'Istituto per non vedenti "Paolo Colosimo"

Il 24 giugno scorso l'Amministrazione regionale campana ha avviato i lavori di messa in sicurezza dell'edificio che ospita l'Istituto per giovani non vedenti Paola Colosimo.

Considerato il pregiudizio derivante agli alunni dalla sospensione delle attìvità didattiche, gli assessori regionali Luigi Anzalone e Adriana Buffardi hanno assunto l'impegno alla più tempestiva gestione dei lavori di ripristino strutturale dell'edificio. Nel corso dì una conferenza stampa, indetta dall'assessorato per il 14 ottobre scorso, e alla quale erano presenti i presidenti dei gruppi consiliari regionali di Forza Italia e di Alleanza Nazionale Francesco Bianco e Salvatore Ronchi, tecnici e funzionari regionali insegnanti, rappresentanti dell'U.I.C., assistenti e studenti‑convittori, nel fare il punto sullo stato dei lavori già effettuati presso la struttura di via S . Teresa degli Scalzi è stato sottolineato l'impegno della Regione per una pronta ed adeguata soluzionedei problemi strutturali dell'Istituto..

L'assessore al Demanio e Patrimonio, Luigi Anzalone, ha infatti evidenziato come i lavori per adeguare l'edificio siano sfiati effettuati in appena due mesi e in piena estate, grazie anche alla sensibilità mostrata dalle ditte che hanno operata in piena sinergia con la pubblica ammìnistrazione. Da parte sua, l'assessora alle Politiche Sociali Adriana Buffardi, ha parlato di ','impegna testardo", che ha permesso il rispetto non solo della data, ma anche del "patto di fiducia", basilare nel dialogo democratico tra amministrati e amministratori.

11 Presidente della sezione napoletana  dell'UIC cav. Giovanni l'Alessandro, che dalla prima ordinanza di sgombero aveva condotto estenuanti trattative affinchè fosse garantita la regalare ripresa delle attività didattiche in autunno, ha ringraziata

gli amministratori regionali per quanto fatte, esortandoli a continuare ad avere la medesima sollecitudine per la risoluzione di vari problemi burocratici che costituiscono ù~ al funzionamento dell'Istituto.

Risolti i problemi tecnico‑strutturali, per questa annualità l'Istituto, il cui campito è formare giovani in grado di vivere pienamente e consapevolmente, la società prevede una maggiore apertura e socializzazione verso il territorio, garantirà dall'assistenza di personale specializzato e realizzata in virtù di convenzioni con Comune e Provincia dì Napoli. A rimarcare ancor più l'impegno a sollecitare (autonomia dei ragazzi ipovedenti e non vedenti che frequentano l'Istituto è, altresì, la novità del "Gruppo permanente di programmazione e valutazione delle attività", che vedrà protagonisti gli stessi ragazzi che sceglieranno direttamente i loro rappresentanti.

A conclusione della conferenza stampa Van. Ronchi ha dato menzione della presentazione di una proposta di legge regionale in cui viene è la creazione di ima fondazione che consenta una migliore gestione delle attività del Colosimo.

Ad appena due mesi dalla conferenza stampa, il 12 dicembre u.s., uria delegazione della sezione napoletana composta dal Presidente, cav. Giovanni D'Alessandro, e à‑Avìeepresidcnte sig. Gennaro Vilardi ha incontrato la dott.ssa Zullo, dirigente regionale responsabile delle attività socio‑educative dell'Istituto, che ha confermato che le attività del convitto sci riprese a pieno ritmo, pur rimanendo ancora molto da fare.

Grande è alte la determinazione dell'Amminístrazione regionale a completare quanto previsto, nonchè la sensibilità a cogliere la necessità di altre e nuove iniziative per ottimizzare il sei‑vizio per i giovani ospiti.

Giuseppe Ambrosìno

 

I.Ri.Fo.R e Istituto Martuscelli insieme in una nuova associazione

Lei volontà di dare vita a forme assistenziali sempre più incisive per la categoria dei minorati della vista è alla base dell'iniziativa assunta dall'I.Ri.Fo.R. istituto per la ricerca, formazione e riabilitazione e dall'Istituto per giovani non vedenti di entrambi i sessi Domenico Martuscellì volta alla nascita di una associazione "Martuscelli Riabilitazione" con la forma giuridica della ONLUS (organizzazione non lucrative di utilità sociale). Scopo statutaria è l'attuazione di iniziative volte all'assistenza socio sanitaria riabilitativa, sociale e sanitaria per soggetti affetti da minorazioni visive.

L'attività di assistenza socio sanitaria riabilitativa prevede la rieducazione psicomotoria e psìcosensorìale, la fisiokinesiterapica ortottica, la terapia del linguaggio, la psicoterapia, l'idroterapia, I'ippoterapia, la petterapia, la ginnastica medica e correttiva, le terapie respiratorie, le terapie occupazionali, la musicoterapia, la guida all'uso degli ausili. L'attività di assistenza sociale sì articola nell'educazione e autonomia dei soggetti handicappati, delle famiglie e delle persone interessate all'uso di tecniche di educazione fisica, psichica o sensoriale, attuabili autonomamente. mediante íncontrì e riunioni periodiche con utenti, famiglie ed altri interlocutori significativi per il programma terapeutico‑riabilitativo. L'attività di assistenza sanitaria richiede l'esercizio di cliniche mediche, chirurgiche e specialistiche in genere, la gestione dei laboratori di analisi e radiologici, ambulatori e poliambulatori, can riferimento anche alle persone economicamente più deboli.

L'Associazione promuove, inoltre, ogni tipo di iniziativa volta alla ricerca scientifica e medica n e 11 a prevenzione e cura delle malattie visive

Rosanna Sangiuliano

 

Consiglio Regionale U.I.C. e‑mail: uiccamp@uiciechi.ìt

Sezione U.I.C Napolî e‑mail: uicna@uiciechi.it Sezione U.I.C. Avellino e‑mail: uicav@uiciechi.it Sezione U.I.C Benevento e‑mail: uicbn@uiciechi.it Sezione U.I.C Caserta e‑mail: uicce@uìciechi.ìt Sezione U.I.C Salerno e‑mail: uicsa@uiciechi.it

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(8) La XLIV giornata naziona le del cieco

La festività di Santa Lucia. che ricorre il tredici dicembre, costituisce da sempre un momento celebrativo molto importante per l'Unione Italiana Ciechi. La Santa è, infatti, la patrona dei non vedenti; pertanto in quella giornata si susseguono iniziative di ogni genere volte a premiare. promuovere e favorire una maggiore sensibilità nei confronti di chi è privo della vista. La XLIV Giornata del Cieco, che è stata celebrata in tutta Italia il 13 dicembre 2002, ha avuto come tema dominante la difficoltà dei ciechi ad utilizzare i siti web perché spesso inaccessibili, i programmi televisivi fondati quasi esclusivamente sul linguaggio visivo c la fruizione dell'arte in quanto sovente non è permesso ai minorati della vista di toccare le opere all'interno dei musei

"Si tratta di barriere amarginanti ‑ ha ricordato il Presidente Nazionale, prof. Tommaso Daniele ‑ dovute spesso ad una tecnologia che si fai loco nemica, Barriere che potrebbero essere superate attraverso una migliore cultura dell'handicap".

Rosanna Sangiuliano

Avellino

 

Le celebrazioni sono coincise con la lotteria orami di lunga tradizione della sezione U.I.C. irpina, risalente ai primi anni della presidenza del Prof. Giuseppe Sarno. Anche quest'anno l'iniziativa ha riscosso i favori di un largo pubblico che ha acquistato oltre 7.000 degli 8.000 biglietti p r e ventivati.

La fortuna, che gli antichi filosofi immaginavano cieca o senza occhi, ha guidato all'assegnazione di 10 premi (dal sistema Hi‑Fi Sony alla trapunta matrimoniale in raso, dal TV color combi‑Philips alla chitarra acustica profèssionale) dell'importo complessivo di oltre 2.000 curo. Un bilancio decisamente positivo che ha contribuito a dare visibilità e prestigio all'associazione.

Nel salone sezionale si è poi svolta la sesta edizione ciel concorso di lettura "L.Braille", bandito dalla Biblioteca italiana per i ciechi Regina Margherita di Monza. Alla presenza della commissione giudìcatrice, presieduta dal Prof. Michele D'Urso e composta dal giornalista Ivo Capone e dall'insegnante di sostegno Prof. Carmine Genovese, di genitori e soci, la gara culturale ha segnato il successo dello studente del triennio del Liceo plico‑scio‑pedagogico "P.E.Imbriani" di Avellino, Giacomo Guarivo. Lo studente è stato ammesso a partecipare al secondo livello del concorso per la selezione regionale. Altri studenti, pur ampiamente informati e sensibilizzati in tempo utile, hanno defezionato l'importante manifestazione. A tutti i candidati partecipanti al concorso, il Consiglio sezionale U.I.C. ha donato una simbolica strenna natalizia e il testo di cui ogni cittadino dovrebbe possedere una copia sul proprio tavolo di lavoro: la Costituzione della Repubblica italiana in Braille. La celebrazione si è conclusa con un rinfresco che ha sottolineato il clima di coesione e di cordialità che connota il sodalizio irpino. Loscam bio degli auguri di pace, di serenità e di buona salute, nella imminenza delle festività natalizie ha contribuito a consolidare lo spirito associativo in un unico grande abbraccio.

Michele D'Urlo

Benevento

Qquesto tradizionale appuntamento si è caratterizzato, nel corso degli anni, per essere un intenso momento di raccolta spirituale, di riflessione e di invocazione per S. Lucia. La fiaccolata simbolica, prevista in apertura dei festeggiamenti, lungo il tragitto che va dall'Arco di Traiano alla chiesetta dedicata alla Santa in via S. Pasquale, purtroppo a causa del maltempo non ha potuto avere luogo. E' stata invece celebrata una Santa Messa officiata dall'eccellentissimo Monsignor Serafino Sprovieri, durante la quale il Vescovo ha tenuto a sottolineare l'importanza della luce degli occhi, pronunciando parole consolatorie all'indirizzo di chi ne è sprovvisto con un richiamo alla luce interiore, quella del cuore e dello spirito. Una preghiera corale si è elevata per coloro che sono affetti da cecità, ma anche per chi, quotidianamente al loro fianco, come i genitori, gli amici, gli accompagnatori e i volontari, cerca di alleviare il peso della sofferenza prodigandosi per i loro bisogni materiali e spirituali.

Carmela Silvestri

Caserta

La celebrazione si è svolta presso la sala dell'oratorio S. Antonio di Caserta alla presenza di un rilevante numero di soci con i loro familiari, di numerose scolaresche, del consiglio sezionale U.I.C., del Presidente Regionale e di alcune autorità tra cui l'assessore alla cultura e all'istruzione del Comune di Caserta, il consigliere regionale, on.Porfidia, il Questore di Caserta e don Giorgio Quici in rappresentanza del Vescovo. Il Presidente Regionale dell'U.I.C. Pietro Piscitelli, prendendo spunto dalla ricorrenza del centocinquantesimo anniversario della scomparsa di Louis Braille, ha evidenziato i progressi culturali e sociali ottenuti grazie a questa geniale invenzione che ha ormai diffusione capillare come dimostrato da una toccante lettera di un ragazzo non vedente di Togoville in Africa. Ha concluso il suo intervento sottolineando, ancora una volta, la grande valenza che ha nella crescita culturale dei non vedenti la Biblioteca di Monza, di cui egli stesso è il Presidente.

Considerato che la cultura e l'istruzione sono la tematica centrale della XLIV giornata del cieco, la sezione provinciale di Caserta ha indetto un concorso riservato agli alunni dell'ultimo anno delle scuole elementari, medie inferiori e superiori cui sono stati assegnati elaborati sul tema della minorazione visiva e delle problematiche vissute dalla categoria dei non vedenti. Hanno aderito all'iniziativa 45 scuole di Caserta e provincia a cui è stato consegnato un attestato di partecipazione.

 

Le tracce assegnate sono state le seguenti:

Per la quinta classe degli Istituti Superiori:

Ricorre quest'anno il 150° anniversario dello morte di L. Braille, inventore del metodo di scrillura e lettura per ciechi. Tale metodo ha consentito l'accesso ulta cultura da parie di questi, offrendo loro un vero ed autentico riscatto sociale, ed ha contribuito ad abbattere quelle barriere culturali che senza l'intuito e la genialità di L. Braille, maestro cieco, sarebbero rimaste invalicabili.

 

Per la terza classe della scuola media:

Il 2003 sarà dichiarato l'anno dedicalo alla disabililà. Che cosa, a tuo avviso, le istituzioni hanno fàtto e dovranno ancora porre in essere affinché il cieco possa realmente fruire le pari opportunità per essere considerato cittadino ,fra cittadini?

 

Per la quinta classe delle scuole elementari:

Ti piacerebbe giocare con un compagno cieco? Quale gioco.fàresli con lui e come potresti aiutarlo tenuto conto che anche nel gioco egli può avere difficoltà nell'eseguirne alcuni?

La commissione appositamente scelta, dopo aver esaminato gli elaborati, ha stabilito di assegnare i premi ai seguenti alunni: per le scuole elementari, Farbotti Savino della scuola Nicholas Green di S. Nicola la Strada; per le scuole medie inferiori, Ilaria Vetrano della scuola media statale Ruggiero di Caserta; per le scuole superiori, Valentina Coviello del liceo‑ginnasio statale Gneo Nevio di S. Maria Capua Vetere.

Gli elaborati dei vincitori sono pubblicati a fine rubrica. Notevoli apprezzamenti ha suscitato l'esposizione di lavori in vimini realizzati da non vedenti istruiti dal Sig. Giovanni Colucci della sez. U.I.C. di Avellino e di manufatti di maglieria eseguiti dalle signorine prive di vista ospiti fino a qualche anno fa dell'Istituto Cappabianca di S. Maria Capua Vetere ed ora ospiti dell'Istituto Domenico Martuscelli di Napoli. Grande, infatti, è la maestria e la precisione con la quale quegli oggetti sono realizzati e ancor di più lo stupore di sapere che essi sono curati dalle mani attente di un non vedente.

Francesco Trovato

Napoli

Da sempre la sezione napoletana dell'U.I.C. in occasione della ricorrenza appronta un nutrito calendario di manifestazioni.

Prima fra tutte, la celebrazione presso l'Istituto Colosimo di Napoli. Dopo la Santa Messa, si è tenuto un breve incontro tra soci U.I.C. ed allievi, con la gradita presenza di dirigenti e funzionari regionali, tra cui la dott.ssa Falciatore e la dott.ssa Zullo della Regione Campania.

Anche presso le rappresentanze zonali dell'U.I.C. si sono svolte alcune manifestazioni: il 12 dicembre a Castellammare, il 13 a Giugliano, il 14 a San Giuseppe Vesuviano, il 14 e 15 a Ercolano ed infine il 16 a Pompei.

A San Giuseppe Vesuviano dopo la celebrazione della Santa Messa officiata nella sala consiliare del Comune da padre Pier Luigi Brizi, parroco locale, si è svolto un convegno sul tema della prevenzione della cecità dal titolo "La vista: una luce per la vita... difendiamola! ", cui hanno partecipato in qualità di relatori il prof. Raffaello Di Lauro, primario oculista del C.T.O. di Napoli che ha svolto una relazione sul tema "Epidemiologia, trattamento e prevenzione dei traumi oculari" e l'ori. dott. Paolo Russo, dirigente oculista dell'ospedale Monaldi di Napoli che ha affrontato il tema "Quale prevenzione contro la cecità?". 1 lavori del convegno sono stati preceduti dal saluto di autorità politiche ed associative: Antonio Del Giudice, Sindaco di Striano, Anna Caterina Frrani, assessore alle politiche sociali del Comune di San Giuseppe Vesuviano, Antonio Agostino Ambrosio, Sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Rosanna Sangiuliano, consulente regionale dell'Unione Italiana Ciechi, Vittorio Ciniglio nella sua qualità di coordinatore della rappresentanza U.I.C. locale e di componente dell'Ufficio di Presidenza regionale, Giovanni D'Alessandro e Gennaro Vilardi rispettivamente Presidente e vice Presidente della Sezione napoletana.

Ad Ercolano si è celebrata la ricorrenza in modo del tutto originale, ovvero con la rappresentazione di una commedia di Eduardo De Filippo, Uomo e galantuomo, recitata da attori per lo più non vedenti. Grande soddisfazione per il responsabile della rappresentanza zonale U.I.C. Matteo Cefariello che ancora una volta, insieme ai suoi compagni di avventura, ha dimostrato quali e quante siano le potenzialità dei non vedenti.

Illuminanti in proposito sono le parole del regista ed attore protagonista della compagnia Bruno Mirabile, padre di Mario consigliere sezionale dell'U.I.C. di Napoli:

Può un non vedente diventare attore?

Sì, e credetemi è una esperienza indimenticabile, che ti coinvolge e ti porta a capire sempre di più la spiccata sensibilità, le doli umane e l'equilibrio interiore del non vedente; ecco perché ho proposto, insieme ai miei amici di sempre, un lavoro completo, un capolavoro di Edoardo De Filippo, e la mia caparbietà a voler imporre questo testo mi ha dato ragione sulla maturità artistica acquisita da un gruppo teatrale nato per caso ....

Giuseppe Ambrosino

Salerno

Un'atmosfera composita ha accompagnato la celebrazione eucaristica e i festeggiamenti svoltisi alla presenza del Presidente Regionale, Prof: Pietro Piscitelli, del Presidente U.I.C. di Salerno, Prof: Tommaso Sica, del consiglio sezionale e di un folto numero di soci e di accompagnatori. Dopo il saluto ai numerosi convenuti, il prof. Sica ha portato avanti un discorso d'ampio respiro che nell'esaltare la forza e la capacità dello stare insieme per combattere e vincere le sfide future si è concluso con quest'esortazione: Amici, l'unione fa la forza e l'Unione è la noslra forza Viva l'Unione Italiana dei Ciechi!

La parola poi è passata al Presidente Regionale Prof.Pietro Piscitelli che, nel tracciare in ampia sintesi le iniziative U.I.C. a fronte del taglio dei fondi regionali per il funzionamento delle sezioni, deliberato dalla giunta Bassolino, ha ricordato come l'intervento di due politici salernitani ‑ l'on.Pasquale D'Acunzi e il vice presidente della giunta regionale on.Antonio Vallante ‑ sia stato importantissimo per il superamento dello stato di crisi, ponendo le condizioni affinché il taglio non fosse così notevole. Quindi è passato a ricordare il lavoro del Centro di trascrizione regionale Braille, che ha sede a Salerno, ricordando come l'attività di trascrizione si stia potenziando e superando i confini regionali. Considerato che l'istruzione era il tema prescelto dalla sezione salernitana per festeggiare la giornata di Santa Lucia, il Presidente Piscitelli ha fatto una breve digressione sulle attività della Biblioteca Regina Margherita di Monza e sulla figura di Louis Braille. Ha poi lasciato il testimone al consigliere provinciale Ettore D'Aniello, che si è soffermato sul tema dell'istruzione, concludendo la sua relazione con un appello ad accogliere la sfida della tecnologia, indispensabile per un non vedente. Al dibattito ha preso parte anche l'ori. Pasquale D'Acunzi, che ha ribadito in maniera forte la sua disponibilità e amicizia nei confronti dell'U.I.C., invitando la dirigenza a continuare il dialogo con l'habitat politico e ad assumere tutte le iniziative necessarie per sconfiggere le tentazioni d'isolamento e di egoismo che troppo spesso invadono la corsia dell'azione politica. Nel corso del suo intervento, oltre a ricordare la felice conclusione della battaglia per il contributo di finanziamento, che lo ha visto solidale a fianco dell'U.I.C., ha comunicato l'adozione di delibera che assegna un fondo di 100 mila curo per la trasformazione dei centralini telefonici. L'intervento sentito dell'on. D'Acunzi ha suscitato commossi apprezzamenti ed, in particolare, il Presidente regionale e il Presidente sezionale, nel ringraziare la gran disponibilità dell'onorevole, hanno ribadito che l'U.I.C. ha bisogno d'amici veri per continuare a garantire percorsi di vita dignitosa per i non vedenti. Sul finire della serata un'altra gradita presenza istituzionale: il Presidente della Provincia di Salerno Alfonso Andria. In una grand'atmosfera di felicità, si è chiusa una giornata intensa e ricca per i non vedenti salernitani.

Vincenzo Massa

 

QUESTI I TEMI RISULTATI  VINCITORI DEL  CONCORSO INDETTO DALLA SEZIONE UIC DI CASERTA PER CELEBRARE LA  XLIV GIORNATA DEL  CIECO

DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO  "NICHOLAS GREEN "

ALUNNO: Farbottí Savino

"Ti piacerebbe giocare con un compagno cieco? Quale gioco faresti con lui e come potresti aiutarlo, tenuto conto che anche nel gioco egli può avere difficoltà nell'eseguirne alcuni"

Sono un alunno della quinta elementare ed ho dieci anni. Nella mia classe c'è un simpaticcimo bambino, Davide, che purtroppo è un non vedente. lo sono il suo compagno di banco ed insieme ci divertiamo perché, standogli vicino, ho la possibilità di parlargli tanto e di aiutarlo in determinate cose. Se la mattina sono triste, giocando con lui mi rallegro e mi rendo conto che ci sono alcuni bambini che, anche se non posseggono il dono di essere nati sani come me, comunque sono bambini ugualmente sereni e che Davide è un bambino come tutti gli altri Egli è molto intelligente, molto loquace, ma purtroppo non può osservare tutto quello che circonda, cioè la bellezza della natura e i volti di tutte le persone che gli parlano. E' per questo motivo che lo vorrei far divertire un mondo facendogli trascorrere dei pomeriggi piacevoli. Con Davide ho giocato a calcio e a basket e, lo ammetto, è stato molto divertente. Abbiamo giocato per un'ora di fila e dopo, stanchi, abbiamo giocato a dama. La madre e il padre sono molto affettuosi nei suoi confronti e lo so perché li conosco ed ho notato che lo amano in modo diverso da come i genitori dei bambini senza handicap amano i propri figli. Voi ora vi starete chiedendo "Come fa a Davide a giocare a calcio, a basket e a dama?" Semplice, grazie agli articoli fatti proprio per i non vedenti, cioè la dama con i buchi e la palla sonora. lo, sono contento di avere un amico come Davide, ma purtroppo non abitiamo vicini, ma se fosse il contrario passerei pomeriggi interi al suo fianco descrivendogli tutto quello che vedo con ì miei occhi, facendogli provare le stesse emozioni che prova un vedente come me. Vorrei essere come un fratello per Davide, vorrei condividere con lui le emozioni e i dolori della vita, vorrei giocare e scherzare con lui per tutta la giornata.

ISTITUTO COMPRENSIVO "A. RUGGIERO"

ALUNNA: Ilaria Vetrano

 

"IL 2003 sarà. dichiarato l'anno della dedicato alla disabilità. Che cosa a tuo avviso le istituzioni hanno fatto e dovranno ancora porre in essere, affinché il cieco possa realmente fruire le pari opportunità per essere considerato cittadino fra i cittadini?"

 

I dìsabili, vale a dire i portatori di handicap, sono coloro che hanno menomazíonì o limitazioni permanenti. Essi possono incontrare difficoltà. nello svolgere anche le attività più semplici, come salire le scale, usare le apparecchiature domestiche, viaggiare sui mezzi pubblici. La cecità é uno dei deficit che creano più problemi, pensiamo per un attimo a guati grandi difficoltà incontrano i ciechi, quanti sono i giornali e le riviste che possono leggere, quali i programmi che riescono a seguìre.

Personalmente ho la possibilità dì stare a contatto con uno di loro, poiché il mio professore di educazione musicale, sfortunatamente, per un banale incidente, da ragazzo ha perso la vista. E` una persona che ammiro molto per le sue qualità umane e perché ha sviluppato delle abilità diverse dalle nostre, in modo particolare nel campo musicale. L'articolo 38 della Costituzione Italiana afferma che "Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociaIe .....Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale ". Molto é stato fatto per sollevare le persone che sono cieche, ad esempio la scuola ha tutelato il loro diritto allo studio con l'inserimento nelle classi, al vari livelli d'istruzione, con l'ausilio se é necessario, di insegnanti di sostegno. Per i non vedenti esistono delle scuole adibite ad un'istruzione particolare che permette a chi le frequenta di imparare ad orientarsi e soprattutto a leggere la scrittura Braille. Però questa è un po' in declino, perché ì testi costano molto e per ottenerli bisogna aspettare diversi mesi, perciò í non vedenti preferiscono ascoltare i libri piuttosto che leggerli. Penso che per una loro migliore integrazione sarebbe utile rifornirli di tutti quegli ausili della nuova tecnologia, come i computer ed i telefonini muniti di sintesi vocale. Nuove leggi stabilisconodellenormepereliminarele"barriere architettonìche"che ostacolano l'autonomia e la libertà di movimento dei disabili, ma motto spessa alle parole non sono seguiti i fatti.

Infatti, passeggiando per la mia città, mi capìta di osservare che solo alcuni semafori del centro sono sprovvisti di avvisatori acustici, mentre i marciapiedi sono occupati da prodotti da vendere, segnali, muretti e scalini troppo alti.

I mezzi di trasporto pubblico presentano predellini troppo alti, sulle nostre strade compaiono sempre

 

più spesso delle transenne, i parcheggi, riservati ai disabili sono regolarmente occupati dalle auto, gli uffici sono posti in cima a scalinate impratìcabili.

A queste barriere, che definirei della vergogna si aggiungono quelle create dalla mancanza di educazione, di sensibilità e di cinismo, infatti vediamo macchine, moto, motorini lasciati dovunque a bloccare il passaggio od a renderlo difficìle. II 20(13 é stato dichiarato l'anno dedicato alla disabilìtà, ciò significa che dovremmo essere maggiormente sensibili verso le problematiche di queste persone, le quali non vogliono pietà o compresione, perché si battono per la difesa di giusti diritti, che la violenza e l'egoismo degli uomini troppo spesso nega loro.

 

LICEO GINNASIO STATALE "CNEO NEVIO"

ALUNNA: Valentina Covieiio

 

"Ricorre quest'anno il 150° anniversario della morte di L. Braille, inventore del metodo di scrittura e lettura per ciechi.Tale metodo ha consentito 1"accesso alla cultura da parte di questi, offrendo loro un vero ed autentico riscatto sociale, ed ha contribuito ad abbattere quelle barriere culturali che senza l'intuito e la genialità di L.Braille, maestro cieca, sarebbero rimaste invalicabili"

"La cecità non é che uno degli stili di vita degli uomini."(J.L.Borge.)

 

Cosa si intende per cecità? Se dovessimo riflettere su tutti í suoi sìgnificati, non sapremmo da dove cominciare. Indìfferenza, paura, incomprensione. Eppure mi chiedo quale sia l'handicap più grave.‑essere indifferente o non vedere realmente?

Mi domando se preferirei poter guardare negli occhi una persona a voltarle le spalle, perché, in fondo, pensandoci bene, è questa l'unica differenza.

L'unica differenza tra noì e foro. I ciechi hanno la facoltà dì vedere quello che non c'è, di guardarti dentro, intrappolando i moti interiori della tua anima. A volte solo toccandoti.

Solo una volta ho avuto la possibilità di provare, anche se per pochi secondi e non nella sua interezza, le loro sensazioni. II ricordo è vago, ma indelebile. Come poter dimenticare quel buio, quelle voci, quei rumori che mi circondavano  e quella mano che prese la mia, quando mi persi in quel tunnel.

Partecipare, arche se per un solo giorno, alla giornata mondiale dei ciechi a Roma e percorrere insieme a loro quelle stanze e quei tunnel che riproducevano i " rumori" della loro vita quotidiana, fu un'esperienza bellissima...

Non dimenticherò mai le emozioni e la paura provate nel chiudere gli occhi per mezz'ora. Sa solo che,quegli attimi, brevi ma intensi, mi hanno arricchito spiritualmente.

Ditemi se non è un altro monda quello in cui puoi "guardare" con gli occhi dell'animo camminare su quello che non c'è.

Avrei voluto restare li, dove le sensazioni non passava mai essere scontate né banali, dove tutta riconquista il suo originario valore.

II valore della verità quella pura e semplice, fatta di calde emozioni e di "anima".

E' come se in questo mondo ci fosse una "legge "di compensazione, in virtù della quale, laddove viene a mancare un'abilità, la persona sia capace di migliorarsi e addirittura di "elevarsi", tanto da acquisire un non so che di misterioso .... tanto da essere considerato "diverso", van per l'handicap fisico ma per la capacità, in questo caso, di "vedere" gli altri; senza vedere realmente.

A chi dobbiamo il riscatto sociale dei ciechi?

Penso che la rìsposta debba essere cercata più indietro nel tempo, quando nel 1825, Louìs Braille ideò il sistema dì lettura e di scrittura tattile per ciechi. Esso porta il glorioso nome di questa nobile figura di non vedente, che ha consentito a tutti i privi dì vista, di avviare ìl faticoso processo di riscatto e di integrazione civile, sociale e culturale.

L'originalità del sistema Braille consiste proprìo nella valorizzazione delle effettive possibilità tattili li tatto coglie la successione, la discontinuità e la breve estensione. Riesce a percepire più facilmente il punto che non la linea.

Morto Braille nel 1852, il suo sistema sì diffuse lentamente e non senza contrasti.

Se però "originalità" sìgnífìca "fecondità" , egli deve considerarsi tra i geniali benefattori dell'umanità più sofferente. Giusto è, quindi, che egli riposi nel Pantheon di Parigi che accoglie le ceneri degli eroi. Legittimo è che l'ONU nel 1952 abbia proclamato il Braille il sistema universale di scrittura per ciechi.

I ciechi italiani, tutti i ciechi del mondo, sano grati alla sua memoria per averlì liberali dalle catene dell'ignoranza e dalla prigione dell'individualità. Frequentare o conoscere queste persone significa arricchirci ed aiutarci a riflettere.

Chi dìce che siamo noi le persone normali? Chi può dirlo? Che cos'è la normalità?

Sono proprio le persone portatrici dì handicap ad insegnarci e a farci apprezzare il valore della vita. Sono loro che ci fanno capire quanto miseri siamo se non proviamo, dì tanto in tanto, a "guardare" il mondo can gli occhi del cuore e dell`anima.

 

Chiunque sia interessato a partecipare ai prossimi concorsi di lettura e scrittura Braille indetti dalla Biblioteca nazionale per i ciechi Regina Margherita di Monza può segnalare il proprio nominativo telefonando al numero 081/5498834, ovvero può presentare istanza di partecipazione alla sezione U.I.C. terrìtorialmente competente.

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(16)Iniziative ed attività delle sezioni provinciali

 

Avellino

 

La mediateca provinciale aperta anche ai disabili visivi

 

Dal giugno ad ottobre 2002 si è svolto ad Avellino, presso la Mediateca provinciale, un corso di alfabetizzazione informatica per non vedenti.

La Mediateca è una moderna struttura dotata di attrezzature informatiche e di apparecchiature e ausìlíi per non vedenti che la rendono funzionale e pienamente rispondente alle necessità dei disabili visivi, realizzata dall'Aministrazione provinciale irpina con il concorso del Ministero dei Beni culturali dando corpo ad un progetto presentato dalla cooperativa Mediatech, che ne cura, per altro, la gestione con la collaborazione di uno staff di ingegneri.

Lo sforzo organîzzativo e finanziario per la realìzzazione del corso è stata interamente sopportata dall'Aministrazione provinciale di Avellino, al cui Presidente, ing. Francesco Maselli e alla dirigente del settore cultura Dott.ssa Luisa Bocciero vanno indirizzati plauso, gratitudine e riconoscenza per l'opportunità offerta ai non vedenti.

Il corso, della durata di 20 ore, ha visto la partecipazione di sei lavoratori, tutti non vedenti o ipovedenti, che hanno compiuto un'esperienza formativa interessante e piacevole apprendendo gli elementi fondamentali per il funzionamento dei computer e per navigare in Internet. abilmente guidati dal big. Giuseppeantanio Vitale e dall'Ing. Pippo Console. Considerato il successo riscontrato da tale iniziativa, ci si augura che con il costante ed illuminato appoggio dell'Amministrazione provinciale si possa, in un vicino futuro, provvedere ad organizzare ulteriori corsi, magari di livello più avanzato, nella consapevolezza che le nuove tecnologie possano essere fruibili agevolmente anche ai disabili visivi .

Raffaele Nicolais

 

 Benevento

 

L'Unione e gli amministratori locali

 

Frequenti e Numerosi sono gli incontri dei dirigentì della sezione provinciale dell'U.I.C, di Benevento con i vari rappresentanti delle amministrazioni locali, volti a far conoscere la realtà dei minorati della vista e le esigenze finalizzate alla piena integrazione nella società. Questi confronti dimostrano spesso la sensibilità delle autorità istituzionali: ne costituisce esempio la donazione da parte delfAmministrazione provinciale di un'automobile, che sarà utilizzata dal

l'associazione per rendere meno problematici gli spostamenti dei soci, nonché l'intesa raggiunta con (università degli studi del Sannio, che ha manifestato la piena disponibilità della struttura ad accogliere studenti non vedenti, grazie alla presenza di tutors il cui compito è "traghettare" i disabili:.visivi nel percorso di studi.

Là questione dell'assistenza domiciliare, riservata ai ragazzi che frequentano la scuola, e che richiedono di essere seguiti anche a casa per poter studiare in maniera, più consona alle loro esigenze, resta aperta. Sono in programma nuovi incontri per sollecitare il finanziamento di questi progetti indispensabili per l'integrazione dei non vedenti nel mondo della scucila e attuati stabilmente in gran parte del territorio italiano.

Carmela Silvestri

Caserta

Proposta di ricostruzione di uno spaccato di domusrornana

 

Dopo il successo dei musei tattili, quale quello allestito un paio di anni fa a Palazzo reale di Napoli in cui venivano esposti modelli in scala ridotta dei più famosi monumenti italiani prodotti da scuole medie inferiori e superìori. La spaccato di domar romana sarà ricostruito all'interno del Museo Archeologico dell'Antica Capua in Santa Maria Capua Vetere e sarà strutturata in tre ambienti: atrio, cubicolo e cucina. Nell'atrio, con impluvio e pareti affrescate, troveranno pasto un piccolo larario, un armadio, una cassaforte e un tavola sul quale verrà collocato un cofanetto con il necessario per la scrittura (tavolette cerate, rotola di papiro, stili in osso) accanto al tavolo si collocherà una silhouette del dominus, il padrone di casa. Le decorazioni degli affreschi parietali dell'atrio saranno rese con leggero aggetto in modo da far percepire ai non vedenti i motivi decorativi. 11 cubicolo, nel quale si potranno collocare la silhouette della domina e duella di un bambina, ospiterà un letto, una culla, un tavolo con aggetti da toeletta e un cassone con i giocattoli. La cucina, can suppellettili da tavola, anfora e attrezzi agricoli, potrà ospitare la silhouette del servus. Oltre agli ambienti della domus; sarà realizzata una "sala laboratorio" nella quale verranno ricostruite le differenti tecniche edilizie e le tipologie decorative adottate dal mondo romano, realizzate con appariti accorgimenti che ne consentano la percezione da parte dei non vedenti. Per i portatori di handicap visivo il percorso marcale é corredato di 10 pannelli in lamina con testo in braille con la spiegazione della struttura di una casa romana, della funzione delle singole stanze, dell'utilizzo degli aggetti esposti. É altresì prevista la realizzazione di 10 pannelli didattici a muro, can testo in nero in italiano e in inglese, per illustrare anche al resto del pubblico le caratteristiche degli ambienti ricostruiti. Ai visitatori con handicap visivo sarà distribuita gratuitamente una scheda contenente una sintesi delle notizie sulla domar c sulla "sala laboratorio", realizzata in braille per i non vedenti e "in nero", secondo gli standard idonei, per gli ipovedenti che non conoscovo il braille.

Francesco Trovato

Napoli

 

20 anni di lavoro per la rappresentanza U.I.C della zona vesuviana

 

Il 25 marzo 19$2, grazie‑ àll'intuizìone del compianto Presìdente napoletana Prof. Francesco Coppola nonché alle disponibilità del socio Vittorio Cínìglio fu istituita in San Giuseppe Vesuviano la rappresentanza U.I.C della zona vesuviana.

Fin dal primo momento la rappresentanza è stata prodiga di iniziative nel campo dell'istruzione, lavoro, assistenza, prevenzione della cecità, sporta tempo libero, autonomia.

Ci piace ricordare cosa è stato fatto in questi venti anni.

- Istruzione: Oltre 60 bambini in età scolare sono stati avviati presso le scuole speciali, ovvero gli Istituti per ciechi Paolo Colosimo e Domenico Martuscellí dì Napoli, mentre molti altri, nei termini dì legge 517/1977, sono stati înserítí nelle scuole comuni e sostenuti nella frequenza con ausili necessari quali libri ìn Braille, testi scolastici registrati su cassette e apparecchi tiflotecnici.

- Lavoro e professioni: 70 soci sono stan avviati al lavoro in qualità di centralinisti telefonici, fisioterapisti ed insegnanti negli enti pubblici e privati.

- Qualità della vita: Un grosso impegno è stato profuso per consentire a tutti i soci di migliorare la qualità della propria vita, con l'attivazione di corsi di lettura e scrittura Braille, particolarmente utile per quanti hanno perso la vista in tarda età per incidenti o malattie varie nonché dì corsi di orientamento e mobilità per il conseguimento di un cane‑guida e corsi di alfabetizzazione informatica per fuso del computer, strumento insostituibile della vita quotidiana, nonché garantendo la fruizione dei vari servizi U.I.C come le regìstrazioní su audiocassetta del Centro del Libro Parlato.

‑ Assistenza burocratica: Innumerevoli sono le pratiche pensionistiche istruite a favore dei ciechi della zona vesuviana e altrettante sono le pratiche sanitarie per l'ottenimento degli ausili ‑ tífloteenìcí da parte delle A.S.L.

- Prevenzione della cecità: Numerose sono le campagne per la prevenzione della cecità organizzate dalla rappresentanza zonale e svolte in collaborazione con i distretti scolastici. promuovendo con loro screening sulla popolazione scolastica della nostra zona e con (Agenzia Internazionale per la.,Prevenzíone della Cecità che ha resa disponibile un camper appositamente attrezzato per poter offrire, a chiunque fosse interessato, visite oculistiche gratuite, nelle principali piazze dei comuni della zona. Diversi sono stati i convegni organizzati, pressoché annualmente e finalizzati allo stesso tema.

-  Sport: opera in questo settore il Centro Sportivo Ciechi S. Giuseppe Vesuviano, fondato nel 1989 che incentiva la pratica sportiva dei non vedenti nella convinzione della sua utilità relazionale. Le discipline praticate sono: Torball, Atletica, Calcio, Ciclismo. a livello agonistico e non, e in ciascuna di esse le nostre rappresentative hanno ottenuto dei grassi risultati, a livello nazio'' nate ed internazionale.

Tempo libere: Molteplici sano le gite sociali e culturali organizzate nelle varie città d'Italìa altrettante le feste che, ormai , risultano essere una tradizione: la festa della befana e di carnevale e vari tornei di carte. Infine l'appuntamento fisso., la celebrazione della giornata nazionale del cieco, ín occasione della ricorrenza di S. Lucia.

 

In tutti questi anni mai. nessuno tra coloro che si sono rivolti alla nostra rappresentanza è andato via senza una risposta precisa e puntuale alle proprie richieste. Tutti questi risultati sono stati possibili grazie, soltanto all'interessamento costante. e quotidiano di uno staff dì infaticabile persane abilmente coordinate dal responsabile della rappresentanza Sig. Vittorio Ciniglio.

A noi rimane la speranza che fiotto questo possa durare in eterno, perché solo tosi i non vedenti della zona potranno continuare a inseguire quella luce che non può essere vista dai loro :sensi, ma sicuramente dalla loro mente e che li accompagna fedelmente rassicurandoli, lungo il viaggio della loro esistenza.

Giuseppe Ambrosino

 

Sezione U.I.C. Avellino

via S. Pescatori 68 CAP 83100 Tel. 08251782178

 

Sezione U.I.C. Benevento

via M. Planco,41 CAP 82100 Tel 0824/25095

 

Sezione U.I.C. Caserta

via Ferrarecce, 104 CAP 81100 Tel. 0823/355762

 

Sezione U.I.C. Napoli

via San Giuseppe dei Nudi, 80 CAP 80 80135 TeI.D81/5498850

 

Sezione U.I.C. Salerno

via A. Nìcolodi,13 CAP 84100 Tel.089/ 792700

 

Salerno

 

Momento di confronto tra la base associativa e le autorità istitutizionali del comprensorio di Vallo della Lucania

 

Il nuovo anno sociale si apre all'insegna della volontà di diffondere quanto più è possibile la filosofia associativa. Grandi consensi ha suscitato l'iniziativa promossa a Vallo della Lucania, il 4. gennaio u.s. di favorire incontri della base assocìativa con le autorità del comprensorio, tra le quali numerosi Sindaci della località in esso ricomprese, nonché il responsabile della commissione medica per l'accertamento dell'invalidità della ASL/SA. Nel suo intervento di saluto il presidente U.I.C. di Salerno, Tommaso Sica, ha voluto, ancora una volta, sollecitare una maggiore sensibilità degli enti locali ai problemi dei disabili visivi che non possono essere risolti facendo leva unicamente sulla disponibilità, sollecitudine, energia finora profusa dall'Unione. Ciò a maggior ragione a fronte del nuovo riparto di competenze amministrative in materia di politiche sociali avviato con la legge 328/2000 che vede protagonista il Comune. Il testimone è passato poi alla consigliera sezionale Anna Muoio, la quale ha tracciato le linee principali della legge 328/2000 partendo dalle direttive europee che ne hanno ispirato il testo sino ad arrivare alle sue progettualità e ai possibili benefici che ne possono derivare per ì dìsabili, nonché alla disamina delle forme assistenziali che gli enti locali dovranno fornire. Con il successivo intervento affidato al Sindaco di Vallo della Lucania dott. Sansone ‑ e svolto a nome dei responsabili delle amministrazioni locali del comprensorio, la sezione U.LC: sii vista riconoscere la disponibilità delle autorità territoriali. Analoga flessibilità è stata dichiarata dal.: responsabile della commissione medica, dott. Malese, circa la possibiltà di trovare alternative valide per accelerare l'Iter delle pratiche. La consegna di oltre 20 premi ai soci presenti attraverso un sorteggio.ha concluso una giornata ricca d'emozioni segnando il successo per un primo passo d'avvicinamento agli enti locali del territorio.

Vincenzo Massa

 

Sezione U.I.C. Avellino: Presidente Domenico Cucciniello

Sezione U.I.C. Benevento: Presidente Giovanni Trancuccì

Sezione U.I.C. Caserta: Presidente Giuseppe Zenga

Sezione U.I.C. Napoli: Presidente Giovanni D'Alessandro

Sezione U.I.C. Salerno: Presidente Tommaso Sica

 

Presidenza regionale: Pietro Piscitelli

 

Sezione provinciale di Avellino

 

La seconda assemblea annuale si è svolta il 30 novembre sotto l'egida del Presidente regionale, Prof. Pietro Piscitelli, nominato Presidente del consesso e affiancato dal Consigliere regionale Sig. Gaetano Cannavacciuolo, in qualità di vice presidente.

Dopo un breve resoconto delle attività sezionali del secondo semestre dell'anno 2002, la parola passa al Presidente regionale che incoraggia ad una più incisiva partecipazione di tutti i soci alla vita e alla realtà dell'Unione: le vicende relative al paventato taglio dei fondi regionali e la battaglia per l'aumento dell'indennità speciale per i ciechi ventesimisti insegnano che la solidarietà associativa infrange qualsiasi muro.

Alla lettura dei documenti programmatici per l'anno 2003 fa seguito l'approvazione all'unanimità d a parte del consesso assembleare.

Rosarrna Sangiuliano

 

Sezione provinciale di Benevento

 

Massiccia partecipazione all'assemblea ordinaria dei soci sanniti, svoltasi nel capoluogo il 30 novembre scorso, presso il centro " EIDON".

L'incarico di presiedere 1' Assemblea è stato affidato all' Avv. Stefano Sportelli, membro della Direzione Nazionale dell'U.I.C.

La relazione programmatica per l'anno 2003 assume come proprio impegno il sostegno ai giovani nelle fasi che vanno dalla formazione all'inserimento nel mondo del lavoro. Pietra miliare è, ancora una volta, l'assistenza domiciliare pomeridiana, di cui gli alunni della Provincia di Benevento sono attualmente sprovvisti, ma non meno impellente è la necessità di portare avanti un'opera di sensibilizzazione delle varie amministrazioni locali volta ad ottenere finanziamenti per la trascrizione dei libri in Braille o per l'ingrandimento degli stessi a seconda delle singole necessità dell'alunno.

Indubbiamente un concreto progetto di miglioramento della qualità della vita dei minorati visivi non può trascurare gli sbocchi occupazionali. Grandi aspettative sono nutrite per l'attuazione del decreto Salvi, prevista a breve, come confermato dal Sig.Giuseppe Zenga, Presidente Sezionale di Caserta, intervenuto in qualità di responsabile regionale del lavoro. A Benevento sarà tenuto il corso per "operatore telefonico addetto alle relazioni con il pubblico", ma è già stata avanzata richiesta per l'affidamento anche del corso di "operatore telefonico addetto al telemarketing e telesoccorso".

Le esigenze sono molte e diversificate, ci si ripromette tra l'altro di continuare ad insistere presso l'amministrazione provinciale per avere in concessione alcuni locali in disuso per destinarli alla creazione di un circolo ricreativo per gli anziani spesso afflitti dalla solitudine, ma anche per i soci più giovani.

Alla lettura del bilancio preventivo per l'anno 2003, ha fatto seguito l'intervento di qualche socio che ha voluto esprimere il proprio parere e le proprie idee per migliorare ulteriormente quanto già si cerca di fare per la categoria. In conclusione grande soddisfazione per gli apprezzamenti espressi dal Presidente Regionale Prof.Pietro Piscitelli e dall'Avo. Stefano Sportelli per la grande fattività della sezione guidata dal Presidente Giovanni Trancucci.

Carmela Silvestri

Sezione provinciale di Caserta

 

La seconda assemblea ordinaria dei soci per l'anno 2002 si è svolta il 16 novembre scorso sotto l'egida dell'Avo. Stefano Sportelli, membro della Direzione Nazionale, nominato Presidente di assemblea e coaudiuvato dal Presidente Regionale Prof. Pietro Piscitelli, in qualità di Vice Presidente dell'Assemblea. Convenuto anche il Consigliere Regionale e membro del Consiglio di amministrazione della sezione napoletana Sig. Vittorio Ciniglio.

I1 Presidente dell'Assemblea, in apertura del suo discorso, ha evidenziato le difficoltà dell'U.I.C. nel condurre una politica assistenziale in campo nazionale e a livello locale. Ben note, infatti, sono le proteste avanzate dai ciechi ventesimisti a fronte della promessa non adempiuta da parte del Governo circa l'adeguamento dell'indennità speciale prevista a quella in godimento dei sordomuti. A livello regionale ha accennato alle battaglie per scongiurare i tagli paventati al finanziamento di funzionamento. La sua parola è stata di garanzia della perseveranza della Dirigenza Nazionale nel continuare le lotte intraprese e di sollecito alla Base Associativa di aderire alle iniziative che possano essere intraprese a tutela degli interessi di categoria.

Al Presidente Regionale, il compito di fare il punto della situazione circa l'assistenza post‑scolastica domiciliare, argomento particolarmente scottante considerate le pastoie burocratiche frapposte alla sua realizzazione dalla politica di riparto delle competenze ammnistrative tra la Provincia, gli Ambiti Territoriali e i singoli Comuni.

I1 Consigliere Regionale, Sig. Vittorio Ciniglio, riallacciandosi al discorso del Predidente di Assemblea, ha poi informato i presenti sull'ampio ventaglio delle iniziative deliberate dal Consiglio regionale U.I.C. per porre freno alla drastica politica di riduzione dei contributi erogati dalla Regione Campania per le attività dell'ente.

In chiusura dei lavori assembleari, la parola è tornata al Presidente Sezionale, Sig. Giuseppe Zenga, per introdurre la lettura della Relazione programmatica e del Bilancio per l'anno 2003. Entrambi i documenti sono stati approvati all'unanimità.

Franco Trovato

 

Sezione provinciale di Napoli

 

Sabato 30 novembre scorso si è svolta l'assemblea dei soci per approvare i documenti previsionali relativi all'anno 2003.

La presidenza dell'assemblea è stata affidata all'Avo. Stefano Sportelli, componente della Direzione Nazionale, affiancato dai Consiglieri regionali Vittorio Ciniglio e Vincenzo Massa, quali vice presidenti assembleari, e dal dott. Carlo Verlezza in qualità di segretario. Alla lettura dei documenti in discussione, il Presidente dell'Assemblea ha espresso il suo personale giudizio su di essi, giudicandoli complessivamente validi e apprezzabili per l'impegno profuso relativamente agli aspetti della prevenzione e dell'autonomia del non vedente.

In fase di dibattito si sono segnalati gli interventi dei Consiglieri regionali Vittorio Cinigfio e Vincenzo Massa che relazionano sull'incontro della delegazione regionale U.I.C. con b staff del Governatore regionale Antonio Bassolino per evitare la riduzione del contributo di funzionamento, incontro che si è concluso con un parziale successo.

Alcuni soci hanno poi preso la parola: il

Sig.Gagliardi che si è soffermato ad evidenziare i rischi di una disgregazione amministrativa conseguente all'approvazione della legge sulla devolution; il Sig.Colaiacono che chiede di qualificare maggiormente l'assistenza agli anziani, creando anche una casa di riposo; il Sig.Gramaglia che propone di destinare l'Istituto Colosimo alle finalità di centro di riabilitazione per non vedenti; infine, il vice presidente Sig. Gennaro Vilardi, il quale relaziona sulla situazione occupazionale.

Alla chiusura del dibattito, si è proceduto all'approvazione dei documenti programmatici, avvenuta all'unanimità.

Giuseppe Ambrosino

 

Sezione provinciale di Salerno

 

Alla presenza del componente della Direzione Nazionale, Avv.Stefano Sportelli, del Presidente Regionale, Prof.Pietro Piscitelli, e del Presidente dell'U.I.C. di Napoli Cav. Giovanni D'Alessandro, intervenuto in rappresentanza del Consiglio Regionale, si è tenuta la seconda assemblea. Nel saluto iniziale il Presidente Sezionale prof. Tommaso Sica ha ricordato come I'U.I.C. sia impegnata in un momento di confronto serrato, a livello sia nazionale che regionale per tutelare i diritti dei ciechi italiani seriamente minacciati dalle varie manovre finanziarie. Ha fatto però rilevare come l'Unione, nonostante le difficoltà, abbia mantenuto la qualità e la continuità assistenziale. Il Prof.Sica ha esternato all'assemblea il grande sentimento di gratitudine nei confronti del Presidente Nazionale Tommaso Daniele resosi protagonista nei giorni precedenti di una lunga trattativa con il Senato italiano, che in quelle ore approvava la manovra finanziaria per l'anno 2003, riuscendo a spuntare un piccolo ma significativo aumento per la speciale indennità riservata agli ipovedenti. La grande, forza e incisività del nostro presidente nazionale ci deve vedere ancora più uniti ‑ ha chiuso così il suo intervento il presidente Sica chiamando alla presidenza l'Avv Stefano Sportelli, che ha tracciato a grandi linee il percorso futuro per un sodalizio che dovrà rimanere vigile di fronte ai tentativi di isolamento dei ciechi italiani. Con lo stesso vigore il Presidente regionale ha illustrato le tappe del lungo braccio di forza con la Regione Campania per eliminare i tagli finanziari paventati. Anche il Presidente U.I.C. di Napoli ha sollecitato lo spirito associativo di tutti noi richiamandoci ad essere sempre più vicini alla dirigenza U.I.C. in un momento così importante per la tutela dei diritti dei ciechi italiani. Si è passati quindi alla lettura e approvazione della relazione morale e finanziaria, avvenuta all'unanimità.

Nella relazione morale si è dato rilievo all'impegno della sezione provinciale in favore dell'istruzione con la promozione dell'assistenza domiciliare pomeridiana anche nel periodo estivo. Grandi risultati anche per il corso di formazione per gli insegnanti svolto prima dell'avvio del nuovo progetto di assistenza scolastica pomeridiana in contemporanea con l'apertura dell'anno scolastico e, per il tempo libero, di un soggiorno riservato ai giovani. Sul versante lavoro si è proceduto ad avviare un corso per 15 centralinisti telefonici, contestualmente all'avvio del corso di orientamento per le nuove figure professionali di cui alle qualifiche equipollenti. Significativo è al riguardo che sia stata promossa un'azione tendente a coinvolgere la Provincia in un tavolo istituzionale che sblocchi di fatto la situazione di stallo per i non vedenti in attesa di occupazione.

Vincenzo Massa

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(24)OSSERVATORIO NORMATIVO

IL PIANO SANITARIO DELLA REGIONE CAMPANIA

Le novità introdotte dal documento sanitario sul tema della disabilità

 

Con propria legge 11 luglio 2002, n.10, la Regione Campania ha approvato il Piano sanitario valido per il triennio 2002-2004.

Si tratta di un documento nel quale sono tracciate le linee programmatiche della politica sanitaria regionale in conformità alle indicazioni provenienti dal Piano sanitario nazionale e adeguando le stesse alla realtà regionale. Tematica di grande interesse è quella degli interventi in favore della disabilità che, nel citato documento, si connotano come percorsi integrati socio‑sanitari in quanto la disabilità richiede una connessione fra i programmi di intervento sanitario ‑finalizzati a contenere e minimizzare gli effetti della dísabílítà ‑con gli interventi sociali orientati a migliorare la qualità di vita del disabile consentendone l'inserimento nei diversi cicli della vita sociale.

L'attenzione è dedicata, in modo particolare, alla riabilitazione, intesa come il processo di soluzione dei problemi e di educazione e rieducazione del soggetto, grazie al quale questo può raggiungere il miglior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale, con la minor restrizione possibile delle sue scelte operative.

Il punto di partenza del processo di riabilitazione è reinterpretare la disabilità, passando dalla considerazione tradizionale del disabile come colui che soffre di menomazioni pregiudicanti e più o meno significative alla visione di esso come diversamente abile, ovvero come soggetto con delle capacità personali e dotato di una potenzialità di partecipazione sociale.

Nel Piano sanitario regionale l'accento è posto sia sulla minorazione funzionale del soggetto che attraverso la riabilitazione può essere in parte emendato, sia sulla promozione delle sue attività residue che, tramite attività riabilitative, possono sviluppare funzioni vicarianti.

 

Per raggiungere questo obiettivo, la Regione Campania promuove le seguenti azioni:

‑ impedire che da qualsiasi forma di menomazione, sia essa temporanea che permanente, si giunga alla disabilità e che questa esiti in un handicap stabilizzato;

‑ operare per la riduzione delle patologie a più alto rischio di disabilità;

‑ garantire l'approccio unitario al soggetto con metodi interdisciplinari e piurispecialistici,

‑ assicurare prestazioni riabilitative omogenee su tutto il territorio regionale;

‑ assicurare il completamento della riabilitazione ai fini dell'inserimento nel mando scolasti co e del lavoro e di una più adeguata qualità di vita relazionale

- umanìzzare 1"assistenza riabilitativa nelle strutture ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali.

 

Di immediata operatività è la previsione dell'attivazione, presso ciascuna ASL, del Centro Informazione Ausili (CIA) per la prescrizione e collaudo degli ausili concessi sulla base del Nomenclatore tariffario.

 

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(25)Le prestazioni per i disabili nei L.E.A.

 

I livelli essenziali di assistenza sanitaria (cd. L. E. A.) costituiscono l'insieme delle attività e prestazioni di carattere sanitario che il Servizio sanitario nazionale eroga agli assistiti in risposta a specifici bisogni sanitari, gratuitamente o con partecipazione alla spesa.

 

Tutto ciò che non rientra nei L.E.A. è considerato non rispondente a necessità assistenziali tutelate o privo di efficacia clinica dimostrabile o, ancora, tale da non garantire un uso efficiente delle risorse finanziarie a disposizione.

 

Rispetto a questa soglia minima assistenziale a ciascuna Regione è riservata, però, autonomia programmatoria e gestionale, per cui se essa individua nel proprio piano sanitario, prestazioni o servizi aggiuntivi a favore dei propri residenti può provvedere autonomamente ad erogarli, con addebitamento alle proprie casse.

 

I Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria individuati dal D.P.C.M. 29‑11‑2001 entrato in vigore il 23 febbraio 2002 ‑ sono:

 

-         assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e dilavoro;

-         assistenza distrettuale;

-         assistenza ospedaliera.

 

Ai disabili fisici, psichici e sensoriali il Servizio sanitario nazionale garantisce una serie di prestazioni nell'ambito del Livello Essenziale di Assistenza Sanitaria definito.

 

Queste le prestazioni:

 

-         assistenza protesica con fornitura di protesi, ortesi ed ausili tecnici funzîonali al trattamento e alla riduzione degli effetti della menomazione secondo le indicazioni del D.M.28‑51999, n.332 modificato dai D. M.21‑5‑2001, n.32I ;

-         assistenza territoriale di tipo ambulatoriale e domiciliare resa attraverso programmi riabilitativi secondo le indicazioni delle linee guida 7‑5‑1998 per le attività di riabilitazione che individuano le prestazioni fruibili e le caratteristiche dei centri ambulatoriali di riabilitazione; soggiorno per egre dei portatori di handicap in centri all'estero di elevata specializzazione quando lo richieda il programma terapeutico seguito dal disabile secondo le indicazioni del D.PC.M. 112‑2000;

-         assistenza territoriale di tipo residenziale e semiresidenziale resa attraverso programmi riabilitativi attuati da presidi di riabilitazione extraospedaiieri a ciclo diurno o continuativo e dalle RSA per disabili.

 

 

Alcune tipologie di prestazioni sono escluse dai Livelli Essenziali di Assistenza é perciò sono a totale carico dell'assistito, altre sono parzialmente escluse nel senso che la loro erogabilità (in regime gratuito a in concorso di spesa) da parte del dal Servizio sanitario nazionale è subordinata al ricorrere di specifiche indicazioni cliniche.

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(26)Il Centro tiflotecnico

a cura di Rosanna Sangiuliano e Giuseppe Sportelli

 

Dal 1982 il Centro tiflotecnico, nato con una struttura centrale oggi decentrata territorialmente, svolge una insostitutibile attività volta alla ricerca, produzione e distribuzione di ausili e prodotti grazie ai quali i minorati della vista possono affrontare con minore disagio la vita quotidiana.

Certamente la cecità è una minorazione sensoriale di assoluta gravità. Tuttavia stimolando i sensi integri a svolgere una funzione sostitutiva della vista, ovvero potenziando il residuo visivo, ove presente, le conseguenze della minorazione possono essere parzialmente compensate favorendo le dinamiche relazionali della persona non vedente con l'ambiente in cui vive.

A tale scopo è utile ricorrere, per lo svolgimento di qualsivoglia attività da parte del non vedente o ipovedente, a strumenti ed ausili specifici adatti alla minorazione viviva. Si tratta di dispositivi tiflotecnici che vengono predisposti per offrire maggiore autonomia ai minorati della vista nei settori più disparati: in casa, a scuola, nella formazione professionale e, quindi, nel lavoro, nello sport e nel tempo libero.

Il Centro tiflotecnico mette a disposizione della propria utenza strumentazioni di ogni genere: lenti ingrandenti per potenziare il residuo visivo, mezzi per la mobilità del cieco assoluto, come il bastone bianco, mezzi per la scrittura come la tavoletta e la dattilo‑Braille, orologi e sveglie acustiche, termometri sonori che riproducono con voce sintetica la rilevazione della temperatura corporea etc.

Il numero e la varietà degli strumenti tiflotecnici esistenti testimonia che la ricerca e la creatività in questo settore possono contribuire a risolvere molti problemi.

Come è noto, le possibilità offerte dall'informatica per alleviare le difficoltà proprie dell'handicap visivo progrediscono continuamente ed è per questo motivo che l'Unione Italiana Ciechi ha creato una sorta di osservatorio tecnologico completamente autofinanziato.

Presso il Centro tiflotecnico sono a disposizione dei minorati della vista programmi di ingrandimento caratteri adatti a consentire l'uso del personal computer da parte degli ipovedenti, il display Braille che, collegato al computer, riproduce in rilievo il contenuto dello schermo in modalità testo, il sintetizzatore vocale che collegato al computer permette di riprodurre le parole in lingua italiana o anche in altre lingue con un vocabolario illimitato, le stampanti Braille sia di piccoli dimensioni sia di grossa portata, l'i.c.r. (intelligente charter recognition), cioè uno scanner corredato di software di riconoscimento dei caratteri presenti nei testi già stampati etc.

Il modo più semplice per realizzare uno strumento tiflotecnico consiste nell'apportare opportune modifiche ad apparecchiature già in commercio ed ad uso generale, ma non sempre questa soluzione è possibile. Talvolta, è necessario progettare e costruire dispositivi specifici, non altrimenti reperibili sul mercato. In ogni caso il risultato è la disponibilità di apparecchi solidi, maneggevoli ed affidabili, sia di tipo meccanico che elettronico ed elettrico.

Il Centro tiflotecnico, che nella Regione Campania è ubicato presso l'Istituto Domenico Martuscelli di Napoli, fornisce gratuitamente, tramite il Servizio sanitario nazionale, i sussidi ed ausili per non vedenti ed ipovedenti. Il materiale non ricompreso nel Nomenclatore tariffario e, dunque. non erogato

 

 

 

gratuitamente dalle A.S.L. viene venduto a prezzi competitivi con la garanzia di una assistenza continua e qualificata sull'utilizzo e sulle potenzialità delle strumentazioni disponibili.

Con la collaborazione del responsabile del Centro, prof Giuseppe Sportelli abbiamo soddisfatto ulteriori curiosità.

 

Che cos'è il Nomenclatore tariffario e come funziona?

 

Il Nomenclatore tariffario è un prontuario che contiene l'elenco degli ausili protesici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale. In questo elenco sono compresi anche gli ausili ad uso dei disabili della vista che possono essere classificati in tre grandi categorie: ausili per l'autonomia del disabile della vista, ausili per la scrittura e ausili per l'uso del personal computer da parte dei non vedenti ed ipovedenti. Fino all'agosto del 1999 la normativa che regolava la erogazione dei sussidi prevedeva che le ASL riconoscessero dei contributi per gli ausili secondo i costi espressi nel Nomenclatore stesso, lasciando all'assistito la scelta della ditta fornitrice. Con tale sistema ad esempio per un terminale braille a 40 caratteri le ASL erogavano un contributo di L. 5.000.000. L'importo eroga

to non era però sufficiente a coprire il costo dell'ausilio dando all'assistito l'onere aggiuntivo della spesa per acquistare il terminale braille con costi per lo stesso dai L. 2.5000.000 a salire. Nel 1999 il Nomenclatore tariffario è stato aggiornato e sono state riviste le modalità di erogazione dei sussidi. Secondo la nuova normativa a livello regionale vanno espletate delle gare di appalto per la fornitura degli ausili protesici. Molte Regioni non hanno svolto tali gare e pertanto le ASL richiedono più preventivi per concedere gli ausili all'assistito che ne fa richiesta. La caratteristica fondamentale della nuova normativa risiede nel fatto che la copertura dei costi è a totale carico delle ASL. Tuttavia in Campania si assiste alla mancata applicazione delle nuove norme da parte di alcune ASI, che perpetuano la prassi amministrativa ormai passata, certamente cagionando un pregiudizio per gli assistiti.

In che modo è garantita assistenza ai non vedenti che si rivolgono al Centro?

L'assistenza viene gratuitamente fornita presso le strutture del Centro ove sono disponibili tutte le attrezzature per il test degli ausili. È anche prevista assistenza domiciliare con costi aggiuntivi forfettariamente commisurati alle spese di spostamento, ciò anche nel caso di un ausilio coperto da garanzia annuale. Il mio consiglio è però quello di recarsi sempre presso le strutture del CNT per consentire un'analisi più accurata dei problemi presentati dagli ausili. Risulta inoltre doveroso precisare che l'assistenza non comprende le apparecchiature non fornite dal Centro o il PC. Pertanto, ad esempio, se per il funzionamento dell'ausilio applicato al PC è necessario il ripristino della macchina saranno aggiunti dei costi supplementari secondo il tariffario applicato dalle catene di distribuzione di prodotti informatici.

 

Quali e quanti sono in concreto i servizi del Centro?

Oltre all'assistenza necessaria per familiarizzare con l'ausilio, svolta come già detto ‑ presso il nostro centro e a domicilio, presso la nostra sede è allestito in modo permanente uno show room con gli ausili in vendita. Inoltre il Centro distribuisce in vendita diretta alcuni ausili, mentre gli ausili informatici sono disponibili solo in alcune tipologie considerata la frequenza di aggiornamento della materia. Infine il Centro fornisce anche consulenza e informazione telefonica sulle modalità di richiesta degli ausili alle ASL.

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(28)IL CENTRO DEL LIBRO PARLATO

II Centro dì distribuzione regionale del Libro Parlato di Napoli è stato presente dal 13 al 24 Novembre 2002 a FUTURO REMOTO, mostra dedicata alla ricerca e alte nuove tecnologie.

In tale sede il 20 novembre è stato presentato ALADIN (Ascoltare Libri Audio Digitali, Innovativi e Navigabilì), il rivoluzionaria sistema di registrazione e di lettura di audiolibri. ALADIN, infatti, attraverso un particolare software per t'incisione della voce, ha consentito la creazione di audiolibri consultabili in modo agile e flessibile attraverso un immediato accesso a capitali, paragrafi e pagine. Gli audiolibri sono riversati su CD‑ftom, in grado di contenere fina a 18 ore di registrazione.

Alla presentazione, tenutasi nella sala Galileo di Città della Scienza hanno partecipato il prof. Piscitelli, Presidente regionale U.I.C., nonchè Presidente della Biblioteca italiana per cìechi "Regina Margherita" di Monza e il cav. Giovanni D'Alessandra, Presidente della sezione provinciale di Napoli.

Maria Cristina Ciccarelli ‑ Arianna Sgarra

 

IL CENTRO DI CONSULENZA TIFLODIDATTICA

Can scadenza annuale l'U.TC. (Unità Territoriale di Coordinamento) ‑ nata in seno al Centro di Consulenza Tillodidattica nell'intento di coordinare le attività di tutte le agenzie del territorio operanti a supporto dell'integrazione scolastica dei minorati visivi organizza un'assemblea con lo scopo di verificare e programmare gli interventi predisposti in favore del processo d'integrazione.

Quest'anno  l'assemblea annuale dellU.I.C. si é scolta congiuntamente alla commemorazione del 150' anniversario della morte d i Lou is Braille, ideatore de! sistema di lettura e scrittura tattile che ha costituito, nel tempo. uno strumento di fondamentale importanza per l'emancipazione culturale e sociale dei non vedenti.

Nel corso dell'assemblea si è provveduto alle nomine del Groppo Esecutivo e di Coordinarnento dell'U,T.C.

Questa l'attuale coniposízione:

 

Prof. Pietro Piscitelli coordinatore defiTL'EC;

Dott.ssa Anna Patrizia t'orina, responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Caserta;

ProF. Tommaso Sica, rappresentante dell'IRIFOR

Prof Antonio Leparulo responsabile  regìonaíe UIC per l'istruzione

Sìg.ra Lidia torio, rappresentante dei genitorì;

Prof.ssa Maria Ha De Gennaro, rappresentante degli insegnanti dì sostegno: Dott.ssa Maria Cristina Ciccarelli. rappresentante del Centro di Distribuzione del libro Parlato;

Sig.na Annarita Gallo. rappresentante del Centro regionale di Trascrizione Braille,

Anna Patrizia Farina

 

L’UNIVOC CASERTA

L'U.N.I.VO.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari Prociechi) è un'associazione ONLUS. basata salta solidarietà sociale ed è desiderio dei suoi appartenenti di esplicare un diretto impegno personale e disinteressato a favore dei ciechi e mìnoratí della vista.

I soci svolgono attività di volontariato personale, spontanea e gratuita can iniziative e programmi dì interesse comune per i non vedenti (cultura, teatro, cinema, sport etc.), e finalizzati alla loro integrazione sociale.

Tra queste attività va citata la rappresentazione teatrale svoltasi al teatro lzzo, il giorno 17 novembre 2002, con la presentazione della commedia "A volte la fortuna", interpretata dalla Compagnia Teatromania.

L'occasione si è dimostrata propizia per proporre alla platea le attività dell'U.N.I.Vo.C. invitando chiunque fosse interessata a prestare volontariato per gli scopi associativi a contattare la sezione provinciale U.I.C. sita in Caserta alla via Ferrarecce. Complesso Sole Palazzo Selenia al numero 0823355782, ovvero all’indirizzo www.univoc.org .

Vincenzo Del Piano

 

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(29)Navigando in ...Internet

 

SERVIZI OFFERTI ON‑LINE AI DISABILI CAMPANI

 

Il sito www.abilli.campania.it, nato dalla collaborazione interistituzionale fra la Regione Campania ed il Comune di Fisciano, riserva un ampio ventaglio di iniziative ai disabili campani, iniziative che riguardano i vari ambiti della loro vita. All'accesso al sito, la registrazione come utenti consente di avere una panoramica più completa e dei servizi offerti. Ci sono varie sezioni dalle quali poter attingere una pluralità di informazioni in campi di sapere eterogenei, dall'intrattenimento, alle amicizie dalla didattica alla legislazione, potendo conoscere anche le associazioni di volontariato e assistenza presenti sul territorio.

Ma tra i servizi che potrebbero essere considerati maggiormente utili, vi è la sezione dedicata al lavoro con la suddivisione per categorie, affiancato da un forum, che a sua volta permette all'utente in base alle sue esigenze di offrire o cercare lavoro, di partecipare a discussioni e di inviare curriculum.

Per informazioni e contatti inoltre è possibile scrivere all'indirizzo e‑mail: info@mondoamico.it.

Carmela Silvestri

 

ALLA SCOPERTA DELLA CULTURA

 

All'indirizzo internet www.beniculturali.it, sito del Ministero per i beni e le attività culturali, è possibile conoscere tutta una serie di eventi culturali e manifestazioni sia in itinere o di prossima programmazione. Ciascun evento è dettagliatamente descritto e corredato da qualche cenno di storia al fine di darci indicazioni che ci consentano di meglio comprendere l'itinerario e la logica dell'evento. E' presente una sezione che ci permette di eseguire anche una ricerca immediata attraverso l'inserimento di parametri quali la città, la data dell'avvenimento e il tipo di iniziativa che ci interessa conoscere.

Sempre navigando all'intemo dei vari menù è possibile accedere agli archivi, sapere quali sono le biblioteche e le varie istituzioni culturali, i beni paesaggistici e architettonici e un'altra lunga serie di notizie utili che si possono acquisire direttamente dalla propria scrivania.

Invece per chi fosse sprovvisto di un computer e di un collegamento a intemet si possono ottenere informazioni sui luoghi e gli eventi artistici del Bel Paese chiamando gratuitamente il numero verde 800991199.

Carmela Silvestri

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Notizie in pillole

 

Un nuovo museo accessibile ai non vedenti

Rendere tiri museo accessibile effettivamente a un non vedente é sempre una sfida e in Italia sono ancora pochíssimi i percorsî museali senza baniere sensoriali, rna qualcosa sta cambiando. Ad esempio il comune di Belriguardo e voghiera in provincia di Ferrara il tredici dicembre scorso ha inaugurato presso il museo civico locale una sezione interamente fruibile dai non vedenti e dagli ipovedenti.

I visita" grazie all'ausilIo di descrizioni su audiocassette e spiegazioni redatte in codícc Braille, ma anche grazie a un percorso senato da bande a rilievo sul pavimento possono godere a pieno le opere. Inoltre sarà possibile toccare con mano una serie di riproduzioni del materiale conservato nelle vetrine e seguire col tatto i contorni delle iscrizioni tornane.

www.lanuovaferrara/quotidianiespresso.it del 3/12/2002

Carmela Silvestri

Un viaggio nel buio

 

Non è insolito che la gente comune si chieda come si svolge la vita di tiri non vedente, ipotizzando che le mille e più difficoltà della quotidianità siano ingigantite dall'essere privi di un senso considerato fondamentale per la generale percezione della realtà circostante. A chi sta a contatto con i non vedenti è successo almeno iena volta di provare a chiudere gli occhi per cercare di immedesimarsi e orientarsi come quest'ultimo, ria spesso si cede alla tentazione di riaprir subito gli occhi senza essere riusciti a confrontarsi effettivamente con i! suo particolare modo alternativo di percepire le cose.

A Milano, a Palazzo Reale, il cornitato Díalogo nel buio con il patrocinio del Comune ha organizzato una percorso che insegna ai normodotati come riscoprire le piccole cose di ogni giorno attraverso l'utilizzo delle percezìoní sensoriali, escludendo la vista ed utilizzando in modo potenziato l'udito, il tatto e l'olfatto, riproponendo, dunque, le modalità di approccio ali realtà circostante che possono caratterizzane un non vedente‑ Un viaggio speciale nella riproduzione di diversi ambienti, quali la città, la natura e i luoghi d'incontro tutti rigorosamente caratterizzzati dal buio. La passeggiata tra i vari ambienti riprodotti dura circa un'ora, viene effettuata per gruppi di otto persone accompagnati da una guida non vedente. Ultima tappa di questo giro è il bar sempre buio dove ci si può scambiare le irnpressionì e le sensazioni provate durante il tragitto.

La mostra chee ha già fatto tappa in numerose capitali europeee quali Parigi e Roma ma anche in Giappone e in Canada, rimane a Milano dal 16 ottobre 2002 al 16 febbraio 2003. Ad Amburgo invece si progetta addirittura di creare una struttura permanente per questa particolare e curiosa iniziativa. Essa potrebbe essere un punto di riferimento soprattutto per gli alunni in età scolare ponendo per essi una pietra minare nella comprensione delle problematiche che i loro compagni non vedenti affrontano.

11 costo del biglietto é di 9 euro, ai bambini I fino a sei amni accompagnati dal genitori é consentito entrare gratuitamente, mentre per le scolaresche l'ingresso è ridotto a 4 curo. Per la visita è consigliata la prenotazione ‑considerata l'alta affluenza dei visitatori ‑ da effettuarsi allo 02/89015330. Sempre a questo numero è possibile richiedere informazioni, che si possono ottenere anche visitando il sito www.Aialobonelbuio.it.

Carmela ,Silvestri

 

Un aiuto per il collocamento lavorativo dei disabili

 

Il collocamento obbligatorio dei disabili è stato di recente disciplinato in riodo innovativo dalla legge 12 marzo 1999, n.68 e dal relativo regolamento di attuazione D.P.R. 1(1 ottobre 2000 n. 333, che tra abrogato la precedente normativa recata dalla legge 2 aprile 1968, n.482.

La legge 68/1999 assume come propria finalità la promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabìli nel mondo del lavoro attraverso servìzi di sostegno e di collocamento mirato, valorizzandone le competenze professionali, le capacità e le abilità psico‑fisiche.

La legge pone a carico dei datorì di lavoro pubblici e privati con più di 15 dipendenti l'obbligo di assunzione di una quota di lavoratori disabili, proporzionale alla soglia occupazionale della propria azìenda, accedendo, in conseguenza di queste assunzioni, ad agevolazioni economiche e supporti tecnici e consulenzialí.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, al fine di agevolare l'attuazione delle previsioni di legge, ha attivato un numero verde operativo da! lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00.

Gli operatori del cali center sono in grado dì informare direttamente í cittadini e gli imprenditori sull'argomento.

5e un quesito è particolarmente complesso, l'operatore prima di rispondere lo sottopone ad un esperto e nel giro di poche ore richiama l'utente per soddisfare la sua richiesta.

 

Numero verde 800.18.99.66 sul collocamento mirato dei disabili

Rosanna Sangiuliano

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(31)Sport di Giuseppe Ambrosino

 

L'attività sportiva svolta dai disabili

Convegno dei giovani sportivi a Mercogliano

 

In questo articolo affronteremo l'argomento sportivo non dal punto di vista agonistico, per cui rimandiamo i lettori ai prossimi numeri, ma dalla prospettiva organizzativa e propositiva.

In tal senso, numerose sono le iniziative assunte dall'Unione Italiana Ciechi della Campania al fine di contribuire alla diffusione della pratica sportiva tra i non vedenti nella consapevolezza che esso sia valido strumento di crescita personale e sociale ed elemento di aggregazione.

Lo scorso ottobre, nei giorni 11, 12 e 13, l'U.I.C. ha organizzato, presso l'Hotel Grieco di Mercogliano in Provincia di Avellino, un convegno vacanza sul tema "Lo sport come mezzo di integrazione sociale dei minorati della vista" riservato ai giovani non vedenti della Campania con la finalità di far avvicinare i giovani nonvedenti alla pratica sportiva attraverso l'esperienza e la conoscenza diretta di chi pratica lo sport.

Sullo svolgimento del convegno e sulle tematiche da esso affrontate cediamo la parola a Mario Mirabile, responsabile del comitato giovanile a livello regionale e organizzatore di questo momento associativo.

Il convegno, promosso dal comitato regionale giovani dell'Unione Italiana Ciechi della Campania, ha contato sulla partecipazione di 35 giovani minorati della vista campani e si è proposto lo scopo di favorire la socializzazione e l'integrazione anche attraverso lo scambio di esperienze.

L'incontro si è articolato in due momenti. Il vice presidente regionale della Federazione Italiana Sport Disabili. Giuseppe Ambrosino, ha illustrato nella sua relazione "Che cosa è la F.I.S.D. e quali sono i suoi scopi e i suoi programmi" l'evoluzione storica delle organizzazioni per le attività sportive dei non vedenti e quanto esse abbiano contato nelle battaglie condotte in nome del riconoscimento della specificità dell'handicap. Il successivo  intervento è stato incentrato sul tema "Lo sport come riabilitazione" e curato da Giuseppe Antonio Vitale e Emanuele Papa, fisioterapisti, ed ad esso ha fatto seguito un ampio dibattito tra i dirigenti e i soci dell'Unione Italiana Ciechi. L'invito dei relatori è stato dunque quello di superare le barriere oggettive che si frappongono alla pratica sportiva quali la mancanza d'infrastrutture o i problemi di mobilità, nonché di ignorare i problemi soggettivi dovuti ad una scarsa fiducia nelle proprie capacità o a limiti posti all'interno del proprio gruppo familiare e di praticare assiduamente lo sport come ssi strumento per migliorare il proprio benessere psicofisico.

II clima familiare che si respira in questo appuntamento fisso ha dato spazio a momenti ludici e ricreativi con una escursione al Santuario di Montevergine e con la disputa di partite di boowling e biliardo presso il centro Cineplex. Purtroppo, a causa delle cattive condizioni climatiche, non si è potuta effettuare la prevista escursione presso il maneggio di Sorbo Serpico (AV) che pur aveva mostrato grande disponibilità.

Considerata la valenza delle tematiche all'ordine del giorno, massiccia è stata la presenza della dirigenza dell'Unione Italiana Ciechi, con la partecipazione del Presidente regionale Prof. Pietro Piscitelli, del Presidente della sezione U.I.C. di Avellino Domenico Cucciniello, del Presidente della sezione U.I.C. di Napoli Giovanni D'Alessandro e dei responsabili dei gruppi sportivi per non vedenti della nostra regione, nonché di alcune autorità locali che hanno messo a disposizione dei gruppi sportivi irpini di non vedenti gli impianti sportivi comunali.

Durante l'incontro il Prof. Pietro Piscitclli ha anche illustrato la difficile situazione che l'Unione Italiana Ciechi della Campania sta attraversando per la scarsezza di fonti di finaziamento, ma nonostante ciò ha ribadito il suo impegno affinchè questi momenti di aggregazione e confronto tra i giovani possano ripetersi di anno in anno su temi diversi e auspicando la sempre maggiore partecipazione.

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Per ricevere gratuitamente i 1 periodico in nero tramite servizio postale, compilare il presente coupon e inviarlo alla sede della Sezione U.I.C. territorialmente competente (oppure telefonare al numero 0815498834)

 

INDIRIZZO INTERNET DELL'UNIONE ITALIANA CIECHI www.uiciechi.it

 

CHI siamo noi?

Periodico quadrimestrale di ìnforlrnazione a cura del Consiglio regionale dell'UIC CAMPANIA

Direttore responsabile

Pietro Piscitelli

Coordìnarnento regíonale

Rosanna Sangiuliano

Comitato di redazione

Pietro Piscitelli

Tommaso Sica

Vittorio Cìniglìo

Comitato stampa

Giuseppe Ambrosino (NA)

Miclhele D'Urso (AV)

Vincenzo Massa (SA)

Carmela Sìlvestri (BN)

Franco Trovato (CE)

Collaboratori

Hanno collaborato a questo numero: Maria Cristina Ciccarelli

Vincenzo Del Piano

Anna Patrizia Farina

Mario Mirabile

Raffaele Nicolaìs

Arianna Sbarra

Giuseppe Sportelli

Progetto grafico e impaginazione  Amelía de Angelìs

Stampa

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Via Nazionale Appia. Parco Scala

81040 curo (CE)

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