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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 18/04/2018

Gruppo di lavoro Premio Lucio Carassale


Il 18 aprile 2018 si sono riuniti, in conferenza telefonica, i componenti del Gruppo di lavoro “Premio Lucio Carassale” (di seguito: GdL), convocati dal Presidente nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (di seguito: UICI), con nota del 16 aprile, prot. n. 4494.
Presenti all’incontro: il coordinatore, Marco Condidorio, e tutti i componenti del GdL: Antonio Bartolozzi, Enzo Bizzi, Daniela Floriduz ed Arturo Vivaldi.
Ha partecipato alla parte conclusiva dei lavori il Presidente nazionale dell’UICI, Mario Barbuto (di seguito: Presidente).
La conferenza ha avuto inizio alle 17:00 e si è conclusa alle 18:15.
La scrivente, Marinica Mecca, ha assistito alla riunione in qualità di segretaria verbalizzante e redige il presente verbale, che, previa approvazione dei presenti ai lavori, sarà depositato agli atti della Sede nazionale UICI.

In qualità di coordinatore, Condidorio apre la conferenza, dicendo che impegni associativi hanno reso necessario anticipare la riunione in corso dal 19 al 18 aprile. Ringrazia i convenuti per aver accolto la modifica di calendario. Avverte che la riunione dovrà chiudersi improrogabilmente entro le 18:00. Comunica che il Presidente si riserva di intervenire, non appena libero da altri, precedenti impegni.
Entra, quindi, nel merito degli argomenti in discussione, illustrando rapidamente i passaggi costitutivi del GdL.
Il 30 settembre 2017, su proposta del Gruppo docenti, la Direzione nazionale dell’UICI (di seguito: DN) ha deliberato di intitolare alla memoria di Lucio Carassale un concorso nazionale, da promuovere in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (di seguito: MIUR). Nella stessa sede, la DN ha deliberato di finalizzare il concorso alla premiazione di elaborati, anche multimediali, aventi per tema l’inclusione scolastica e di finanziare l’iniziativa con lo stanziamento di 20.000,00 euro su base triennale.
Il 22 febbraio, su proposta della Commissione nazionale istruzione e formazione e del Gruppo docenti, proposta formulata congiuntamente il 3 febbraio a Bologna, la DN ha deliberato di affidare la redazione dello schema di regolamento del Premio Lucio Carassale ad uno specifico Gruppo di lavoro, di cui ha chiamato a far presente i presenti.
La riunione odierna perfeziona la costituzione dell’organo.
Nella riunione di Bologna del 3 febbraio e in occasione della giornata di studio, organizzata in ricordo di Lucio Carassale e svolta il 20 gennaio presso il Liceo Lorenzo Costa di La Spezia, , sono già state avanzate delle proposte sui possibili destinatari e sulle possibili modalità di svolgimento del concorso.
Il GdL potrà esaminare tali proposte, apportandovi modifiche o integrazioni, in ogni caso nell’ambito dei criteri definiti dalla DN. Dovrà, quindi, elaborare uno schema di regolamento che sarà rimesso al Segretario generale dell’UICI, Alessandro Locati, per le necessarie verifiche di regolarità, e quindi trasmesso alla DN, per l’approvazione.
Ovviamente, la DN potrà approvare lo schema di regolamento, così come pervenuto o con modificazioni.
Condidorio cede, quindi, la parola a Floriduz, perché, avendone conoscenza, riepiloghi le proposte formulate sia a La Spezia, sia a Bologna.

Floriduz riferisce che, secondo le ipotesi fin qui formulate, l’importo stanziato, di 20.000,00 euro, va ripartito in tre premi del valore di 10.000,00, 6.000,00 e 4.000,00 euro. Ciascun premio va suddiviso, in parti uguali, tra l’autore, o gli autori, delle opere vincitrici e la realtà scolastica rappresentata nelle medesime opere. Le somme assegnate alle realtà scolastiche vanno destinate alla realizzazione di progetti inclusivi. Al concorso vanno ammesse opere multimediali della durata non inferiore ai 7 e non superiore ai 15 minuti, audiodescritte, che raccontino esperienze positive di inclusione scolastica di alunni o studenti con disabilità visiva. Le opere vincitrici vanno selezionate per efficacia comunicativa, accessibilità ed innovatività. La selezione va affidata ad una Commissione giudicatrice costituita dai Presidenti nazionali dell’UICI, della Biblioteca italiana per i ciechi e dell’IRIFOR, o loro delegati, da un rappresentante del MIUR, Istituzione partner dell’iniziativa, e da un esperto della comunicazione video-cinematografica.
Bartolozzi interviene, per illustrare alcuni altri criteri di valutazione, individuati a La Spezia. I video candidati al concorso devono proporre esempi di inclusione replicabili in contesti diversi da quello di origine, coerenti con i principi tiflologici e in grado di indurre fiducia negli spettatori, in particolare nei genitori. L’eventuale innovatività deve appartenere all’azione presentata e non alla tecnologia impiegata per la narrazione.
Condidorio dice di essere intervenuto ad una riunione della Commissione ipovisione, tenuta al mattino. Nel corso della riunione, ha appreso che alunni e studenti ipovedenti sono state vittime di comportamenti discriminatori. Propone, perciò, che i video in concorso vengano valutati anche in rapporto alla loro forza dissuasiva.
Bartolozzi riprende la sua esposizione e dice che altro parametro valutativo, individuato a La Spezia, è quello dell’efficacia dell’intervento video-filmato. Tale efficacia che va misurata, confrontando i gradi di autonomia, iniziale e finale, del soggetto protagonista del racconto.
Per Bizzi, l’inclusione si realizza all’interno di un’interazione collettiva. Va, perciò, valorizzato il processo di progressiva, reciproca comprensione ed accettazione, messo in atto dalla classe, o dal gruppo di riferimento.
Vivaldi concorda che uno dei parametri di valutazione sia collegato alla crescita evolutiva del soggetto e del contesto.
Bartolozzi annota con soddisfazione che la scelta è coerente con il pensiero e l’attività di Carassale, fortemente proteso a promuovere l’inclusione dei bambini e dei ragazzi, ciechi e ipovedenti, nella scuola comune.
Vivaldi dice che, in realtà, l’impegno di Carassale era più generale; intendeva, infatti, allargare le possibilità e gli spazi di partecipazione a beneficio di tutti, non solo dei ciechi.
Condidorio ritorna ai criteri di merito e propone che i video in concorso siano valutati anche in rapporto alle didattiche presentate, didattiche che, per essere inclusive, devono risultare adeguate alle condizioni personali dell’alunno con disabilità visiva.
Floriduz rimarca che il fine dell’azione didattica “inclusiva” è accrescere l’autonomia dell’allievo.
Bartolozzi aggiunge che la crescita del livello di autonomia si lega alla crescita delle competenze relazionali.
Floriduz condivide pienamente e precisa che compito del docente per il sostegno è liberare l’allievo da ogni forma di dipendenza. Accenna velocemente che un percorso del genere si sta realizzando all’interno di un progetto di alternanza scuola/lavoro, sviluppato dal Liceo presso il quale è titolare di cattedra e il Museo Peggy Guggenheim di Venezia.
Vivaldi concorda che, nel valutare i video che concorreranno al Premio Carassale, occorrerà considerare meritevoli le storie di successo sociale, prima ancora delle storie di successo scolastico.
Bartolozzi sottolinea che i criteri di valutazione delle opere in concorso vanno chiariti con precisione. Nella fattispecie, si dovrà spiegare che si attendono video-documentati in cui i docenti per il sostegno operano da facilitatori della comunicazione, piuttosto che da filtro delle relazioni.
Condidorio concorda e chiede di definire il piano di lavoro.
Bartolozzi dice che un piano di lavoro è già stato elaborato nella giornata di studio spezina. A lui è toccato predisporre un documento illustrativo delle finalità del Premio Carassale, che ha condiviso con Floriduz, Bizzi e Vivaldi.
Vivaldi dice che è bene che il documento sia trasmesso anche a Condidorio.
Floriduz si impegna alla trasmissione. Aggiunge che, stando agli accordi spezini, a lei spetterebbe indicare i criteri di ammissione al concorso, le modalità di riparto dei premi, la composizione della Commissione giudicatrice ed i criteri di valutazione delle opere in gara.
Vivaldi chiude il giro, dicendo che a lui sarebbe toccato il lavoro redazionale, lavoro che, invece, secondo le comunicazioni di Condidorio, compete al Segretario generale.
Bizzi interviene per porre un quesito. Avendo partecipato alla selezione delle tesi di laurea vincitrici delle borse di studio istituite dall’IRIFOR in memoria di Francesco Gatto, ha buoni motivi per dire che i lavori in concorso possono avere bassa attinenza con le finalità assegnate. Sulla base di ciò, Bizzi chiede se sia o meno opportuno prevedere che i Premi Carassale vengano destinati ad altro scopo, quando i video in concorso risultino non meritevoli.
Bartolozzi ritiene che eventuali premi non assegnati potrebbero essere distribuiti nell’edizione successiva del concorso.
Per Condidorio, invece, potrebbero confluire in un fondo destinato al finanziamento di interventi in favore di alunni con deficit visivo ed eventuali altre minorazioni. Porta ad esempio l’acquisto di una seduta ergonomica realizzato dall’UICI molisana in favore di un alunno cieco con difetti posturali.
Bizzi commenta che le necessità sono certamente molte. Occorrerebbe, perciò, individuare un criterio univocamente valido per l’assegnazione dei benefici. Il compito è decisamente arduo.
Condidorio vede la difficoltà. Ritiene, tuttavia, che la destinazione avrebbe due vantaggi: sarebbe inoppugnabile da parte del Collegio dei revisori dei conti della Sede nazionale e sarebbe gradita alla base associativa.
Vivaldi ipotizza che una parte del finanziamento stanziato per il Premio Carassale possa essere stabilmente destinato ad interventi di sostegno, per esempio, all’acquisto di computer per un importo di 2.000,00 euro. Con l’occasione, Vivaldi fa presente che i primi Premi Carassale dovrebbero essere assegnati nel centenario della fondazione dell’UICI, nel corso del XXIV Congresso nazionale, ed ipotizza che la premiazione potrebbe svolgersi presso il Teatro Carlo Felice.
Condidorio segnala che, su proposta del Presidente, la DN ha deliberato di sostenere le Associazioni di categoria del Burkina Faso e del Togo mediante la donazione di materiale didattico. Chiede ai presenti di sostenere l’iniziativa, mediante l’invio di materiali, anche in disuso.
Alle 17:55, il Presidente fa il suo ingresso in conferenza. Segue un breve, ma caldo, scambio di saluti.
I lavori riprendono con Vivaldi, che dice che anche la IAPB ligure intende promuovere una raccolta di sussidi, da cedere ad Associazioni che operano nei Paesi in via di sviluppo.
Floriduz apprezza l’iniziativa della DN. Chiede che venga sostenuta e divulgata mediante apposito comunicato.
Il Presidente risponde che l’attività è ancora in fase progettuale. Occorre, ad esempio, individuare un certo numero di punti di raccolta. Quando tutte le necessarie informazioni saranno disponibili, si darà all’iniziativa la dovuta pubblicità.
Per permettere al Presidente a comprendere le ragioni della discussione in corso, Bartolozzi richiama rapidamente l’intervento di Bizzi e le ipotesi di reimpiego dei premi eventualmente non assegnati.
Condidorio ripropone l’esempio molisano.
Il Presidente prende atto. Chiede, quindi, di conoscere gli elementi del concorso discussi dal GdL.
Riferiscono Floriduz, Bartolozzi e Vivaldi.
Il Presidente prende nuovamente atto. Conferma che la prima premiazione avverrà nel 2020, nella sede congressuale, indicata da Vivaldi, o anche in uno degli eventi che la DN intende realizzare per celebrare degnamente il centenario della fondazione, eventi la cui programmazione è stato affidata ad un Gruppo di lavoro ad hoc.
Il Presidente chiede, quindi, notizia delle attività di redazione del regolamento.
Condidorio dice che tali attività saranno svolte dai componenti del GdL. Aggiunge di riservare a se stesso compiti di supervisore.
Vivaldi propone che i materiali, già prodotti e da produrre, vengano trasmessi anche al Presidente, perché sia informato, al pari di Condidorio, degli sviluppi e possa fornire pareri e suggerimenti.
Il GdL condivide.
Il Presidente ringrazia. Precisa che il referente dell’iniziativa in DN è, in ogni caso, Condidorio. Sottolinea che l’iniziativa va promossa in collaborazione con il MIUR; il partenariato darà risalto all’iniziativa e la renderà, di fatto, realizzabile.
Bizzi interviene, per porre un’ulteriore questione di meritorietà. Chiede, in particolare, se e in che modo è opportuno verificare l’attendibilità dell’attività video-narrata. La “buona prassi” potrebbe essere molto ben documentata, ed essere, però, simulata.
Il Presidente e il GdL concordano che la verifica è importante. Il Presidente suggerisce che, nel regolamento, venga previsto che rappresentati dell’UICI possano effettuare delle visite presso le istituzioni scolastiche concorrenti ai Premi Carassale.
Null’altro di rilevante resta da segnalare.

F.to Marinica Mecca
Visto e approvato (cfr. prot. n. 5416 dell’8.5.2018)

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