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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 21/11/2019

Gruppo di lavoro sulle modifiche allo Statuto Sociale


VERBALE GRUPPO DI LAVORO SULLE MODIFICHE ALLO STATUTO SOCIALE DEL 21 NOVEMBRE 2019
Il giorno 21 novembre 2019, giusta convocazione con nota 11.11.2019, si riunisce presso i locali della Presidenza Nazionale UICI il Gruppo di lavoro sulle modifiche allo Statuto Sociale UICI, costituito seguito alle indicazioni dell’ultima Assemblea dei quadri dirigenti del 5-6 ottobre.
Sono presenti: Presidente Nazionale, Eugenio SALTAREL, Angelo CAMODECA, Giulia CANNAVALE, Pietro CATALANO, Giuliano FRITTELLI, Luciana LOPRETE, Francesco SANTORO, Nicola STILLA, Giovanni TAVERNA.
Assistono alla riunione il Segretario Generale, Alessandro Locati, e il Direttore Generale, Salvatore Romano.
Dopo una breve introduzione del Presidente, il Gruppo concorda di seguire una metodologia di lavoro basata sull’individuazione di alcuni temi chiave intorno ai quali impostare l’esame del testo statutario vigente e la successiva discussione sulle possibili modifiche da apportare.
Le tematiche individuate sono:
• Incompatibilità e limite dei mandati
• Rappresentanza (interna-esterna)
• Patrimonio
• Congressi Regionali (ipotesi)
• Sanzioni-espulsione
• Accorpamento Sezioni territoriali
• Candidature-elezioni e definizione dei requisiti per persone vedenti in seno a Consigli Sezionali
L’esame prende spunto dalla considerazione che alcune norme statutarie ancora non sono state pienamente applicate (ad es. in materia di elezioni) e, pertanto, non si possono avere elementi per una loro valutazione effettiva e sarebbe, di conseguenza, prematuro pensare ad una loro modifica.
Inoltre, il Gruppo prende atto che, in seguito all’approvazione da parte della Prefettura delle modifiche apportate da parte del Consiglio Nazionale in ottemperanza all’entrata in vigore del Codice del Terzo settore, il testo statutario di riferimento sia quello che comprende tali integrazioni.
In linea di massima, tenuto conto del termine di due mesi antecedenti alla data di inizio del Congresso Nazionale fissato dall’art. 27, il Gruppo ritiene opportuno terminare i propri lavori entro un termine utile per sottoporre le proposte di modifica alle prossime assemblee territoriali previste per la fine di aprile 2020.
Dopo l’esame, e la successiva approfondita discussione dell’art. 24 del vigente Statuto, il gruppo concorda sull’opportunità di conservare il meccanismo di incompatibilità previsto dal comma 1 per il Presidente Nazionale e per i componenti della Direzione Nazionale, oltre che di parte di quello previsto dal comma 2 per il Presidente ed il Vice Presidente Regionale rispetto al Consiglio Nazionale.
Rimane, invece, aperta la discussione circa l’opportunità di mantenere analoga incompatibilità nei confronti del Presidente e del Vice Presidente Sezionale, tenuto conto della difficoltà a reperire sul territorio dirigenti con il giusto grado di preparazione e disponibili ad impegnarsi nel sodalizio sia a livello territoriale che nazionale.
Similmente, rimane ancora da approfondire se conservare l’incompatibilità fra cariche elettive e rapporti di lavoro dipendente, anche con enti dei quali l’Unione nomini il consiglio direttivo o corrispondente organo, ovvero se estendere la medesima incompatibilità anche ai casi di collaborazioni professionali retribuite.
Anche in questo caso sono state individuate sia ragioni di opportunità e trasparenza, soprattutto nei confronti di autorità vigilanti e, più in generale, di enti terzi, sia ragioni di usufruire al massimo di persone preparate nelle specifiche materie di interesse per la categoria dei ciechi e degli ipovedenti.
Sarà successivamente esaminata anche l’opportunità di individuare una separata specifica causa di incompatibilità con rapporti parentali all’interno del medesimo organo associativo.
Viene, poi, esaminato approfonditamente il ruolo della Direzione Regionale, attuata al momento in sole due regioni, rispetto alle competenze e al ruolo da assegnare al Consiglio Regionale, nell’ottica di un equilibrio di poteri e funzioni che possa tenere conto anche dell’impatto di differenti normative regionali attualmente vigenti, oltre che degli statuti delle Regioni a statuto speciale.
L’esame prende in considerazione le numerose implicazioni dei rapporti politico-amministrativi fra Consiglio Regionale e Sezioni del territorio di riferimento, anche nell’ottica di una possibile redistribuzione e centralizzazione delle competenze e degli oneri relativi alla gestione del personale e degli adempimenti contabili.
Si ribadisce, comunque, il principio secondo il quale l’entrata in vigore delle norme statutarie che, di volta in volta, vengono integrate o modificate, sia da valutarsi a seconda delle portata delle norme stesse sull’equilibrio e il funzionamento della struttura associativa.
Fra le altre questioni che rimangono da approfondire, si segnalano le seguenti: inserimento fra le competenze del Consiglio Sezionale dell’approvazione del Budget di previsione con corrispondente obbligo di tenere una solo Assemblea Sezionale l’anno; prevedere un meccanismo di adeguamento dello Statuto a norme di legge eventualmente sopravvenute da parte del Consiglio Nazionale nei limitati termini previsti dalle norme stesse; conservare il principio di definire le norme di dettaglio sempre nel Regolamento Generale, o in quello di contabilità ove opportuno.

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