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Informazione e cittadinanza attiva: una strategia per l’integrazione di giovani con meno opportunità
7/1/2010

La Sezione Provinciale di Vicenza dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti partecipa assieme al Comune di Vicenza al progetto "Informazione e cittadinanza attiva: una strategia per l’integrazione di giovani con meno opportunità", promosso dal Comune di Murcia (Spagna).
Il progetto, presentato all'Unione Europea nel 2008, prevede tre fasi:
- un seminario svoltosi a Murcia nel febbraio 2009 dal titolo "Buone pratiche in informazione giovanile come strategia per l'inclusione di giovani con disabilità sensoriale", a cui hanno aderito i principali rappresentanti delle associazioni di disabili e le amministrazioni pubbliche coinvolte; come rappresentanti dell’UIC di Vicenza hanno partecipato il dott. Nicola Ferrando e la moglie Lucia;
- Uno Scambio Giovanile sul tema dell'informazione giovanile come strategia di inclusione. Lavoro sugli effetti dei mezzi di comunicazione nella trasmissione di valori interculturali e come strumento di inclusione giovanile, presso Cuenca (Ecuador) dal 27 giugno al 5 luglio 2009; a tale seminario ha aprtecipato la Dott.ssa Sara Marini;
- un seminario di valutazione sul lavoro svolto e di presentazione dei risultati ottenuti, che si terrà a Città del Messico nel gennaio 2010. A questo seminario in rappresentanza dell'UIC parteciperà la Dott.ssa Sara Marini.
Proponiamo un articolo scritto dalla giovane Sara Marini in merito alla sua esperienza in Ecuador. A breve contiamo di inserire anche i resoconti relativi agli altri due incontri.

Un’esperienza di cultura e soprattutto di vita: Intercambio Giovanile


All’intercambio in Ecuador hanno aderito 56 giovani rappresentanti di organizzazioni provenienti dall’Europa e dal Sud america: Spagna-Murcia (Fesormu e Once), Francia-Parigi (Views France), Belgio-Liegi (Views Belgium), Mexico-Città del Messico (Organismo desarollo personas con discapacidad visual), Colombia-Cali (Asorval), Argentina-San Isidro (Asociacion de ciegos Instituto Roman Rossel), Ecuador-Cuenca (Asociacion personas sordas Azuay).; l’Italia ha partecipato con la sottoscritta e un’altra rappresentante dell’UIC, con Alberto Noro (Presidente dell’Ente Nazionale Sordi di Vicenza) e Filippo, suo collaboratore, Paolo e Pietro (due ragazzi non udenti di Vicenza), Valentina Brogliato (che traduceva lo spagnolo) e Lara Mantovan (che lo interpretava nella Lingua Italiana dei Segni).
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di Mattia Bertolini, che ha portato avanti il progetto a livello comunale a Vicenza ed ha organizzato alcuni incontri preparatori, di conoscenza reciproca e di pianificazione del lavoro.
Fra gli obiettivi principali che sono stati sviluppati troviamo:
- proporre esperienze e benefici che potessero spingere la partecipazione dei giovani con disabilita sensoriali, senza alcuna esclusione, nei centri di informazione giovanile;
- il diritto di tutti i giovani ad avere accesso ad un’informazione completa, obiettiva, semplice e comprensibile rispetto ad ogni richiesta e necessità, nella pienezza dei diritti del cittadino, con le stesse opportunità e senza discriminazione;
- stabilire idee per migliorare l accesso all informazione e sensibilizzare i giovani sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
- quale finalità ultima si proponeva l’adattamento dei servizi dell’informazione il rafforzamento delle associazioni, il miglioramento dei servizi comunali e regionali, per portare i giovani ad una cittadinanza attiva.
L’incontro si è svolto dal 26 giugno al 6 luglio scorsi a Cuenca (Ecuador), una bellissima città sulle Ande. Siamo partiti da Malpensa il 26 Giugno, e dopo un breve scalo a Madrid, ci siamo diretti in Ecuador in 12 ore di volo notturno, dove abbiamo sovrastato turbolenze e temporali, prima di iniziare a vedere le luci del Sud America come puntini luminescenti visti dagli oblò dell’aereo. Il gruppo italiano ha trovato subito una bella armonia, c’era un rapporto particolare tra noi che ancora oggi ci lega molto.
L’accessibilità non considerata solo verso le istituzioni, ma vissuta all’interno del gruppo è la cosa più straordinaria che sia successa durante lo scambio: un’esperienza profonda di vita.
Tra noi c’erano ragazzi non udenti e non vedenti, e creare una comunicazione non è sempre stato facile, ma nel momento in cui questo è avvenuto, è cambiato qualcosa dentro di noi. Quando le difese si sono abbassate, siamo arrivati ad essere veramente gruppo, unito da una forza che fa comunicare persone di lingue diverse, persone che non possono sentire e non possono vedere, ma sanno vivere insieme in un luogo che diventa senza spazio né tempo, dove la Babele è crollata e l’umanità e l’amicizia possono ancora fare magie.
(Dott.ssa Sara Marini)

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