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Il Progresso

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Numero 11-12 del 2010

Titolo: Disabilità- I 400 milioni spariti per una «dimenticanza»

Autore: Alberto Bobbio


Articolo:
(da «Famiglia Cristiana» n. 47-2010)
Il Fondo nazionale per la non autosufficienza è stato svuotato perché il Governo non ha redatto il decreto di riparto. Ora alle famiglie con disabili daranno qualcosa le Regioni. Ma non tutte potranno farcela
Spariti con un colpo di mano degno di un prestigiatore. Erano 400 milioni di euro e adesso non ce n'è più neppure uno. Il Fondo nazionale per la non autosufficienza è dotato di euro zero per il prossimo anno. Spiega Pietro Vittorio Barbieri, presidente della Fish, la Federazione per il superamento dell'handicap: «I soldi erano stati promessi, perché le associazioni avevano denunciato la loro sparizione in fase di progettazione della legge di bilancio. Ed effettivamente erano ricomparsi. Ma nessuno ha provveduto a redigere il decreto di riparto, perché sono denari che lo Stato assegna alle Regioni. Lo doveva fare il ministro del Welfare Sacconi d'intesa con il Tesoro, cioè Tremonti, e la disposizione avrebbe dovuto essere approvata dalla Conferenza Stato-Regioni-Comuni. Ma il decreto non risulta a nessuno e il Fondo è stato svuotato».
Ciò che indigna è la procedura, dopo la battaglia che ha visto in primo piano anche l'Italia dei valori che era riuscita a far approvare un emendamento in commissione Affari sociali della Camera per ripristinare il Fondo. Osserva Barbieri: «Nessuno ammette che il Fondo non è stato più finanziato. Ci si affida a una dimenticanza, della quale poi magari si chiede scusa. La realtà è tuttavia che l'Italia ha dimenticato di aiutare le famiglie che hanno problemi con i disabili».
I soldi dovevano essere ripartiti tra le Regioni, che hanno deciso di costituire un loro Fondo e qualcosa distribuiranno. Ma alcune, soprattutto al Sud, senza i soldi dello Stato non metteranno nulla a disposizione. I guai aumentano se le Regioni decidono a loro volta di tagliare. Come in Sardegna. Il denaro per i disabili non autosufficienti è computato in quello per la sanità. E per risultare una Regione virtuosa che risparmia sulla sanità il presidente della Sardegna Cappellacci ha deciso di fare economia. E ha tagliato di 25 milioni il bilancio della salute. Ma ha colpito le famiglie dei disabili, «che sono rimaste senza sostegno», ha denunciato Marco Espa (Pd), vicepresidente della Commissione sanità e politiche sociali regionale.
La questione è drammatica, perché «se si sceglie di risparmiare sulla sanità è assurdo colpire le politiche di Welfare come quella per la non autosufficienza», sottolinea il presidente della Fish, il quale chiede per il futuro più razionalità nei vari Fondi nazionali e regionali per evitare di colpire i più deboli.
E’ il caso del Fondo per il diritto al lavoro per i disabili, previsto dalla legge 68 del 99. L'anno scorso al Fondo erano stati assegnati 42 milioni di euro. Quest'anno la cifra è scesa di ben 30 milioni: 11 milioni per il 2011 e il 2012 e solo 2 milioni e mezzo per il 2013. Ma c'è di più. La legge sulle nostre missioni militari internazionali ha previsto che una parte dei posti di lavoro assegnati ai disabili vada agli orfani e alle vedove dei nostri soldati caduti all'estero. E’ proprio necessario che un Paese già in ginocchio metta uno contro l'altro chi vive drammi familiari?



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