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Gennariello

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Numero 6 del 2002

Titolo: Gli amici animali: l'oca

Autore: Redazionale


Articolo:
Dall'oca selvatica sono derivate tutte le oche d'allevamento europeo, che hanno piumaggi di diversi colori, tra cui il più comune è il bianco. Le oche domestiche non sono le sole specie addomesticate: in Asia l'uomo ha addomesticato anche «l'oca cignoide», che si distingue dalla domestica per la protuberanza che ha sopra il becco.
L'oca vive in tutti i continenti, ad eccezione dell'Antartide.
E' indubbiamente l'animale della fattoria più addomesticabile e vicino all'uomo. Nel tempo, alcune specie hanno perso le abitudini migratorie e si sono così abituate a vivere nei cortili e anche in ambienti poco consoni alla specie.
Oggi le specie non addomesticate vivono in gruppo, migrano spostandosi in stormi numerosi e durante il volo si dispongono in linea oppure nella classica forma a V.
L'oca domestica è un animale con una intensa vita sociale, che ha imparato nel corso dei secoli a convivere bene anche con l'uomo.
Nell'antico Egitto e in buona parte dell'Asia, più di 5.000 anni fa, veniva infatti già allevata. Sembra addirittura che in Medio Oriente e in Europa l'addomesticamento di quest'uccello sia avvenuto prima ancora di quello di galli e galline.
La casa buffa è che l'oca era utilizzata soprattutto come «guardiano» del territorio. Si tratta, infatti, all'apparenza di un uccello mite, ma che può diventare aggressivo quando deve difendere il suo territorio o il nido dei propri piccoli.
Curiosissima, proprio per questo si mette spesso nei guai: non aggira mai un ostacolo o qualcosa che non conosce, ma sceglie sempre di «affrontarlo».
L'oca comunica con i suoi simili con dei gorgheggi che a noi umani possono sembrare rumori assordanti e sgraziati ma, in realtà, sono uno scambio d'informazioni.
Questi suoni vengono emessi durante il corteggiamento o durante sfide per la predominanza sul territorio.
A differenza di altri uccelli che dipendono dai loro genitori anche per periodi di tempo lunghi, i piccoli dell'oca (cioè i paperi e le papere) imparano a cavarsela da soli molto presto. Dopo un solo giorno dalla nascita, infatti, sono già in grado di seguire la madre in acqua e di nuotare senza problemi, anche se dipendono da entrambi i genitori per il nutrimento (cereali, germogli, vegetazione).
L'oca ha un becco conico generalmente appiattito, quasi a formare una spatola; non è particolarmente duro, ma grazie alla sua forma riesce a infilarsi nella melma e sotto le pietre alla ricerca di cibo. Al suo interno ci sono alcune lamelle ossee che permettono all'oca di filtrare il cibo dall'acqua e dalla sabbia. Il becco viene, però, usato anche come un prezioso strumento per conoscere e comunicare. Per esempio, quando si trova a «convivere» con l'uomo spesso può capitare che l'oca lo osservi strusciandosi sul suo corpo con il becco, ma può anche capitare che lo insegua beccandolo.
Oltre a nutrirsi di pesci, molluschi e vegetali l'oca si nutre anche di carne, pane, larve. La sua caratteristica, per procurarsi il cibo in acqua, è quella di immergere solo il collo e afferrare col becco il cibo.



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