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Corriere dei Ciechi

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Numero 2 del 2012

Titolo: RUBRICHE- I fatti nostri

Autore: Cesare Barca


Articolo:
Ultimo sole
di Cesare Barca

Una scommessa stravinta Quando la commissione anziani coordinata dal cavalier Luigi Gelmini decise di richiedere un soggiorno promozionale al Centro Le Torri di Tirrenia per la seconda metà di settembre furono in molti a dubitare del successo di una tale iniziativa. Si disse che la stagione sarebbe stata ormai alla sua conclusione, che l'autunno incipiente avrebbe negato l'utilizzo della spiaggia e impedito i bagni di mare; si disse che la stagione avanzata avrebbe negato anche le passeggiate sulla sabbia ormai inumidita e che, comunque, non vi sarebbe stata adesione perché il periodo coincideva con l'inizio di un nuovo anno scolastico e il conseguente impegno dei familiari spesso indispensabili per l'accompagnamento. Le obiezioni erano tutto sommato legittime, ma la commissione restò ferma nel suo proposito, convinta che calmierando i prezzi e conferendo al soggiorno marino una maggior valenza assicurando corsi di informatica, gare di Showdown, momenti di particolare intrattenimento e uscite dilettevoli e culturalmente interessanti, corsi di nuoto e di autonomia personale, si sarebbe potuta assicurare la partecipazione di un numero sufficiente di coraggiosi. Esaminiamo ora i particolari salienti. La proposta della commissione anziani fu accolta con favore dal Presidente nazionale e dalla Direzione: si disse "possiamo sperimentare un soggiorno marino promozionale". Non furono in molti ad adoperarsi per la diffusione dell'iniziativa, ma quei pochi furono convinti e convincenti. Le circolari del Centro Le Torri e della Presidenza nazionale, i ragguagli e le spiegazioni fornite a molte sezioni provinciali e ai consigli regionali, diedero un esito positivo. La scommessa fu vinta: oltre cinquanta i partecipanti cosicché il Centro di Tirrenia raggiunse momenti di tutto esaurito e complessivamente entusiasmante la partecipazione complessiva. Non erano presenti, infatti, solamente i frequentatori abituali, ma anche uomini e donne che erano alla loro prima esperienza, particolarmente in un contesto diverso da un normale soggiorno alberghiero. Non è stato possibile realizzare tutto ciò che si era programmato e divulgato per motivi superiori alla nostra volontà, legati soprattutto all'impossibilità di utilizzare la piscina impegnata in importanti lavori di ristrutturazione e di rinnovamento, nonché all'assoluta necessità di contenere al massimo le spese di organizzazione dei corsi e degli intrattenimenti serali, nonché per la realizzazione di uscite collettive accattivanti. Ma ora è d'obbligo una precisazione: l'intero pacchetto vacanze, comprensivo di vitto e alloggio nonché del servizio spiaggia e dell'acqua minerale ai pasti, è stato fissato in euro 500,00 per l'intera durata del soggiorno e questo, senza dubbio, ha richiamato l'attenzione di molti e favorito la prenotazione. Inoltre il corso di informatica di base, svolto con estrema competenza e solerzia da Nunziante Esposito, ha richiesto ai diciotto allievi soltanto un contributo veramente politico di 15,00 euro. Va segnalata la partecipazione estremamente interessata dei corsisti che hanno goduto di attenzioni continue da parte dell'amico Nunziante che non solo si è offerto volontaristicamente, ma si è impegnato senza risparmiarsi per sconfiggere in tutti "la paura del computer", quel timore che talora può bloccare un approccio corretto ed entusiasmante. E direi che in buona parte l'impegno ha dato buon esito consentendo a tutti di sentirsi rinfrancati e disposti ad affrontare l'utilizzo dell'informatica più liberamente e disinibiti. L'animazione serale è stata estremamente varia: si sono effettuati incontri musicali con l'intervento, insieme al cantante invitato, di quanti hanno voluto cimentarsi offrendo la loro interpretazione, partecipando ad una riedizione della "corrida", mettendo a frutto le loro capacità esecutive alla chitarra e alla fisarmonica. Si è ballato, si è goduto di una serata dedicata al teatro con l'applaudita esibizione di una giovane attrice di Marina di Pisa nell'interpretazione di due racconti familiari di notevole interesse artistico. E ancora va ricordata la performance della corale livornese Guido Monaco in brani di musica lirica e nella coinvolgente esecuzione di canti popolari pisani particolarmente significativi e rivelatori di un trascorso sociale vivace e trasgressivo davvero entusiasmante. A tutto questo vanno aggiunti tornei di scopone scientifico, di showdown, serate di gioco interattivo utili per conoscersi e creare nuove amicizie. Si sono potute concretizzare due uscite a Livorno di grande interesse: l'una ci ha permesso di conoscere in profondità l'Accademia Navale della città, ritenuta la più rinomata non solo in Italia e l'altra gita ci ha fatto conoscere Livorno non solo dal punto di vista storico e paesaggistico, ma anche nella sua struttura complessiva, grazie ad un percorso di circa un'ora di battello per cogliere tutti i canali principali che delineano e configurano la città, una città relativamente giovane, tutta da scoprire. Nel riassumere complessivamente questa bella esperienza non è possibile trascurare l'abbraccio del sole che avendo consumata la forza leonina di luglio e agosto, ci avvolgeva ora con un calore dolce e rassicurante, invitandoci alla spiaggia accogliente e delicata con la sua sabbia completamente asciugata, il suo mare calmo e trasparente, le sue onde tranquille che nel lento fluttuare sembravano offrire il mantra per un suadente riposo. Il mare, insomma, ti invitava a tuffarti e a lasciarti galleggiare in un'acqua tiepida e carezzevole. Potevamo pretendere di più? Molti hanno chiesto se una simile esperienza sarà possibile ripeterla, ma né io né altri hanno saputo rispondere. Certamente il risultato finale è stato estremamente lusinghiero e molti di noi hanno ritrovato occasioni di aprirsi a nuovi contatti, alla gioia di aver ritrovato momenti di nuova vitalità, di aver vissuto profondamente occasioni e stimolazioni di rinnovata fiducia in se stessi, in un significato più ricco delle loro giornate. E questo non è poco. L'ultimo sole è stato dunque clemente per noi, ma certamente non sarà l'ultimo. Lavoreremo per produrre altre occasioni che favoriscano la socializzazione e ci garantiscano di poter godere della gioia di esistere e di poterci rigenerare. Questo, almeno, è il nostro impegno e la nostra speranza.



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