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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 6 del 2012

Titolo: ITALIA- Noi, la Fand e la Fish

Autore: Tommaso Daniele


Articolo:
Dopo aver trascorso due giorni con le mie figlie a raccogliere asparagi sulle colline che sovrastano il mio paese Casanova di Carinola, oggi, martedì 22 maggio, non appena rientrato in ufficio ho letto il comunicato stampa Fand e Fish sulla sospensione della manifestazione del 23 maggio. Ho ritenuto, quindi, doveroso da parte mia inviare a Pagano e a Barbieri il messaggio che vi trascrivo: "Carissimi, vi esprimo il mio rammarico per il fatto che sia mancato il necessario collegamento tra di noi al momento di decidere se sospendere o meno la manifestazione. Ho ripetutamente cercato di parlare con Pagano ma ho appreso questa mattina che il suo cellulare non funzionava e di Barbieri non disponevo dei riferimenti telefonici essendo io a casa. L'unica cosa che ho potuto fare è stato decidere da solo ed inviare venerdì notte presso i vostri uffici la mia circolare. Ho appreso con piacere che la vostra decisione è stata uguale alla mia. Penso che si possa essere moderatamente soddisfatti della dichiarazione del governo in attesa di riprendere la lotta nel momento della riforma sulla non autosufficienza. Penso che per l'immediato Fand e Fish debbano chiedere al Sottosegretario Maria Cecilia Guerra di convocarci quando sarà pronta la stesura definitiva del decreto applicativo dell'art. 5 della legge di stabilità. Penso, anche, che non appena avremo notizia del progetto di riforma sulla non autosufficienza, ci si debba riunire per una valutazione prima di incontrare il Governo". A questo punto mi sono domandato se era il caso di predisporre per voi un'ulteriore informativa sulla vicenda: ho concluso negativamente, sembrandomi esaustivo il contenuto della circolare 131 del 18 maggio con la quale sospendevo la manifestazione. A proposito della circolare 131, mi sia consentito un ringraziamento particolare alla mia collaboratrice Tiziana Santoro che alle 23 di venerdì 18 si è offerta di scriverla e di spedirla per consentire alla nostra base associativa di disdire le prenotazioni di treni ed autobus che certamente erano già stati impegnati. Dunque, mi sembrava inutile un'ulteriore nota, ma poi ho cominciato a leggere la posta e ho trovato diversi messaggi, qualche complimento (pochi per la verità), diverse proteste di segno opposto. C'era chi sosteneva che la manifestazione avremmo dovuto farla il 14 marzo, così come stabilito dall'Assemblea dei Quadri dirigenti, dimenticando che d'intesa con Fand e Fish l'avevamo revocata per mancanza di motivazioni in presenza di ripetute dichiarazioni da parte di autorevoli esponenti del Governo, secondo i quali l'indennità di accompagnamento non sarebbe stata toccata dall'articolo 5 del Decreto "Salva Italia"; c’era chi protestava per il poco tempo a disposizione per organizzare la propria presenza a Roma, dimenticando che il Decreto applicativo dell'articolo 5 del "Salva Italia" deve essere emanato entro il 31 maggio e che differire la manifestazione di una settimana poteva significare trovarsi di fronte al fatto compiuto; c’era chi sosteneva che la manifestazione del 23 andava fatta comunque, perché non possiamo fidarci di questo Governo. Resta il fatto che Fand e Fish hanno condiviso la nostra decisione. La molteplicità delle opinioni sopradescritte non mi sorprende, fa parte del gioco democratico che io ho sempre accettato, anzi auspicato. Tuttavia, in momenti così difficili e per qualche verso drammatici per la vita dei ciechi e degli ipovedenti e per tutti i disabili italiani, credo sia poco saggio fermarsi ai dettagli; penso che su argomenti come la difesa dell'indennità di accompagnamento sia necessario il massimo dell'unità associativa per impedire che il Governo possa speculare sulle nostre divisioni per questioni di piccolo cabotaggio. L’associazionismo è sempre stato uno strumento di emancipazione e di riscatto per i più deboli, ma lo è in modo particolare in questo momento così turbolento della nostra storia. Con la pubblicazione della nota di Palazzo Chigi del giorno 18 maggio, abbiamo vinto una battaglia, ma c'è ancora da combattere la guerra il cui esito è incerto; nella stessa nota si parla di una auspicabile riforma della "non autosufficienza" nella quale la concessione dell'indennità di accompagnamento debba tener conto del bisogno. Questa dichiarazione assomiglia molto al contenuto dell'articolo di "Repubblica" il quale parlava di una indennità di accompagnamento subordinata ad un tetto di 15.000 euro, dopo il quale sarebbe stata ridotta in proporzione al reddito. Il progetto di riforma della "non autosufficienza" non è ancora pronto perché, fra l'altro, sprovvisto di copertura economica; richiederà tempi certamente non brevi, ma dobbiamo tenere gli occhi aperti perché quello che non accade in un anno, può accadere in un solo giorno. Quando sarà il momento di affrontare la difesa dell’indennità di accompagnamento all’interno della riforma sulla non autosufficienza, Fand e Fish dovranno dare prova di maturità, perché il rischio di una guerra tra poveri sarà piuttosto concreto, se ognuno di noi farà prevalere gli interessi particolari su quelli generali. La crisi economica che attraversa il nostro Paese, l'Europa e forse l'intero pianeta, induce spesso i Governi a misure impopolari perlopiù a danno dei più deboli: non dobbiamo farci trovare impreparati, dobbiamo aumentare notevolmente il livello della nostra partecipazione alla vita dei partiti, dei sindacati, delle organizzazioni dei consumatori, dei datori di lavoro; essere cittadini fra i cittadini, partecipare alle decisioni per meglio tutelare i nostri interessi di ciechi e di ipovedenti e di disabili. Per avere occorre anche dare: è sempre stato così e lo è ancora di più oggi. Nel momento migliore della mia Presidenza nazionale ho potuto mettere sul piatto della bilancia il peso del risultato elettorale di quando fui candidato al Parlamento e ottenni 38.000 preferenze; ancora oggi mi capita di spendere quell’importante risultato elettorale. Mi sembra questa l'occasione giusta per fare i miei più sentiti complimenti a Federico Borgna, neo eletto sindaco della città di Cuneo; si è dibattuto anche nell'ultimo Congresso se essere eletti ad una carica politica possa essere un bene o un male per l'Unione: io penso che se il partito viene messo al servizio dell'Unione, è un bene, se viceversa l'Unione viene messa al servizio del partito, è un male. Sono sicuro che Federico nel suo servizio ai cittadini di Cuneo che lo hanno eletto terrà conto, soprattutto, dei bisogni dei più deboli e fra i più deboli ci sono anche i ciechi e gli ipovedenti; sono sicuro che Federico svolgerà al meglio il suo nuovo ruolo di primo cittadino e sarà un onore per i ciechi e gli ipovedenti italiani.
Riforma ISEE, manifestazione sospesa Comunicato stampa Fand e Fish L'azione di protesta di Fand e Fisf ha prodotto un primo importante risultato in tempi insperati. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, a nemmeno 24 ore dalla proclamazione della Manifestazione nazionale delle persone con disabilità contro l'ISEE, ha diramato un comunicato stampa ufficiale che parzialmente smentisce alcune voci inquietanti circolate sulla stampa: "In riferimento ad alcuni articoli stampa, il governo dichiara che è priva di ogni fondamento la notizia che si possa utilizzare la riforma dell'Isee, (l'indicatore della situazione economica) per operare un taglio della spesa sociale, a partire dalla indennità di accompagnamento per i disabil". Prosegue la nota di Palazzo Chigi: "Il governo sta lavorando alla riforma dell'Isee per migliorarne l'efficacia come strumento di misurazione della condizione economica delle famiglie e, quindi, per rafforzare il sistema dei controlli e renderlo più equo. In quest'ambito è stato aperto un tavolo di confronto con regioni, comuni, parti sociali e le federazioni delle persone con disabilità (Fish e Fand), che coinvolgerà anche il Forum del Terzo Settore e il Forum delle Famiglie per elaborare una proposta che verrà in seguito presentata al Parlamento". Quanto alle ipotesi di condizionare l'erogazione dell'indennità di accompagnamento al reddito, la nota precisa: "una auspicabile riforma dell'indennità di accompagnamento, anche ai fini di adattarla in funzione del bisogno, sarà oggetto di attenzione nell'ambito di un più ampio piano di sostegno alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie, a cui il governo sta lavorando, che potrà essere attuata solo gradualmente, in ragione degli attuali vincoli di finanza pubblica". Se da un lato la nota di Palazzo Chigi lascia aperti importanti interrogativi per il futuro, non si può disconoscere l'attenzione riservata alle istanze avanzate, in questi giorni con più forza, dalle organizzazioni delle persone con disabilità. In attesa che tale attenzione si trasformi in atti concreti, le Federazioni FAND e FISH hanno stabilito di sospendere la Manifestazione nazionale indetta per il 23 maggio. Rimane lo stato di mobilitazione e di accurata attenzione in particolare sui criteri di calcolo dell'ISEE poiché, anche se è vero che non sono pensati direttamente "per operare un taglio della spesa sociale", sicuramente possono produrre effetti gravemente distorsivi nella fruizione di servizi e prestazioni sociali per milioni di persone.



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