Numero 9 del 2012
Titolo: PREMIO BRAILLE- Con le unghie e con i denti
Autore: Eduardo Lubrano
Articolo:
All’Auditorium Parco della Musica, il XVII Premio Braille
“Oggi la nostra maggiore emergenza è il lavoro. Dobbiamo difendere il diritto al lavoro dei ciechi e degli ipovedenti, le loro leggi speciali. Dobbiamo sostenere la necessità che vengano utilizzate le nuove tecnologie per individuare nuovi spazi lavorativi, dobbiamo combattere il pregiudizio dei datori di lavoro ancora troppo forte. Non ci piace alzare la voce, non ci è mai piaciuto, ma il lavoro è luce che ritorna, sicurezza, dignità, vita ed ha la stessa importanza dell'indennità di accompagnamento. Lo difenderemo con le unghie e con i denti.” L’applauso scrosciante che ha accolto le parole con le quali il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Professor Tommaso Daniele ha introdotto la XVII serata del Premio Braille alla Sala Petrassi dell'Auditorium di Roma, ha dato la misura di quanto il problema lavoro sia il centro della vita delle persone con disabilità visiva. Un problema che li pone sullo stesso gradino di difficoltà del Paese Italia d’altronde, in un ideale percorso che l'Unione ha sempre seguito. “Non abbiamo mai chiesto la luna” - ha detto in un altro momento della serata il Professor Daniele - “ma il diritto ai nostri diritti”. E su questo tono di dignità ma anche di rispetto per il momento difficile se non drammatico che il Paese sta vivendo è iniziata la serata di festa, composta e sobria, allegra e piena di suoni e colori ed immagini più diverse. Come intermezzo tra un premiato e l’altro la musica, filo conduttore della fantasia, capace di portare chiunque lontano con la mente. Tanto che la Grande Orchestra Sinfonica di Udmurtia, dalla Russia, ha aperto ufficialmente la XVII edizione del Premio Braille 2012. La serata, condotta da Eleonora Daniele, ha avuto inizio con un momento di poesia. L’attore Sebastiano Somma ha letto una toccante poesia del Professor Daniele, “Le donne sono straordinarie”, pubblicata nel libro “Le parole che fanno bene al cuore” e ha poi consegnato il primo premio speciale all’Osservatorio Siti Internet il cui responsabile, Nunziante Esposito, ha raccontato come dal 2000 il suo gruppo lavori con competenza e con grande passione a questa delicata missione di verifica per quei Web master che chiedono una verifica sull’accessibilità di alcuni siti per le persone cieche ed ipovedenti. Poi ancora la musica che ha cominciato a far viaggiare tutti. Come l’uomo che chiedeva addirittura di essere trascinato in un altro pianeta: era una delle canzoni storiche di Eugenio Finardi il primo grande musicista salito sul palco. Finardi prima di eseguire le sue due canzoni “Extraterrestre” e le “Ragazze di Osaka” ha raccontato la sua storia personale. “Ho una mamma che è stata ipovedente per tanti anni, ora è quasi cieca ma sfido chiunque a dire che non è una persona autonoma. Mi piace essere qui anche per questo”. Da un’emozione all’altra, dal ritornello di Finardi “non voglio esser solo mai” alle parole di Enrica Bonaccorti, la prima ad essere premiata dalla giuria del Premio Braille salita sul palco e accolta da una standing ovation della sala piena come sempre. “Questo premio - ha detto la conduttrice radiofonica e televisiva - mi piace e lo sento più di altri perché è un premio a tutti quelli che come me si sentono indignati quando vedono che alcune cose in questo Paese non vanno bene e la gente si gira dall’altra parte. Purtroppo la mia trasmissione radiofonica è stata chiusa ma spero di avere altri modi di tornare ad occuparmi dei vostri problemi come ho fatto in questi anni”. L’intermezzo musicale è stato affidato in questo caso ad Eugenio Bennato che ha presentato tre pezzi della sua sempre originale ricerca delle sonorità dei paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo. Una ricerca che sfocia quindi in una musica dove si rintracciano i suoni di Napoli, la sua terra, della Puglia, della Sicilia ma anche dell’Africa e non solo, e grazie alla quale ognuno chiudendo gli occhi, può sognare di essere dovunque. Un sogno che ha aperto la strada ad un altro premio speciale, quello ad Angela Pimpinella. Una donna sordocieca con la quale, avendo gli strumenti giusti ovviamente, è facile e divertente comunicare: la mano diventa una tastiera che toccata dalle dita di chi l’accompagna, compone le frasi e che rimanda indietro grazie ai movimenti di Angela sulla mano dell’accompagnatrice ogni pensiero, frase, emozione. Così Angela ci ha fatto sapere che questa serata e questo premio per lei andavano dedicati ad Eugenio Malossi un sordocieco capace di perfezionare il suo sistema di comunicazione messo a punto con il suo maestro Francesco Artusio e di mettere quindi in comunicazione anche queste persone con il mondo. A premiare Angela è salita sul palco Carmen Lasorella, giornalista tra le più conosciute che ha raccontato alcuni brevi episodi della conoscenza tra lei ed Angela. “All’inizio faticavo ad accettare l’idea di incontrarla perché non capivo come avremmo potuto dialogare. Poi al primo incontro sono stata messa a mio agio, io da lei, e per me si è aperto un mondo. Ho saputo che si è laureata in pedagogia con una tesi sull’interrelazione tra l’io ed il tu, che ama la musica cubana, che non si ferma mai. Tutti abbiamo bisogno dell’energia di Angela Pimpinella.” “Mia mamma da piccola quando cucinava metteva la radio dove mandavano in onda le canzoni italiane. Io non sapevo chi le cantava ma mi piacevano così tanto che le imparavo a memoria e poi ho voluto studiare musica e canto”. Yasko è una soprano giapponese dalla voce forte e chiarissima che ha aperto un momento internazionale nella serata musicale della 17^ edizione del Premio Braille. Insieme ad Antonello Rondi si è esibita in un classico della canzone napoletana “Marechiaro”. Poi lo stesso Rondi ha dato un saggio delle sue qualità interpretative con altre due canzoni del repertorio napoletano che hanno introdotto il secondo premio Braille della serata. Un premio speciale ad una persona speciale. Lo ha ritirato Amelia Impellizzeri, una scrittrice che ha commosso la sala parlando dei cani guida, di quelli che ad un certo punto della vita diventano qualcosa d’altro che un amico. Gli animali - ha detto la Impellizzeri - hanno un’anima molto bella e colorata. Il cane guida ad un certo punto del suo percorso di istruzione intuisce che all’amico uomo manca qualcosa e scelgono di essere la sua guida. Vorrei nominarne tre fra quelli che ho raccontato nel libro e sono Venere, Sara e Elvis, rappresentativi di tutti gli altri”. Un emozionato Umberto Broccoli, Sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, giornalista e conduttore radiofonico ha consegnato il premio alla scrittrice commentando con parole molto sentite quello che stava accadendo nella serata: ”Il fine ultimo della radio è la qualità. La parola come segno di cultura e come possibilità di arrivare a tutti, anche a coloro che si sentono soli”. E per rafforzare questo concetto lo stesso Broccoli ha letto una poesia di Tommaso Daniele intitolata “Solo tra la gente”. Eleonora Daniele, dialogando con il maestro Leonardo Quadrini che ha diretto con eleganza la Grande Orchestra Sinfonica di Udmurtia, Russia (un gruppo di 60 elementi di grande bravura), ha introdotto un momento musicale dedicato all’amore con due pezzi di Francesco Baccini; il cantautore genovese ha cantato “Mi sono innamorato di te”, il grande successo di Luigi Tenco e “Ho voglia di innamorarmi” con il quale ha trascinato il pubblico della Sala Petrassi. Ancora la musica protagonista con la chitarra elettrica ma melodica sullo stile di Carlos Santana con le note di Ninni Gibboni che ha suonato “Sulle ali del tempo” conferendo alla serata un momento di malinconia e quasi di commozione subito ravvivato dal terzo premio Braille che è stato assegnato al giornalista Rai Andrea Vianello. Salito sul palco in mezzo ad un mare di applausi, Vianello ha suscitato l’interesse del pubblico ringraziando per il premio: “…al quale tengo molto e che il Presidente Daniele è stato costretto a darmi perché da quando lo conosco, era il 1988, in occasione di una puntata di Radio Anch’io sulla giornata del cieco, lo sfinisco con la richiesta di averlo… Scherzi a parte, voglio dire che il servizio pubblico può fare certe trasmissioni dedicate perché è servizio pubblico e deve continuare ad esserlo. Voglio dedicare questo premio ad una ascoltatrice fedele, Paola Vagata che negli anni mi ha scritto tante volte chiedendomi di chiamarla per fare due chiacchiere. E mi scrive sempre e, ogni volta che squilla il telefono, lei crede che sia io. Non l’ho mai chiamata, ma mi sono reso conto che per certe persone anche un semplice gesto può essere un grande momento e quindi stasera prometto a Paola che la chiamerò”. L’ultimo premio, ma solo in ordine cronologico è stato assegnato al Presidente della Provincia di Trento, Lorenzo Dellai. “Ritiro questo premio con gioia, con onore - ha detto Dellai - e lo intendo riferito a tutto il Trentino. Noi siamo molto autonomi e per questo siamo anche molto esigenti con noi stessi, specie quando si tratta di diritti civili dei cittadini che applichiamo con rigore ed equità. È un premio che va soprattutto all'Unione Ciechi di Trento che ci viene sempre a sottoporre dei progetti concreti e mai parole vane, e noi spesso li dobbiamo rincorrere perché loro hanno la capacità di cominciare senza aspettare le istituzioni”. A questo punto la serata si è conclusa. Il Presidente Daniele ha ripreso la parola brevemente per ribadire alcuni concetti: “Questa serata è stata importante perché abbiamo gettato alcuni semi lungo la strada dei nostri diritti, diritti che ci allontanano dalla discriminazione”. Ed ancora la musica ha chiuso la XVII edizione del Premio Braille con un duo straordinario: fisarmonica e chitarra. Protagonisti Massimo Tagliata ed Andrea Dessì che hanno ancora una volta emozionato il pubblico.
UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI XVII Premio Louis Braille - Roma 31 luglio 20012
All’Osservatorio per l’accessibilità dei Siti Internet per aver offerto a titolo assolutamente solidaristico una costante consulenza di alto livello, divenendo punto di riferimento per le Istituzioni del nostro Paese. Ad Enrica Bonaccorti per avere ospitato più volte nei suoi programmi radiofonici l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti contribuendo alla conoscenza delle problematiche dei ciechi e degli ipovedenti. A Lorenzo Dellai per avere favorito costantemente il processo di integrazione dei ciechi trentini che hanno conosciuto la gioia delle pari opportunità. Ad Amelia Impellizzeri per aver dimostrato grande sensibilità nei confronti delle persone con disabilità visiva ed evidenziato la funzione sociale del cane guida, prezioso compagno di libertà dei ciechi. Ad Angelina Pimpinella per avere offerto uno speciale contributo alla promozione dei diritti delle persone sordo-cieche nella prospettiva della loro piena integrazione sociale. Ad Andrea Vianello per i tuoi meriti giornalistici e per la tua particolare sensibilità verso il mondo dei disabili.