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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 10 del 2012

Titolo: IPOVEDENTI- Ipovisione e turismo, una integrazione possibile

Autore: Massimiliano Martines


Articolo:
Molte volte si è parlato di inclusione sociale degli ipovedenti in molti campi: da quello affettivo a quello lavorativo a quello relazionale più in generale. Ritengo che il turismo sia uno di quei campi in cui i disabili visivi ed in particolare gli ipovedenti, tendono a nascondere le proprie difficoltà, di conseguenza preferiscono muoversi poco, oppure non osano andare alla scoperta di strutture che oggi sono predisposte ad ospitare persone con difficoltà visive ma che non sono palesemente riconoscibili. Oggi viviamo un periodo di particolare crisi sia in Europa che nel nostro Paese, quindi le poche vacanze che ci si può permettere le si trascorrono in Italia, magari varcando i confini della propria regione alla ricerca di profumi e paesaggi diversi da quelli a cui si è abituati. In questo mio girovagare per le campagne a ridosso tra la provincia di Roma e quella di Rieti, per essere più precisi nella zona di Magliano Sabina, mi sono imbattuto in un posto davvero molto peculiare in quanto coniuga la tranquillità della campagna e la posizione davvero strategica in ordine alla sua raggiungibilità, nonché la ricchezza e la qualità dei servizi offerti; ma cosa davvero interessante, anche se a prima vista non si direbbe, sia l'albergo che il ristorante sono dotati di quelle accortezze che rendono il posto fruibile anche agli ipovedenti ed ai nostri amici non vedenti. Per citare alcuni esempi: i corridoi che conducono alle camere sono semplici nell'orientamento e nella loro individuazione, il tipo di luce non è eccessivamente abbagliante, i colori degli ambienti risultano molto caldi e naturalmente illuminati, quindi l'occhio si abitua facilmente a questa tipologia di ambiente; l'ascensore anche se per due piani risulta essere capiente e di facile accesso grazie all'apertura automatica delle porte scorrevoli ed al segnale acustico di apertura al raggiungimento del piano; la piscina adiacente è inserita in spazi ampi all'interno di un parco ed è di facile fruizione anche per le persone che non sono avvezze al nuoto. L'accesso è guidato da 4 scalini antisdrucciolo che permettono di entrare in acqua in maniera molto dolce e graduale. Come dicevo prima, questa struttura non ha nulla di notabile che si faccia individuare per essere predisposta ad ospitare gli ipovedenti o gli amici non vedenti, ma lo è in maniera naturale, grazie soprattutto alla professionalità ed alla sensibilità del personale sempre pronto ad affrontare qualsivoglia esigenza, anche eventuale presenza di cani guida. Da ipovedente ho sempre cercato strutture che non fossero palesemente predisposte ad ospitare i disabili visivi, perché ho sempre creduto che l'integrazione passa anche per questa strada, quella di avere il coraggio di affrontare certe difficoltà e non dover a tutti i costi avere la pappa pronta. Ho voluto portare questa testimonianza per comunicare a tutti gli amici ipovedenti che ci vuole più coraggio. Spesso abbiamo le cose a portata di mano ma non ce ne accorgiamo, forse per pigrizia. Beh, ogni tanto dobbiamo osare senza abbandonare però la sacrosanta lotta per un mondo più inclusivo che pensi all'accessibilità fin dalla progettazione delle strutture, forse è una espressione che come componente della Commissione OSI uso spesso, ma credo che il concetto fondamentale sia il medesimo.



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