Numero 16 del 2013
Titolo: Papa Francesco parla a noi dell'Unione
Autore: Redazionale
Articolo:
È con grande piacere che pubblichiamo su questo numero di «Voce Nostra» la trascrizione del messaggio vocale inviato da Papa Francesco a tutti i soci dell'Unione, con particolare riferimento ai più anziani. Questo gesto di grande affetto compiuto dal Papa, che con la propria voce ha registrato il messaggio, lo dobbiamo alla iniziativa del brillante collega ed amico Cesare Barca, da 16 anni direttore della rivista sonora «Senior», (sempre pubblicata dall'Unione). Cesare aveva inviato al Papa una richiesta accorata ed affettuosa che, con grande benevolenza, Sua Santità ha voluto esaudire, facendo pervenire tramite internet a Cesare questo messaggio destinato a tutti noi.
Flavio Vezzosi
«Cari amici vi saluto con affetto. So che siete riuniti a Tirrenia per un periodo di soggiorno e che alcuni di voi avrebbero voluto venire a Roma.
Grazie alla tecnica moderna posso venire io da voi.
Vi ringrazio per la vostra stima, per il vostro affetto e soprattutto per le vostre preghiere.
Il Vangelo ci dice che Gesù ha avuto un'attenzione particolare per i ciechi; ne ha guariti molti insieme con tanti altri malati; ma la guarigione della persona prima della vista ha un particolare significato simbolico: rappresenta il dono della Fede ed è un segno che riguarda tutti, perché tutti abbiamo bisogno della luce della Fede per camminare nella strada dell'amore. Per questo il Battesimo, che è il primo sacramento della Fede, anticamente era chiamato anche «illuminazione».
Chiedo al Signore di rinnovare in ciascuno di voi il dono della Fede, perché nel vostro spirito ci sia sempre la Luce di Dio, la luce dell'amore che dà senso alla nostra vita degli umili, ci dà speranza, ci fa essere buoni e disponibili verso i nostri fratelli. Auguro anche ogni bene per la vostra associazione: l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Diffondete sempre la cultura dell'incontro, della solidarietà, dell'accoglienza verso la persona con disabilità, non solo chiedendo le giuste provvidenze ma favorevole alla loro partecipazione attiva alla vita della società.
Vi affido tutti alla protezione di Maria Santissima nostra Madre; vi chiedo di pregare per me e per il mio servizio alla Chiesa e vi benedico di cuore insieme con i vostri cari».