Numero 16 del 2013
Titolo: Parliamo di ripresa
Autore: Antonio Russo
Articolo:
Sembra un modo abbastanza realistico cominciare a definire per il nostro Paese e per l'Europa un qualcosa che ci possa fare uscire dalla recessione economica che in questi anni ha messo in forse anche la sopravvivenza fisica di noi disabili. Ho scritto fisica per un motivo assai semplice: dobbiamo fare i conti col quotidiano, quando la barca sbanda bisogna darsi da fare per riportarla sulla rotta giusta e, se ci guardassimo intorno, se ci sforzassimo di più, potremmo iniziare ad essere ottimisti con tante riserve.
Ma cosa è la recessione economica? Quando si fa la spesa ci si accorge che quello che compriamo costa sempre di più; in pratica il valore d'acquisto del denaro diminuisce. Discorso un po' pesante, la vita si è fatta assai complessa, al limite delle possibilità gestionali delle nostre tasche.
In effetti a settembre, a vacanze finite, dovrei farvi leggere gli inni alla gioia inoltrati per ringraziare chiunque si sia prodigato per farci trascorrere un lieto e salubre periodo di riposo; ma le note vicende che in questi mesi mi sono accadute, si sono dimostrate capaci di limitare al minimo un qualsiasi periodo di riposo per me. Tutto questo mi ha dato lo spunto per riflettere su come potrebbero essere programmate anche le nostre vacanze.
La risposta non ce l'abbiamo e ci affidiamo ai politici che dovrebbero darcela... speriamo presto. Sembra che in questi giorni il nostro Paese debba attraversare una ulteriore crisi di governo assai traumatica e dalle molte incognite politiche e civili. Mi sarebbe piaciuto mandarvi una poesiola giocosa, insomma una di quelle mie solite scenette in versi con la tavola imbandita e col vino al centro che tanto ci fanno stare vicini per sorridere. Speriamo che presto potrò farvi leggere qualcosa del genere; intanto questo breve scritto può servire per dire a tutti che sono qua e che la speranza di migliorare come sordociechi, disabili e cittadini del nostro Paese che per vocazione si definisce civile, non deve mai venir meno.
Antonio Russo