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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 3 del 2016

Titolo: INCONTRI- Metti una sera con Emma

Autore: Linda Legname


Articolo:
L'incontro di un gruppo di giovani ciechi e ipovedenti con la cantante Emma Marrone è stato un evento straordinario. Ecco il loro racconto
Una sera come tante altre, con i nostri ragazzi, sul gruppo WhatsApp "L'Unione fa la forza" si chiacchiera, si scherza, ci si scambiano i sogni, ci si arrabbia. Siamo tanti, tutti un po' pazzerelli, ma il bene che ci lega è immenso!
Arriva la notizia! Ci sarà Emma Marrone in un paese vicino ad Agrigento... sul gruppo si scatena il delirio... dobbiamo andare!
Senza dire nulla ai ragazzi raccogliamo informazioni, prendiamo contatti con gli organizzatori dell'evento, e dopo poche ore la splendida notizia: posti in prima fila e stretta di mano a Emma Marrone!
Comunichiamo ai ragazzi la notizia e si scatena un terremoto di gioia!
Non è facile organizzarsi. I ragazzi provengono da ogni parte della Sicilia, e spesso, a causa delle difficoltà che la mancanza totale o parziale della vista comporta, diventa tutto molto più complicato.
Ma non possiamo scoraggiarci: il problema esiste ma va studiato, affrontato e superato. Ciò ha permesso al gruppo di crescere e condividere svariate esperienze.
Arriva l'atteso 30 gennaio. Tutto è pronto: il cd per l'autografo, il cartellone e soprattutto la lettera... sì la lettera che i ragazzi hanno scritto per Emma. Ci siamo preparati bene: una lettera in Braille per far scoprire alla cantante il nostro mondo in sei puntini, e due copie della stessa, in large print per far conoscere a Emma che ci sono gli ipovedenti, quelli di cui quasi nessuno si accorge mai.
Si parte. Arrivati al centro commerciale si respira un'aria frizzante, gioiosa, gruppi di ragazzi sparsi di qua e di là intonano le canzoni della cantante pugliese.
I ragazzi sono un po' disorientati, troppe emozioni dentro il loro cuore, troppa confusione per chi non vede o vede poco... per alcuni di loro è la prima volta!! Ma con noi ci sono le nostre volontarie, e con loro al nostro fianco ci sentiamo "forti" e "liberi".
Ore 16,30: come promesso ci fanno accomodare in prima fila. Il palco è a pochi passi da noi. Dietro un fiume di gente, cantiamo tutti insieme. Ed ecco arrivare lei, il nostro idolo, la ragazza acqua e sapone che ci fa compagnia durante la versione di latino, la ragazza umile che con i suoi "occhi profondi" ci trasmette la voglia di non arrendersi mai, la ragazza che ci ricorda sempre di non smettere mai di sognare.
Costanza non riesce a trattenere le lacrime, ha le mani fredde e il cuore le batte forte forte... Emma è accanto a lei e l'abbraccia, le dà un pizzicotto sulla guancia, scambia due parole con Maria Chiara che le consegna la preziosa lettera, a uno a uno saluta tutti i nostri ragazzi e gli altri ragazzi disabili presenti: un'umanità fuori dal comune. Non era scena, ogni suo bacio, ogni sua carezza partiva dal cuore e ogni suo gesto sfiorava l'anima di chi lo riceveva.
Emma risale sul palco, noi la vediamo poco ma non importa, ci sarà l'occhio dell'anima che come al solito con i suoi super poteri ci donerà una visione splendida.
Ma che succede? Emma scende nuovamente dal palco, si siede sui tre gradini e tiene stretta al petto la lettera... silenzio in quell'enorme sala. Emma leggerà la nostra lettera! La apre, sfiora i puntini e prima di leggere esprime il suo pensiero:
"Spero che la lettera sia da esempio per tutte quelle persone che sono molto fortunate e non se ne rendono conto, e si lamentano ogni giorno per le sciocchezze, che si sentono risentite per le cose inutili della vita. Dovreste prendere tutti esempio dalle persone "speciali"... chi dovrebbe essere arrabbiato e incazzato con la vita si comporta sempre con educazione e umiltà, ed è contento di quello che riceve... le persone speciali sono quelle vere, quelle che hanno ricevuto dalla vita tante sfide da combattere".
Inizia a leggere. Le parole di Costanza, Angelica, Erika, Maria Chiara, Cristina, Gabriele, Sebastiano, Francesca, Alessandro, Andrea, scorrono leggere attraverso la voce di Emma commossa ed emozionata, abbracciano e scaldano il cuore di tutti i presenti.
Si continua. Emma autografa i nostri cd, ci ristringe la mano... un'ultima foto e poi è giusto lasciare spazio a tutti quei giovani che, come noi, stanno scalpitando per un saluto e un abbraccio.

CONTRIBUTI
Fabiana, Volontaria:
"Le cose belle sono ancora più belle se condivise, ognuno di noi è stato complementare all'altro, dai sorrisi al superamento delle difficoltà. Emma è un'artista che seguo fin dagli esordi e scoprirla così umana e sensibile è stato davvero bello".

Costanza Carnemolla, ipovedente (15 anni, UICI Siracusa)
"Un turbinio di emozioni indescrivibili, qualcosa mai provato, stavo realizzando il mio piccolo sogno. Ho incontrato una persona che in qualche modo anche senza conoscermi mi aveva già compreso e aiutata. Non mi sarei mai voluta scrollare da lei... le mie mani sulle sue, i nostri sguardi s'incrociavano ed io potevo sentire il battito del suo cuore; provo un orgoglio profondo per il mio idolo perché è rimasta una ragazza semplice e naturale. Il mio sogno? Poter fare un duetto con Emma; io mi preparo, studio, canto e chissà se la vita mi riserverà quest'altra sorpresa, e soprattutto chissà se anch'io un giorno attraverso la musica riuscirò a donare emozioni".

Maria Chiara, non vedente (15 anni, UICI Caltanissetta)
"Ho provato emozioni diverse: confusione, stupore, meraviglia!
Non sono mai stata in un posto così affollato, ho avuto un po' di paura, ma è subito passata! Conosco poco Emma ma i suoi modi dolci e affettuosi mi hanno spiazzata di gioia. Le sue canzoni mi fanno pensare e sognare quanto è bello l'amore seppur doloroso, ed io ho voglia di innamorarmi".

Gabriele Cammalleri, ipovedente (13 anni, UICI Caltanissetta)
"Emma? Bellissima, un vulcano di energia pura, bravissima: un'esperienza stupenda!! Sono stato molto fortunato perché, non solo mi ha baciato tre volte, ma mi ha anche aiutato a scendere le scale! Secondo me gli piaccio!!".

Veronica, Volontaria:
"Il Servizio Civile all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti mi sta facendo vivere e riflettere una realtà che spesso sfugge. Stare con i ragazzi non vedenti per la prima volta, insieme all'artista che è anche il mio idolo, è stata un'esperienza professionale e umana straordinaria".

Sara, Volontaria:
"La cecità non è un limite alla voglia di vivere, ma un vedere con occhi diversi. Esperienza spumeggiante, divertente e anche per me; incontrare Emma, è un sogno che è diventato realtà!".



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