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Il Progresso

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Numero 18 del 2019

Titolo: Viaggi- Nelle Repubbliche Baltiche, dove le favole diventano realtà

Autore: Devis Bellucci


Articolo:
(da «Vanityfair.it» del 31 agosto 2019)
In Lituania, Estonia e Lettonia, le tre perle del Baltico, magiche e selvagge. Per ammirare castelli nel cuore della foresta, laghi fatati, raccogliere ambra dopo una mareggiata o decidere di trasferirsi nella repubblica degli artisti
Sono appese là, una accanto all'altra, sul muretto all'ombra che costeggia la strada. Tante placche di metallo scintillante, delle dimensioni di un poster. La gente passa e si ferma. Qualcuno non resiste alla tentazione di un selfie davanti a queste moderne Tavole della Legge, dove ogni articolo è ripetuto in tutte le lingue d'Europa. C'è scritto che tutti hanno il diritto di amare, ma anche di non essere amati; che tutti hanno il diritto di essere felici, così come di non esserlo; che ognuno ha il diritto di avere dei dubbi, ma non è obbligatorio; che tutti noi abbiamo il diritto di non avere paura. Non mancano gli animali: il cane, ad esempio, ha diritto di essere un cane. Infine, come in ogni Stato che si rispetti, arrivano i doveri, pochi per la verità. Tra questi, che tutti devono ricordare il proprio nome.
Siamo a Vilnius, capitale della Lituania, città di straordinaria bellezza che in estate si lascia avvolgere da una luce calda e dorata. La sua bianca cattedrale, il campanile e il Palazzo dei Granduchi, nel cuore del centro storico protetto dall'Unesco, diventano quasi abbaglianti. Accanto a questo sontuoso patrimonio, c'è una piccola nazione di sognatori, che ha autoproclamato la propria indipendenza il primo aprile 1997. È senz'altro uno degli Stati più romantici del mondo, nonché con la Costituzione più commovente, riportata all'ingresso del Paese su tante placche color argento. Si chiama Repubblica di Užupis, che vuol dire «dall'altro lato del fiume». In questo che, per le autorità, è semplicemente un quartiere di Vilnius, vivono un migliaio di artisti. L'hanno paragonata alla Christiania di Copenaghen o a Montmartre a Parigi. Un angolo dedicato ai sogni che diventa ancora più toccante se si pensa al passato di privazioni e dolore della Lituania, condiviso con le vicine Lettonia ed Estonia. Prima la guerra e l'occupazione nazista, poi il regime sovietico, le deportazioni, le celle di tortura del Kgb. Per avere un'idea di tutto questo basta visitare il Museo delle Vittime del Genocidio di Vilnius, allestito in un palazzo di fine 800 che fu il quartier generale della Gestapo e del Kgb. Oppure raggiungere la città di Šiauliai, nel nord del paese, per ritirarsi un'oretta a riflettere sulla Collina delle Croci. Questo sito è unico e toccante: su una minuscola altura sono state erette migliaia e migliaia di croci di ogni forma e dimensione, simbolo di devozione e identità nazionale. Durante il regime sovietico la collina fu spianata più volte, ma i pellegrini tornavano a sistemare nuove croci come atto di resistenza spirituale, consapevoli di rischiare l'arresto. Caduto il comunismo, Lituania, Estonia e Lettonia, le tre perle del Baltico, si sono gettate tra le braccia dell'Europa, chiudendo col proprio passato e procedendo a passo spedito verso la globalizzazione. Rimangono tuttavia molteplici vestigia sovietiche, un po' malinconiche, fonte di meraviglia per gli appassionati di storia: bunker, ex basi militari, carceri fatiscenti, torri di guardia e immensi caseggiati dagli appartamenti tutti uguali, alcuni dei quali oggi riadattati per ospitare i turisti. Accanto a questo e in forte contrasto, la variegata bellezza di una terra coperta di foreste su un mare selvaggio, spazzato dal vento e puntellato di massi. Lo scenario è antico e ammaliante in questo lembo d'Europa che per ultimo venne convertito al Cristianesimo: castelli affacciati su laghi color del cielo, le cupole a cipolla delle tante chiese, profumi d'incenso, cicogne in volo, ruderi nel cuore del bosco e il fascino medievale di Tallinn o l'eleganza art nouveau di Riga.
Proprio a Tallinn il viaggio raggiunge spesso il suo culmine. Passeggiando sulla spiaggia, tra le grida dei bambini che setacciano la sabbia in cerca di granelli d'ambra, l'aria è profumata di pini, l'orizzonte solcato da nuvole rapide e, laggiù, balugina il profilo verde della Finlandia, come un richiamo. Qualcuno sale su un autobus per raggiungere San Pietroburgo, ma noi portiamo ancora nel cuore i racconti dei tanti sognatori di Užupis, la Repubblica degli artisti, dove c'è un'altalena appesa a un ponticello per dondolarsi in due, sfiorando l'acqua coi piedi, e un vecchio pianoforte popolato di uccelli. Si può andare e stare. L'articolo uno della Costitizione dice che «Tutti hanno diritto di vivere (lì), vicino al fiume Vilnia». Ma anche il fiume ha i suoi diritti, recita il testo. Ad esempio, quello di continuare a scorrere per sempre.
Come andarci
Un libro da leggere: «Avevano spento anche la luna» di Ruta Sepetys (Garzanti)
Un film da vedere: «A lady in Paris» (Une estonienne à Paris) di Ilmar Raag (2012)
Una cosa da non perdere per ognuna delle capitali: Iniziamo da Vilnius. Non potete lasciare la città senza aver goduto del panorama più spettacolare. Per farlo salite alla collina delle Tre Croci, collocate qui nel XVII secolo in memoria di altrettanti monaci, morti martiri secoli prima. Si notano i resti di altre tre croci, innalzate in precedenza e distrutte dai sovietici. Passiamo a Riga. Una delle cose più straordinarie della capitale lettone è il suo mercato coperto. Lo trovate proprio accanto alla stazione degli autobus. È ospitato all'interno di alcuni enormi ex hangar per dirigibili della prima guerra mondiale e la sua atmosfera è tipicamente russa. Troverete una quantità imbarazzante di cibarie, dal formaggio al pesce alla verdura. È anche un ottimo modo per pranzare spendendo quattro soldi. Concludiamo con Tallinn. Se avete dei bambini con voi, non perdetevi la visita al Museo Marittimo Lennusadam. Si può raggiungere con una lunga passeggiata dal centro cittadino e ospita una miriade di imbarcazioni di tutti i tipi. Potrete provare l'emozione di entrare in un sommergibile, in una motovedetta della guardia costiera e soprattutto in una nave rompighiaccio.
E il mare? Non aspettatevi i Caraibi: siamo a nord e qui il mare è selvaggio, romantico e freschino. Le Repubbliche Baltiche vantano chilometri di spiagge sabbiose, ampie e molto spesso con la presenza di bellissime dune. Se amate le spiagge attrezzate e una tranquilla vita mondana, il consiglio è di andare a Jurmala in Lettonia, a mezz'ora di treno da Riga, o a Pärnu in Estonia, un po' la Rimini locale. Se invece siete in cerca di luoghi remoti e incontaminati, guidate (o andate in autobus, 3 ore da Riga) fino a Capo Kolka, la stretta penisola che separa il Golfo di Riga dal Baltico. Indimenticabile il viaggio per arrivare.
Un salto in Russia o in Finlandia. Chi ha più tempo a disposizione, può sconfinare in territorio russo o superare il mare da Tallinn - sono circa 80 km - per fare una gita a Helsinki. In questo caso, basta prendere uno dei tanti traghetti diretti alla capitale finlandese. I collegamenti sono molto frequenti. Le escursioni in Russia più gettonate sono la classica tre giorni a San Pietroburgo da Tallinn in autobus (partenze frequenti dalla piccola stazione centrale: non potete sbagliare), oppure il viaggio fino a Kaliningrad dalla Lituania. In entrambi i casi avrete bisogno di un Visto, quindi organizzatevi per tempo soprattutto se puntate su Kaliningrad.
Un castello da fiaba. Semplicemente indimenticabile, il castello di Trakai, raggiungibile comodamente da Vilnius in autobus (le corse giornaliere sono molto frequenti, non temete). Immaginate un susseguirsi di laghetti circondati dalla foresta e puntellati di isole; su una di queste, un castello color terracotta che pare uscito da una fiaba. È la destinazione ideale per una gita di un giorno da Vilnius, con picnic ed escursione in barca sul lago.
Il castello di Trakai, Lituania
È la gita più bella che si possa fare da Vilnius, da cui dista neanche 30 km. Vi ritroverete in uno scenario da favola: un borgo di casette di legno, tanti laghetti circondati dagli abeti e, infine, il castello di mattoni rossi, su un'isola raggiungibile grazie a un ponte pedonale. Durante i mesi estivi nel castello si tengono spettacoli e concerti. Potete anche noleggiare un pedalò per esplorare i laghi o farvi portare da un barcaiolo.
Pärnu, Estonia
Si tratta della più importante stazione balneare del paese, frequentata ogni anno da turisti tedeschi, finlandesi e svedesi. Se il tempo è bello, cosa da non dare per scontata, la spiaggia è allettante: dune di sabbia, bar e ristoranti, decine di aquiloni in cielo che i bambini si divertono a far volare. Quando comincia a piovere, è il momento di visitare il pittoresco centro storico, con chiese, edifici del 600 e alcuni musei.
Tallinn, Estonia
La capitale estone è una fra le città più belle e scenografiche d'Europa. Basta salire sul campanile di qualche chiesa per rimanere incantati davanti a uno skyline da fiaba, fatto di bastioni, case variopinte dai tetti rossi, torri e cupole. Salite ad esempio sulla guglia della chiesa di Sant'Olaf, che fino al 1625 era uno degli edifici più alti del mondo. Molti dei panorami cittadini che appaiono sulle guide turistiche vengono immortalati proprio da qui. Per bere qualcosa, andate in uno dei caffé che si affacciano sulla Piazza del Municipio, altro ottimo soggetto fotografico.
Cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij, Tallinn
Ecco è un altro simbolo della città. Sorge proprio di fronte al Parlamento e venne terminata nel 1900. Nonostante, quindi, non sia affatto antica, le sue cupole a cipolla sono incantevoli così come l'interno, dall'inebriante profumo di incenso, dove si possono ammirare affreschi e icone dorate. Qui, però, non potete fare foto!
La Repubblica di Užupis, Lituania
Questo covo di artisti di là dal fiume è uno dei quartieri più pittoreschi di Vilnius, di giorno come di sera quando i suoi pub e locali si animano. Da vedere non c'è molto, a parte l'Angelo di Užupis, simbolo della Repubblica, ma la cosa più bella è ammirare i tanti artisti al lavoro e magari provare a conoscerli. Fermatevi un istante in contemplazione sul ponte, che segna l'ingresso nella Repubblica: la ringhiera è coperta di lucchetti con promesse d'amore e, proprio sotto, c'è una piccola altalena per dondolarsi sul torrente.
La Collina delle Croci, Lituania
Questo è uno dei luoghi più commoventi delle Repubbliche Baltiche e nonostante raggiungerlo possa essere dispendioso in termini di tempo, vale la pena. Ci troviamo nell'anonima località di Šiauliai, dove, diciamo subito, non c'è niente da vedere. Potete raggiungerla in treno da Vilnius, quindi prendete un taxi dalla stazione e con 20-30 Euro fatevi portare alla Collina, a 10 km dalla città. La cifra comprende sosta e rientro. Potrete ammirare decine di migliaia di croci, di tutti i tipi e di tutti i materiali, lasciate nel tempo dai pellegrini. Ce n'è una anche fatta sistemare da Papa Giovanni Paolo II, che visitò il sito nel 1992.
Riga, Lettonia
Il centro storico della capitale lettone, tutelato dall'Unesco, è semplicemente magnifico, una vera opera d'arte a cielo aperto. Pensate che vanta la più grande concetrazione al mondo di edifici Art Nouveau - circa 800 - oltre a imponenti cattedrali, vestigia di castelli in rovina, piazzette e romantici vicoli. Una curiosità: pare che la tradizione dell'albero di Natale sia nata proprio a Riga. Una lapide sull'acciottolato davanti al Municipio ricorda il punto in cui sarebbe stato collocato il primo albero, in una vigilia di Natale del 1510.
Capo Kolka, Lettonia
Se amate i luoghi di mare desolati, con l'atmosfera da fine del mondo, venite all'estremità di questa penisola che separa il golfo dal Baltico. Una volta la zona era area militare con accesso interdetto ai civili, pertanto si è mantenuta incontaminata. Il paesaggio è lunare, spesso tormentato dal vento, mentre le tempeste sono sempre in agguato. Per raggiungere il Capo si può prendere uno dei pochissimi autobus dalla capitale (oltre tre ore di viaggio), ma è meglio noleggiare un'auto.
Vilnius, Lituania
Dopo aver visitato le tre capitali baltiche, anche voi farete la vostra graduatoria. Di solito tutti pongono Tallinn al vertice, mentre per il secondo e terzo posto i pareri sono assai discordanti. La capitale lituana vi conquisterà con la sua piazza principale, una fra le più maestose dell'Europa orientale, la vivacità del suo centro storico pieno di locali e la popolazione di artisti, pittori, intellettuali e musicisti che hanno deciso di vivere qui. Un motivo ci sarà...
Cesis, Lettonia
Raggiungibile in autobus da Riga (due ore), è una delle cittadine più graziose del paese. L'attrazione principale è il suo castello in rovina, cupo e maestoso, circondato da un parco. Se vi capita di vederlo durante un temporale fa paura! Nonostante si possa andare e tornare dalla capitale con una gita di un giorno, chi può si fermi una notte o due, se ama la natura, data la vicinanza al Parco Nazionale del Gauja, un'area selvaggia di foreste e castelli protagonisti di leggende che qui la gente ama ancora raccontare.



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