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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 37 del 2019

Titolo: Silenziose uguale pericolose

Autore: Redazionale


Articolo:
Dal 1o luglio è scattato l'obbligo del sistema di segnalazione artificiale su tutte le auto elettriche, entro il 2021 tutti i possessori di questi veicoli si dovranno adeguare alla normativa europea 138
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha aderito ad una campagna promossa dall'Ebu, European Blind Union, per l'obbligatorietà del dispositivo Avas (Acustic vehicle alert system) su tutte le auto elettriche di nuova immatricolazione. In un momento in cui i temi ambientali sembrano aver ritrovato vigore e interesse in tutte le nazioni, non si può dimenticare di affrontare i temi della sicurezza delle fasce più deboli di cittadini, qualcuno segnala in particolare ciechi e ipovedenti ma crediamo che persone anziane o in bici o attaccati allo smartphone non siano da escludere, che potrebbero essere investiti dalle silenziosissime auto elettriche. Non è un caso, dunque, che associazioni come Ebu e Uici si siano battute tanto per ottenere una legge europea che obblighi le case automobilistiche ad installare l'Avs su tutte le auto che saranno immatricolate dal 1 luglio 2019 mentre per le auto già immatricolate l'obbligo scatterà dal 2021. Il sistema Avas funziona emettendo un segnale artificiale acustico, a 56 decibel, quando il veicolo procede sotto i 20 km. L'intensità del suono aumenterà proporzionalmente alla velocità del veicolo senza che il guidatore possa intervenire per disattivare il dispositivo. Il legislatore ha scelto la velocità di 20 km perché ha ritenuto che l'aerodinamica del veicolo e il rotolamento dei pneumatici sono sufficienti per avvisare gli altri utenti della strada, anche quelli più distratti, della presenza del veicolo. Non mancano, però, gli scettici sui benefici di questo strumento poiché non ci sono dati ufficiali sul miglioramento della condizione di sicurezza, solo nei prossimi mesi dalla Norvegia si potrà capire quanto sia utile Avas.
Parere diametralmente opposto quello di Mario Barbuto, Presidente nazionale Uici: «Le auto elettriche silenziose sono un pericolo reale per chi non vede. E renderle «rumorose», seppur minimamente, come prevede la norma europea, aumenta la sicurezza. Il pericolo rappresentato, per le persone cieche, dai veicoli silenziosi è dimostrato. Un veicolo in movimento in modalità silenziosa compromette la sicurezza e la mobilità delle persone non vedenti, ipovedenti e non solo. I dispositivi di emissione acustica emettono peraltro segnali a bassissimo volume, al di sotto del normale vocio e dei classici rumori pedonali normali».
«L'Unione Europea dei ciechi (Ebu) è impegnata da anni sul tema perché le auto elettriche nelle strade a ridotta velocità possono rappresentare un pericolo per i ciechi e non solo» ricorda ancora Barbuto. «Ora la direttiva del Parlamento Europeo dispone l'obbligo di montare dispositivi acustici sulle auto che entrano in azione automaticamente a velocità inferiori ai 20 km/h. Analoga norma era già stata adottata qualche mese fa negli Stati Uniti, sempre a seguito di azione delle associazioni di rappresentanza dei ciechi. In Italia abbiamo attivato contatti per inserire la norma anche nel nuovo codice della strada».



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