Numero 48 del 2019
Titolo: Uici Campania: concluso l'anno sociale con la celebrazione a Napoli della Giornata Nazionale del Cieco
Autore: Redazionale
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L'anno sociale del Consiglio regionale Uici della Campania si è concluso con due attività che si sono svolte nella città di Napoli. Il primo appuntamento si è svolto il giorno 12 dicembre, a Palazzo Zevallos, dove alla presenza del Rettore del Suor Orsola Benincasa, prof. Lucio D'Alessandro, è stato sottoscritto il protocollo d'intesa per la nascita della rete «Campania tra le mani». L'Uici, Consiglio regionale della Campania, è fra i promotori di questa iniziativa che mira a creare un circuito in tutta le regione che consenta l'accessibilità ai luoghi d'arte, non solo abbattendo le barriere architettoniche, attraverso la formazione del personale presenti nei siti museali che dovranno fare poi da ciceroni alle persone con disabilità che decideranno di avvalersi di questa possibilità. Uno strumento utile che mette insieme realtà diverse con il solo fine di far circolare la cultura e l'arte e renderlo, finalmente, fruibile veramente a tutti. La seconda iniziativa si è svolta, invece, sabato 14 dicembre in occasione della celebrazione della 61a Giornata Nazionale del Cieco che ha visto i soci delle cinque province campane partecipare alla celebrazione della Santa Messa del cardinale Sepe svoltasi presso il duomo di Napoli. All'inizio della celebrazione il presidente della Biblioteca e vice presidente ragionale Uici Campania, Pietro Piscitelli, ha salutato a nome di tutti i soci il cardinale per l'affetto e l'attenzione dimostrati verso la nostra categoria. Al termine del suo intervento il presidente Piscitelli ha fatto dono dello scritto, in versione braille, della lettera di S. Paolo ai Romani. La celebrazione è stata animata dal coro composto da nostri soci della rappresentanza di S. Giuseppe Vesuviano, coordinati da Francesca Avino consigliere regionale Uici Campania, mentre le letture dai soci provenienti dalle cinque province. La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale che oltre ad essere un momento di festa voleva essere un momento d'incontro per le tante persone, che pur conoscendosi, non hanno la possibilità d'incontrarsi spesso.
