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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 1 del 2020

Titolo: Per i più piccini

Autore: Redazionale


Articolo:
Giochiamo con le lettere
Sarà la lettera «i» oppure la lettera «e» quella giusta per completare ogni parola?
Pxlle; orxcchio; cicorxa; cestxno; rxcotta; farxna; fenicottxro; sirxna; mxlone; topxno; sorprxsa; bxcchiere; dxsegno; fxnocchi; rxgistro; gxostra; lxmone; salvxa; txgola; valigxa.
Soluzione: Pelle; orecchio; cicoria; cestino; ricotta; farina; fenicottero; sirena; melone; topino; sorpresa; bicchiere; disegno; finocchi; registro; giostra; limone; salvia; tegola; valigia.

Parolina intrusa
Una parolina si è intrufolata in ogni frase. Quale sarà?
1) Il calore del sole salato sta sciogliendo la neve.
2) La mamma copre Luca con panna una calda sciarpa.
3) Il dolce focolare della nonna è ricoperto di cioccolata.
4) I bambini dentifricio stanno giocando con un trenino elettrico.
5) Francesco sta pattinando studiando geografia sui libri di scuola.
Soluzione:
1) salato
2 panna
3) focolare
4) dentifricio
5) pattinando

Indovinelli
1) Bella, fresca e chiara chiara, sempre corre e lava lava. Che cos'è? Pensaci su. Io lo so, ma dillo tu!
2) Ho la forma rotonda e allungata, sono morbido e caldo quando sono fresco, cosa sono?
3) Sono paziente e lavoro con l'uomo, insieme al bue sto nel presepe a riscaldare Gesù Bambino. Sono simpatico ma non bello e mi chiamo…
Soluzione:
1) L'acqua
2) Il pane
3) L'asinello

Colmi
Qual è il colmo per un veterinario? Avere una fame da cavallo!
Qual è il colmo per un cuoco? Piangere perché ha finito il riso!
Qual è il colmo per Babbo Natale? Avere un figlio che si chiama Pasquale!
Qual è il colmo per un uovo? Lavorare sodo!

Filastrocche
Alfabeto della neve
A di andiamo un po' a toccarla!
B di bianca, prova a farla!
C di cade lentamente
D di dondola leggermente
E di eccola! Fitta fitta!
F di forse vado in slitta
G di guarda che splendore
H (tace lì per ore ed ore)
I di inverno che la porta
L di lontana: pare una torta
M di magnifico manto bianco
N di neve che è un incanto
O di ora faccio un pupazzo
P di parto come un razzo
Q di quasi quasi lo vesto tutto
R di rimarrà un pochino asciutto?
S di sole che lo scioglie
T di tante tante voglie:
U di usciamo a tirar palle
V di volano bianche farfalle
Z di zitti, la neve aumenta
se nessuno «la tormenta!».
Marzia Cabano

L'acqua
Acqua pura di sorgiva,
chi ti tocca ti sente viva,
chi ti porta via col secchio
porta il cielo in uno specchio.
Beve luce chi ti beve,
eri nuvola, eri neve,
eri canto di fontana,
eri squillo di campana.
Sei la gioia del giardino,
sei la forza del mulino.
Pellegrina affaccendata
tornerai dove sei nata.

Zia Titti racconta...
La tartaruga furba
Un giorno una volpe affamata vide una rana sulla riva di un lago e decise di mangiarla. Ma una tartaruga capì le sue cattive intenzioni e le diede un morso sulla coda. La volpe si arrabbiò tanto che decise di mangiarsi anche la tartaruga, ma si fece solo male ai denti che non riuscirono neppure a scalfire il guscio del piccolo animale. Allora la volpe disse: «Ora ti butto nel fuoco» e la tartaruga: «Grazie, ho un gran freddo, così mi riscaldo».
La volpe cambiò idea: «Allora ti butto in aria così morirai cadendo».
«Grazie» rispose la tartaruga «così potrò giocare con le nuvole».
«Allora di butto in acqua».
«No» gridò la tartaruga «non so nuotare, non mi uccidere così».
E la volpe allora la buttò nel lago. Ma la tartaruga, in realtà, sapeva nuotare molto bene e così, ridendo, raggiunse la sua amica rana. E insieme iniziarono a prendere in giro la volpe che, invece, non sapendo nuotare, non poteva raggiungerle.

L'energia del mondo
C'era una volta un folletto di nome Car che aveva un grande sogno... Voleva costruire un carretto che si muovesse senza il bisogno di essere spinto da qualcuno. Vedeva che gli abitanti del mondo reale si muovevano con certe scatolette con le ruote che chiamavano automobili.
Nel Sottobosco invece si muovevano solo a piedi oppure si muovevano con le foglie che andavano con la corrente del fiume. Non avevano dei mezzi di locomozione e a Car le scatolette con le ruote piacevano tanto.
Un giorno il piccolo Car andò dal grande albero, che vedendolo disse: «Ciao Car, che bello vederti, raccontami cosa ti porta da me».
Il folletto rispose: «Grande albero, vorrei costruire una macchina come quelle degli abitanti del mondo reale».
«Una macchina nel Sottobosco? Devi sapere caro piccolo Car che le macchine nel mondo reale per camminare da sole bruciano benzina e con i gas di scarico che producono fanno soffrire Madre Natura! Osserva come sono tristi gli alberi del mondo, lavorano tutto il giorno per togliere smog e generare ossigeno, ma alcuni di loro non ce la fanno e seccano. Il Sottobosco per nostra fortuna è ancora un luogo pulito e la benzina non c'è».
Car rispose: «Come faccio allora? Io voglio costruire una macchina, non voglio andare a piedi come facciamo tutti nel Sottobosco».
«Dovrai usare tanto tanto ingegno» disse il grande albero con amore «tanto ingegno! Dovrai pensare a una fonte di energia. È l'energia ciò che fa muovere le cose. Se vuoi spostare un oggetto da un posto ad un altro lo prendi con la mano e lo sposti. Ciò che ti serve per muovere la mano è l'energia. La tua energia viene dal cibo, tu mangi e hai la forza per spostare quell'oggetto».
«Ho capito!» disse il piccolo. «Ma io non posso fare una macchina che va a cibo. Non posso mettere a bruciare le mele, le pere, le banane...».
Ripensava a quanto si erano detti con il grande albero mentre era seduto davanti ad un Prato Fiorito. Rimase tutto il giorno a pensare e a ripensare... Quale poteva essere la sua fonte di energia?
La mattina dopo si accorse che tutti i fiori aprivano i loro petali illuminati dal sole alto nel cielo e allora capì. Il sole era la più grande fonte di energia che aveva a disposizione!
Cominciò a raccogliere dei particolari petali, quelli che si aprivano più velocemente, prese decine di fiorellini di vari colori. Poi progettò un particolare meccanismo che costruì con dei fili di canapa e delle rotelle fatte con la corteccia di albero. Collegò questo meccanismo ad un piccolo carretto e sopra mise i petali dei fiori che sensibili ai raggi del sole si muovevano facendo funzionare il meccanismo che trasmetteva l'energia alle ruote del carretto.
Le ruote del carretto giravano e lui riusciva a spostarsi nel Sottobosco grazie all'energia del sole!
Era felice e corse dal grande albero per raccontargli cosa aveva fatto.
Il grande albero disse: «Il tuo ingegno, piccolo Car, ha dimostrato che non serve la benzina che hanno nel mondo reale per produrre l'energia, l'energia si può ricavare anche dal sole che non fa soffrire Madre Natura».
E vissero tutti felici e contenti in un Sottobosco pulito e senza inquinamento.



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