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Corriere Braille

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Numero 5 del 2020

Titolo: Da Napoli alla Campania, un patrimonio tra le mani

Autore: Ciro Pizzo


Articolo:
Il protocollo d'intesa Campania tra le mani. Itinerari inclusivi nei luoghi d'arte, siglato a pochi giorni dalle celebrazioni della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il 12 dicembre 2019, presso le Gallerie d'Italia - Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli, sancisce il rinnovo e l'ampliamento della rete Napoli tra le mani, nata nel 2013 tra il Saad (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità) dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, i luoghi della cultura della Campania e le associazioni delle persone con disabilità operanti sul territorio.
Obiettivo dell'intesa resta la diffusione delle buone pratiche di gestione e di fruizione dei beni culturali, per favorire l'inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità.
La storia del Protocollo è la storia di una scommessa, fatta anni addietro, di poter unire le forze di mondi che troppo spesso hanno viaggiato - e ancora troppo spesso viaggiano - separati, innamorati del proprio linguaggio, del proprio mondo, chiuso in un hortus conclusus che può attirare l'attenzione e l'ammirazione come uno specchio di quel che si vuole attorno a sé ma che in fondo è una ennesima segmentazione di questo martoriato corpo sociale che ancora troppo spesso non sa presentarsi e viversi come un essere collettivo e plurale. Questa esperienza non ha avuto uno sviluppo lineare, progressivo, ma ha seguito una sorta di andamento rizomatico, quel diffondersi sotterraneo di linee di promozione e sensibilizzazione che hanno saputo fare breccia nelle mura che racchiudevano quegli orti.
L'Università, le Associazioni e i Musei hanno saputo piano piano capire che la stessa terra sorreggeva le costruzioni degli spazi di tutti, hanno capito che assieme si poteva costruire un codice di comunicazione capace di far parlare i loro rappresentanti, un codice che traduceva i reciproci linguaggi e permetteva una condivisione di esperienza, un toccare la medesima realtà, pur traducendola e filtrandola attraverso sensi e sensibilità differenti, ma complementari.
La scommessa è stata quella di credere che l'arte, come la natura, non fa salti, come la natura va per gradi e bisogna quindi, semplicemente, costruire uno scambio di esperienza tra chi si trova a gradi differenti di percezione dell'arte, di fruizione per l'arte, senza classifiche di sorta. Si tratta della grande scommessa della museologia critica, che promuove la necessità di superare l'idea dell'arte come qualcosa di aristocratico e riservato a pochi eletti, ma l'arte è patrimonio comune, universale, e come tale deve poter essere fruita e goduta da tutti, la fruizione è diritto di tutti. Con la pazienza con cui si apprende a toccare il mondo, a tradurlo con linguaggi non tradizionali, si sono costruiti nel tempo percorsi che si sono andati ad ampliare via via nel numero e nei luoghi.
Dal 2013, grazie alla collaborazione dei partner, sono aumentati i percorsi culturali destinati al pubblico con disabilità, consentendo così non solo il consolidamento e l'incremento di finalità, impegni e responsabilità dei firmatari, ma anche l'apertura a nuove realtà culturali e associative della regione. Oggi questo ha posto tutti di fronte all'esigenza di modificare il nome della rete, nata come Napoli tra le mani, che si è estesa ad altri luoghi della cultura.
La rete Campania tra le mani. Itinerari inclusivi nei luoghi d'arte sarà così composta da: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità), Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Parco archeologico di Pompei, Reggia di Caserta, Polo museale della Campania (Palazzo Reale, Museo Pignatelli, Museo Duca di Martina, Certosa e Museo di San Martino, Museo archeologico dell'antica Calatia, ed è in corso la procedura di adesione per altri dieci siti), Orto Botanico dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Cappella del Tesoro di San Gennaro, Museo del Tesoro di San Gennaro, Gallerie d'Italia - Palazzo Zevallos Stigliano, Cooperativa sociale Onlus La Paranza (Catacombe di San Gennaro e Basilica di Santa Maria della Sanità), Associazione Borbonica Sotterranea (Galleria Borbonica), Disabled People's International (Dpi - Italia Onlus), Ente Nazionale Sordi Consiglio Regionale della Campania, Federazione Italiana Superamento dell'Handicap - Regione Campania (Fiadda, Adv, Famiglie in rete di Napoli), Tutti a scuola Onlus, Aima Napoli Onlus, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus - Consiglio regionale della Campania, Unione Nazionale Italiana Volontari pro-ciechi sezione provinciale di Napoli.
La scommessa resta quella di continuare a mettere tra le mani di tutti i cittadini il patrimonio alla base della loro identità, il patrimonio che ne costituisce l'anima, e che chiede solo di essere capaci di costruire e apprendere un linguaggio che tramuti l'esperienza di afferrare in «tocco», che piano piano definisca per ciascun fruitore l'opera, il valore e il senso. La costanza e l'impegno dell'Uici in questo senso mi sembra possano essere riconosciuti come paradigmatici di questa vocazione. In fondo se non si è capaci di leggere l'arte e il mondo che si ha tra le mani con una specifica sensibilità, questo mondo resterà per tutti un ammasso di oggetti senza senso in cui nessun uomo potrà mai riconoscersi e riconoscere quegli oggetti come pezzi di un patrimonio che ci fanno tutti più ricchi.



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