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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 19 del 2020

Titolo: Siamo qui per voi

Autore: Katia Caravello


Articolo:
La tutela del benessere psicologico da parte dell'Unione al tempo del Covid-19.
In queste settimane stiamo vivendo una crisi che - al di fuori di coloro che hanno ricordi relativi alla guerra - nessuno ha mai vissuto e ciò dà origine al diffondersi tra la popolazione, non solo del Coronavirus, ma anche di una commistione di emozioni e sentimenti inediti. La paura di essere contagiati (o che lo siano i propri cari); la forte preoccupazione per le difficoltà economiche che si stanno affrontando o che ci si aspetta di dover affrontare in futuro per effetto del sostanziale blocco del Paese; la frustrazione per il perdurare dello stato di immobilità a cui siamo costretti; la tristezza - che nelle persone più fragili può facilmente trasformarsi in depressione - causata dall'isolamento sociale conseguente all'obbligo di rimanere in casa. A causa del forte stress a cui sono sottoposti, nei care givers delle persone anziane e-o con disabilità grave tutti questi vissuti emotivi sono enfatizzati, divenendo ancor più insostenibili.
Se a tutto ciò si aggiunge che questa situazione generale crea il terreno fertile per il riemergere dei traumi del passato, riaprendo ferite che in qualche modo - nel vortice della vita quotidiana - si era riusciti a mettere da parte, ci si rende facilmente conto della drammaticità del momento che stiamo vivendo. In un simile contesto, pur rispettando scrupolosamente le indicazioni governative, è fondamentale non isolarsi e, seppur a distanza, continuare a mantenere i contatti con parenti, amici e conoscenti. Può succedere, però, che non sia sufficiente il conforto ed il sostegno offerti dalle persone che abitualmente frequentiamo e che, invece, si senta la necessità di parlare con qualcuno di esterno a tali reti, al fine di ricevere quell'aiuto necessario per affrontare con successo questa situazione di vita del tutto inedita, ristabilendo uno stato di benessere psicofisico. In sintesi, si può sentire l'esigenza di un intervento di natura specialistica.
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che in queste settimane è impegnata a percorrere tutte le strade possibili per venire incontro e cercare di soddisfare i bisogni materiali dei propri soci e delle persone più fragili in generale, non ha tralasciato di occuparsi anche della mente delle tante donne e dei tanti uomini, spesso soli, che, relegati al proprio domicilio senza poter ricevere visite, hanno dovuto rivoluzionare le proprie abitudini. È a questo scopo che si impegna a garantire e, laddove possibile, potenziare servizi come la fornitura di audiolibri e la web radio, che tengono compagnia durante queste lunghe giornate, e a stimolare le strutture territoriali dell'Unione affinché organizzino delle attività ricreative a distanza, sfruttando appieno le opportunità concesse dalla tecnologia. Ma non si è fermata qui... Ha anche pensato al benessere psicologico di tutti attivando la rete di psicologi del progetto «Stessa strada per crescere insieme»! Numerosi sono stati i professionisti che hanno risposto all'appello. Per sapere chi sono e come contattarli si può visitare la pagina del sito ufficiale dell'Uici dedicata al progetto «Stessa strada per crescere insieme», raggiungibile al seguente link:
http://www.uiciechi.it/Psicologi/ascolto_psicologico.asp
In queste settimane sui media e non solo si sente dire che questa è un'esperienza epocale, che nulla sarà più come prima e che ci sta dando la possibilità di ripensare al nostro stile di vita e a tante altre cose. Mi auguro che tra queste tante cose ci sia anche il ruolo che la psicologia e lo psicologo possono avere nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Mi auguro che si superi una volta per tutte lo stereotipo dello psicologo come «il dottore dei matti» e si accetti che tutti, psicologi compresi, possono in alcuni momenti della propria vita avere bisogno dell'aiuto e del sostegno di un professionista. Spero che si arrivi a considerare la professione di psicologo come uno strumento utile per far fronte in maniera ottimale ai problemi della vita quotidiana, anche quelli che apparentemente hanno una soluzione esclusivamente pratica: affrontarli con il giusto spirito, probabilmente non li risolverà, ma sicuramente li renderà più sopportabili e non si sprecheranno quelle energie mentali indispensabili per trovare la giusta strada per superarli. Nell'attesa di vedere ciò che accadrà, la cosa importante è che noi ci siamo, siamo qui per voi, basta una telefonata per trovare un po' di conforto e comprensione ed una persona che vi aiuti ad esprimere quella capacità di adattarsi e di reagire che è dentro ciascuno di noi.



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