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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 47 del 2020

Titolo: Relazione Sezione di lavoro 4: Comunicazione, Informazione, Cultura, Pari opportunità, Turismo, Sport

Autore: Redazionale


Articolo:
Il XXIV Congresso dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Onlus Aps, riunito in modalità on line da giovedì 5 a domenica 8 Novembre 2020, in ottemperanza alle vigenti disposizioni in materia di emergenza sanitaria, preso atto delle proposte elaborate dal Seminario Tematico precongressuale svoltosi il 14 ottobre scorso, esaminate le risultanze della sezione congressuale di lavoro denominata «Sezione di Lavoro 4 - Comunicazione, Informazione, Cultura, Pari opportunità, Turismo, Sport», formula la seguente mozione di indirizzo e le seguenti proposte programmatiche per la politica associativa del quinquennio 2021-2025.
Stampa e Comunicazione
1. Proseguire nella messa a punto di un vero e proprio polo che si occupi della comunicazione interna ed esterna, che veda operare in collaborazione e interazione e sinergia sempre più strette, come già avvenuto in questi ultimi anni, le diverse strutture ed entità della nostra associazione, tra le quali: l'ufficio stampa, nei suoi differenti settori e attività, (relazioni esterne, stampa sonora, produzione periodici e altro) e la nostra Slash radio web.
2. Continuare l'opera di restyling dei nostri periodici, da abbinare a campagne di pubblicizzazione e diffusione degli stessi tra i nostri associati, anche individuando strumentazioni che li rendano di facile lettura ai ciechi e ipovedenti e con minorazioni aggiuntive non informatizzati; Il Corriere dei Ciechi, nostro organo ufficiale, dovrà rappresentare ai lettori esterni i temi, le rivendicazioni e le iniziative che l'Uici adotterà per conquistare maggiori spazi inclusivi e di dignità sociale.
3. Impegnarsi per la realizzazione di diverse campagne informative e di pubblicizzazione incentrate su storie emblematiche di ciechi ed ipovedenti idonee a divenire, o oggetto di trasmissioni radiofoniche e-o televisive, o di cortometraggi e-o docufiction, o di spot finalizzati a veicolare messaggi specifici, anche legati a forme di fundraising.
Il processo di comunicazione Uici dovrà sempre più essere proiettato verso l'esterno e entrare in grandi reti comunicative per una veicolazione puntuale e costante dell'informazione. La condivisione con altre reti consentirà, infatti, uno scambio a doppio binario che esalterà, sicuramente, le capacità delle nostre strutture e dall'altro potrà offrire alla nostra categoria un protagonismo sociale alimentato da questo scambio sociale e umano che deve partire dal territorio, con un radicamento forte e riconoscibile, coordinato con tutte le strutture Uici per propagarsi sull'intero territorio nazionale. La valorizzazione delle fonti contro le fake news, coniugata ad una notizia raccontata e non strillata, rispettosa della dignità della persona e utile a sollecitare e far intervenire le istituzioni preposte alla soluzione dei problemi. La sfida della comunicazione sarà difficile per l'Uici, che rispetto a tante altre entità, viste le quasi invisibili risorse economiche disponibili per cui sarà la specializzazione e la fidelizzazione di una base ancora più forte, rispetto ad oggi, a determinare lo sviluppo, la sperimentazione di tecnologie comunicative e informative innovative a decretarne l'autorevolezza e il successo.
Slash Radio Web
1. Potenziare Slash Radio Web, ampliando, ulteriormente, anche le ore di diretta, favorendo al massimo la creazione di redazioni regionali e, ove possibile, provinciali, alle quali affidare appositi spazi autogestiti o realizzati in collaborazione con il personale della radio; incrementare al massimo le collaborazioni ed interazioni con istituzioni ed altre entità, sulla scorta di quanto già viene fatto con il Mibact, la banca D'Italia ed il Miur, oltre a case editrici, altre associazioni, non solo di e per disabili, entità quali la scuderia Ferrari club di Riga e molte altre strutture, ed operando affinché la radio divenga sempre più un punto di riferimento per le persone con disabilità visiva e non solo, anche di altri Paesi, ricavando al proprio interno, spazi da riservare alla gestione, ad esempio, da parte dell'Unione Europea dei ciechi, dell'European Disability Forum e della World Blind Union; impegnarsi sempre più onde divenire giorno dopo giorno, un fondamentale strumento di comunicazione anche rivolto al nostro esterno, proseguendo sempre nell'azione volta a coinvolgere quotidianamente personalità del mondo della comunicazione, del giornalismo radiofonico e televisivo, della politica, della cultura, dello spettacolo ed anche noti influencer, operando anche al fine di poter ottenere forme di finanziamento di quello che a tutti gli effetti è già e potrà sempre più divenire un vero e proprio servizio di pubblica utilità, come è parso evidente nel periodo del lockdown.
2. Diffondere in modo capillare tra i nostri soci la radio, agevolandone l'ascolto e la fruizione da parte degli anziani, anche mediante la messa a punto di soluzioni che non implichino l'utilizzo di device troppo complessi. Migliorare il sistema di radiovisione, adottando forme di streaming video anche per poter diffondere filmati e documentari, che potranno essere seguiti anche mediante la nostra app, ed una apposita skill per alcuni altoparlanti intelligenti forniti di schermo, affinché Slash Radio Web e la sua radiovisione, divengano sempre più appetibili anche da parte di un pubblico esterno al mondo della disabilità. Dotare la radio di un sito proprio e della possibilità di fruire dei podcast con modalità più immediata, anche implementando sia l'app disponibile per Ios ed Android nonché la skill di Alexa; utilizzando quest'ultima le persone interessate potranno, con le opportune implementazioni, ricevere i podcast più significativi oltre al periodico Slash Magazine e ascoltarli in streaming quando lo desiderano. Pubblicare i migliori podcast anche su alcuni aggregatori come Tunein e sul canale youtube della radio, anche per essere maggiormente conosciuti e visibili all'esterno. Arricchire le possibilità di interazione utilizzando, oltre alle modalità già a disposizione, le opportunità di messaggistica offerte da diversi software.
Continuare a prestare la massima cura all'interazione con i diversi media social, vetrina al momento irrinunciabile.
Centro Nazionale del Libro Parlato «Francesco Fratta»
1. Promuovere la conoscenza del Cnlp, partecipando quanto più possibile alle manifestazioni legate all'editoria (ad es. Salone Internazionale del Libro di Torino, Fiera del Libro di Roma ecc.) ed incentivando le sezioni ad organizzare/partecipare a iniziative locali;
2. Proseguire ed ampliare la collaborazione con le aziende che impegnano i propri dipendenti in attività di volontariato aziendale, con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, con i Lions e i club del Rotary, con biblioteche e in generale con tutte quelle realtà in cui sono presenti gruppi di lettura (ad es. Associazione Nati per Leggere) al fine di incrementare la produzione di 2o livello, oltre che di promuovere ulteriormente la conoscenza del Cnlp;
3. Rafforzare la collaborazione con gli istituti scolastici per la registrazione di libri di testo;
4. Rinnovare il periodico «Libro parlato novità», dotandolo di contenuti più ricchi, di approfondimenti sugli autori, vere e proprie recensioni, nonché di info dettagliate sulle nostre pubblicazioni e produzioni.
Pari Opportunità
1. Ridefinire il ruolo e la funzione sia all'interno che all'esterno dell'Uici della commissione Nazionale Pari Opportunità, trasformandola in «Commissione di Garanzia per le pari opportunità di genere, la valorizzazione delle diversità e contro le discriminazioni». Tra i compiti ai quali la commissione dovrà far fronte: diffondere la piena attuazione delle disposizioni vigenti, fare cultura onde aumentare la presenza delle donne in posizioni apicali, sviluppare una cultura organizzativa di qualità tesa a promuovere il rispetto della dignità delle persone all'interno del nostro sodalizio e, soprattutto all'esterno, in prima istanza nei luoghi di lavoro. Dovrà vigilare affinché chi di dovere garantisca una reale tutela dei diritti, l'osservanza di tutte le norme vigenti che, in linea con i principi sanciti dalla Costituzione, vietano qualsiasi forma di discriminazione diretta o indiretta in ambito lavorativo e non solo, quali quelle relative al genere, all'età, all'orientamento sessuale, alla razza, all'origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua. Essendo mutato e cresciuto il ruolo della donna, le problematiche riguardanti le questioni legate alle pari opportunità, non dovranno più essere considerate unicamente come temi settoriali, ma anche quale elemento importante e parte integrante di tutte le politiche generali affrontate dall'Associazione, con i debiti e necessari distinguo, derivanti dal genere i dovuti accorgimenti.
2. Il prossimo quinquennio dovrà vedere l'Associazione fortemente impegnata nel rimuovere gli stereotipi, i pregiudizi e gli ostacoli che ancora oggi tengono le donne troppo lontane dalle reali pari opportunità di genere: Occorrerà pertanto proseguire nella formazione in materia di pari opportunità, realizzando corsi analoghi a quello tenutosi nel 2019, in collaborazione con la statale di Milano, onde consentire a chi nel tessuto associativo si troverà ad operare in questo ambito, di acquisire competenze;
promuovere, a livello nazionale e regionale, l'istituzione di corsi di leadership e coaching, aperti a donne e uomini con particolare attenzione alle dinamiche della comunicazione ed organizzare percorsi formativi di carattere divulgativo, sul tema «Donna, politica ed istituzioni»; lavorare in vista di un maggiore equilibrio della rappresentanza; partecipare a bandi finalizzati al finanziamento di progetti riguardanti le pari opportunità di genere e, in particolare, inerenti alla violenza di genere; studiare campagne informative rivolte all'esterno finalizzate a mostrare un'immagine rispondente al vero della donna cieca e-o ipovedente.
Beni culturali e artistici
1. Fare della formazione ai soci interessati e soprattutto ai quadri dirigenti per avere sul territorio persone preparate in grado di proporre percorsi accessibili alle realtà del loro territorio e di valutare cosa viene realizzato. Questo permetterebbe di avere persone preparate in grado di interloquire con gli enti deputati al mantenimento e allo sviluppo del patrimonio culturale, di avere una maggiore uniformità nelle molteplici iniziative che nascono a livello nazionale. Inoltre permetterebbe uno scambio di esperienze, di informazioni in modo capillare all'interno della nostra associazione sia fra le realtà locali, sia nel confronto degli organi centrali rendendo così più efficace la nostra azione.
2. Promuovere, attraverso queste figure, una maggiore partecipazione dei soci a visite guidate nei luoghi dove si è già realizzato un percorso accessibile.
3. Promuovere nei grandi musei una figura che si occupa di accessibilità e che accoglie i disabili visivi e i disabili in generale, che per intenderci potremmo definire come disability manager o mediatore culturale. Questa potrebbe anche essere un'opportunità lavorativa nuova per i disabili visivi.
4. Sensibilizzare gli enti museali affinché promuovano laboratori inclusivi dato che sempre più importante è il ruolo laboratoriale-educativo all'interno dei musei che hanno lo scopo di renderli vivi, di uscire dalla visione del museo come qualcosa di statico e soprattutto quello di avvicinare in modo attivo i ragazzi, a partire dalle scuole elementari e qualche volta anche dalla materna, alla fruizione dell'arte.
Laboratori inclusivi che da anni vengono realizzati dal museo Omero di Ancona e dall'istituto Cavazza di Bologna.
5. Promuovere intorno alle iniziative della nostra associazione e delle attività relative al tema in oggetto una comunicazione digitale puntuale ed esauriente rivolta a tutti per creare una rete attiva e una comunità che coinvolga persone esterne all'associazione in modo da arricchire il livello del dibattito sul tema della fruizione ai «Beni culturali ed artistici» e aprendo un confronto che permetta anche di sperimentare eventuali nuove soluzioni.
Infatti il ruolo che ha oggi il patrimonio culturale che trova naturale espressione nel museo è centrale nel costruire, mantenere una comunità considerandone le potenzialità e le fragilità: l'ubiquità dell'esperienza culturale, la possibilità di incrociarla in ogni istante e ovunque è la cifra che può fare la differenza.
Il museo è oggi un ecosistema che parte dalle proprie sale ma che trova espressioni in tante altre manifestazioni di natura comunicativa: in rete, alla radio, all'interno di altri media che ne raccontano i contenuti.
Fare accessibilità museale e rendere accessibile il patrimonio culturale significa riuscire ad incidere all'interno dell'ecosistema non solo nelle sale.
Per questo è importante la comunicazione e quanto molti stanno facendo, ma tra i primi il Museo Omero con le attività in rete e con SlashRadio.
Sport, Tempo libero e Turismo sociale
Continuità! Cercare di completare i percorsi intrapresi, coinvolgendo l'associazione a qualsiasi livello, al fine di dare la giusta collocazione all'attività motoria che merita un ruolo di primo ordine per l'incidenza che ha rispetto alla salute, al benessere in genere, alla spazialità nella deambulazione autonoma e all'integrazione sociale.
Implementazione! Cercare di realizzare nuove strategie per coinvolgere esperti nelle diverse discipline sportive, al fine di realizzare audiodescrizioni dei campionati in diretta e conseguenti dibattiti su tutte le discipline sportive (anche Torball e Goalball ad esempio), al fine di invogliare l'ascoltatore a partecipare e a mettersi in gioco.
Fermezza! Le varie federazioni sportive agonistiche (tipo Fispic e Uisp ad esempio, ma anche altre...), pur avendo firmato protocolli d'intesa o dichiarato la fattiva e concreta collaborazione alla promozione dello sport, non sempre dimostrano ed attuano quanto scritto o dichiarato. Credo che sia giunto il tempo di considerare una maggior incidenza dell'Uici in tali ambiti, al fine di migliorarne l'efficienza nel dialogo e nella costruzione di un cammino comune e non a strade parallele.
Sostegno! Credo sia inutile sottolineare che ci sia bisogno di un fondo per progetti riguardanti le società sportive legate alle nostre strutture periferiche se vogliamo che esse possano svolgere il loro ruolo, fermo restando che esse non devono mai smettere di praticare la via degli sponsor o del fundraising, poiché l'Uici può dare un aiuto, ma mai finanziare totalmente dette società.
Viaggiare! Finito quest'infausto periodo che blocca il mondo intero, bisogna incrementare e sostenere la voglia di muoversi in Italia e nel mondo con un'agenzia che si specializzi nelle esigenze di chi viaggia «quasi» autonomamente anche in luoghi mai percorsi prima.



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