Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

torna alla visualizzazione del numero 3 del Corriere dei Ciechi

Numero 3 del 2022

Titolo: RELAZIONI INTERNAZIONALI- Ucraina

Autore: Francesca Sbianchi


Articolo:
Le iniziative delle organizzazioni europee e internazionali per garantire la protezione e la sicurezza delle persone con disabilità in Ucraina

Ogni mese la rubrica Relazioni Internazionali ci permette di far conoscere ai nostri lettori temi di particolare interesse per le persone con disabilità a livello europeo e internazionale. Anche stavolta, gli argomenti che avremmo potuto trattare sarebbero stati tanti, ma con la situazione che si è venuta a creare e l'escalation degli avvenimenti in Ucraina, corre l'obbligo morale e professionale di porre attenzione a questa terribile tragedia per esprimere la nostra solidarietà alle persone che ne sono colpite, in particolare alle persone con disabilità. Come persona singola, non ho la possibilità di incidere in modo significativo, ma solo con piccoli gesti, per andare in soccorso di queste persone. L'auspicio è che la nostra Unione e le organizzazioni delle persone con disabilità in Europa, oltre a offrire aiuti concreti, riescano a sensibilizzare le istituzioni europee e i governi, in modo che alle persone con disabilità sia garantita protezione e sicurezza.
In tal senso, l'Alleanza Internazionale della Disabilità (International Disability Alliance - IDA) ha pubblicato una dichiarazione e il Forum Europeo della Disabilità (European Disability Forum - EDF) una lettera aperta, alla quale anche l'Unione Europea dei Ciechi (European Blind Union - EBU) ha dato il suo supporto.
Credo che non ci sia modo migliore per trasmettere cị che sento che riportare per intero il testo dei due documenti, e la dichiarazione di Rodolfo Cattani, inserita nel comunicato stampa pubblicato il 7 marzo dall'EBU, con la speranza che quando questo articolo sarà pubblicato, le popolazioni colpite abbiano ritrovato la pace.

Dichiarazione dell'Alleanza Internazionale della Disabilità
"La guerra mina la vita, la salute e la sicurezza di tutti gli esseri umani, ma per circa tre milioni di persone con disabilità e le loro famiglie che vivono in Ucraina, la situazione è molto peggiore. In quanto persona con disabilità che difende i diritti dei rifugiati con disabilità da molti anni, sono profondamente preoccupato per le mie sorelle e i miei fratelli in Ucraina che devono affrontare molteplici ostacoli per accedere all'evacuazione sicura e all'assistenza umanitaria", ha affermato Yannis Vardakastanis, Presidente dell'Alleanza Internazionale della Disabilità e del Forum Europeo della Disabilità. "La guerra pụ essere causa di violazioni dei diritti umani, compresi i diritti delle persone con disabilità, e deve finire immediatamente. Nel frattempo, tutte le parti coinvolte devono rispettare pienamente i propri obblighi internazionali per garantire protezione e sicurezza alle persone con disabilità", ha aggiunto.
L'Alleanza Internazionale della Disabilità, che rappresenta oltre 1100 organizzazioni di persone con disabilità in tutto il mondo, invita tutte le parti coinvolte a rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani per garantire protezione e sicurezza alle persone con disabilità in Ucraina. In particolare, l'articolo 11 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata sia dalla Russia che dall'Ucraina, e la risoluzione 2475 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite creano obblighi chiari e inderogabili per garantire uguale protezione e sicurezza a tutte le persone con disabilità, nonché un accesso tempestivo e senza ostacoli all'assistenza umanitaria.
L'Alleanza Internazionale della Disabilità invita inoltre tutti gli attori umanitari, compresi gli attori statali e l'Unione europea che sono attivamente coinvolti nella fornitura di aiuti all'Ucraina, a garantire il rispetto degli standard umanitari internazionali, comprese le Linee guida del Comitato permanente inter-agenzie (Inter-Agency Standing Committee - IASC) sull'inclusione delle persone con disabilità nell'azione umanitaria. Qualsiasi decisione, risoluzione o misura internazionale adottata per affrontare la situazione in Ucraina deve includere le persone con disabilità agevolando la loro partecipazione alle decisioni che le riguardano.
L'Ucraina, in particolare le aree orientali, sta attraversando un'emergenza umanitaria dal 2014. Anche prima della recente escalation della situazione, molte persone con disabilità hanno affrontato difficoltà nell'accesso agli aiuti umanitari e alla sicurezza. Un rapporto dell'Ufficio della Nazioni Unite per gli affari umanitari (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs - OCHA) del 2021 ha stimato che sul numero totale di persone bisognose di assistenza umanitaria in quel momento in Ucraina, il 13% aveva una disabilità. Ora, con l'escalation del conflitto e le truppe russe nel paese, tutte le persone con disabilità corrono un alto rischio di perdere la propria vita non potendo accedere a evacuazioni e rifugi sicuri e all'assistenza umanitaria. Secondo le persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative in Ucraina, la loro situazione "è spaventosa. Ad esempio, i rifugi a Kiev sono inaccessibili, quindi le persone con disabilità sono costrette a rimanere in casa, non sapendo dove possono andare".
Quando si verifica un conflitto, tutti si affrettano a trasferirsi in aree sicure, garantendo sicurezza e salute a se stessi e ai propri familiari. Ma per molte persone con disabilità questo non è possibile. I piani di evacuazione spesso non sono progettati in modo accessibile. Le persone con disabilità non possono raggiungere stazioni della metropolitana e i bunker. In molti casi, i rifugi sono inaccessibili alle persone che usano la sedia a ruote, sia per accedervi che per spostarsi al loro interno. Le informazioni sull'evacuazione di emergenza, sull'ubicazione dei rifugi e su come richiedere assistenza non sono fornite in formati accessibili. Di conseguenza, molte persone con disabilità sensoriale come i non vedenti e coloro che sono ipovedenti, sordi e ipoudenti, e le persone sordocieche non capiscono come accedere alle limitate informazioni sulla sicurezza e l'assistenza disponibili. Il livello di stigmatizzazione e ignoranza nei confronti delle persone con disabilità intellettiva e delle persone con disabilità psicosociali aumenta durante i conflitti, esponendole a un rischio maggiore di essere lasciate indietro nelle evacuazioni e di subire violenze e abusi.
Ci sono gruppi che affrontano rischi aggiuntivi. Donne e ragazze, bambini e anziani con disabilità e gli sfollati all'interno del paese prima dei recenti incidenti devono tutti affrontare molteplici e più pesanti sfide durante il conflitto. Migliaia di bambini e adulti con disabilità sono anche intrappolati in istituti a rischio di abbandono o grave negligenza.
L'invasione ha innescato una rapida condanna internazionale e promesse di sostegno e aiuto all'Ucraina. In particolare, il conflitto ha portato a una trasformazione senza precedenti nella regione con l'azione dell'UE e dei suoi Stati membri, sia individualmente che all'unisono per affrontare la crisi.
È fondamentale che i diritti e le esigenze delle persone con disabilità siano incorporati in queste azioni. Che tutte le parti interessate coinvolte nel fornire aiuto e supporto ai civili nelle zone di conflitto comprendano e affrontino i bisogni delle persone con disabilità. Una forte risposta europea all'invasione deve anche riflettere i valori dell'Europa di promozione dei diritti umani.
"Abbiamo forti standard internazionali. In qualità di voce rappresentativa di oltre un miliardo di persone con disabilità in tutto il mondo, voglio ricordare a tutti gli attori che qualsiasi misura adottata per affrontare la situazione e assistere le persone colpite deve garantire pienamente i diritti, l'inclusione e la partecipazione di tutti i gruppi di persone con disabilità secondo le norme internazionali", ha affermato Vladimir Cuk, Direttore Esecutivo dell'Alleanza Internazionale della Disabilità.
Lettera aperta al Capo delle Istituzioni europee, ai Capi di Stato europei, russi e ucraini e alla NATO, 24 febbraio 2022
Il Forum Europeo della Disabilità invita tutte le parti a garantire la protezione e la sicurezza delle persone con disabilità in Ucraina, rispettando:
• i loro obblighi ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, in particolare l'articolo 11 sulle situazioni di rischio e le emergenze umanitarie
• la Risoluzione 2475 (2019) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla protezione delle persone con disabilità nei conflitti
• Diritto Internazionale Umanitario e Principi Umanitari.
In qualsiasi situazione di crisi o conflitto, le persone con disabilità corrono un rischio sproporzionato di abbandono, violenza, morte e mancanza di accesso alla sicurezza, ai soccorsi e al supporto per il recupero. Le donne con disabilità sono maggiormente a rischio di violenza sessuale e i bambini con disabilità sono più esposti ad abusi e abbandono. Le informazioni cruciali sulla sicurezza e l'evacuazione sono spesso inaccessibili e anche i centri di evacuazione stessi sono raramente accessibili, il che significa che le persone con disabilità vengono troppo spesso lasciate indietro.
Ci sono 2,7 milioni di persone con disabilità registrate in Ucraina. I nostri contatti nel Paese hanno confermato che la situazione delle persone con disabilità è spaventosa. Ad esempio, i rifugi a Kiev sono inaccessibili, quindi le persone con disabilità sono costrette a rimanere in casa, non sapendo dove possono andare per essere al sicuro.
Le persone con disabilità che vivono in istituto, già tagliate fuori dalle loro comunità, rischiano di essere abbandonate e dimenticate. Nella sola Ucraina, almeno 82.000 bambini sono segregati dalla società [1], con un numero infinito di adulti con disabilità permanentemente residenti negli istituti 2].
Chiediamo ai leader politici e a tutti gli attori umanitari che si occupano di questa crisi di garantire che le persone con disabilità:
• Abbiano pieno accesso a tutti gli aiuti umanitari
• Siano protetti da violenze, abusi e maltrattamenti
• Siano fornite di informazioni accessibili sui protocolli di sicurezza e assistenza, procedure di evacuazione e supporto
• Abbiano pieno accesso ai servizi di base, compresi acqua e servizi igienici, supporto sociale, istruzione, assistenza sanitaria, trasporti e informazioni
• Siano tenute in conto e non abbandonate: è inoltre essenziale che siano in atto misure che includano pienamente le persone che vivono negli istituti o negli orfanotrofi; e le misure di ricollocazione ed evacuazione non dovrebbero costringere più le persone con disabilità a vivere in tali istituzioni
• Siano significativamente coinvolte in tutte le azioni umanitarie, attraverso le loro organizzazioni rappresentative
Particolare attenzione deve essere prestata a coloro che sono più a rischio - compresi donne, bambini, persone cieche e sordocieche, persone con disabilità psicosociali e intellettive e persone con elevati bisogni di sostegno.
"Oggi assistiamo a un conflitto su vasta scala sul suolo europeo. Con l'escalation della situazione in Ucraina, il Forum europeo della disabilità ricorda urgentemente agli Stati le loro responsabilità di garantire la protezione e la sicurezza di tutte le persone con disabilità". (Yannis Vardakastanis, Presidente EDF)
L'EDF continua a monitorare la situazione, in contatto con i propri partner.
Dichiarazione di Rodolfo Cattani, Presidente dell'Unione Europea dei Ciechi, dal comunicato stampa EBU del 7 marzo 2022
Il Presidente dell'EBU, Rodolfo Cattani, ha dichiarato: "L'Europa ha già subito due guerre mondiali e per oltre 70 anni è stata immune dai conflitti armati, ad eccezione della guerra nei Balcani negli anni '90.
Ora stiamo assistendo perfino all'invasione di uno stato indipendente da parte di un soverchiante esercito straniero. Siamo tutti commossi e indignati per questa inaccettabile aggressione. Mettiamo insieme tutte le nostre energie morali e materiali per proteggere e sostenere tutte le vittime innocenti. Si vis pacem, para… pacem".



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida