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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 2 del 2001

Titolo: Caro Papa

Autore: Redazionale


Articolo:
Lettere del popolo di Dio
Santità, quanto vorrei poter penetrare qualche volta nel Suo intimo per scoprire se davvero Le riesce facile credere, parlare di fede, agire con spirito di fede... oppure se ha - anche Lei - dei momenti di dubbio, di paura, di angoscia, di smarrimento, di buio completo, di tempesta...
Vorrei sapere se Gesù, il Suo "Principale" che L'ha eletto Suo vicario, La lascia mai "da solo" almeno apparentemente, per farLe gustare fino in fondo i limiti della Sua umanità e bere il calice amaro della Sua passione quotidiana... vorrei proprio saperlo.
Felicitazioni vivissime per il Suo "primo ventennio" di Pontificato.
Ad multos annos vivas!
Suor Emilia

Caro Papa e papà, permettimi di darti del "tu" perché ti sento, oltre che Papa e papà, anche l'amico a cui posso confidare i miei segreti, le mie preoccupazioni.
Dimmi, caro amico: ma Gesù sarebbe stato così duro come lo è la Chiesa con un cieco di guerra e senza una mano, ora anziano, che ha cresciuto, ora con un aiuto ora con un altro, tre figli affidatigli dal tribunale sin da piccoli, solo perché ha subito il divorzio? Ti dico la verità: io penso che quest'uomo sia amato da Cristo con una dolcezza speciale per la vita di sofferenza che ha vissuto, ma concretamente non può far nulla perché ha messo le chiavi in mano a Pietro e solo Lui può aprire quelle porte che potrebbero lenire le sofferenze delle persone.
Ancora: Cristo davvero castigherebbe con l'allontanamento dai sacramenti una persona libera disposta a sposare quest'uomo?
Il matrimonio è indissolubile, è un sacramento, ma credo che Gesù guarderebbe più la rettitudine del cuore della persona e le sofferenze che ha subito a causa delle ingiustizie che l'indissolubilità. Piuttosto che lasciarlo solo per tutta la vita e lontano dai sacramenti che Lui stesso ha lasciato per sostegno all'uomo, troverebbe un'altra soluzione, ne sono certa, perché ama troppo l'uomo.
La Chiesa ha tempi troppo lunghi e burocratici, freddi, eppure tu non sei così. Se puoi, ricordati di tutti noi che ci troviamo a vivere questi problemi. Abbiamo bisogno di quell'aiuto che Cristo stesso ha voluto darci: i sacramenti. Non ce li togliete, per favore. Ti saluto con affetto
Mirella



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