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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 2 del 2001

Titolo: L'angolo verde

Autore: Redazionale


Articolo:
I bonsai: dal lontano Oriente una tradizione di fascino. Ecco i suggerimenti per coltivarli.
La coltivazione
Terreno: composto formato da una parte di argilla, due di torba e due di sabbia.
Esposizione: luminosa, eccetto aceri, faggi e azalee che vogliono la mezz'ombra.
Annaffiature: regolari, senza mai eccedere. Controllare che non vi siano ristagni d'acqua.
Concimazioni: fertilizzare con prodotti specifici in primavera e in autunno.
Potature: si tagliano le radici più grosse e lunghe, non danneggiano i capillari. Si dà alla pianta e alla chioma una forma precisa eliminando tutti i rami in più e quelli che spuntano lungo il tronco che va lasciato libero e visibile. Periodicamente accorciare i rami per favorire l'emissione di foglie. E’ possibile effettuare una potatura drastica: si riduce l'apparato radicale, si recidono tutti i rami mantenendo dei moncherini su cui andrà spalmato dell'ormone radicante per stimolare l'emissione delle gemme.
Legatura: l'albero va modellato nella crescita utilizzando del fil di ferro con cui si legano rami e tronco dando loro la forma desiderata. I sempreverdi si legano in qualunque momento dell'anno o nella tarda primavera. I fili si allentano dopo sei mesi e si tolgono una volta raggiunta la figura voluta.
Le stagioni
Primavera: si eseguono le potature energiche e di contenimento delle piante a foglia caduca. Rinvaso ogni 2-3 anni per le piante giovani, ogni 4-5 per quelle adulte, rinnovando in parte il terriccio. Nel caso di fruttiferi e alberi da fiore, potatura e rinvaso si fanno dopo la fioritura. Trattamenti antiparassitari. A maggio cimare con le mani pini e abeti. Le forbici causano cicatrici nerastre sugli aghi.
Estate: aumentare le annaffiature, preferibilmente di sera. Riparare aceri e larici dal caldo eccessivo. Potatura drastica o di rimodellamento delle conifere. Potare i getti più lunghi di fruttiferi e piante da fiore. A fine estate concimare.
Autunno: concimare le conifere. E’ ancora possibile fare le potature radicali.
Inverno: diradare le annaffiature. Non portare i bonsai da esterno in casa, ma riparare i vasi dal gelo ricoprendo il terreno con foglie secche proteggendoli da correnti d'aria. A fine inverno accorciare i rami per aiutarne la ripresa.
Un bonsai deve sembrare un paesaggio miniaturizzato, pertanto l'aggiunta di muschio sul terreno conferisce alla pianta un aspetto ancor più naturale. I muschi trattengono l'umidità e quindi in estate ostacolano il riscaldamento del terreno, che potrebbe danneggiare le radici. Nel caso di bonsai giovani, il muschio deve essere molto corto. Assicurarsi l'efficienza del drenaggio per evitare marcescenze. Il bordo del vaso va tenuto libero. Togliere il muschio in eccesso. Il muschio va raccolto in strati sottili, da sbriciolare sulla superficie del terreno, oppure in piccole zolle. In entrambi i casi è opportuno spargere alla base del bonsai sabbia mista a terra d'erica. Le zolle vanno adagiate distanziandole tra loro, perché, se sovrapposte, la mancanza di aerazione provocherebbe l'annerimento. I vasi più adatti per i bonsai sono quelli originari giapponesi. Devono essere forti sul fondo per garantire così il drenaggio. Una reticella di plastica fissata con un pezzetto di fil di ferro impedirà la fuoriuscita della terra.
La scelta
Per veder crescere giorno dopo giorno un albero e osservarlo nell'alternarsi dei suoi cicli vegetativi sino alla tanto attesa veste autunnale, bisogna scegliere tra le tante specie di bonsai da esterno. Si tratta di piante che resistono al freddo e sopportano potature, cimature e legature di ogni genere.
Olmo (Ulmus): terra porosa, ricca di sostanze nutritive. Annaffiature regolari e concimazioni costanti. Posizione soleggiata. E’ consigliabile proteggerlo in inverno se la temperatura raggiunge lo zero.
Olmo giapponese (Zelkova serrata): annaffiare quando il terreno è asciutto. Esposizione soleggiata in primavera e in autunno, ombreggiata in estate.
Acero (Acer palmatum): terriccio acido. In estate annaffiare quotidianamente e collocare la pianta a nord o a mezz'ombra.
Faggio giapponese: il tronco è liscio e snello, il fogliame diventa rosso fuoco. Terreno fresco e drenato. Annaffiature abbondanti tutto l'anno. Posizione soleggiata.
Melo (Malus communis): terriccio universale. Annaffiature regolari, quotidiane negli esemplari giovani. Esposizione a mezz'ombra.
Cachi: terreno composto di argilla, sabbia e torba in parti uguali. Annaffiature regolari. Esposizione luminosa.
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