Numero 1 del 2024
Titolo: ATTUALITÀ- Pronti, ai posti, via con i Giochi Paralimpici 2024!
Autore: Redazionale
Articolo:
Allenamenti, preparativi e novità per la XVII edizione estiva a Parigi
Come sa bene chiunque si sia mai cimentato nell'attività sportiva, bisogna allenarsi, allenarsi e allenarsi. Così, anche se mancano ancora parecchi mesi alla XVII Edizione dei Giochi Paralimpici che si svolgeranno a Parigi dal 28 agosto all'8 settembre 2024, atleti, comitati e organizzazioni sono già al lavoro.
Dalla prima volta della manifestazione nel 1960 a Roma, le Paralimpiadi sono diventate un fenomeno sempre più importante. Ai giochi estivi si sono aggiunti nel 1976 quelli invernali, nelle otto categorie di disabilità fisica ci sono sempre più atleti che affrontano le selezioni per essere ammessi e dal 2001 i Giochi Paralimpici sono abbinati ai Giochi Olimpici. Si svolgono, infatti, nella stessa sede e negli stessi impianti dei Giochi Olimpici due settimane dopo la loro chiusura. Del resto, il nome Paralimpico è composto dal suffisso greco "para" che significa proprio parallelo. Inoltre, per la prima volta nella storia, le due manifestazioni utilizzano lo stesso logo, solo che a differenza dei cinque cerchi olimpici, l'emblema delle Paralimpiadi utilizza tre "agitos", tre curve rosse, verdi e blu, a testimoniare che entrambi condividono la medesima visione, la possibilità dello sport di cambiare le vite. Un risultato importante tanto che per la prima volta quest'anno saranno visibili su Rai Due. Essere trasmessi in via ufficiale dalla "tv generalista", nell'anno nel quale la manifestazione si svolge in Europa, quindi, con orari compatibili al nostro Paese, significa potere raggiungere e sensibilizzare tanti cittadini sul significato profondo che rivestono le Paralimpiadi. Creare opportunità dove si immaginano dei limiti. Osservare i risultati che può raggiungere un atleta disabile in discipline, tra le altre, come atletica leggera, nuoto, ciclismo, equitazione, tennis, scherma e judo. Già, e proprio quest'autunno per l'arte marziale è stato inaugurato un progetto importante. L'iniziativa, promossa da FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) e dalla Fondazione OneSight Essilortuxottica Italia, si chiama Judo Academy e ha dato vita a un tour per sensibilizzare e reclutare giovani ciechi e ipovedenti verso questa disciplina sportiva e, al contempo, preparare gli atleti professionisti per Parigi. Con la pratica del judo, i disabili visivi possono migliorare coordinamento, equilibrio, forza. Certo, non tutti saranno campioni, ma riuscire a coinvolgere tanti ragazzi in uno sport che può migliorare la loro qualità della vita è un grande record. Ogni atleta paraolimpico dimostra, con il suo impegno e i suoi risultati, quanto lo sport sia fondamentale non solo per la salute fisica, ma anche per favorire un inserimento nella società. A Parigi, durante gli 11 giorni della manifestazione, più di quattromila atleti disabili provenienti da tutto il mondo si sfideranno in 22 sport differenti, dando vita a più di cinquecento eventi sportivi che si svolgeranno nei luoghi più iconici della capitale francese. Dalla Tour Eiffel allo stadio Roland Garros, dal Castello di Versailles al Grand Palais, la Ville Lumiere diventerà il palcoscenico ideale per un'edizione che promette già di essere fondamentale per la storia e per l'inclusione. Tra le altre iniziative che il Comitato Italiano Paralimpico organizza, in occasione dell'evento, ma anche tutto l'anno, per promuovere percorsi dedicati all'orientamento e all'avviamento dei giovani con disabilità verso le diverse discipline, da gennaio a marzo sono previsti campus invernali per giovani (6-30 anni) ipovedenti e ciechi. Inoltre, la FISPIC ha avviato un protocollo d'intesa insieme alla Federazione Italiana Sport Rotellistici con la finalità di diffondere questa categoria di pratiche sportive anche verso i giovani con disabilità visiva, dandogli la possibilità di cimentarsi e di prepararsi anche per una vera e propria attività agonistica.
Quanta strada percorsa dal 1948, quando il neurochirurgo Ludwig Guttmann organizzò la prima competizione sportiva per veterani della Seconda Guerra Mondiale con danni alla colonna vertebrale. Primo a promuovere attività fisica dedicata alle persone con disabilità, Guttmann certo non poteva immaginare che la sua lodevole iniziativa, con il tempo, sarebbe diventata un evento internazionale e una delle principali opportunità per dare visibilità a tante persone. Tutti pronti, quindi, a seguire su Rai Due dal 28 agosto all'8 settembre i nostri atleti. A soli tre anni da Tokio 2021 (a causa del ritardo determinato dalla pandemia), Parigi per la prima volta ospiterà tanti campioni che gareggiano con competitività, ma anche con il cuore. Ogni atleta paralimpico per raggiungere i suoi obiettivi, per ottenere una medaglia, per battere un primato si impegna come e forse un po' più di qualsiasi atleta olimpionico. Al momento sono ancora in corso le qualificazioni. A fine agosto, la squadra di calcio a 5 di non vedenti ha perso ai rigori contro l'Iran e probabilmente non riuscirà a raggiungere Parigi. Una sconfitta per i nostri azzurri, ma anche un insegnamento importante che, ancora una volta, lo sport ci dà. Accettare gli errori, i fallimenti, le cadute, perché rappresentano un'esperienza fondamentale per crescere. Lo sport ci mette tutti sullo stesso piano, disabili e non, campioni e dilettanti, perché nelle gare, come nella vita, la vittoria non è mai sicura. La cosa importante è migliorare, allenarsi, acquisire competenze nuove, imparare e rialzarsi. Tutte cose che una persona disabile conosce bene, allenata com'è a destreggiarsi in una vita ad ostacoli, e per questo capace di non rassegnarsi e a giocare al meglio con le carte che ha in mano. Le Paralimpiadi raccontano al mondo questo, una storia avvincente, commovente e appassionante dove tanti giovani coraggiosi accettano la sfida più importante: quella con loro stessi.