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Corriere dei Ciechi

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Numero 3 del 2024

Titolo: ATTUALITÀ- 15 anni dalla Convenzione dell'ONU

Autore: Redazionale


Articolo:
La Convenzione dell'ONU sui diritti delle persone con disabilità: il reportage di una celebrazione
Il 6 marzo, nel cuore di Campo Marzio, centro storico di Roma, all'interno di una splendida architettura moderna di una delle aule della Camera dei Deputati, ha avuto luogo l'evento di celebrazione per il 15° anniversario dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Presente, ovviamente, una delegazione dell'Unione, guidata dalla vicepresidente Linda Legname, ma, come ormai consueto nello stile dell'Uici, aperta a tutti attraverso la diretta su Slash Radio Web. Un'esigenza, quella dell'Unione di condividere questa celebrazione, che ha lo scopo preciso di coinvolgere i propri soci in un evento che non li vede solamente diretti interessati, ma protagonisti, grazie al bellissimo video confezionato dall'Uici per l'occasione.
Presenti tutti, quindi: fisicamente, le istituzioni rappresentate dai Ministri Locatelli e Valditara, dal sottosegretario Paola Frassinetti e dall'Onorevole Benvenuto, ma anche dai membri dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e dell'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica. Spettatori attivi di fronte alle istituzioni, i rappresentanti delle tante associazioni del Terzo settore e molte classi scolastiche: tutti attivi, come detto, perché ognuno con il compito di riportare la realtà relativa al proprio ambito, le esperienze e le mancanze sulle quali dover lavorare alacremente. Lo ricorda lo stesso Ministro per le disabilità: "È una strada ancora lunga e impegnativa che può essere percorsa solo grazie ad ognuno, alle tantissime attività che si realizzano nel territorio, agli sforzi quotidiani per realizzare i diritti e la partecipazione alla vita sociale, e il compito istituzionale è proprio quello di valorizzare e unificare il lavoro di ognuno per farne una sola unica voce". Si tratta di uno scambio continuo, dall'individuo alla società e, dalla società, di nuova all'individuo, perché quell'unica grande voce di cui parla il Ministro Locatelli si offra ad ognuna delle singole persone con disabilità. E il mezzo più potente per realizzare questo scambio è la scuola: "La scuola che abbiamo in mente è quella che mette al centro la persona e non lo Stato, una scuola costituzionale", afferma il Ministro Valditara, "valorizzare talenti e potenzialità di ogni giovane, perché possano esser messi a disposizione della collettività". Perché questo avvenga, c'è bisogno di fatti concreti, interventi diretti nel sistema scolastico, in particolare riguardo il sostegno: "il sostegno deve essere continuativo, perché il giovane con disabilità ha bisogno di continuità didattica e affidabilità relazionale", sostiene ancora il Ministro dell'Istruzione, "per questo abbiamo inserito l'obbligo per i docenti di sostegno di restare su una cattedra almeno 3 anni". E nella stessa direzione vanno anche i fondi investiti sull'Intelligenza Artificiale nelle scuole, rivendicati dal Ministro come uno strumento essenziale per il sostegno. Interventi concreti che ne chiamano altri, tutti fondamentali, perché "la Convenzione che stiamo celebrando qui oggi ha fatto fare un passo gigantesco rendendo vincolante per gli Stati la garanzia delle libertà fondamentali per le persone con disabilità, che sono il rispetto e la dignità", conclude Valditara, "ma ora queste garanzie vanno messe in pratica".
Gli fa eco l'onorevole Frassinetti: "Nella Convenzione Onu l'articolo 3 e il suo preambolo sono fondamentali, perché trattano lo sviluppo del bambino con disabilità e la sua famiglia, e nasce dalla scuola il modo in cui ci si approccia a questa problematica, ma bisogna fonderla anche con lo sport e la digitalizzazione, tutti ambiti per i quali ho la delega, e che uniti possono condurre a una piena e totale inclusione".
La scuola, le scuole, le classi, i singoli studenti: è da qui che deve svilupparsi la conoscenza dei diritti e, dalla conoscenza, passare alla loro attuazione, come ricorda l'onorevole Buongiorno: "Bisogna passare dalla conoscenza dei diritti alla loro attuazione, perché questa giornata di celebrazione è bella, ma soprattutto utile nel riportare tante prospettive in altrettante attività pratiche, in modo che non siamo qui a celebrare qualcosa di ideale, ma le cose che accadono concretamente".
Che questa Convenzione, innanzitutto, entri nelle scuole, è quello che chiede Linda Legname nel proprio intervento, non soltanto destinato a presentare il video dell'Unione: "Approfitto della presenza dei due Ministri per lanciare una proposta che dia valore a questa celebrazione: che venga introdotta la Convenzione Onu nel programma di Educazione Civica, inserendola così nei programmi ministeriali, perché molti ragazzi non la conoscono". Ma, come anticipato, la vicepresidente ha qui il compito di introdurre il video prodotto per l'occasione dall'Unione, un compito mai facile, quello di introdurre delle immagini: "Poche parole, per lasciare spazio a un video eloquente su quello che l'Uici vuole trasmettere e sul suo lavoro, quello di un lungo percorso nelle scuole di tutta Italia attraverso i nostri Centri di consulenza tiflodidattica. Vorrei solo aggiungere che stiamo lavorando anche a un numero speciale del nostro giornale per ragazzi, il Gennariello, dedicato esclusivamente alla Convenzione dell'Onu che sarà distribuito in tutte le scuole, perché crediamo fortemente che i nostri ragazzi siano i cittadini di domani e che solo attraverso la diffusione della conoscenza si possono abbattere muri e barriere".
Mentre sul grande schermo dell'aula scorrono le immagini del video dell'Unione, c'è un altro senso stimolato oltre alla vista e all'udito, un senso che forse senso non è, perché attraversa i corpi penetrandoli, e si potrebbe definire emozione: nell'attenzione collettiva calamitata sulle immagini dei bambini che battono sulle macchine Braille, leggono in Braille e parlano di diritti, dei loro diritti, si alza qualche colpo di tosse per mascherare la commozione, dei sospiri malcelati e molti sorrisi, quelli che si forzano sulle labbra per provare a fermare la commozione.
Un'emozione che si protrae fino alla fine dell'evento, riaccesa da ogni altro intervento dei rappresentanti delle associazioni presenti e dalle scuole, dagli insegnanti e gli studenti che riportano le loro esperienze di inclusione. Fino alle parole conclusive dei due Ministri: "La scuola deve passare dal'Io al Noi, perché per persona s'intende l'individuo, sì, ma che sa relazionarsi con gli altri, e l'Io da solo rischia di non farcela, restando escluso dalla comunità", afferma Valditara.
"Questo è un momento decisivo di sfida epocale che ci deve trovare uniti, a lavorare insieme, istituzioni, mondo associativo, scuola, famiglie, insegnanti e studenti: da qui parte il cambiamento, quello che porta l'inclusione fuori, dove la vita reale è complessa", chiosa il Ministro Locatelli, "vorrei che il prossimo anno ci ritrovassimo qui e che a parlare siano i ragazzi, protagonisti del loro futuro ma anche del futuro di tutto il Paese".



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