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Corriere dei Ciechi

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Numero 3 del 2024

Titolo: ATTUALITÀ- Puccini, compositore più che mai contemporaneo

Autore: Cristina Minerva


Articolo:
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, ricordando il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, avvenuta nel 1924, valutando l'immagine femminile che viene rappresentata meravigliosamente nelle sue opere, ci inoltriamo nel tratteggiare il profilo di questo straordinario compositore, che ha messo la donna al centro della sua arte.
La musica pucciniana ha infatti una connotazione essenzialmente "femminile".
Giacomo Puccini aveva un intenso istinto teatrale e trovava sempre la soluzione per toccare i cuori degli spettatori, centrando così il suo obiettivo, riservando una attenzione particolare alle donne, che nella sua musica hanno sempre ricoperto ruoli di rilievo.
In ogni caso nessuno ha saputo offrire alla voce femminile regalo più bello delle melodie pucciniane e delle grandi figure e personalità sceniche femminili, che troviamo nelle sue opere. Nessuno meglio di lui ha saputo rappresentare tutte le sfaccettature dell'animo della donna.
Basti pensare a Madame Butterfly: l'evoluzione di una ragazza di 15 anni in donna matura nel tempo dei soli 3 atti dell'opera.
Quindi, le donne hanno avuto un ruolo importante per l'arte e la creatività di Giacomo Puccini.
Per capire la musica pucciniana bisogna capire la sua relazione con "l'altra metà del cielo": si tratta di un rapporto molto particolare.
In Puccini agisce anche l'aspetto un po' "maschilista", retaggio di una cultura degli uomini di inizio Novecento, che in lui però viene sicuramente mitigato, dando egli spessore alla varietà delle sfumature, che connotano la tavolozza di un sentire forte, determinato, seppur delicato e nobile.
Puccini esprime tutto il suo amore per le donne nelle sue composizioni, più che nella sua vita; nelle sue creazioni le ama in maniera profonda e totale.
Il musicista trasferisce nella melodia tutta la propria capacità di amare, esaltando così la propria musica, che rappresenta il lato più puro e più toccante del suo sentimento.
La musica - lo dice la parola stessa - è femminile, al femminile: la musica è donna.
Non esiste niente di maschile nella musica ed è strano che l'abbiano realizzata maggiormente gli uomini, sia come compositori sia come direttori d'orchestra. Questo però è un consueto stereotipo nato nei recinti morali, che noi umani ci siamo costruiti nella storia.
Tuttavia, la musica nasce dalla sensibilità, dall'intuito e da tutto ciò che in una donna è moltiplicato per mille rispetto a un uomo.
Puccini era arricchito da un animo profondamente femminile: si nota in lui e nelle sue opere una profonda conoscenza di quel tipo di sensibilità, altrimenti non sarebbe riuscito a scrivere Turandot, in cui compare questa donna di gelo e vendicativa, contrapposta a Liù, che nell'opera ha un ruolo eroico.
Quindi è certo che la musica come arte femminile vede in Puccini un profondo cantore. Del resto, per piacere alle donne bisogna conoscere le giuste "parole". Poi magari subentra anche l'identità maschile, ma serve esattamente avere una particolare sensibilità per entrare in sintonia con il modo di essere e di vivere femminile.
È molto tenace e innegabile la triade Puccini-musica-donna.
Un Puccini, conoscitore e possessore della emotività femminile, che supera il suo maschilismo attraverso la sua musica, e lo accosta più naturalmente a un animo interiormente gentile.
Le donne, abitualmente, adorano la musica pucciniana, nella quale riconoscono magistralmente la propria identità.
Dalle opere di Puccini non emerge un tipo, ma un intero universo collegato alla donna.
Anche solo i titoli delle sue opere sono sempre declinati al femminile: Le Villi, Manon Lescaut, Bohème, Tosca, Madame Butterfly, La fanciulla del West, la Rondine e Turandot.
Si tratta sempre di questo incredibile habitat morale costituito dalla donna riportata in musica. La donna pucciniana è la rappresentazione totale, vera, di quel viaggio artistico che poi è l'arte del suono.
Nell'opera Le Villi Anna subisce l'infedeltà che alla fine viene punita; Manon Lescaut è combattuta tra l'amore e l'ambizione; Mimì, in Bohème, è donna dall'animo gentile e delicato capace di forti sentimenti; Tosca è forte e determinata nelle sue scelte, Madame Butterfly vive tra la struggente attesa e il consapevole sacrificio; Minnie, fanciulla del West americano, è donna intraprendente, razionale e determinata; Magda, personaggio dell'opera la Rondine, è inguaribilmente romantica; Turandot è tanto crudele, cinta di gelo e vinta solo dall'amore.
Puccini arriva alla vera realtà musicale attraverso i sentimenti più autentici che dimorano nel cuore della donna, con i traguardi raggiunti come libertà, consenso, valutazione, autostima, autodeterminazione contrapposti a temi attuali ancora da mettere in discussione come femminicidio, veli e burqa, discriminazione che ritroviamo già intuitivamente possibili nelle opere di Puccini, compositore più che mai contemporaneo.



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