Numero 3 del 2024
Titolo: ATTUALITÀ- Consumare o non consumare? Questo è il problema
Autore: Silvia Colombini
Articolo:
15 Marzo Giornata Mondiale dei Consumatori
Ogni essere umano, sin dalla nascita, è un consumatore. Forse, ormai, è questa l'unica identità che unisce tutti sul Pianeta. Cominciamo da piccoli e non smettiamo mai di acquistare beni fondamentali e voluttuari, spinti non solo dalla necessità, ma spesso condizionati dal mercato che ci spinge verso una scelta invece di un'altra.
Oggi, percorrendo i reparti di un supermercato, sia nel mondo reale che online, ci troviamo sommersi da una quantità di prodotti di ogni genere che, spesso, acquistiamo senza pensare alla provenienza, all'origine e all'impatto che un acquisto, anche quando si tratta di una scatola di biscotti, può avere sulla nostra vita e su quella degli altri. Oggi, subissati da informazioni e notizie spesso false, non capiamo più se consumando sosteniamo l'economia o danneggiamo l'umanità. Quando, il 15 marzo del 1962, il Presidente degli Stati Unti J.F. Kennedy dichiarò, durante un celebre discorso, i quattro diritti dei consumatori (sicurezza dei prodotti, completa informazione, libera scelta, essere ascoltati), stava gettando le basi per quella che è stata proclamata nel 1983 dalle Nazioni Unite la Giornata Mondiale dei Consumatori (World Consumer Rights Day). Negli anni, ai diritti stabiliti da Kennedy, se ne sono aggiunti altri, tanto che oggi il 15 marzo è diventato un momento importante di riflessione per rendere ogni consumatore consapevole e tutelato in un mercato che è sempre più aggressivo. Come i mercanti nel tempio di Gerusalemme, commercianti e aziende ci assillano con offerte che spaziano in ogni categoria merceologica. Le truffe, soprattutto online, colpiscono le categorie più fragili, anziani e disabili per primi, facile preda di prodotti scadenti, prezzi poco vantaggiosi e articoli inutili. Certo, fare la spesa, andare a fare shopping, cambiare l'operatore telefonico o energetico è diventata un'attività quotidiana, ma non per questo deve essere svolta senza riflettere. Controllare l'origine di ciò che acquistiamo, leggere l'etichetta per capire se quell'alimento proviene da una filiera sostenibile e affidabile, essere consapevoli dell'impatto che certi produttori senza scrupoli possono avere nel mondo del lavoro e dello sfruttamento minorile, sono alcune delle buone abitudini che dovremmo ricordare ogni volta che usiamo la carta di credito. Seguendo questo trend, molte aziende comunicano la loro, vera o presunta, attenzione verso le tematiche etiche e ambientali e sta a noi riuscire a verificare l'attendibilità di affermazioni che, spesso, rappresentano solo una leva pubblicitaria. Infatti, i consumatori sono l'esercito più potente del mondo, capace di guidare e trasformare il mondo con le sue scelte e le sue decisioni, le sue richieste e le sue valutazioni. Questo riguarda non solo il mondo del commercio, ma anche quello delle Istituzioni, che vede sempre di più i cittadini come consumatori dei servizi proposti. Dalla raccolta differenziata ai trasporti, dalla sanità all'istruzione, in fondo si tratta sempre di una transazione economica anche per quelli che dovrebbero essere diritti imprescindibili. Quest'anno, il tema internazionale scelto per il 15 marzo è "Un'intelligenza artificiale giusta e responsabile per i consumatori". Già, perché anche per quel che riguarda i consumi la tecnologia è al primo posto e riveste un ruolo fondamentale per la sicurezza e l'equità delle popolazioni. Con un potenziale enorme non ancora esplorato, l'intelligenza artificiale generativa può essere male utilizzata. Basta pensare agli assistenti virtuali ormai presenti in tutti i Servizi Clienti, quelle chatbot (unione di chat e robot) addestrate a rispondere simulando una conversazione umana. Ognuno di noi ha provato l'esperienza, spesso frustrante, di interagire con un sistema che spesso è stato programmato proprio per mettere in difficoltà, invece che per aiutare, e che può risultare discriminatorio. Anche per quel che riguarda l'utilizzo della tecnologia, rispettare i diritti dei consumatori è quindi fondamentale per evitare abusi di mercato e ingiustizie sociali. Ben utilizzata, l'intelligenza artificiale generativa potrebbe invece migliorare l'esperienza dei consumatori, favorire il dialogo, rappresentare una modalità di assistenza efficace, equa e utile. Con tutte le transazioni, le ricerche, gli acquisti che avvengono sul web, i consumatori di ogni categoria hanno bisogno di ricevere informazioni verificabili, affidabili e senza pregiudizi. Se questo non avviene, è nostro diritto presentare un reclamo, richiedere maggiore protezione, denunciare attività fraudolente senza timore di subire ripercussioni. Purtroppo, all'ennesima telefonata del call center che offre l'offerta del secolo, persone indifese senza neanche saperlo la accettano e si trovano a dover sottoscrivere qualcosa che non hanno neanche deciso.
Negli anni, tante Associazioni si sono create proprio per tutelare le persone e per renderle informate dei diritti di cui dispongono. Come sempre, la conoscenza è l'arma più potente per evitare di venire ingannati o imbrogliati. Non basta acquistare verdure a chilometro zero o indumenti del mercato solidale per fare la cosa giusta. Come in ogni relazione, è necessario che ci sia fiducia tra chi vende e chi acquista, rispetto reciproco, attenzione e cura. La Giornata dei consumatori del 15 marzo deve essere il momento d'incontro tra le grandi aziende e le persone, per lavorare insieme rendendo il mondo un posto migliore, per chi vende e per chi compra, con la sicurezza e la garanzia che tutti siano trattati in maniera equa. In fondo, sarebbe bello sapere che, anche con una piccola spesa, contribuiamo a favorire uno scambio che, se svolto in trasparenza ed onestà, è davvero proficuo per tutti.