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Corriere dei Ciechi

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Numero 3 del 2024

Titolo: RELAZIONI INTERNAZIONALI- Assemblea Generale dell'Unione Europea dei Ciechi

Autore: Francesca Sbianchi


Articolo:
Impegno, Equilibrio, Unità (Engagement, Balance, Unity) Lisbona,12-14 febbraio 2024

Quella che si è svolta lo scorso febbraio a Lisbona è stata per me la seconda Assemblea Generale dell'Unione Europea dei Ciechi, la dodicesima della sua storia che dura ormai da quaranta anni, ed è stata un'occasione preziosa per celebrare questo importante anniversario. Nel 2019 ho avuto l'onore e l'onere di coordinare l'équipe che ha organizzato l'Assemblea generale svoltasi a Roma e, per quella appena terminata, ho partecipato, per conto dell'UICI, al comitato organizzativo a supporto della Segreteria EBU e dell'Associazione portoghese dei ciechi e degli ipovedenti (ACAPO), la quale ha ringraziato pubblicamente l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per il sostegno fornito in tal senso.
È stato gratificante per me prendere parte attiva ai lavori e al contempo essere di supporto, insieme alle impiegate dell'Ufficio Relazioni Internazionali, alla delegazione italiana. È stata anche l'occasione di intessere relazioni e rafforzare reti per far progredire il movimento delle persone con disabilità visiva in Europa.
Per quanto riguarda il rinnovo delle cariche, l'EBU, per la prima volta dalla sua fondazione, ha una donna come Presidente, la finlandese Tytti Matsinen; la spagnola Bárbara Martín Muñoz è stata eletta alla carica di prima Vicepresidente. È stato eletto, quale componente del nuovo Direttivo EBU, il candidato della nostra Unione, Hubert Perfler, degno successore del Presidente UICI Mario Barbuto, componente del Direttivo uscente.
Il programma prevedeva, oltre ai rapporti istituzionali e alla presentazione e adozione del Piano di orientamento strategico per il nuovo mandato, uno scambio di opinioni con rappresentanti dell'Assemblea nazionale delle persone con disabilità (NAPD) in Ucraina; tavole rotonde sui 40 anni di storia dell'EBU, su paesi UE ed extra-UE uniti nell'EBU, sull'entrata nel nuovo Millennio; nonché due importanti relazioni su "Sviluppare strategie di raccolta fondi per il sostegno finanziario" e "Intelligenza artificiale: opportunità o minaccia per l'inclusione?". Prima dell'inizio ufficiale dei lavori, ho avuto il piacere di partecipare, insieme a Barbara Leporini, a un incontro della Rete Donne dell'EBU. Inoltre, è stato estremamente interessante far parte del Comitato Risoluzioni e motivante dare il mio contributo alla tavola rotonda nella sessione "Tempi di crisi in Europa e come l'EBU ha continuato a crescere".
Davvero commovente è stata la cerimonia tenutasi durante la cena di gala, in cui è stata consegnata dal Presidente uscente Wolfgang Angermann la medaglia Arne Husveg in memoria di Rodolfo Cattani a sua moglie Anna Riccoboni e a suo figlio Massimiliano. La medaglia viene conferita a chi abbia reso un servizio eccezionale all'Unione Europea dei Ciechi. E Rodolfo ha certamente meritato questa onorificenza per aver dedicato la sua vita all'EBU, sin dalla sua fondazione. Per me e per tutta la delegazione è stato un vero piacere avere l'opportunità di condividere i momenti istituzionali e non, dell'Assemblea Generale, con Anna e Massimiliano.
Concludo con l'auspicio che l'EBU possa effettivamente trarre forza ed energia dagli spunti scaturiti dall'Assemblea di Lisbona per continuare sempre a crescere ed evolvere.

Relazione di Francesca Sbianchi nella sessione "Tempi di crisi in Europa e come l'EBU ha continuato a crescere" del 14 febbraio 2024

Di pari passo con il progresso dell'Unione Europea dei Ciechi (EBU), molti eventi hanno avuto luogo nelle Comunità Europee, nell'Unione Europea, nell'intera Europa e nel mondo. Ci sono stati cambiamenti epocali in un'Europa uscita dalla Seconda Guerra Mondiale e dalla Guerra Fredda. L'EBU è stata fondata nel 1984, lo stesso anno in cui è stata fondata l'Unione Mondiale dei Ciechi (World Blind Union - WBU). Il movimento della disabilità stava acquisendo struttura e forza. Il Decennio delle Persone con Disabilità delle Nazioni Unite era appena iniziato (1983-1992), dopo l'Anno Internazionale delle Persone con Disabilità.
L'EBU ha una storia lunga 40 anni e in questo periodo l'Europa e il mondo hanno attraversato molti cambiamenti e momenti di crisi. Mentre l'Unione Europea cresceva e acquisiva nuovi Stati membri, il Patto di Varsavia si dissolveva nell'Europa orientale dopo la caduta del Muro di Berlino. Ci sono stati la disintegrazione dell'Unione Sovietica e della Jugoslavia, gli attentati terroristici, le guerre del Golfo, le guerre dei Balcani, il crollo della borsa americana e la grande recessione, la pandemia, la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, l'imperialismo e i nuovi colonialismi.
In mezzo a tutti questi eventi, il movimento delle persone con disabilità visiva si è rafforzato collaborando con il più ampio movimento della disabilità. Negli anni '90, mentre la crisi nei Balcani raggiungeva il suo apice, l'ONU ha adottato le Norme Standard per il raggiungimento delle Pari Opportunità per le Persone con Disabilità (1993).
Nel 1996 è stato fondato il Forum Europeo della Disabilità (EDF) e nel 1999 l'Alleanza Internazionale della Disabilità (IDA).
L'approccio basato sui diritti umani si è gradualmente affermato, prevalendo su quello medico. Si è diffuso in Europa il desiderio profondo di vedere riconosciuti i diritti delle persone con disabilità nei diversi Paesi.
Nel settembre del 2001 si sono verificati gli attentati terroristici negli Stati Uniti che hanno segnato l'inizio di un'enorme crisi internazionale. Nel dicembre dello stesso anno, il Messico ha proposto che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituisse un Comitato ad hoc per considerare le proposte per una convenzione internazionale globale e integrale per proteggere i diritti e la dignità delle persone con disabilità. Nel 2002 il Comitato ad hoc ha tenuto la prima di una serie di sessioni che avrebbero portato all'adozione, il 13 dicembre 2006, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Nel 2002 è stata adottata anche la Dichiarazione di Madrid "Non Discriminazione + Azioni Positive = Inclusione Sociale".
Nel pieno della crisi economica iniziata nel 2008, durante la quale diversi paesi hanno avuto problemi di finanze pubbliche, il movimento della disabilità si è battuto per ottenere il "Trattato di Marrakech per facilitare l'accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, ipovedenti o con altre disabilità relative alla lettura a stampa" (adottato nel 2013).
L'EBU ha sviluppato e portato avanti con successo diversi tipi di progetti e campagne e ha contribuito a vari risultati nell'UE come l'Atto europeo sull'accessibilità, le Strategie sulla disabilità e il Pilastro sociale.
Le persone con disabilità non sono state abbattute dai tempi di crisi. Evidentemente, non siamo dotati solo di resilienza (la capacità di resistere o di riprendersi rapidamente dalle difficoltà), ma di anti-fragilità (la capacità non solo di resistere allo stress e alle avversità, ma di prosperare in tali condizioni). Abbiamo dimostrato di saper evolvere, di dare aiuto e solidarietà ai Paesi in guerra, di dare sostegno alle associazioni nascenti. Un esempio forte di contaminazione positiva, molto diversa dalla globalizzazione.
L'Unione Europea dei Ciechi, in reciproca collaborazione con l'EDF, ha mantenuto la giusta rotta in Europa e nel mondo in continua evoluzione, lottando sempre per vedere riconosciuti i diritti delle persone con disabilità. Se da un lato è fondamentale che l'EBU mantenga la sua specificità, dall'altro non può fare a meno di collaborare con la rete del movimento della disabilità.
L'unità è per l'EBU un valore fondamentale per crescere in tempi di crisi.
Il contributo dei giovani è un valore aggiunto. I giovani possono essere la chiave per uscire dalle crisi individuando soluzioni con la loro freschezza di pensiero e nuovi punti di vista. In ogni caso, per promuovere l'impegno dei giovani è fondamentale fornire loro il supporto necessario e il tutoraggio da parte di persone competenti ed esperte disponibili a contribuire alla loro crescita.
L'uscita dalle crisi la fanno le persone, il loro impegno, la loro passione e la dedizione alla causa. Ieri, più di oggi, c'era la consapevolezza dell'importanza e della forza di un movimento unitario della disabilità che è riuscito ad attraversare diversi momenti di crisi e a promuovere/favorire la sensibilizzazione sul riconoscimento dei diritti. Dobbiamo guardare al passato e portare con noi da quel passato la capacità di scegliere in modo unitario e di lottare per i nostri diritti e per restituire linfa, energia e passione all'EBU che sarà sempre più chiamata a fare la differenza. Un'EBU non vuota, ma composta da tanti Paesi che scelgono di impegnarsi e investire energie a favore della piena inclusione delle persone con disabilità visiva.

Risultati delle elezioni avvenute alla dodicesima Assemblea Generale dell'Unione Europea dei Ciechi

Presidente: Tytti Matsinen (Finlandia)
Prima Vice-Presidente: Bárbara Martín Muñoz (Spagna)
Secondo Vice-Presidente: Kevin Kelly (Irlanda)
Tesoriere: Roland Studer (Svizzera)
Segretaria Generale: Maria Thorstensson (Svezia)
Componenti del Direttivo: Sabine Ström (Germania), Jakob Rosin (Estonia), Anja Uršič (Slovenia), David Aldwinckle (Regno Unito), Andreas Havsberg (Norvegia), Hubert Perfler (Italia), Sinan Tafaj (Albania) and Dagmar Filgasová (Repubblica Ceca).
Rappresentanti EBU al Comitato Esecutivo dell'Unione Mondiale dei Ciechi (WBU): Maria Thorstensson, Roland Studer and Rodrigo Santos (Portogallo).
Comitato candidature Luana Schena (Svizzera) presidente; Karolina Doltar Smit (Slovenia) e Rudolf Volejnik (Repubblica Ceca), componenti



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