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Corriere dei Ciechi

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Numero 3 del 2024

Titolo: SOSTEGNO PSICOLOGICO- I pregiudizi legati alla psicologia

Autore: Nadia Massimiano


Articolo:
Abbiamo definito quali sono i motivi per cui è bene rivolgersi allo psicologo e di cosa questa figura professionale effettivamente si occupi, ma nonostante spesso le condizioni per richiedere una consulenza sussistano, questo non accade ugualmente. Lo psicologo è certamente il professionista della salute verso il quale è maggiormente radicato il pregiudizio e le persone che decidono di intraprendere un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia spesso sono stigmatizzate o soffrono il giudizio invadente e svalutante di persone vicine. Vediamo quali sono i pregiudizi più comuni e perché si tratta di false credenze.
"Non sono pazzo": questo è probabilmente il pregiudizio più diffuso, la credenza, ma anche il timore che rivolgersi ad uno psicologo significhi ammettere o dover accettare un disturbo mentale. Nonostante si stia provando da molto tempo a scardinare questa credenza, spiegando e cercando di diffondere una cultura più veritiera del lavoro dello psicologo, rimane abbastanza radicata la percezione che sono i "matti" ad aver bisogno dello strizzacervelli;
"Posso farcela da solo, non sono debole": un altro pensiero incredibilmente diffuso è quello per cui la necessità di contattare uno psicologo equivalga ad un'ammissione di fallimento, all'incapacità di saper provvedere a se stessi, di essere in grado di gestire le difficoltà della propria vita. Questa credenza si accompagna spesso ad una minimizzazione della problematica esperita, che viene sottovalutata e sopportata come se fosse una cosa normale, oppure alla vergogna di ammettere un disagio o un sintomo;
"Non mi va di parlare dei fatti miei con uno sconosciuto": nei confronti dello psicologo viene manifestato un pudore che non viene riservato ad altri specialisti della salute, questa vergogna spesso è un'ulteriore resistenza ad avvicinarsi ad un percorso di sostegno psicologico che ovviamente garantisce a ciascun paziente la riservatezza, la privacy ed il segreto professionale;
"Posso chiedere consiglio ad un amico": chi non ha mai svolto dei colloqui psicologici è convinto che una seduta di psicoterapia equivalga ad una chiacchierata e che il compito dello psicologo sia quello di suggerire delle soluzioni oppure di dispensare consigli e questo è chiaramente un pregiudizio perché ignora quale sia realmente la funzione di un intervento di un professionista;
"Mica un'altra persona può risolvere i miei problemi": sicuramente lo psicologo non ha il potere di modificare gli eventi, tantomeno di occuparsi dei dolori al posto di qualcun altro, ma ha gli strumenti per mettere i propri pazienti in condizione di sviluppare e di incrementare risorse idonee a gestire in maniera più efficace e a comprendere in maniera più consapevole gli accadimenti della propria vita;
"Meglio farsi prescrivere un farmaco che chiacchierare": pensare di poter risolvere un problema, la manifestazione di un disagio ricorrendo esclusivamente ad una terapia farmacologica è un'illusione, una soluzione apparentemente rapida. Quando ce n'è bisogno psicoterapia e terapia farmacologica lavorano in combinazione, ma non c'è una soluzione che prescinde dall'analisi profonda dei meccanismi che hanno prodotto il sintomo che viene trattato farmacologicamente;
"Lo psicologo ti plagia": altra convinzione antica è che lo psicologo abbia il potere occulto di manipolare le menti, di imporre il proprio pensiero, di condizionare il comportamento altrui o, al contrario, di modificarlo con la bacchetta magica. Ovviamente questa è una credenza magica, abbastanza assurda, ma per molti ancora presente.
Nonostante moltissima informazione venga condivisa, così come la cultura psicologica sia sempre più presente nei discorsi e nelle trattazioni, ancora è lunga la strada per accompagnare tutti coloro che ne hanno bisogno a chiedere il supporto di cui necessitano, per cui non possiamo fare altro che continuare a diffondere informazioni veritiere e a sensibilizzare tutti alle tematiche di carattere psicologico.



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