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Corriere dei Ciechi

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Numero 3 del 2024

Titolo: RUBRICHE- Occhio alla ricerca

Autore: a cura di Andrea Cusumano


Articolo:
Primi trattamenti laser della retina tra Italia e USA: con il nuovo laser navigato si possono abbattere barriere geografiche, sociali ed economiche
L'abbattimento delle barriere geografiche, sociali ed economiche in oculistica è un obiettivo importante ma non di facile realizzazione, poiché sia l'attività diagnostica che quella terapeutica richiedono know-how e sviluppo tecnologico estremamente avanzati.
Nonostante le criticità esistenti, Andrea Cusumano, Presidente della Macula & Genoma Foundation, e Robin Ross, della Red Rover Ventures, organizzazioni no-profit con sedi a Roma e Scottsdale (Arizona, USA) rispettivamente, ci hanno sempre creduto e hanno seguito e incentivato gli sviluppi della telemedicina, nello specifico della teleoculistica, che si basa su un concetto tanto semplice quanto prezioso: erogare e ricevere assistenza medica prescindendo dalla distanza fisica tra medico e paziente.
Grazie alla teleoculistica i migliori oftalmologi del mondo possono trattare persone che si trovano dall'altra parte del globo senza che nessuno di essi debba spostarsi, a vantaggio dei pazienti che vivono in territori difficili da raggiungere, con poche infrastrutture e risorse tecnologiche, o che presentano disabilità o condizioni economiche tali da rendere loro difficile se non impossibile una trasferta sanitaria, men che mai transcontinentale.
La teleoculistica è praticata già da diversi anni in molti Paesi tecnologicamente avanzati, tuttavia mentre la parte che riguarda la diagnostica (telediagnosi) non ha incontrato grandi ostacoli, la parte terapeutica (teletrattamento) ne ha incontrati diversi, principalmente di natura tecnica, in particolare per i trattamenti della retina, che sono estremamente delicati.
I limiti che hanno impedito lo sviluppo e la diffusione del teletrattamento in oculistica sono stati definitivamente superati con l'avvento del nuovo laser navigato, uno strumento che racchiude tecnologie software e mediche altamente innovative, fruibili sia nell'ambito della diagnostica per immagini che in quello del trattamento laser della retina.
A prova della fruibilità e dell'efficacia di questa tecnologia di ultima generazione, Andrea Cusumano e Robin Ross hanno trattato tre pazienti, due italiani e uno statunitense, avvalendosi di due strumenti gemelli, situati uno a Roma e l'altro a Scottsdale. Si tratta dei primi trattamenti laser della retina in modalità navigata eseguiti tra Italia e Stati Uniti, un evento di grande importanza perché apre la strada a nuove potenzialità terapeutiche per molte patologie retiniche e contemporaneamente a innovativi progetti mirati alla costruzione di una sanità più equa a livello globale.
I due laser utilizzati in questa cooperazione transoceanica presentano tre componenti essenziali: un sistema di diagnosi per immagini all'avanguardia, applicazioni hardware e software next generation e una tecnologia laser di altissima precisione per l'esecuzione di trattamenti di fotocoagulazione retinica.
Il sistema di diagnosi per immagini consiste in un angiografo retinico digitale ad alta risoluzione a tecnologia CDIT (Confocal Digital Imaging Technology), in grado di ottenere immagini estremamente nitide e precise anche in presenza di opacità di media entità della cornea, del cristallino e del vitreo. L'applicazione software permette di importare le immagini diagnostiche effettuate con altre apparecchiature (FA, ICG-A, OCT ecc.), integrarle con quelle del sistema e utilizzare tutte le informazioni per la pianificazione dell'intervento.
Il laser consente di erogare i trattamenti in modalità "navigata", sotto il controllo di un'applicazione denominata eye-tracking, che annulla i rischi potenzialmente derivanti dai movimenti involontari dell'occhio del paziente. Il sistema segue i movimenti dell'occhio ed effettua una continua sovrapposizione delle immagini della retina elaborate in fase di pianificazione terapeutica con quelle rilevate dallo strumento in tempo reale, permettendo l'erogazione del laser solo quando vi è la certezza che esso vada a colpire la retina nei punti prestabiliti durante la pianificazione dell'intervento. Questo rappresenta una risorsa importantissima per tutti i pazienti che devono subire trattamenti nell'area maculare, la parte più centrale e delicata della retina, dove un errore anche di pochi millesimi di millimetro potrebbe causare importanti danni retinici e alla visione.
L'unità laser specifica per la fotocoagulazione presenta anche un sistema controllato e regolabile per l'emissione degli spot di luce, permettendo l'avanzamento automatico e il posizionamento equidistante degli spot e il controllo della durata e della velocità degli impulsi. La lunghezza d'onda del fascio di luce impiegato permette di eseguire trattamenti navigati focali e periferici, sopra - e sotto-soglia. Grazie a queste caratteristiche, i trattamenti eseguiti con il nuovo laser navigato sono non solo più precisi e sicuri ma anche più efficaci rispetto a quelli effettuati con i laser convenzionali.
Il laser navigato permette il collegamento simultaneo di più specialisti, quindi i consulti, le diagnosi e le pianificazioni terapeutiche possono essere condivise da più esperti. Una volta pre-configurato lo schema di trattamento, questo è inviato all'unità laser ricevente tramite un sistema di trasmissione veloce a 5G e in quella sede un oculista locale certificato secondo la normativa vigente nel Paese lo approva e ne attiva l'esecuzione.
I due laser gemelli presenti a Roma e Scottsdale hanno permesso ad Andrea Cusumano e Robin Ross di condividere le immagini cliniche dei pazienti e programmare lo schema di trattamento teleguidato ottimale per ciascun paziente. Infine gli schemi di trattamento sono stati trasferiti in modalità remota sugli strumenti nella sede dei pazienti e ogni specialista presente in sede ha attivato il dispositivo ed eseguito il trattamento pre-configurato.
I trattamenti sono stati eseguiti con gran successo e le due organizzazioni hanno reso noto che si adopereranno per la diffusione di questa tecnologia e per la creazione di centri di riferimento con il fine di portare nei Paesi tecnologicamente meno avanzati non solo un'importante possibilità di cura per le loro popolazioni, ma anche know-how, formando in loco giovani oculisti nell'ambito di un programma educativo no-profit.
Per comprendere le enormi potenzialità del progetto, basta considerare che il laser navigato può essere impiegato nel trattamento dell'edema maculare diabetico, della retinopatia diabetica proliferante, della corioretinopatia sierosa centrale, delle occlusioni retiniche venose di branca, delle degenerazioni retiniche periferiche e delle rotture retiniche, patologie molto diffuse e che in assenza di trattamento possono determinare gravi danni visivi e persino la perdita della visione.



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