Numero 1 del 2025
Titolo: MONDO DIGITALE- Università accessibile
Autore: Kledian Leka
Articolo:
Kledian Leka - primo laureato in Informatica non vedente all'Università di Parma
Difficoltà e sfide degli studenti con disabilità visiva nei percorsi universitari
Per gli studenti con disabilità visiva, accedere all'istruzione universitaria rappresenta una sfida significativa. Il passaggio dalla scuola superiore all'Università, pur segnando un traguardo importante, comporta una drastica riduzione del supporto disponibile. Questo scenario acuisce problemi legati all'accesso ai materiali didattici, all'autonomia e alla comunicazione, ponendo barriere che necessitano di soluzioni sistematiche e innovative. Durante il percorso scolastico, gli studenti con disabilità visiva beneficiano del supporto di insegnanti di sostegno e assistenti alla comunicazione e all'autonomia, oltre a dei servizi per l'adattamento dei libri di testo. Tuttavia, con il termine della scuola superiore, il carico di gestione ricade sugli studenti, che devono affrontare la ricerca di materiali didattici in formati accessibili, la gestione della comunicazione con i docenti, la comunicazione e la negoziazione con le case editrici per ottenere i testi e la necessità di strumenti e soluzioni adatti per corsi di materie complesse, come le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
La mancanza di un sistema centralizzato per supportare questi studenti accentua il divario rispetto ai loro colleghi senza disabilità. Questo crea situazioni di svantaggio che richiedono un approccio integrato e inclusivo.
Nelle università italiane esistono i Servizi Disabilità e DSA, che offrono supporto agli studenti con bisogni educativi speciali. Questi uffici forniscono aiuto nell'organizzazione di esami, nell'adattamento delle lezioni e nella gestione delle difficoltà burocratiche. Tuttavia, questi uffici spesso non dispongono di strumenti e personale formati per affrontare le esigenze specifiche degli studenti con disabilità visiva nei corsi scientifici.
In Italia, il numero di studenti con disabilità visiva che si laureano in STEM è molto basso. Alcune università non hanno mai accompagnato un non vedente alla laurea in informatica o altre discipline tecniche, evidenziando un divario formativo che va colmato con urgenza, soprattutto considerando che le discipline scientifiche rappresentano il futuro dell'occupazione e dell'innovazione.
L'accesso ai libri di testo rappresenta una delle difficoltà maggiori che presenta molte criticità. Tempi di risposta lunghi: gli studenti devono contattare direttamente le case editrici per richiedere i testi in formati accessibili. Questo processo è spesso lento e inefficiente. Formati non adeguati: anche quando i testi vengono forniti, spesso non rispettano i criteri di accessibilità necessari per essere utilizzati con strumenti assistivi.
Specificità delle materie scientifiche: le discipline STEM presentano complessità aggiuntive, come formule matematiche, diagrammi e grafici, che risultano quasi sempre inaccessibili, anche nei casi in cui i testi vengano forniti.
Per affrontare queste problematiche, è essenziale implementare soluzioni concrete che possano migliorare l'accessibilità in ambito accademico. Tra le strategie innovative proposte si segnala l'utilizzo del linguaggio LaTeX consente di redigere testi accademici leggibili per i software assistivi, rendendo le formule matematiche e scientifiche accessibili. La sua adozione da parte di case editrici e docenti può migliorare l'esperienza educativa. Ci sono poi i software di conversione automatica. Strumenti come Mathpix consentono di convertire contenuti complessi (come formule matematiche, grafici o tabelle) in formati leggibili e compatibili con le tecnologie assistive. Inoltre, creare una piattaforma digitale centralizzata per la richiesta e la distribuzione di materiali accademici già adattati in formati accessibili potrebbe ridurre significativamente i tempi di attesa e semplificare il processo per gli studenti. Attraverso collaborazioni tra atenei, case editrici e istituzioni, sarebbe possibile creare una risorsa condivisa per fornire testi di qualità. Si potrebbe anche dare vita a un protocollo condiviso tra docenti e servizi accademici. L'introduzione di un protocollo comune tra i docenti universitari e i Servizi Disabilità e DSA potrebbe aiutare a uniformare la preparazione e l'adattamento dei materiali didattici. Questo sistema garantirebbe che dispense, presentazioni e testi forniti durante i corsi siano realizzati secondo criteri di accessibilità standardizzati.
È fondamentale poi educare i docenti universitari sull'importanza di preparare materiali didattici accessibili. Offrire linee guida chiare e strumenti pratici per creare dispense e presentazioni inclusive può ridurre significativamente le barriere per gli studenti con disabilità visiva. Gli studenti con disabilità visiva incontrano ostacoli significativi nel loro percorso universitario, dovendo gestire in autonomia problemi complessi come l'accesso ai materiali e la fruizione di contenuti scientifici. Affrontare queste sfide richiede una combinazione di sensibilizzazione, innovazione tecnologica e interventi strutturali. La collaborazione tra istituti accademici, case editrici, studenti e sviluppatori tecnologici può portare a soluzioni durature, come l'adozione del linguaggio LaTeX e l'uso di strumenti avanzati come Mathpix. Garantire un'educazione accessibile non è solo un diritto, ma un passo fondamentale per costruire una società più equa e inclusiva. In particolare, queste soluzioni si rivelano cruciali per corsi in informatica e discipline STEM, dove la complessità dei contenuti richiede strumenti specifici e innovativi.
(Per approfondimenti sulle strategie e strumenti per l'accessibilità degli studenti con disabilità visiva, si può consultare alla pagina https://www.theaccessibilitykey.com/didattica-dellinformatica-inclusiva-e-accessibile/ la tesi sul blog "La Chiave dell'Accessibilità").