Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

torna alla visualizzazione del numero 1 del Corriere dei Ciechi

Numero 1 del 2025

Titolo: SALUTE E BENESSERE- La chirurgia robotica in oculistica nel 2024

Autore: Andrea Cusumano


Articolo:
Occhio alla ricerca

La robotica sta conquistando sempre più ambiti della nostra vita, dalle attività più comuni a quelle scientifiche e di ricerca, dalla geologia alla medicina, includendo sempre più settori, anche quello della chirurgia.
Nel 2024, la robotica chirurgica ha raggiunto un livello estremamente avanzato, diventando una delle aree di sviluppo più promettenti anche in oftalmologia, una tra le branche della medicina che potrebbe maggiormente avvalersi di questa innovazione tecnologica proprio per la natura così peculiare degli interventi agli occhi, che richiedono una precisione talvolta difficile da raggiungere per il chirurgo umano.
Il fine della chirurgia robotica è proprio quello di riuscire ad eseguire gli interventi chirurgici in modo ancora più sicuro ed efficiente rispetto ai chirurghi, impiegando robot capaci di eseguire movimenti con precisione micrometrica, contro la precisione millimetrica della mano umana. Ciò porterebbe a una drastica diminuzione del rischio di errori dovuti a imperizia, stanchezza, stress, pressione psicologica ecc. e di conseguenza minor rischio di complicanze, minor dolore post-operatorio e tempi di recupero più rapidi per i pazienti.
Oggi sono previsti due tipi di chirurgia robotica, una controllata dal chirurgo e una autonoma controllata dall'intelligenza artificiale. La prima prevede che durante la procedura il chirurgo controlli l'azione del robot attraverso una consolle situata a breve distanza dal tavolo operatorio; la seconda, invece, prevede che il robot esegua l'intervento in autonomia, guidato principalmente dall'intelligenza artificiale e supervisionato da un chirurgo presente in un ambiente separato.
L'evoluzione dell'intelligenza artificiale sta giocando un ruolo via via più cruciale nella chirurgia robotica, grazie allo sviluppo di algoritmi di apprendimento automatico in grado di analizzare enormi quantità di immagini e dati clinici, utili sia alla pianificazione che all'esecuzione degli interventi, oltre che a fornire una valutazione in tempo reale delle condizioni del paziente, suggerendo la migliore strategia chirurgica per un risultato terapeutico migliore in assenza di complicanze.
L'applicazione della chirurgia robotica nella pratica clinica in oftalmologia è ancora all'inizio e in un ambito ancora ristretto, principalmente a causa dei costi molto elevati dei macchinari e alla velocità ancora limitata dei robot, criticità che diventeranno sempre meno stringenti man mano che la tecnologia sarà impiegata su più larga scala.
Tuttavia, date le premesse e le potenzialità, la chirurgia robotica in oculistica è destinata a prendere sempre più piede e non si limiterà a perfezionare le procedure chirurgiche esistenti, ma contribuirà a sviluppare nuove opportunità terapeutiche grazie a interventi innovativi ad oggi irrealizzabili. Una volta perfezionata, la chirurgia robotica potrà inoltre offrire una maggiore efficienza anche in termini numerici, potendo eseguire un numero molto maggiore di interventi.
Ad oggi possiamo dire che la chirurgia robotica sta iniziando ad assumere un ruolo chiave nell'oftalmologia e crediamo che essa potrà presto contribuire a creare un futuro in cui le procedure di microchirurgia oculare saranno sempre più precise, efficienti e sicure. Tale progresso non solo migliorerà la qualità dell'assistenza sanitaria, ma offrirà ai pazienti nuove speranze e opportunità terapeutiche.



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida