Numero 4 del 2025
Titolo: ATTIVITÀ INTERNAZIONALI - Incontri al Parlamento europeo
Autore: Patrizia Cegna
Articolo:
A colloquio con due componenti italiani dell'Intergruppo sulla Disabilità del Parlamento europeo
Come anticipato nel precedente numero del Corriere dei Ciechi, l'on. Chiara Gemma e l'on. Salvatore De Meo, che Francesca Sbianchi, nella sua qualità di presidente dell'Advocacy Committee dell'Unione Europea dei Ciechi (EBU), ha avuto l'opportunità di incontrare in occasione del cocktail organizzato dall'EBU lo scorso febbraio, hanno gentilmente accettato di rispondere ad alcune nostre domande.
Chiara Gemma
L'on. Chiara Gemma (Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei) è Vicepresidente della Delegazione al comitato parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania, componente della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali, della Commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, della Commissione per le petizioni e della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti.
D. L'Intergruppo sulla Disabilità svolge un ruolo chiave nel monitorare il rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) da parte dell'Unione Europea. Quali sono le sfide principali per il prossimo biennio e quali obiettivi vi siete posti?
R. L'Intergruppo ha davvero un ruolo fondamentale nel garantire che l'Unione europea rispetti e attui pienamente la CRPD. Per il prossimo biennio, ci troviamo di fronte a diverse sfide cruciali:
- Attuazione della European Disability Rights Strategy 2021-2030: monitoreremo da vicino l'applicazione delle misure previste, con particolare attenzione all'accessibilità, alla mobilità transfrontaliera e al diritto al voto delle persone con disabilità.
- Accessibilità e diritti digitali: l'implementazione dell'Accessibility Act e il miglioramento dell'accessibilità digitale rimangono una priorità, specialmente in un'epoca di crescente digitalizzazione dei servizi pubblici e privati.
- Inclusione lavorativa: è essenziale rafforzare le politiche per l'occupazione e garantire pari opportunità nel mercato del lavoro. Lavoreremo per rafforzare le iniziative di inclusione professionale e contrastare la discriminazione.
- Mobilità e autonomia: ci impegneremo affinché il riconoscimento reciproco della Carta europea della disabilità sia effettivamente realizzato in tutti gli Stati membri, migliorando la libertà di movimento.
- Risposta alle crisi: le persone con disabilità sono spesso tra le più colpite da crisi economiche, emergenze sanitarie e conflitti. L'UE deve adottare strategie di risposta più inclusive e resilienti.
D. In che modo i cittadini e le organizzazioni possono contribuire attivamente al lavoro dell'Intergruppo per promuovere politiche più inclusive?
R. Il contributo delle organizzazioni e dei cittadini è essenziale per promuovere politiche più inclusive:
- Dialogo e advocacy: Le organizzazioni della società civile possono interagire con l'Intergruppo segnalando problemi e proponendo soluzioni concrete. Incontri, audizioni pubbliche e consultazioni sono strumenti chiave per far sentire la propria voce. Per il mese di maggio, ad esempio, sto organizzando due eventi in Parlamento, con Autism Europe e con EUforTrisomy21, in cui il ruolo della self-advocacy è centrale.
- Monitoraggio e segnalazione: I cittadini possono contribuire segnalando ostacoli all'accessibilità e discriminazioni o buone pratiche che potrebbero essere adottate a livello europeo.
- Partecipazione a consultazioni e petizioni: L'UE organizza periodicamente consultazioni pubbliche su temi rilevanti per le persone con disabilità. Partecipare attivamente e presentare petizioni al Parlamento europeo può avere un impatto diretto. Io stessa faccio parte della Commissione per le petizioni, quindi vi invito a seguire questa strada.
- Collaborazione con eurodeputati e istituzioni: Il dialogo costante con i rappresentanti eletti è cruciale. Organizzazioni e cittadini possono contattare i membri dell'Intergruppo per sensibilizzarli su problematiche specifiche e proporre iniziative legislative.
- Campagne di sensibilizzazione: Attraverso campagne di comunicazione, eventi pubblici e iniziative locali, la società civile può contribuire a mantenere alta l'attenzione politica sui diritti delle persone con disabilità.
Salvatore De Meo
L'on. Salvatore De Meo (Gruppo del PPE - Democratici cristiani) è Presidente della Delegazione per le relazioni con l'Assemblea parlamentare della NATO, componente della Conferenza dei presidenti di delegazione, della Commissione per la sicurezza e la difesa, della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, della Commissione per gli affari costituzionali e della Delegazione per le relazioni con i paesi dell'Asia meridionale.
D. Qual è la sua posizione in merito all'eventuale indebolimento delle normative sul sistema di allerta acustico per i veicoli elettrici e ibridi? Ritiene che il Parlamento europeo possa intervenire per rafforzare le norme esistenti?
R. L'eventuale indebolimento delle normative sul sistema di allerta acustico per i veicoli elettrici e ibridi è una preoccupazione seria per le persone con disabilità visiva e per tutti coloro che si affidano ai segnali sonori per la sicurezza stradale. Ridurre gli standard attuali significherebbe aumentare il rischio di incidenti per chi non può percepire visivamente il traffico. Come membro dell'Intergruppo sulla Disabilità, sono contrario a qualsiasi tentativo di abbassare i livelli di sicurezza acustica. Questo sarebbe in contraddizione con gli obiettivi della Strategia Europea per i Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030, che si impegna a migliorare l'accessibilità e la sicurezza per le persone con disabilità. Il Parlamento europeo dovrebbe intervenire per rafforzare le norme esistenti, assicurando che i sistemi di allerta acustico rimangano sempre attivi a basse velocità e che i livelli sonori siano sufficientemente udibili in contesti urbani e residenziali, per garantire la sicurezza di tutti i pedoni.
La transizione verso veicoli elettrici e ibridi rappresenta un'opportunità per l'ambiente, ma deve avvenire in modo inclusivo, senza compromettere la sicurezza delle persone con disabilità.
La mobilità inclusiva è fondamentale, e dati recenti mostrano che i veicoli silenziosi possono aumentare significativamente il rischio di incidenti per le persone con disabilità visiva. È nostro dovere garantire che la sicurezza stradale sia una priorità per tutti gli utenti della strada.
D. Il programma dell'Intergruppo include azioni per migliorare i diritti dei passeggeri con disabilità. Quali miglioramenti concreti possiamo aspettarci nei prossimi anni in termini di accessibilità dei trasporti pubblici?
R. L'accessibilità dei trasporti pubblici è un diritto fondamentale e un elemento chiave per garantire la piena mobilità delle persone con disabilità in tutta l'UE. L'Intergruppo sulla Disabilità sta lavorando affinché le misure previste dalla Strategia si traducano in miglioramenti concreti nella vita quotidiana.
Nei prossimi anni, possiamo aspettarci passi avanti significativi. Innanzitutto, si sta lavorando alla revisione del Regolamento sui Diritti dei Passeggeri, per rendere più stringenti gli obblighi delle compagnie di trasporto, soprattutto nel settore ferroviario e aereo. Questo significa maggiore assistenza, infrastrutture più accessibili e personale formato per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità. Inoltre, le nuove proposte prevedono che le compagnie aeree e gli intermediari garantiscano ai passeggeri con disabilità o mobilità ridotta la possibilità di viaggiare con un assistente personale senza costi aggiuntivi. Oltre a questo, dovranno assicurarsi che, ove possibile, l'assistente personale possa sedere accanto al passeggero con disabilità o mobilità ridotta.
Un altro aspetto fondamentale è il miglioramento dell'accessibilità fisica dei mezzi di trasporto. L'obiettivo è garantire che tutti i nuovi autobus, treni e tram siano progettati con rampe accessibili, spazi dedicati e sistemi di informazione sia visiva che sonora, per assicurare un'esperienza di viaggio davvero inclusiva.
Si prevede anche un rafforzamento delle sanzioni per le compagnie che non rispettano gli obblighi di accessibilità. Questo servirà da incentivo affinché il cambiamento sia concreto.
Un progetto ambizioso su cui si è lavorato è l'introduzione della European Disability Card, di cui auspico un'implementazione sempre maggiore. Questa Carta permette il riconoscimento dello status di disabilità in tutti gli Stati membri e semplifica l'accesso ai servizi di assistenza nei trasporti pubblici, rendendo più facile viaggiare tra i paesi dell'UE.
In sintesi, l'impegno di entrambi gli europarlamentari è di continuare a lavorare, nell'ambito dell'Intergruppo sulla disabilità, ma non solo, affinché l'UE sia pienamente inclusiva per tutti e nessuno venga lasciato indietro.