Numero 6 del 2025
Titolo: SPORT, TURISMO E TEMPO LIBERO- Vacanze a sei zampe
Autore: Maria Luisa Gargiulo
Articolo:
In viaggio con il tuo cane guida
Sia che si tratti di una meta vicina oppure un viaggio avventuroso, in ogni caso viaggiare con il cane guida può essere un'esperienza interessante, divertente, quanto a volte impegnativa. Qualche volta mi si chiede come sia per me viaggiare e trascorrere tempo libero lontano da casa con il cane guida e quale specifica conseguenza ci possa essere nell'organizzare e realizzare delle vacanze a sei zampe.
Il cane guida come sappiamo, è considerato un ausilio per la nostra mobilità autonoma e gode di alcuni diritti che è utile ben conoscere. Ciò è a mio avviso necessario sia nella prenotazione dei mezzi di trasporto e degli alloggi che nel sapermi approcciare alle persone che potrebbero non conoscere tali possibilità e qualche volta ostacolarne l'accesso.
Mi considero una viaggiatrice con una certa esperienza avendo io, già precedentemente all'arrivo del cane guida, viaggiato in lungo e largo, spesso anche da sola, per motivi professionali e di turismo. Da quando nella mia vita una bella coda bionda accompagna e guida i miei passi, vi è stato un cambiamento anche nel mio stile di viaggiare. Un po' perché l'età mi ha portato a preferire mete differenti da quelle che prediligevo in gioventù, un po' perché le possibilità derivanti dall'avere un cane guida, mi aprono a esperienze nuove. Ad esempio oggi preferisco mete che mi consentono lunghe passeggiate esplorative, cosa prima più difficile o che dipendeva, per la gran parte, dalla disponibilità di un'altra persona.
Ho quindi potuto visitare con il mio cane guida Luna località che precedentemente non conoscevo e in qualche caso l'ho fatto anche da sola. In precedenza il viaggiare era stato invece condizionato dalla possibilità di avere qualcuno del luogo che mi accompagnasse, specialmente se mi trovavo in luoghi sconosciuti. Invece subito già da pochi mesi dalla consegna del mio cane, io e Luna abbiamo potuto soggiornare in luoghi per me fino a quel momento sconosciuti qualche volta anche senza supporto esterno.
Ho potuto perciò iniziare a sperimentare la compagnia di un'altra persona durante i viaggi non come una necessità permanente, ma come una scelta come fanno tutte le altre persone vedenti.
A questi vantaggi si affiancano però alcune specificità che, secondo me potrebbero divenire elementi critici, se non gestiti per tempo e con oculatezza. Mi riferisco agli aspetti logistici degli spostamenti e dei luoghi di soggiorno. Premettendo che i nostri compagni di libertà hanno il diritto ad accedere ad ogni luogo aperto al pubblico, ogni mezzo di trasporto, museo, chiesa, ristorante, stabilimento balneare, teatro e ad ogni struttura sportiva e ricettiva, tuttavia è necessario dotarsi di una serie di documenti e spesso di molta determinazione e pazienza perché qualche volta questi nostri diritti non sono conosciuti o non incontrano l'accoglienza dovuta. Dunque nel nostro bagaglio dovremo mettere la conoscenza delle leggi, i documenti del cane, ed una buona dose di consapevole determinazione nell'esercitare tali diritti.
Partiamo da casa: in taxi il cane guida può accedere, non c'è bisogno di vetture specifiche. I tassisti in quanto titolari di licenza, sono tenuti ad accogliere a bordo i cani guida. Tuttavia sarà nostra cura presentarci con il cane pulito e in condizione di viaggiare in auto, ossia quantomeno abituato a farlo.
Stesso vale per treno e aereo. Per quanto riguarda questi mezzi è necessario segnalare la presenza del cane guida quando si acquista il biglietto e si prenota l'assistenza. Ad esempio nei treni ad alta velocità si può prenotare un posto dedicato dotato di un maggior spazio antistante, che ci consenta di collocare il cane ai nostri piedi con comodità. Invece per quanto riguarda il trasporto aereo le cose sono più complesse e comprendono, oltre che la segnalazione tempestiva della presenza del cane, anche la presentazione di tutti i documenti che ne attestano l'addestramento specifico. In alcuni casi è necessario anche presentare preventivamente i documenti sanitari del cane come ad esempio le vaccinazioni obbligatorie in quell'area geografica. Inoltre in tutte le fasi del viaggio aereo è opportuno che il cane indossi sempre la sua divisa per essere riconosciuto come cane guida, anche se in quel momento non ci sta guidando.
Vorrei spendere qualche parola adesso sull'aspetto comportamentale del cane, cosa che riguarda direttamente noi conduttori, e le abitudini che gli diamo. Sappiamo che nell'addestramento dei nostri cani guida viene insegnato loro a comportarsi correttamente in molti ambienti e situazioni. Dunque, per viaggiare sarà necessario che anche noi manteniamo attivi questi apprendimenti. Ad esempio, dovremo abituare il cane a rimanere tranquillo al ristorante senza dare fastidio agli altri, non abbaiare durante gli spettacoli ad esempio quando c'è un applauso, a non spaventarsi nei luoghi affollati eccetera. Tutte queste competenze ci renderanno più semplice e godibile lo spostamento e la permanenza e sarà più facile per le altre persone integrare la nostra presenza con il cane guida nei vari contesti.
Riguardo le sistemazioni, tutti gli alberghi regolarmente registrati sono tenuti ad accogliere il cane guida anche quando essi non accettano animali. Differente è invece la posizione dei proprietari di alloggi privati che, non essendo titolari di licenza, non sono tenuti ad accogliere ospiti con il cane guida. Invece tutti gli esercizi della ristorazione e dell'intrattenimento devono obbligatoriamente accogliere il nostro cane.
Io penso che viaggiare con un cane guida significhi anche offrire l'opportunità alle persone che si incontrano sul proprio cammino, di conoscere questa realtà.
Sto imparando che l'immagine sociale del cane guida oscilla pericolosamente tra due estremi. Talvolta lo si considera magico marchingegno ineccepibile. Altre volte invece mi pare che sia percepito con scetticismo come un qualsiasi altro cane e cioè negando spesso per ignoranza, l'importante ruolo che può avere nella nostra autonomia. Mi è capitato di incontrare persone che non si rendevano conto di disturbare il cane distraendolo mentre mi guidava, attirando la sua attenzione. Talvolta ho dovuto fermare fisicamente le persone che stavano accarezzando Luna e magari anche nel momento più critico.
Infine viaggiare, oltre che conoscere, è per me anche dialogare e può consentirmi di diffondere la cultura del cane guida in modo realistico, anche grazie all'ammirazione e simpatia che suscita il lavoro meraviglioso che Luna compie ogni giorno accanto a me e per me.
E le esigenze del cane guida?
Per ciò che riguarda le attività in vacanza, ovviamente dovremo tener ben presenti le necessità del nostro cane guida che, pur essendo un compagno di libertà a tutti gli effetti, è pur sempre un cane e quindi presenta alcune specifiche necessità: un luogo calmo e sicuro per riposare, orari specifici per i pasti e per i bisogni, una corretta idratazione nelle giornate afose, camminare in luoghi ombreggiati e non troppo torridi per evitare di scottarsi i polpastrelli, qualche occasione per una corsetta in libertà ogni tanto, e una protezione adeguata da parassiti che infestano i luoghi di vacanza, le campagne, la montagna e il mare più spesso di quanto si pensi.