Numero 6 del 2025
Titolo: ATTIVITÀ INTERNAZIONALI- 25 Paesi concorrenti, un solo vincitore: la musica!
Autore: a cura di Elisabetta Ragonesi
Articolo:
Intervista a Roberta D'Aleo, candidata nazionale al premio dell'ILSC
Come annunciato su Slash Radio Web il 9 aprile scorso, la canzone intitolata Sguardi velati, di Roberta D'Aleo, dopo aver ottenuto il maggior numero di voti da parte del pubblico nella selezione nazionale del concorso canoro dell'ILSC (International Low-vision Song Contest), ha rappresentato l'Italia al "Gran finale", trasmesso in diretta streaming da Berlino venerdì 16 maggio. Nell'edizione di quest'anno, disponibile su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=8xdla4_JmxA), i concorrenti potevano per la prima volta partecipare di persona all'evento, organizzato dalla Federazione Tedesca dei Ciechi e degli Ipovedenti, socializzare con gli altri artisti e respirare da vicino l'atmosfera di una competizione canora davvero unica. Su un totale di 25 canzoni partecipanti, Sguardi Velati ha conquistato il decimo posto in classifica, dimostrando un alto livello di apprezzamento da parte del pubblico votante.
Al rientro in Italia, dopo questa straordinaria esperienza, abbiamo chiesto a Roberta di condividere le sue impressioni sulla serata berlinese e di raccontarci cosa l'abbia più colpita dell'incontro con gli altri artisti concorrenti. Queste le sue parole:
"Ero molto emozionata, terrorizzata direi, dall'incontro con gli altri a causa del mio inglese per niente fluente, ahimè! Ma l'amore che pervadeva l'ambiente ha dissipato ogni mio timore. Su venticinque rappresentanti dei Paesi in gara, eravamo lì presenti a Berlino solo in sette, con i nostri relativi accompagnatori. Quando sono arrivata, sin da subito, le organizzatrici dell'evento, Lea ed Elena, si sono mostrate cordiali, affettuose e disponibili ad abbattere ogni sorta di problematica. La sala non era molto grande e si è subito riempita. Una volta iniziata la competizione, eravamo tutti attenti alle interviste degli altri, per conoscere i brani in gara e gli artisti. Le pause, però, sono state l'occasione perfetta per poter scambiare qualche parola con gli altri partecipanti lì pervenuti da varie parti del mondo. La mia accompagnatrice, che come me si chiama Roberta, parlando perfettamente inglese ha subito socializzato con colui che sarebbe poi diventato il vincitore del contest, ovvero Dimitri Tharenos, e con altri ragazzi che si avvicinavano man mano. Non si sentiva per niente la competizione, cioè era di sottofondo ma senza i toni da guerra. Quando è stato proclamato il vincitore, siamo stati tutti enormemente felici per i rappresentanti della Grecia. Ci siamo sentiti tutti un'unica cosa e in quel contesto è apparso chiaro che il motivo per cui siamo chiamati a fare musica è il desiderio di dar voce alle speranze e alle paure che rivestono i nostri cuori. Alcuni di noi hanno dato voce alle emozioni, altri hanno scherzato su tematiche come l'affettività e la sessualità, che spesso vengono negate nell'immaginario collettivo ai ciechi, come se fossimo creature abnormi. Ognuno di noi aveva voglia di dire qualcosa e di gridare al mondo che noi esistiamo e che abbiamo bisogno di farci sentire. Al brunch, poi, ci siamo divertiti tantissimo, con scambi affettuosi di battute e regali. Mi è dispiaciuto molto lasciarli ma spero di poterli rivedere presto o, comunque, di poter avere nuovamente occasione di ritrovarci in qualsiasi modo.
Quando la musica diventa denaro e divisione non è più musica. Quello che davvero è il motore di quest'arte è l'amore: solo quello permette alla melodia o alla parola di arrivare dritte al cuore.
La musica salva
La musica guarisce
La musica ripara
La musica rinvigorisce."
Siamo particolarmente grati a Roberta D'Aleo di aver voluto condividere con i nostri lettori questo momento particolarmente emozionante, testimoniando quale dovrebbe essere lo spirito di una competizione come questa, a qualunque livello. La ringraziamo anche per aver contribuito, attraverso il testo della sua canzone, a sgombrare il campo da pregiudizi e false credenze nei confronti delle persone non vedenti, per quel che attiene alle relazioni amorose, sotto ogni aspetto. La musica, ci dice in sostanza Roberta, può aiutare ad abbattere molte barriere. Ci auguriamo che iniziative come quella dell'ILSC si moltiplichino, per dare a tutte le persone cieche o ipovedenti che lo desiderino la possibilità di esprimersi e, così facendo, far conoscere la loro personale realtà.